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Autore: _The_NeXt_One_    18/10/2007    3 recensioni
Petali che cadono come foglie dagli alberi.
Alberi vuoti che sono simili ad animi persi.
Cose che cambiano, vite che mutano, emozioni che si perdono.
Amore.
Semplice amore o pura illusione?
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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+ Th& KinG OF Li&R AnD Th& ReD RoS& +

 

C’era una volta un re che amava molto il suo giardino.

Ogni giorno, ogni dannato giorno, la sua attenzione era catturata da un qualcosa di puro, di semplice ma ammaliante al tempo stesso: Una Rosa Rossa.

L’incantevole fiore era circondato da tante rose bianche, forse tutte uguali, troppo simili, troppo comuni, e nessuna, riusciva ad ottenere le attenzioni del Re… Tranne Lei, la stupenda Rosa.

Colei che regnava nell’immenso giardino e nel cuore del giovane.

Il Re andava sempre nel giardino e si soffermava ad ammirare la sua bellezza.

Rossa, rossa come la passione, rossa come il colore dell’amore, rossa come il sangue che pulsa nelle vene.

Decise che Lei doveva essere privilegiata, doveva riceve ogni cura, doveva avere una posizione migliore. La prese tra le sue mani e la portò al palazzo ponendola in un vaso di cristallo affinché la proteggesse da ogni insidia.

Il cristallo trasparente sotto la luce faceva brillare i suoi petali rossi sgargianti, la sua perfezione e lui ne era fiero. Era orgoglioso della sua “Regina”.

 

[ Lui è il Re, Lui è forte, Lui venere la SUA Rosa.]

 

La teneva con sé… Sempre.

La faceva sentire importante.

Il Re non sapeva se le rose potessero provare sentimenti, però sperava in cuor suo che la SUA potesse percepire le attenzioni che era pronto a darle.

Si sentiva bene solo quando la poggiava vicino al suo cuore e la stringeva, sussurrandole parole dolci.

E se qualcuno, vedendolo parlare con un essere inanimato, poteva scambiarlo per pazzo, Beh, lui era disposto a esserlo!

 

- Saprò sentire la tua voce anche se tace, sarò capace di inoltrarmi in posti senza luce. In mezzo a

volti mai visti, trucchi tra illusionisti, ricorda questo: Esisto, solo perché Esisti. -

 

[Lui è il Re, Lui è forte, Lui è pieno di cure per la sua Rosa, la sua Rosa cresce bene, ma cosa prova?]

 

Passò il tempo, passarono i giorni e la Rosa cresceva.

Sempre bella, sempre pura, sempre SUA.

Ogni premura contribuiva a renderla più bella.

Il resto del giardino era appassito, ma al Re non importava, tutto girava intorno a Lei.

Lei che cresceva, Lei che non poteva più vivere in quel piccolo vaso di cristallo.

La Rosa aveva voglia di svilupparsi.

Aveva bisogno dei suoi spazi, o semplicemente della sua vita…

Non capiva le premure del Re, era stanca di lui, in fondo era una rosa giovane, voleva sbocciare a tutti i costi [Era sbocciata troppo presto, in qualche modo, era così…] voleva arrivare più in alto.

Doveva vivere come le altre rose.

Il giovane non capiva perché la sua rosa di colpo si era curvata, si era spenta quasi all’improvviso.

 

Pensava - “Sei così bella, così perfetta, perché ti trascuri…” –

E ripensava – “E’ mia, io non posso perderla, è la mia Rosa, è la mia vita, è importante per me.” –

 

E la Rosa Rossa continuava ad appassire.

 

La prese e sfiorò i suoi petali.

 

Petali che cadono come foglie dagli alberi.

Alberi vuoti che sono simili ad animi persi.

Cose che cambiano, vite che mutano, emozioni che si perdono.

Amore.

Semplice amore o pura illusione?

 

Ogni petalo è un ricordo che se ne va.

Il tempo non logora i ricordi se essi sono forti.

E i nostri come sono?!

Il Re guardò la sua mano.

Sangue.

