Ciao Harry,
 

sai, volevo iniziare con ‘caro’, ma sono io, e come al solito non ne azzecco una. Non ne ho mai azzeccata una a dire la verità, a parte, e di questo sono sicuro, partecipare ad x factor, perché altrimenti non avrei conosciuto i ragazzi, non avrei conosciuto te. Ecco, ovviamente, penso tu abbia capito, visto che questa lettera è per te, che è di te che scrivo. E di me.
Ora probabilmente starai arricciando le sopracciglia con un punto interrogativo stampato in fronte, e ora stai sorridendo perché ho ragione. Ma continuerai a domandarti cosa voglio dirti ed io sto continuando a girarci intorno.

Ti ricordi quando ci siamo incontrati nel bagno del bootcamp? Ecco, è da lì che è iniziato tutto.
Io avrei tanto voluto avere il coraggio di dirti queste parole, guardandoti negli occhi, ma sono un codardo perché ho paura che tu te ne andresti.. come se non potessi farlo dopo aver letto.. 
 

Vedi Harry io mi sento solo, non vedo e non sento nessuno che mi capisca fino in fondo, forse perché sono già io il primo che non si capisce, a volte vorrei mollare tutto, vorrei andarmene da qualche parte nel mondo, perché ci sono giorni che qui mi sta stretto tutto.
Io, Harry, io sono fottutamente gay e stra fottutamente innamorato di te. Ok. L’ho detto, cioè l’ho scritto. Ora magari mi odi, ora magari vuoi ridurre questa lettera in tanti piccoli pezzettini, lo so, ma non farlo ti prego, sarebbe la fine che farebbe il mio cuore. L’hai fatto piccolo? O sei ancora qui a leggere?

Ultimamente, se l’ultimo intero anno può rientrare sotto la parola ‘ultimamente’, sono stato molto distaccato da te e mi dispiace. Mi dispiace di averti fatto soffrire, perché siamo sempre stati migliori amici e io davvero, te lo giuro, non volevo rovinare tutto, ma l’ho fatto. Mi sono dovuto allontanare da te perché non facevo altro che illudermi e avevo paura che tu non mi avresti accettato, che poi che me ne frega se mi accetti quando poi non mi vuoi?
Ho passato tanto tempo con Eleanor, ho provato ad innamorarmi di lei, ma non c’è verso. Non ha i capelli ricci, non ha gli occhi verdi.. ed ha le tette! Poi tu hai iniziato ad uscire con Nick e a me non andava bene, per quello quel giorno mi sono incazzato e quando tu mi hai risposto che era colpa mia che non eravamo più amici come prima mi sono sentito una merda, perché avevi ragione, ma non potevo spiegarti il perché tutto è andato come è andato e lo sto facendo ora. E sono sempre stato geloso di Nick, perché lui è gay, ha tutte le tue attenzioni e io avevo paura che tra di voi potesse esserci qualcosa.

Io davvero volevo dirtelo prima, ma non l’ho fatto. Credo sia paura. Paura di amare. Credo sia restare soli per paura di rimanere soli, paura dell’abbandono. Cosa faccio se tu ora non mi vuoi?

Si dice che nella vita quando meno te lo aspetti succede qualcosa che cambia tutto, ed io ho aspettato, ho aspettato ancora un po’, ma non è arrivato niente e così ho deciso di fare la prima mossa. Ho avuto bisogno di tempo, si sa che c’è bisogno di distacco. Come quando fai una foto, poi la riguardi dopo dieci anni e dici: com’ero pettinato? Com’ero vestito? È difficile capire le cose quando ci sei troppo dentro ed è per questo che sulla busta c’è il timbro dell’ufficio postale di Doncaster. Non posso più tornare la sera a casa e trovarla vuota, cucinare quel poco che so fare ed aspettarti fino alle tre crollando poi a dormire sul tavolo. Mi mancano i vecchi noi. Mi manca stare abbracciato con te sotto la coperta a guardare un film mentre fuori piove, mi manca venirti a coccolare per farti addormentare, mi manca portarti il thè a letto la sera tardi perché senza non riesci a dormire, mi manca cercare di dare un senso compiuto alle parole che mormori nel sonno, ma sono proprio tutti questi attimi che mi hanno fatto innamorare di te.

Io non so se tu hai letto fino a qua, magari sì, ma ti sei rotto già le scatole perché scrivo tanto quanto parlo, e io parlo davvero troppo. Io lo so, magari non avrei dovuto lasciare il nostro appartamento, magari sarei dovuto rimanere e fare finta di niente, ma per una volta ho deciso di dire basta, di fare qualcosa che facesse bene a me.

Ma Harry, diceva Hoffer, che molto più importante di quello che sappiamo o non sappiamo è quello che non vogliamo sapere ed io ho passato così tanto tempo a negare ciò che anche per le fans era evidente. Ho paura di chiederti cosa provi, ma non perché ho paura di farti la domanda, ma perché ho paura di ciò che risponderai. Per tanto tempo ho preferito ignorare la verità, per non soffrire, per non guarire, perché in fondo pensavo di stare bene nel mio dolore, bastava vederti ancora lì vicino a me per resistere ancora un po’. Ho preferito ignorare la verità per perché altrimenti sarei diventato ciò che avevo paura di essere: completamente vivo.

Ma sono sospeso nel vuoto, sulla corda, come un’equilibrista e ora sta a te decidere se tagliare quel filo o raggiungermi e se lo farai sì, magari avrai, anzi avremo paura, ma ci sarò io con te, 

te lo prometto.

 

Louis




HOLAAAAAAA! c:
Vi siete accorte che questa ff è piena zeppa di citazioni vero? Ringrazio Fabio Volo, Massimo Gramellini, Eric Hoffer ecc.. no, praticamente, ho trovato un quadernino con scritte su tante citazioni copiate dai libri letti e mi è venuto di scrivere questa lettera da Lou a Harry. Ditemi cosa ve ne pare.. anche che fa schifo se vi va LOL

Vi segnalo anche altre due mie shot:
- Like a movie (Larry)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1727218&i=1

- What are you doing with a girl like that ?! (hot Liam Payne)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1231480&i=1