*Atto Unico*
- Un bacio in Paradiso -
Ho
sempre saputo di essere timido, ed estremamente stupido.
Sì, sono
un cretino.
Ho
appena invitato Cho Chang al Ballo del Ceppo, e lei ha risposto che le dispiace,
ma ha già accettato un altro invito.
E io mi
sento ancora più idiota, perché… sono felice. Mi sento stranamente sollevato
dal suo rifiuto.
Torno di
corsa al dormitorio e vedo Ron sconvolto… dice di aver appena invitato Fleur al
ballo.
Poverino,
questo è troppo per lui… ma ecco la soluzione che mi
passa davanti agli occhi: le gemelle Patil! Che idea!
Le seguo
e nel giro di cinque minuti l’enorme dilemma mio e di Ron è bello e risolto.
Sono
contento, ma… non mi sento soddisfatto. È come se mancasse qualcosa… ma cosa?
Ad ogni
modo siamo tutti e tre a posto per il bello, io Ron ed Hermione.
Va bene così, no?
Ecco,
sono pronto.
Sono
vestito, non manca nulla. I capelli… va bè, non ci provo neanche a sistemarli,
tanto è inutile.
Ron si
lamenta dell’abito che gli ha dato sua madre… oddio, ha ragione… è
inguardabile!
Ad ogni
modo scendo insieme a lui e raggiungiamo le nostre
dame.
Tu dove sei?
Hai
detto di essere stata invitata e di aver accettato… è davvero così?
Ron dice
di no… secondo lui sei in camera tua a piangere, ma io
non la penso come lui.
Forse a
lui sì, perché non sa capirti, ma a me non diresti mai una bugia…
A questo
punto mi chiedo solo chi possa essere il fortunato che
ti porterà a braccetto stasera.
E poi, ti vedo.
In cima
alle scale, sei apparsa come una visione davanti ai miei occhi increduli.
Sei
davvero tu quella?
Quella
stupenda ragazza vestita di azzurro che scende le
scale sorridendomi, per poi passare oltre e stringere la mano di… Vicktor
Krum?!
Quel Vicktor Krum?
Calma,
Harry, calma. Respira.
No! Come
faccio a calmarmi?!
Ho
appena visto la mia migliore amica prendere a braccetto Vicktor Krum e
camminare con lui sorridendogli!
Qualcosa
mi stringe lo stomaco.
Non respiro più.
Ecco,
vedo Cho Chang… allora era di Cedric Diggory l’invito che aveva accettato.
Ma i
miei pensieri e i miei occhi sono fissi su Hermione che volteggia tra le
braccia di Krum.
Dio,
perché vorrei tanto spaccargli quel suo muso bulgaro?!
Mi
piacerebbe mandarlo via e ballare con lei, con Hermione… è bellissima.
Sembra
una nuvola, un pezzo di cielo sceso in questa Sala stasera, solo per togliermi
il respiro.
Il ballo
è finito. Corro a sedermi.
Ti cerco
tra la folla e quando ti trovo il mio cuore da un salto: mi stai guardando.
Me!
Non
dovresti essere felice di essere la dama del campione mondiale di Quiddich? E
allora perché guardi me?
Sono solo il tuo migliore amico,
in fondo…
Dio, mi
sto perdendo nei tuoi occhi.
Meglio così.
Ti
guardo per tutto il tempo fin quando il mio corpo non
si muove da solo.
Mi alzo
e vi raggiungo, poso una mano sulla spalla di Vicktor e lo faccio voltare verso
di me.
“Mi
concedi un ballo con la mia migliore amica?”- chiedo.
Lui mi
fissa in modo strano, abbozza un sorriso e dice di sì, quindi ti saluta e si
allontana, dicendo che va a prendere qualcosa da bere.
Ti
guardo per qualche istante, poi mi sorridi accennando un inchino.
Ti passo
una mano intorno ai fianchi e nell’altra stringo la tua.
Come sei magra… sei fragile, Hermione.
Non è che ti spezzi, se ti stringo un po’ di più?
A quanto
pare no, dato che adesso siamo molto più vicini di
prima, quasi attaccati.
Che buon
profumo hanno i tuoi capelli… stasera li hai acconciati in una bellissima
pettinatura.
Ma a me
piacciono anche quando sono crespi e ribelli e non stanno mai fermi quando li leghi.
No,
aspetta, cosa fai?
