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Autore: Mattotoro    30/03/2013    1 recensioni
Al mio gatto.
Ti vedo volare e vedo un uccellino di carta; di una leggerezza quasi dolorosa, che vola e sorvola il sole e poi si brucia.
Ti guardo volare e vedo cenere nell'aria di cui il vento non ha pietà e ti porta lontano, forse nel mare. Chissà se nuoterai o annegherei o magari ti vedrò galleggiare sul pelo dell'acqua, quando ti verrò a trovare.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uccellino di carta.




Mi ricordi degli uccellini di carta che volano in un mare di pensieri color del mare.
 
Ti vedo volare e vedo un uccellino di carta; di una leggerezza quasi dolorosa, che vola e sorvola il sole e poi si brucia. 
 
Ti guardo volare e vedo cenere nell'aria di cui il vento non ha pietà e ti porta lontano, forse nel mare. Chissà se nuoterai o annegherei o magari ti vedrò galleggiare sul pelo dell'acqua, quando ti verrò a trovare.
 
Mi ricordi gli uccellini di carta che volano in un mare di sussurri. Parliamo a bassa voce, perché il mare ci può sentire. Ti ricopro di parole e tu ti colori di trasparenza, mi guardo in giro, ma so sempre dove sei.
Dal mare rinasci e ricominci a volare, bianco e leggero come un uccellino di carta. Ti posi su una barca a vela e aspetti.
 
Cartaceo come sei, corri un grosso rischio a star lì. Ma la barca si muove e fa il giro del mare e tu con lei. 
 
È bella come te e la vela ti somiglia, leggera anche lei, come te che sei un uccellino di carta.
   
 
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