questo amore
 
 

Harry Styles ha 19 anni e qualche mese, una casa enorme – con annessa una storiella figa su un fantasma che la popola – ed una carriera da cantante in una boyband che lo riempie di soldi ed amore infondato da ragazzine in fase pre-adolescenziale. Sa che dovrebbe essere grato alla vita per questo, insomma: lui gira il mondo, sale su un qualsiasi palco, apre la bocca e canta una canzonetta, fa ciò che gli piace e negli ultimi due anni ha guadagnato più di quanto un londinese medio guadagnerà nell’arco della sua intera esistenza; sale su un qualsiasi palco, apre la bocca e canta una canzonetta, tutti lo amano, non tanto per la sua musica quanto per il suo aspetto, le fossette dolci che catturano l’affetto di tutti, che fanno cadere milioni – letteralmente – di ragazze ai suoi piedi: more, bionde, basse, alte, grasse, magre, inglesi, americane, francesi, italiane, australiane, il sogno di ogni ragazzo in piena crisi ormonale.

In ogni caso non riesce ad essere completamente grato alla vita, perché la fama gli ha portato via la cosa più importante: la libertà. Non è libero di andare in giro da solo a schiarirsi le idee, c’è sempre un omone a qualche passo da lui a controllarlo, sempre qualcuno che si avvicina per una foto.

E la vita gli ha dato anche qualcuno da amare e da cui essere amato: Louis Tomlinson, quello divertente; la fama però, glielo porta via continuamente.

Harry Styles è aperto al mondo, in pace con esso e con la gente che lo popola, non ha mai avuto problemi, non si è mai nascosto, ma ora lo fa. Appena qualche anno prima, se voleva andare in giro mano nella mano con un ragazzo, semplicemente lo faceva.
Ora ogni piccolo gesto, anche il più semplice e quotidiano, è proibito.

Appena entrato in casa si sfila la giacca e la appende al muro, all’attaccapanni design che gli ha regalato sua sorella Gemma quando ha comprato la casa, continua a spogliarsi lasciando i vestiti in giro per casa, a terra e sui mobili, raggiunge la sua stanza e si getta sul letto, respirando poi profondamente, respirando davvero per la prima volta durante la giornata, chiude gli occhi.

Il cellulare vibra e lo recupera dal comodino, il nuovo sms è da parte di Louis, istintivamente sorride e lo legge.

Cet amour qui faisait peur aux autres
Questo amore che faceva paura gli altri
Qui les faisait parler
Che li faceva parlare
Qui les faisait blémir
Che li faceva impallidire
Cet amour guetté
Questo amore spiato
Parce que nous le guettions
Perché noi lo spiavamo
Traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato
Parce que nous l'avons traqué blessé piétiné achevé nié oublié
Perché noi l'abbiamo perseguitato feritocalpestato ucciso negato dimenticato
Cet amour tout entier
Questo amore tutto intero
Si vivant encore
Ancora così vivo
 

Sorride ancora di più, come un ebete, chiama Louis e gli dice che lo ama, che vorrebbe fosse in quel letto con lui e gli racconta tutte le cose che gli farebbe se fosse davvero lì. Louis ridacchia, la risata acuta a delicata di sempre, Harry se lo immagina mentre scuote la testa, mentre gli zigomi gli si alzano e compaiono le pieghette ai lati dei suoi occhi, mentre la mano destra scende nelle sue mutande.

E – cavolo! – hanno appena vinto un altro paio di quegli assurdi awards di mtv, ma tutto ciò a cui pensa è che vorrebbe Louis nel suo letto, nella sua vita. È una di quelle sere in cui non riesce ad essere sereno ed accettare tutto ciò che gli succede, però sorride mentre Louis ansima al telefono e gli confessa quanto sia stata più noiosa del solito l’uscita post-vittoria con Eleanor.

Harry “ti voglio mio” sussurra, una mano tiene il telefono all’orecchio, l’altra scorre lungo il suo cazzo duro. Louis gli risponde che vorrebbe metterglielo su per il culo. Harry precisa “ti voglio mio sempre, voglio uscire con te e sorridere in modo ridicolo mentre mi tieni la mano per strada e baciarti e stringerti e sposarti”; Louis “domani” gli risponde ed entrambi sanno che è un domani non vicino, ma sicuramente non troppo lontano.