Ti
avvicini ancor di più e appoggi la testa sulla mia spalla.
Eppure
sento un altro battito accanto al mio… sei tu? E’ il tuo cuore, quello che
batte insieme al mio?
È come se io fossi dentro di te,
e tu dentro di me.
Chiudo
gli occhi e deglutisco.
La
musica finisce, e noi ci fermiamo.
“Ti va
di fare una passeggiata in giardino?”- chiedo sperando in una risposta
affermativa.
Mi
guardi e dici di sì. Sei truccata leggermente, e sei incantevole.
Tenendoci
a braccetto andiamo fuori.
Non c’è
nessuno, tutto è silenzioso. Il cielo è un manto stellato e
C’è una strana atmosfera…
Lasci il
mio braccio e corri avanti come una bambina, poi ti fermi e ti giri verso di
me.
“Harry,
è bellissimo! Non avevo mai visto il giardino così!”
Sorridi,
e il mio cuore si scioglie.
Credo di
iniziare a capire perché il rifiuto di Cho Chang mi abbia lasciato quasi
indifferente.
Forse…
anzi, no, sicuramente, io… desideravo un’altra ragazza accanto a me.
Ti
rivolgo un sorriso e mi avvicino a te.
Sei
ferma, mi guardi… e quando ti sono a pochi centimetri, le tue guance di colorano lievemente di rosso.
Alla luce della
Luna sei bellissima.
Alzo una
mano e ti porto una ciocca di capelli dietro l’orecchio, finendo con l’accarezzarti
il viso.
Sono
scosso dai brividi… eppure ti ho già toccata, accarezzata e abbracciata milioni
di volte in questi quattro anni.
Perché adesso è diverso?
Lo leggo
nei tuoi occhi che brillano del mio riflesso tra le pagliuzze dorate che mi
guardano.
“Hermione…”-
lo dico piano, come se fosse un segreto, avvicinandomi ancora un po’.
Posi la
tua piccola mano sulla mia e chiudi gli occhi.
Quando
li riapri, vedo ciò che tu vedi nei miei.
Amore.
Mi chino
su di te e ti sfioro la punta del naso con il mio, passo leggermente le labbra
sulla tua guancia, fino ad incontrare le tue.
Un
brivido scuote entrambi e il nostro bacio è ricco di parole mai dette,
sentimenti mai conosciuti e sogni mai diventati realtà.
Fino ad ora.
Perché
adesso, in questo piccolo pezzo di Paradiso, sento di aver appena afferrato la
stella più bella di tutte, sfiorandola delicatamente con le dita, dolcemente,
perché è con dolcezza che deve essere toccata.
Ed è
dolce il contatto con la tua bocca, sono dolci le tue mani sulle mie spalle e le
mie braccia che ti stringono forte, ma con delicatezza.
Perché
sei una stella, Hermione. Sei la mia stella, la più brillante, la più bella, la
più forte e la più importante.
Con il
cuore a mille e le guance rosse, interrompiamo questo nostro, primo bacio e ci
guardiamo negli occhi.
C’è
un’emozione nuova sul tuo viso, un’espressione che non ho mai visto… e che stai
mostrando proprio a me.
Sorridi, e sorrido
anch’io.
Scoppiamo
a ridere, abbracciati stretti stretti come a voler
sottolineare quell’esplosione di sentimenti che è avvenuta dentro di noi
stasera.
“Sei la
mia stella, Hermione…”- ti sussurro all’orecchio accarezzandoti i capelli.
“E tu sei il mio Sole, Harry…”- rispondi facendo scivolare le
braccia intorno al mio collo.
Restiamo
così, abbracciati sotto questo cielo che illumina il nostro amore, che
partecipa alla nostra gioia.
Un
rumore alle nostre spalle ci fa voltare: Vicktor Krum, sconvolto, ci guarda.
“Err-mioni…”-
balbetta –“Tu… tu…”
Senza
pensarci due volte ti stringo a me e sorridendogli dico –“Mi dispiace, Vicktor,
ma lei è mia.”
Come sei bella in questo momento… gli occhi brillano di una luce
dolcissima mentre mi guardi.
Vicktor
balbetta qualcosa in bulgaro e, contrariato, se ne va.
Ti
guardo, e sorrido.
“Sei solo mia.”- soffio lieve prima di baciarti di nuovo.
E so che
un bacio come questo lo si vive una volta sola.
Il
nostro primo bacio.
Un bacio in Paradiso.