Ciao Niall,
normalmente inizierei con un hello Niall, how are you? ma questa volta non devo scrivere una lettera in inglese ad un amico Inglese per migliorare il mio inglese. Sì, è vero, dovrei scrivere le lettere ad un British guy. E allora? Io sono trasgressiva e scrivo ad un Irlandese, patti chiari e amicizia lunga. Ma, come ho precisato all’inizio, questa non è un semplice compito assegnato dalla prof. E’ semplicemente una lettera, dove parlerò di me, della mia vita. Tu non riceverai mai questa lettera, ne saprai mai chi sono io. Probabilmente, rimarrà solo un pezzo di carta abbandonato in un cassetto che non c’è. Ma la speranza è l’ultima a morire. Bene, ora ricominciamo dall’inizio.
Ciao Niall, mi chiamo Alice G. ma per gli amici sono semplicemente Ali. Ho 16 anni, ma il 9 giugno ne compio 17 (pensa, anche Johnny Depp compie gli anni nel mio stesso giorno, ma di lui ti parlerò un’altra volta). Tu quest’anno hai preso la patente, io la prenderò l’anno prossimo e non vedo l’ora! Ci sarà un pericolo pubblico in più sulle strade, ma almeno sarò libera di scappare da questo paesino dimenticato da Dio dove sono costretta a vivere. A Lusurasco non passano le corriere, la vita media delle persone è 60 anni, e qui ho all’incirca due amici; il resto della compagnia fa parte della mia classe e abita nelle due città più vicine. Frequento la terza liceo scientifico, e sono tre anni che mi domando sinceramente quanto ero fatta quando ho dovuto scegliere la scuola superiore. Siamo sotto stress continuamente, mai una settimana libera da verifiche e interrogazioni, e il programma continua ad aumentare. Ho una classe fantastica, e i momenti con i miei amici sono indimenticabili ma… la prof di italiano è un topo stronzo, ti provoca l’aborto di qualsiasi cosa; l’insegnante di matematica e fisica è fissata con le biciclette: “Chiudi la bicicletta, apri la bicicletta, portami la bicicletta, scrivi con la bicicletta…” Insomma, in meno di un mese ho dovuto imparare il linguaggio della bicicletta; inoltre abbiamo anche un insegnante di ginnastica che mi odia: non è colpa mia se lui è un maschilista, e io non sono capace di correre. No, sul serio non è uno scherzo. L’atletica è il mio tallone di Achille: sono una brava nuotatrice, e devo dire che anche sulle piste da sci vado alla grande, ma quando è il momento del test di Cooper, o della corsa ad ostacoli sembro un sacco di patate. Eh, le ingiustizie della vita. Comunque, caro biondino mio, non ti ho ancora descritto niente del mio aspetto fisico o di com’è che penso sia il mio carattere. Bene, rimedio subito: immaginati una top model, bionda, con un fisico da urlo. Immaginata? Ecco, io sono TOTALMENTE il contrario, a parte per i capelli biondi. Occhi color cioccolato fondente, viso paffuto, incorniciato da capelli dorati e ribelli; fisicamente sono abbastanza robusta, con qualche rotolino di ciccetta qua e là. Sono testardissima, timidissima, ma anche socievole. Pensa che il primo giorno di scuola mi sono seduta vicino ad una ragazza dai capelli rossi che non conoscevo e adesso… ma di questo ti scriverò più avanti. Mi reputo una ragazza obbediente, nonostante le mie piccole trasgressioni. Non bevo alcool e non fumo, anzi solo l’odore delle sigarette mi fa venire la nausea. Certe volte mi perdo a navigare nel mare dei miei pensieri; nonostante ciò presto sempre attenzione quando qualcuno mi parla e di solito (non sempre) riesco a dare anche buoni consigli. Odio i bugiardi. Odio le persone opportuniste. Ho una paura terribile dei serpenti. Amo leggere. Amo ascoltare musica. Amo ridere a crepapelle. Amo respirare, perché so che è quello che mi fa vivere. Beh, questi sono solo dei piccoli pezzi del puzzle del mio mondo. A poco a poco, lettera per lettera, imparerai a conoscermi, a comprendermi. Ciao Niall, spero di sognarti questa notte.
In questo mondo d’inchiostro, tua per sempre

Alice