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Autore: Dharma    18/10/2007    7 recensioni
In un paese qualunque. In un villaggio qualunque. In una scuola qualunque. Con degli allievi qualunque. Ma non ci si deve soffermare alle apparenze!!! Questa fanfiction la dedico alla mia classe: la Mitica 3B! Ragazzi siete grandi e insieme verremo ricordati per sempre all'interno delle mura di quel Manicomio!!! Auguro come sempre una buona lettura e aspetto speranzosa qualche commentuccio!!!
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una punizione azzeccata

Farsi punire con stile


Il sole di mezzo giorno illuminava i tetti di Konoha. Tutto era tranquillo.
Gli uccellini cinguettavano, i bambini giocavano sotto gli sguardi vigili dei genitori e...
-DOVE SONO QUEI QUATTRO TEPPISTI?!?
Quell'urlo aveva quasi scoperchiato l'Accademia.
Il maestro Iruka era completamente sclerato.
-Questa è la quarta lezione che saltano in tutta la mattinata! La quarta...su quattro!!!
Era arrivato al limite della sopportazione. Il suo volto continuava a cambiare colore; dapprima era passato da tutte le tonalità di rosso, poi di viola, di verde ed infine si era fatto nero.
I colleghi osservavano la scena nascosti sotto il tavolo, preoccupati che quel pazzo furioso decidesse di usarli come antistress, strangolandoli.
-Giuro che questa volta, se riesco a trovarli, non escono vivi da questa scuola...o almeno non sulle proprie gambe!
- Dai Iruka...non dire così... tanto lo sai che è illegale la violenza contro i minori!
Cercò di tranquillizzarlo Genma, senza però uscire dal suo riparo.
-Ma me ne frego! Quelli non sono minori! Sono allieni venuti a conquistare la Terra! E vogliono sterminare la razza umana facendoci suicidare tutti dalla disperazione!
Okay...adesso adesso sì che era fuori come un balcone...ma tanto ormai si sapeva che la ragione si erano dimenticati di fargliela!
Precisamente lo aveva abbandonato, quando un gruppo di quattro ragazzi aveva varcato la soglia dell'Accademia, e gli avevano fatto il lavaggio del cervello.
Tutte le volte era la stessa storia: un ragazzo biondo, un certo Naruto Uzumaki, conosceva una tecnica potentissima che faceva sempre svenire il maestro Iruka, e quando quest'ultimo si risvegliava, lui e i suoi tre amici erano spariti chissà dove, ricomparendo solo al suono della campanella che annunciava la fine delle lezioni.
-Hai già provato a dargli qualche nota o a punirli?
Una fiamma si accese negli occhi del sensei
-Se ho provato?! Ma ti sembro un cretino?!! Ci ho provato almeno un miliardo di volte! Ma quelli hanno la faccia di bronzo! Non si fermano di fronte a niente!
Se avesse continuato ad urlare con quel volume di voce, presto avrebbero dovuto organizzare una gita dall'otorino, tutti insieme appassionatamente.
-Ho capito! Sono quel genere di studenti che puoi tenere fermi solo incollandoli alla sedia!
Tentò di assecondarlo Genma, che non vedeva l'ora di togliersi da quella posizione che gli appiattiva il fondoschiena.
-Hey...
-No, Iruka, lo sai che non si può!
-Avete ragione! E poi dove la troviamo una colla abbastanza resistente per...
-Iruka!!!
-Scusate...era solo per dire! Però sarebbe bello se esistesse!
Esausto, il maestro si sciantò su una sedia; stava finalmente riprendendo il controllo di se stesso.
-...sarebbe bello...

