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Autore: piperina    17/10/2007    19 recensioni
Ambientato al 4° anno: Harry accompagna la Patil, mentre Hermione è la dama di Krum. E se nessuno dei due volesse veramente trascorrere la serata con il partner che ha scelto?
Dio, perché vorrei tanto spaccargli quel suo muso bulgaro?!
Sembra una nuvola, un pezzo di cielo sceso in questa Sala stasera, solo per togliermi il respiro.

One-shot senza pretese, dedicata a Morena ^_^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Harry&Hermione - Harmony'
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Salve a tutti

 

 

 

 

 

*Atto Unico*

- Un bacio in Paradiso -

 

 

 

 

 

 

Ho sempre saputo di essere timido, ed estremamente stupido.

Sì, sono un cretino.

Ho appena invitato Cho Chang al Ballo del Ceppo, e lei ha risposto che le dispiace, ma ha già accettato un altro invito.

E io mi sento ancora più idiota, perché… sono felice. Mi sento stranamente sollevato dal suo rifiuto.

 

Torno di corsa al dormitorio e vedo Ron sconvolto… dice di aver appena invitato Fleur al ballo.

Poverino, questo è troppo per lui… ma ecco la soluzione che mi passa davanti agli occhi: le gemelle Patil! Che idea!

Le seguo e nel giro di cinque minuti l’enorme dilemma mio e di Ron è bello e risolto.

Sono contento, ma… non mi sento soddisfatto. È come se mancasse qualcosa… ma cosa?

Ad ogni modo siamo tutti e tre a posto per il bello, io Ron ed Hermione.

 

Va bene così, no?

 

Ecco, sono pronto.

Sono vestito, non manca nulla. I capelli… va bè, non ci provo neanche a sistemarli, tanto è inutile.

Ron si lamenta dell’abito che gli ha dato sua madre… oddio, ha ragione… è inguardabile!

Ad ogni modo scendo insieme a lui e raggiungiamo le nostre dame.

 

Tu dove sei?

 

Hai detto di essere stata invitata e di aver accettato… è davvero così?

Ron dice di no… secondo lui sei in camera tua a piangere, ma io non la penso come lui.

Forse a lui sì, perché non sa capirti, ma a me non diresti mai una bugia…

A questo punto mi chiedo solo chi possa essere il fortunato che ti porterà a braccetto stasera.

 

E poi, ti vedo.

 

In cima alle scale, sei apparsa come una visione davanti ai miei occhi increduli.

Sei davvero tu quella?

Quella stupenda ragazza vestita di azzurro che scende le scale sorridendomi, per poi passare oltre e stringere la mano di… Vicktor Krum?!

Quel Vicktor Krum?

 

Calma, Harry, calma. Respira.

No! Come faccio a calmarmi?!

Ho appena visto la mia migliore amica prendere a braccetto Vicktor Krum e camminare con lui sorridendogli!

Qualcosa mi stringe lo stomaco.

 

Non respiro più.

 

La Patil mi prende il braccio dicendo che dobbiamo aprire le danze con gli altri tre concorrenti del Torneo.

Ecco, vedo Cho Chang… allora era di Cedric Diggory l’invito che aveva accettato.

Ma i miei pensieri e i miei occhi sono fissi su Hermione che volteggia tra le braccia di Krum.

Dio, perché vorrei tanto spaccargli quel suo muso bulgaro?!

Mi piacerebbe mandarlo via e ballare con lei, con Hermione… è bellissima.

Sembra una nuvola, un pezzo di cielo sceso in questa Sala stasera, solo per togliermi il respiro.

Il ballo è finito. Corro a sedermi.

Ti cerco tra la folla e quando ti trovo il mio cuore da un salto: mi stai guardando.

Me!

Non dovresti essere felice di essere la dama del campione mondiale di Quiddich? E allora perché guardi me?

 

Sono solo il tuo migliore amico, in fondo…

 

Dio, mi sto perdendo nei tuoi occhi.

La Patil mi ha abbandonato per un altro. Poco male, anzi.

Meglio così.

Ti guardo per tutto il tempo fin quando il mio corpo non si muove da solo.

Mi alzo e vi raggiungo, poso una mano sulla spalla di Vicktor e lo faccio voltare verso di me.

“Mi concedi un ballo con la mia migliore amica?”- chiedo.

Lui mi fissa in modo strano, abbozza un sorriso e dice di sì, quindi ti saluta e si allontana, dicendo che va a prendere qualcosa da bere.

Ti guardo per qualche istante, poi mi sorridi accennando un inchino.

Ti passo una mano intorno ai fianchi e nell’altra stringo la tua.

Come sei magra… sei fragile, Hermione.

 

Non è che ti spezzi, se ti stringo un po’ di più?

