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Autore: Lucash99    30/03/2013    1 recensioni
Giv é un ragazzo di 1° media, un giorno viene a scoprire dai suoi amici cosa sono le Cuballs e si appassiona alla cosa. Insieme ai compagni di classe vivrà emozionanti avventure, sfidando avversari sempre nuovi e diventando ogni volta più forte. Nel rispetto dei lettori cercherò di non fermarmi mai per periodi troppo lunghi, dopo avervi detto questo vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuballs'
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Il mistero si infittiva: Neiv non abbandonava le sue idee, convinto di aver ragione sul conto di Dortmund, mentre Zadi rimaneva lì, con un pugno di mosche, pensierosa di non esser riuscita nell'intento di far riflettere l'amico sulla situazione del momento; Giv era concentrato solamente sulla sfida che si apprestava ad affrontare, contro un avversario temibile, che sulla carta appariva come il favorito; Grey cercava di placare le acque, di tranquillizzare i compagni, ma il suo ruolo da mediatore questa volta non stava avendo effetto, la sua personalità mite non stava riuscendo ad influenzare gli altri; Boost, invece, non si era ancora ritagliato una parte precisa nel trambusto del torneo; per quanto riguardava Gord, come sempre d'altronde, quello che accadeva al di fuori della sua testa era del tutto relativo, non si faceva suggestionare da ciò che gli accadeva intorno, la sua spensieratezza, meglio definibile come noncuranza, lo faceva rimanere incondizionato ed esterno a qualunque cosa accadeva, ma forse era meglio così...

 

Giv scese dagli spalti ed entrò nel corridoio che lo portava al campo di gioco.

«Cosa ci fai qui, Zadi? E poi...»

Si guardò intorno e:

«...dove si é cacciato Neiv?»

Il tono di voce della ragazza non era dei più allegri:

«Sinceramente non lo so, ma d'altronde se é così che vuole fare... non sarò certo io a fermarlo.»

Proprio quando l'amico stava per porgerle un'altra domanda lei lo rassicurò, cercando di rendere un po' più convincente il suo timbro di voce, anche se glielo si leggeva in faccia che era turbata:

«Ma non ti preoccupare, ora salgo sopra a fare il tifo per te.»

Gli mise una mano sulla spalla e gli augurò:

«Buona fortuna.»

I due si lasciarono con quest'ultima frase, Giv arrivò nell'arena concentratissimo, mentre il suo avversario era già lì da diversi minuti, che lo aspettava, pronto a sconfiggerlo.

Nel frattempo tra il pubblico:

«Posso sapere a cosa stai pensando?»

«Uh? Ah sei tu, Zadi! Ero così immerso nei miei pensieri che non ti avevo vista arrivare. Mi stavo domandando quante possibilità ci sono che su tante combinazioni possibili esca fuori proprio quella tra Sindi e Sand, i cui nomi si assomigliano così tanto.»

«Le stesse che ci sono per tutte le altre.»

Gord aggiunse:

«Ma ironia della sorte si sono incontrati proprio loro due. Sindi, Sand, Sindi, Sand, Sindi, Sand, Sindi, Sand...»

Stavolta nemmeno la stupidità dell'amico riuscì a rallegrarla, non riusciva a smettere di pensare alla situazione che riguardava Neiv.

E così, carica di attese, la sfida iniziò:

«Inizia a muoverti liberamente per il campo e cerca di confondere il nostro avversario!»

Giv non capiva nulla, davanti ai suoi occhi vedeva solamente una Cuball correre qua e là senza tregua, Saber l'aveva colto impreparato.

«Ora fermati! Trasformati in sfera e attaccalo!»

La Cuball del ragazzo venne colpita, poi arrivò un terzo ordine:

«Ora torna normale!»

Il pubblico rimase stupito dalla velocità con cui il giovane aveva attuato una tecnica semplice, ma al contempo molto efficace.

«Spaventoso, Giv non ha avuto neppure il tempo di ragionare. Devo fare i complimenti a questo Saber, se il nostro amico non si inventa qualcosa é davvero finita.»

Ma proprio in quell'istante arrivò il lampo di genio: “Ci sono!”

«Teletrasportati in continuazione in posizioni sempre diverse!»

«Non ti servirà a nulla scappare, Cuball trasformati in sfera e colpisci il cubo avversario appena te lo dico.»

La Cuball di Giv continuava a vagare per il campo, passarono alcuni secondi e:

«Ora!»

Le due Cuballs erano nell'angolo basso vicino Saber, nella realtà erano pochi secondi, ma sembravano un'eternità: Giv era stato messo alle strette, qualche istante e la Cuball del suo avversario sarebbe sfrecciata verso la sua, segnando la fine dell'incontro, ma...

...

«Dobbiamo fare qualcosa, le cose si stanno mettendo male.»

«Già, dobbiamo muoverci, altrimenti Giv perderà.»

...

Il cubo controllato da Saber si fermò, proprio nel momento decisivo, non ne voleva più sapere di muoversi, successe la stessa cosa che era accaduta a Kon, Giv sfruttò l'occasione:

«Usa la tua bufera di vento!»

Il cubo si schiantò violentemente e la gara terminò con la vittoria del ragazzo, che esclamò:

«Ho vinto io!»

