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Autore: _Deina13    30/03/2013    1 recensioni
NON sono qui per parlare di quanto facciano schifo gli omofobi.
NON sono qui per difendere il loro pensiero o quello che fanno.
Sono qui per parlare di una questione che viene spesso tralasciata.
(quello che leggerete è il mio pensiero, sappiate che per quanto riguarda me sono a favore dei gay e dei matrimoni omosessuali, per una questione personale non sono a favore delle adozioni fra gay; dico questo per specificare ed evitare equivoci)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OMOFOBIA.


L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
 
Questa è la definizione di omofobia che potete trovare su Wikipedia.
Questo è quello che ne farò in questa tesi:
 
L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali.
 
NON sono assolutamente qui per difendere l’omofobia, anzi, sono qui per parlarne apertamente, perché come molte altre cose (fobie, situazioni, personalità) viene stereotipata.
Come ho scritto nella trama, personalmente sono a favore dei gay, e dei relativi matrimoni, l’unica cosa a cui sono contraria sono situazioni come le adozioni fra omosessuali e gli uteri in affitto perché possono portare i bambini a vivere situazioni psicologiche pesanti e problemi proporzionali, ma forse di questo ne parlerò in futuro. Ho anticipato solo per farvi capire che NON difenderò assolutamente l’omofobia e che, come molti altri, sono pro-gay.
            Analizziamo la parola ‘omofobia’. Omo, significa stesso (in questo caso sesso); questa parte viene spesso utilizzata per ‘offendere’ in qualche modo gli omofobici. Fobia, paura; questa parte, invece, viene sempre tralasciata.
Di cosa si può aver paura? Di tante cose. Io, per esempio, sono cinofoba – ho paura dei cani – in un modo così forte che quando un cane mi si avvicina scoppio a piangere. Poi c’è chi ha paura degli insetti, dei serpenti, dell’altezza, del buio etc.. la paura è una situazione psicologica che non scegliamo noi; di certo, io non mi sono alzata una mattina e pensato ‘da oggi in poi avrò paura dei cani’, no. Viene dopo un trauma, un qualcosa che molto spesso non si ricorda nemmeno. E, se si può aver paura di tutte queste cose, perché non si può aver paura delle relazioni omosessuali?
(ATTENZIONE: parlo di PAURA, non sto assolutamente giustificando gli atti di bullismo nei confronti dei gay)
            Continuiamo. In genere, chi sono gli omofobici? Molto spesso sono uomini (o donne) adulti, dai trenta quaranta anni in su, con metà vita già vissuta. Ora, uno spunto per riflettere:
Questi individui, per metà della loro vita, hanno creduto fermamente che il vero amore – intenso, reale – esiste solo fra uomo e donna. E ora, una scomoda realtà (per loro), gli sta imponendo con forza di cambiare idea, e di iniziare a credere anche all’amore fra due uomini o fra due donne.
Oppure, più semplicemente, possono aver subito traumi, come ho detto prima. E questo, può verificarsi anche e soprattutto nei bambini.
Guardo The Vampire Diaries da molto tempo, e se anche voi lo guardate saprete di sicuro che c’è questo personaggio (Caroline Forbes) il quale ha i genitori divorziati perché il padre aveva tradito – anni addietro – la madre con un altro uomo, rivelandosi quindi gay.
Immaginiamo che questo accada ad un bambino (il danno più irreparabile si crea soprattutto sotto i dieci anni o intorno a quell’età) che vive in una famiglia benestante – non dico proprio felicissima ma comunque che sta bene insieme, e che non rivela problemi – che, ad un tratto, si trova divisa: uno dei due genitori vuole divorziare, per andare al vivere con il proprio compagnoa. Per un bambino, già è abbastanza difficile dover sopportare il divorzio dei genitori ad una età precoce, aggiungiamoci anche il fatto dell’omosessualità (che ad una età così giovane, naturalmente, il piccolo non può comprendere appieno, lo vede come una cosa strana), ed abbiamo fatto. Ora, quando questo bambino crescerà, credete davvero che sarà aperto nei confronti dei gay? Certo, in alcuni casi si, ma in altri sicuramente no.
Oppure, ancora un altro esempio.
Studio psicologia, e mi ricordo di una volta quando il professore, per spiegarci meglio i meccanismi della mente analizzati da Freud, ci ha fatto l’esempio di una giovane donna avente per genitori una educatrice ed un generale d’esercito. Questa donna, naturalmente, aveva ricevuto una severa educazione, rigida così tanto da non far trapelare nulla, soprattutto nei confronti della sessualità, che i genitori le facevano vivere come una cosa sbagliata. Lei aveva assimilato che la sessualità era una cosa sbagliata, e quando viveva delle situazioni di attrazione verso un uomo si puniva. Rimase nubile per tutta la vita.
Questo per far capire l’atteggiamento che adottiamo dipende anche dall’educazione che abbiamo ricevuto. Si può crescere con genitori omofobi a loro volta, a quel punto o ti ribelli o diventi omofobo pure tu, o si può crescere con due genitori che dimostrano così tanto amore fra di loro e verso i figli che non si può riuscire a credere che esista un modo diverso di amare oltre a quei due modi più semplici (uomo verso donna e genitore verso figlio e viceversa).
Semplicemente invece, alcune volte, questa paura nasce dentro qualcuno irrazionalmente. Perché ognuno è diverso ed ognuno vive una situazione qualsiasi in modo diverso.
            Ribadisco. NON sono assolutamente omofoba, NON sto giustificando nulla. Anche perché, in questa mia tesi parlo di omofobia intesa come PAURA e non come AVVERSIONE.
            Ho scelto di parlare di questo, per far riflettere alcune persone sugli insulti che fanno a molta gente che, probabilmente, se lo merita anche ma, in ogni caso, questo termine nasconde anche lati che non sono assolutamente da tralasciare.
 
Il #js è d’obbligo.
   
 
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