 

A quanto pare no, dato che adesso siamo molto più vicini di prima, quasi attaccati.

Che buon profumo hanno i tuoi capelli… stasera li hai acconciati in una bellissima pettinatura.

Ma a me piacciono anche quando sono crespi e ribelli e non stanno mai fermi quando li leghi.

No, aspetta, cosa fai?

Ti avvicini ancor di più e appoggi la testa sulla mia spalla.

La Sala Grande inizia a vorticare intorno a me e il cuore sta per esplodere nel petto.

Eppure sento un altro battito accanto al mio… sei tu? E’ il tuo cuore, quello che batte insieme al mio?

È come se io fossi dentro di te, e tu dentro di me.

Chiudo gli occhi e deglutisco.

La musica finisce, e noi ci fermiamo.

 

“Ti va di fare una passeggiata in giardino?”- chiedo sperando in una risposta affermativa.

Mi guardi e dici di sì. Sei truccata leggermente, e sei incantevole.

Tenendoci a braccetto andiamo fuori.

Non c’è nessuno, tutto è silenzioso. Il cielo è un manto stellato e la Luna brilla grande sopra di noi.

 

C’è una strana atmosfera…

 

Lasci il mio braccio e corri avanti come una bambina, poi ti fermi e ti giri verso di me.

“Harry, è bellissimo! Non avevo mai visto il giardino così!”

Sorridi, e il mio cuore si scioglie.

Credo di iniziare a capire perché il rifiuto di Cho Chang mi abbia lasciato quasi indifferente.

Forse… anzi, no, sicuramente, io… desideravo un’altra ragazza accanto a me.

Ti rivolgo un sorriso e mi avvicino a te.

Sei ferma, mi guardi… e quando ti sono a pochi centimetri, le tue guance di colorano lievemente di rosso.

 

Alla luce della Luna sei bellissima.

 

Alzo una mano e ti porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio, finendo con l’accarezzarti il viso.

Sono scosso dai brividi… eppure ti ho già toccata, accarezzata e abbracciata milioni di volte in questi quattro anni.

 

Perché adesso è diverso?

 

Lo leggo nei tuoi occhi che brillano del mio riflesso tra le pagliuzze dorate che mi guardano.

“Hermione…”- lo dico piano, come se fosse un segreto, avvicinandomi ancora un po’.

Posi la tua piccola mano sulla mia e chiudi gli occhi.

Quando li riapri, vedo ciò che tu vedi nei miei.

 

Amore.

 

Mi chino su di te e ti sfioro la punta del naso con il mio, passo leggermente le labbra sulla tua guancia, fino ad incontrare le tue.

Un brivido scuote entrambi e il nostro bacio è ricco di parole mai dette, sentimenti mai conosciuti e sogni mai diventati realtà.

 

Fino ad ora.

 

Perché adesso, in questo piccolo pezzo di Paradiso, sento di aver appena afferrato la stella più bella di tutte, sfiorandola delicatamente con le dita, dolcemente, perché è con dolcezza che deve essere toccata.

Ed è dolce il contatto con la tua bocca, sono dolci le tue mani sulle mie spalle e le mie braccia che ti stringono forte, ma con delicatezza.

Perché sei una stella, Hermione. Sei la mia stella, la più brillante, la più bella, la più forte e la più importante.

Con il cuore a mille e le guance rosse, interrompiamo questo nostro, primo bacio e ci guardiamo negli occhi.

C’è un’emozione nuova sul tuo viso, un’espressione che non ho mai visto… e che stai mostrando proprio a me.

 

Sorridi, e sorrido anch’io.

 

Scoppiamo a ridere, abbracciati stretti stretti come a voler sottolineare quell’esplosione di sentimenti che è avvenuta dentro di noi stasera.

“Sei la mia stella, Hermione…”- ti sussurro all’orecchio accarezzandoti i capelli.

E tu sei il mio Sole, Harry…”- rispondi facendo scivolare le braccia intorno al mio collo.

Restiamo così, abbracciati sotto questo cielo che illumina il nostro amore, che partecipa alla nostra gioia.

 

Un rumore alle nostre spalle ci fa voltare: Vicktor Krum, sconvolto, ci guarda.

“Err-mioni…”- balbetta –“Tu… tu…”

Senza pensarci due volte ti stringo a me e sorridendogli dico –“Mi dispiace, Vicktor, ma lei è mia.

Come sei bella in questo momento… gli occhi brillano di una luce dolcissima mentre mi guardi.

Vicktor balbetta qualcosa in bulgaro e, contrariato, se ne va.

 

Ti guardo, e sorrido.

Sei solo mia.”- soffio lieve prima di baciarti di nuovo.

E so che un bacio come questo lo si vive una volta sola.

Il nostro primo bacio.

Un bacio in Paradiso.

   
 
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