Sbattei la porta dietro di me , notando che orai non era sveglio più nessuno, tranne mio fratello.

 

''Lui ti piace...vero?''-chiese da sopra al divano, spegnendo due secondi dopo il televisore e alzandosi per andare a letto.

 

''N-Non so di cosa stai parlando''-risposi , cercando di non dare troppa attenzione all'argomento. Probabilmente aveva assistito alla scena di pochi minuti prima...era una situazione piuttosto imbarazzante.

 

''oh si che lo sai, adesso rispondi''

 

Mi bloccai all'istante quando stavo per salire i primi scalini per sgattaiolare in camera mia.

 

''E va bene , si mi piace , ok? qualche problema?!''-risposi infastidita, non avevo così tanta confidenza da parlare di problemi sentimentali con mio fratello. Mi accorsi solo dopo che senza il mio volere avevo detto non solo a lui ma avevo confermato anche a me stessa che ero attratta da Harry, e anche tanto.

 

 

''Giusto per sapere''-concluse prima di salire gli scalini sorpassandomi.

 

''Ah e un ultima cosa!''-si bloccò

 

''Lui fa basket, in squadra con un mio amico, domani c'è una partita, io vado se vuoi vederlo vieni anche tu''

 

Sobbalzai, avevo un opportunità di rivederlo senza destare sospetti sull'essere  andata lì per vederlo.

 

''Graze fratello''- finii soddisfatta perché per la prima volta dopo tanto mi era stato utile e avevamo avuto una discussione senza insulti e schiaffi.

 

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Suonò la sveglia !

 

Erano le 10 e volevo essere pronta per la partita di basket delle 11. Ero ancora un pò addormentata , svegliarsi la domenica mattina così presto non era tra i miei piani, ma per oggi potevo fare un eccezione.

 

Mi misi una canotta , una giacca di jeans e un pantalone nero; non volevo essere troppo formale...

 

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Arrivati alla "palestra" dove si svolgeva la partita le squadre si stavano ancora preparando e ci sedemmo io e mio fratello sulle scalinate in una zona  non troppo esposta. Non c'era molta gente , meglio non attirare troppo l'attenzione su di noi.

 

Ad un certo punto vidi Gens che mi sorrise all'istante e io ricambiai. Vicino a lui c'era un ragazzo che dopo pochi istanti riconobbi essere Harry; i suoi capelli ricci castani erano inconfondibili. Si voltò verso di me salutandomi con la mano e facendomi l'occhiolino. Mi sentii arrossire ma a quella distanza dubito potesse accorgersene. 

 

Quel ragazzo mi faceva seriamente giare la testa!

 

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Il fischio di un arbitro interruppe i miei pensieri che ormai ruotavano solo su quel bellissimo ragazzo moro di fronte a me.

 

Ecco che la partita comincia