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Autore: NeverGiveUp__    30/03/2013    1 recensioni
Dopo la fine delle vacanze estive tre amiche si promettono di tenersi in contatto a causa della distanza. Per lo sbaglio di un semplice numero di telefono Hope, una semplice ragazza inglese impegnata tra la scuola e le preparazioni per il ballo d’autunno, incontra il ragazzo che le cambierà la vita. Lo stesso ragazzo che sarà il protagonista di tutte le sue gioie ma anche delle sue lacrime e dei suoi pianti.
”Rimanemmo al telefono a parlare fino alle 11 di sera, era qualcosa di strano, come se ci conoscessimo da una vita e questi fossero discorsi tra amici che non si vedono da molto.
Confusa da quel mix d’emozioni tutte in una sera mi coricai sul letto e pensai a cosa mi fosse appena successo. Tutto ciò era strano. Ma mi piaceva.”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2

Ancora stanca dalla nottataccia di ieri sera mi alzai dal letto e andai in bagno con il passo tipo quello di uno zombie; mi lavai il viso e presi i primi vestiti che mi capitarono in mano.

Non ero il tipo di ragazza che si alzava due ore prima per scegliere i vestiti da mettersi, abbinando le scarpe, cambiando pettinatura ogni giorno e truccarsi con dei quintali di trucco come se avessero l’intero negozio della Kiko spalmato in faccia.

Io ero tutto il contrario, così presi un paio di jeans attillati, una felpa larga con la stampa della Vans bianca e nera lunga al punti giusto, le mie amatissime converse e mi misi un po’ di mascara.

Presi il mio zaino, infilai le cuffie alle orecchie e uscì di casa, pronta per il massacro giornaliero: la scuola.

 

Arrivai a casa più tardi quel giorno a causa della riunione per organizzare il ballo d’autunno. Io ero l’organizzatrice di tutto ciò e dovermi assorbire decine di riunioni ogni trimestre era davvero stancante; ma mi piaceva la sensazione di poter decidere.

*                               *                        *

Arrivata a casa mi buttai sul letto lanciando le mie converse all’aria, quelle povere scarpe avevano fatto più voli di un aeroplano.

Dopo pochi minuti mi vibrò il cellulare: “numero sconosciuto”

Aprii il messaggio:

“ciao bella, anche se non so chi sei volevo ringraziarti della chiacchierata di ieri sera.

Harry xx “

Non sapevo cosa fare, se rispondergli, cosa scrivergli, come scrivergli. Ultimamente non c’ero molto con la testa così decisi di scendere in cucina a fare merenda e iniziai a pensare a come potesse essere il misterioso Harry.

Magari alto, magro con i muscoli, o forse basso e tutto ossa? Con gli occhi azzurri, verdi o marroni? I capelli ricci o con la cresta?

L’unica cosa di cui ero certa era della sua voce, la sua bellissima voce. Una voce roca, di chi è sicuro di se stesso.

Dovevo e volevo a tutti i costi scoprire chi fosse questo misterioso Harry dalla voce incredibilmente sexy.

* * *

Alla sera decisi di chiamare finalmente Lucy per raccontarle tutto.

-O mio Dioooo . o mioo Diooo! Grande Hope, hai fatto conquiste! E come hai detto che di chiama?
Jerry? Larry? Berry?

-No cretina! Si chiama Harry!

-E’ bello?

-Lucy ma ci sei o cosa? Il troppo sole di queste settimane ti ha dato alla testa?
ti ho detto che ci siamo parlati per telefono e non che ci siamo incontrati.

-Si hai ragione, scusa; è colpa di Luois che ieri sera non mi ha fatto dormire molto.

Non volli andare sul particolare, vivevo anche senza le loro effusioni da innamorati.

Parlammo per minuti? O forse ore, bhe l’unica cosa che conoscevo era che di lei mi potevo sempre fidare e potevo raccontarle tutto.

E così fu, lei a fine chiacchierata era più contenta di me, tanto che a ogni accenno del nome di Harry non riusciva a trattenersi dalle urla e tutte le volte dovevo aspettare quasi 1 minuto prima di poter tornare a mettere il telefono vicino all’orecchio.

Quando si comportava così la volevo strozzare, ma era per la sua esuberanza che le volevo bene.

*                            *                                 *

Oggi era giovedì , tre giorni dopo il messaggio del “misterioso Harry”, e visto che non sapevo come comportarmi con lui visto che non lo conoscevo, decisi di non pensare più a lui e credere che fosse meglio lasciare stare, ma lo stesso discorso chiaramente non valeva per lui.

Erano le 10:30 e alla terza ora avevo lezione di biologia, quel prof proprio non mi sopportava, ma la cosa era reciproca, sin dal primo giorno non mi andava a genio.

Proprio durante la sua ora mi vibrò il cellulare che tenevo nella tasca della giacca. “merda , pensai, ero convinta di averlo spento!”

La sfortuna volle che stavamo facendo una verifica, il che vuol massimo silenzio, ovvero il prof sentì il cellulare vibrare e mi mandò dalla preside. Me la cavai con un rimprovero e un ora di detenzione.

Uscita dall’ufficio della preside guardai il cellulare per scoprire chi fosse la causa di tutto sto pasticcio, aprii il messaggio:

Da: Harry

Ciao Hope, mi manca sentire la tua voce, ho voglia di sentirti, è da tre giorni che faccio sogni perversi su di te.

Ci sentiamo stasera. Harry xx

 

Dovetti ammettere che quel messaggio mi cambiò la giornata. Subito mi trovai un po’ spiazzata, ma pensare di essere la protagonista di sogni perversi di un ragazzo non mi dispiaceva, la cosa mi divertiva, ma allo stesso tempo era strano.

  
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