Quell'urlo di gioia lo liberò dalle sue preoccupazioni, prima dell'imprevisto si era dato per sconfitto. I due sfidanti si salutarono cordialmente e Giv si avviò verso gli spalti per tornare dai suoi compagni, ma prima di arrivare...

«Non me lo sarei mai aspettato da te.»

Lo prese per il colletto della maglia, poi per qualche secondo si trovarono faccia a faccia, nessuno dei due parlò, ma il ragazzo dai capelli neri appariva non poco terrorizzato, l'urlo non fu come quello di Giv, anzi era evidentemente un urlo di rabbia e di protesta:

«Come ti sei permesso di usare questi trucchi? Dimmelo, imbroglione! Non immaginavo fosse questo il vero Giv, un ragazzo che ha bisogno di ingannare gli avversari e pagare chi di dovere per portare a casa la vittoria! Spiegami il perché di tutto questo, sei solo uno sporco bugiardo!»

Lo spinse via, verso un sediolino vuoto, rischiando di farlo addirittura male, gli altri accorsero sul luogo, che si trovava una decina di gradoni sotto di loro.

«Cosa ti é saltato in mente, Neiv?»

Tuonò Zadi verso l'amico, poi continuò:

«Penso adesso tu stia esagerando, che ragione hai di prendertela con Giv? Sei uscito fuori di senno o cosa? Non puoi pensare di scaricare la tua rabbia personale contro di noi, cosa ti sta succedendo?»

Il giovane tacque per un istante, senza però perdere il suo sguardo serio e freddo, l'attenzione del pubblico era tutta rivolta verso di loro.

La ragazza abbassò leggermente il tono di voce, la serietà rimase la stessa:

«Esigo una risposta.»

Il silenzio avvolse quel luogo, fino a pochi secondi prima rumoroso, forse Neiv non sapeva come rispondere, infatti quest'ultimo preferì mantenere un certo distacco da quelli che dovevano essere, ordinariamente, suoi amici. Non si capivano le vere intenzioni del ragazzo, si voltò e decise di lasciare i compagni con il dubbio di quale fosse la sua risposta, ma venne frenato da Boost, che allargò le braccia come per dire...

«Di qui non si passa, non ti allontanerai da noi fino a quando non ci avrai dato una spiegazione logica di ciò che hai fatto.»

Sempre con un tono freddo e distaccato rispose:

«Io non vi devo nessuna spiegazione.»

Ma la strada gli fu sbarrata in ogni direzione da qualcuno.

«Tu non ti muovi se non ci esponi un motivo che giustifichi le tue azioni.»

«Io so solo una cosa, cioé di aver compiuto il gesto adatto ad un impostore come Giv.»

«Non mi basta, voglio sapere di più.»

Neiv non si lasciava intimorire dall'insistenza della ragazza e rimaneva irremovibile, fermo sulla sua posizione:

«Non aggiungerò altro, ho detto ciò che dovevo dire. Adesso fammi passare.»

Ma la risposta fu un secco:

«No!»

«Ho detto fammi passare, inizio ad innervosirmi.»

Nessuno aveva intenzione di cambiare ruolo, e così la sentenza della ragazza fu sempre la stessa:

«E io ho detto di no!»

Neiv allargò il braccio e spinse via Zadi, questa finì contro Giv.

«Come va, tutto bene? Penso sia il momento di inseguirlo.»

«No, lascia perdere, non servirebbe a nulla. Penso che capiremo più avanti ciò che trama Neiv, sono sicura del fatto che sta facendo questo per un motivo, ma non riesco ad intuire qual'è. Per ora facciamolo fare come meglio crede, se vorrà abbandonarci del tutto non lo fermeremo.»

 

I pensieri tormentavano i protagonisti dei due incontri, anche se nel secondo caso era stato coinvolto Giv, la più turbata rimaneva comunque Zadi.

Com'è possibile che stia succedendo tutto questo, perché Giv dovrebbe essere un imbroglione? Che c'entri anche lui con la questione di Dortmund e dei trucchi usati per andare avanti? Quale motivo potrebbe averne? No... cosa dico, come posso pensare questo... Giv non é tipo da fare certe cose, non può essere un imbroglione. Ma... allora che senso hanno le frasi pronunciate da Neiv, qualcuno dovrà pur aver ragione... inizio a pensare davvero che l'abbia lui, non può star dicendo queste cose casualmente e al contempo non può nemmeno star lavorando per il “Brucia Cuballs”, lui gli é apertamente un nemico. Sto andando fuori di testa... non sopporto più questa situazione, sento che mi sta facendo del male... non so più di chi fidarmi... voglio vederci chiaro...”

La ragazza si trovava in uno stato di sofferenza, i suoi amici erano il primo da una parte e il secondo dall'altra, di chi dei due doveva aver fiducia, chi aveva davvero ragione?

Pur se in diverso modo anche la mente di Neiv era un gran trambusto: “come può Giv essere passato dalla parte di Dortmund? Magari sta agendo per conto suo... ma questo non lo giustificherebbe comunque, rimarrebbe allo stesso livello del “Brucia Cuballs” sotto questo profilo, un concorrente che non sa andare avanti con i suoi soli mezzi, ma che deve ricorrere a trucchi e manipolazioni varie per vincere. Di una sola cosa sono certo, Giv ha imbrogliato... e nella mia tasca ne ho le prove, le mostrerò al pubblico... a tempo debito.”

  
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