Nel frattempo, un gruppo di quattro ragazzi si era rifugiato nella palestra della scuola.
Stavano sdraiati o seduti sul pavimento, e facevano scorrere il tempo punzecchiandosi.
-Ragazzi, che palle! Certo che non c'è proprio niente di bello da fare! La scuola non serve proprio a niente, ed è una vera rottura!
Esclamò uno del gruppo che se ne stava sdraiato a fissare il soffitto. Indossava dei pantaloni a tre quarti e un maglione bejge. Aveva i capelli castani, gli occhi scuri con le pupille ridotte a fessure e due grossi segni sulle guance che raffiguravano un paio di zanne.
-Forse servirebbe se, invece che saltare le lezioni, ci impegnassimo e studiassimo di più!
L'osservazione era stata fatta da un ragazzo piuttosto grosso, con i capelli biondo scuro e scompigliati.
Continuava a rimpinzarsi di patatine e non dava segni di cedimento.
-Certo...come se qualcuno ne avesse voglia! E dai, Choji, smettila di strafogarti così! Se continui presto ti confonderemo con una pignatta gigante! Diglielo anche tu, Shikamaru! Shikamaru...? Ma ti vuoi svegliare?!!
Il castano si mise a scuotere un ragazzo magro, che portava  i capelli corvini legati in una coda. Quest'ultimo si rigirò sul pavimento e farfugliò
-Kiba...ma la pianti di rompere! Sto meditando...zzz...
-Sisi, meditando mia nonna! Ma sono l'unico che ha voglia di fare qualcosa di intelligiente, invece che starcene qui a guardarci negli occhi e fare il gioco di chi ride per primo?!
Un ragazzo biondo con gli occhi azzurri scattò in piedi ed esclamò ad un volume di voce veramente eccessivo
-Per una volta sono daccordo con il ragazzo-cane! Allora...COSA FACCIAMO?
-Ma bravo, Uzumaki! Urla più forte! Che magari il maestro Iruka non ti ha sentito bene! Stupido pivello!
-A proposito del maestro Iruka...secondo voi continuerà a cascare nel solito giochetto di Naruto?
Chiese Choji
-Ma certo che sì! La mia tecnica dell'Harem  funziona sempre! Utilizzando solo quella potrei battervi tutti e tre in una volta sola!
-Ma quanto siamo tracotanti,oggi! Si può sapere cosa coltivi nel giardino, pivello?!
-Ti avverto, Kiba, chiamami ancora una volta "pivello" è giuro che non risponderò più delle mie azioni!
I due "amici" stavano per fare a botte per la ventunesima volta in tutta la mattinata.
-Suvvia ragazzi, smettetela di litigare! Con tutto questo baccano non riesco a dormire!
Shikamaru si era messo a sedere e si stava stiracchiando.
-Il vostro compagno ha ragione! Dovreste smetterla di litigare ed impegnarvi di più negli studi!
I quattro ragazzi si pietrificarono al suono di quella voce.
Senza voltarsi, Naruto esclamò
-Quell'assatanato è dietro di noi, vero?!?
Gli altri tre annuirono in tutta risposta e, dopo aver fatto un bel respiro, volsero lo sgardo verso l'uscita della palestra, dove un maestro Iruka a dir poco infuriato li osservava a braccia conserte.
Beccati!!!
Il sensei si avvicinò con aria famelica ai quattro alunni, che rimasero immobili. Si chinò davanti a loro e bisbigliò
-Ringraziate il fatto che siete minorenni, sennò a quest'ora vi avrei già pestato per bene! Sfortunatamente per voi, ho un altro metodo per farvi passare la voglia di saltare le lezioni!
-La prego, prof, ci risparmi!
-Peace and Love, prof!
I ragazzi sghignazzarono tra di loro, ma subito si zittirono quando il maestro fece loro un sorriso a trentadue denti estremamente maligno.
-Ridete pure! Tanto non vi immaginate neanche cosa ho in servo per voi!
                                                       *****************************
-Okay, io vado...se non mi vedete tornare entro cinque minuti, ho lasciato il mio testamento su uno dei vostri banchi!
Detto questo, Naruto si immerse, scomparendo alla vista di Choji e Shikamaru, visibilmente preoccupati.
Iruka li ammonì
-Ricordatevi che non potrete uscire di qui finchè non avrete terminato questo lavoro, costi quel che costi!
In quel momento, Kiba riemerse
-Adesso basta...anf anf...sto per soffocare...anf...l'immondizia mi ottura le orecchie e mi si sta annebbiando la vista...vedo una luce!
-No, Kiba, stai lontano da quella luce!!!
Cercò di riscuoterlo Choji.
Intanto, anche Naruto aveva fatto ritorno
-Io ne ho trovate tre!
-Perfetto! E con queste siamo a otto! Ce ne mancano ancora quattordici!
Calcolò Shikamaru.
-Ma a chi è venuta la stupida idea di gettare le matite del maestro nella spazzatura?!?!
-Guardate che siete stati voi a farmi questo scherzo! E adesso continuate a cercare!
Senza aggiungere altro, il sensei spinse nelle profondità del cassonetto il povero Naruto, senza lasciargli il tempo di riprendere fiato. Poi si rivolse a Choji e Shikamaru, intenti nel far rinvenire il loro amico castano
-Entrate anche voi! Non voglio vedervi uscire da l' finchè non avrete recuperato tutte le mie HB! Sennò passerete il resto dei vostri anni all'Accademia a servire il pranzo a mensa! E vi assicuro che è una vera tortura indossare i grembiuli e quelle orrende cuffiette pidocchiose!
Come per magia, i tre compagni scattarono in piedi e seguirono l'esempio di Naruto, immergendosi a loro volta.
Mentre li osservava rigirarsi disgustati nella spazzatura, il maestro Iruka sorrise, ricordandosi di quanto era terribile lui alla loro età.
Sghignazzò divertito e rientrò in classe.


  
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