Una piccola spina lo aveva punto.

La SUA “bellissima” Rosa lo aveva punto.

Perché?

Perché si opponeva al suo AMORE, perché gli faceva del male dopo tutto quello che aveva fatto per lei…

La Regina del suo cuore, colei che aveva incatenato il suo amore quasi rendendolo schiavo.

Lui le aveva donato la vita, l’aveva fatta sbocciare, l’aveva resa più bella di quanto già non fosse e lei continuava a ferirlo. Era così ingiusta e lui non capiva.

Non voleva capire e andare oltre.

 

[Le cose cambiano, le sensazioni mutano, l’amore scompare. Amore o illusione?]

[Dammi una risposta.]

[Salvami dal buio che sto diventando.]

 

C’era una volta una Rosa Rossa…

Bella, anzi, bellissima.

Era sbocciata tra mille insidie in un giardino di rose bianche, tutte simili.

Aveva combattuto per sopravvivere tra quelle rose, per farsi notare, per spiccare.

Solo Lei era “diversa”, e solo Lei aveva conquistato il Re che ogni giorno se ne prendeva cura.

La Rosa lentamente cominciò ad appassire, stanca forse delle troppe premure, convinta forse di essere troppo per il Re che provava a manifestare il suo amore in ogni gesto.

Voleva crescere in poco tempo.

Voleva essere LA ROSA e non UNA ROSA.

Seguì la sua strada e abbandonò il Re.

 

[La Rosa Rossa. Il rosso indica passione, colore dell’amore. Amore o illusione?... Primo o poi capirà…]

 

C’era una volta un Re, viveva in un palazzo circondato da uno splendido giardino pieno di rose.

Tra queste solo una riuscì a farlo innamorare.

Lui l’amava. [AMA]

Lui era il Re del palazzo.

Lui era il Re della sua Rosa.

 

[Lui ora è il Re Del Niente.]

 

Ognuno di noi si convince di qualcosa.

Qualsiasi cosa che possa far passare il dolore.

Mente.

Mente a gli altri per mentire a se stesso, ma in cuor suo sa.

Ma nega.

 

Lui [Non] è forte, Lui [Non] è il Re, Lui [Non] ha [Più] la sua Rosa Rossa.

 

Si guardò intorno.

Il suo sangue quel giorno si fermò sull’ultimo petalo della rosa e lentamente scivolò via.

L’ultimo petalo macchiato di un rosso accesso, come l’originario colore della rosa, risaltava su uno sfondo nero. Leggiadra senza nessuna fretta ne forma cadde sul pavimento di cristallo [Non] puro come un tempo, provocando un silenzio assordante.

Un silenzio di un qualcosa che logora dentro.

Ma Dio sa chi Solo può capire…

 

- E’ brutto il silenzio, vero? -

- Ma le bugie lo sono di più –

 

Rispose una voce.

 

C’era una volta Il Re Delle Bugie che con lo sguardo fisso su un pavimento di cristallo inesistente guardava l’ultimo petalo della sua AMATA ROSA.

 

La “Sua Amata Rosa NERA” in contrasto con il suo sangue rosso che scorreva via sul petalo e intorno come il tempo, in un castello inesistente di una favola immaginaria.

 

- A volte le cose ci sembrano perfette, le storie, l’amore, tutto quello che ci circonda ci sembra alquanto perfetto. Ma non è così. Tutto in natura è imperfetto, siamo noi a renderlo o a crederlo tale. -

 

Tic Tac… Tic Tac…

Il tempo è scaduto.

Le mani tremano e le lacrime scendono.

Amore o illusione?

Mi ama davvero, ora me lo chiedo…

 

… Le favole non esistono …

… Le cose succedono e basta …

… Anche le Rose più Belle Appassiscono …

 

- …Sarà che i Re non scelgono le Plebee… Sarà che ti vorrei… -

 

 

 

 

 

 

Fine.

 

 

N/A

 

Dedicata ad una persona speciale.

 

Spero vi piaccia, commentate!

 

Un saluto…

 

+_The_NeXt_OnE_+.

 

  
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