La storia di Amanda Todd
Ciao sono Amanda Todd ho deciso di raccontarvi la mia storia infinita.
Quando ero in seconda media decisi di fare una webcam con i miei amici per incontrare e parlare con nuove persone.
Venivo chiamata splendida, bella, perfetta…poi volevano fotografarmi… Così fecero… Un anno dopo ricevetti un messaggio su facebook da lui… non sapevo come faceva a conoscermi diceva: se non mi mostrerai qualcosa, invierò le foto del tuo seno.. Conosceva il mio indirizzo, la mia scuola, genitori, amici, nomi dei miei familiari.
All’alba del giorno di natale bussarono alla mia porta alle 4 del mattino. Era la polizia le mie foto erano state spedita a tutti.
Poi mi sentii davvero male provavo ansia, una grande depressione e attacchi di panico.
Mi trasferii e conobbi le droghe e l’alchol. La mia ansia peggiorò non potevo uscire. passò un anno il ragazzo ritornò con la mia nuova lista di amici e la mia scuola. Aveva creato una pagina facebook… il mio seno era la sua immagine del profilo.
Piangevo ogni notte, avevo perso gli amici e il rispetto che le persone avevano per me. Non piacevo a nessuno venivo chiamata per nome, giudicata.
Non ricevetti più quella foto è in giro…per sempre.
Cominciai a tagliarmi e mi promisi di non farlo più. Non avevo amici e a pranzo mi sedevo da sola.
Ricominciai a cambiare tante scuole e tutto era migliore quando mi sedevo da sola.
Un mese dopo cominciai a parlare con un ragazzo, un mio vecchio amico, tornammo amici e cominciammo a messaggiarci; lui iniziò a dirmi che gli piacevo e cominciò a interessarsi a me… lui aveva la ragazza. Lui mi disse che la sua ragazza era in vacanza e di non preoccuparmi , cosi feci…Grande errore.
Lui si era unito a me… pensavo di piacergli.
Una settimana dopo ricevetti un messaggio: “vieni fuori da scuola”.
La sua ragazza e altri 15 arrivarono   incluso lui, la ragazza e altri 2 dissero guardandosi in torno : “ non piaci a nessuno” davanti a tutta la mia nuova scuola ( 50 persone) Un ragazzo gridò: “Dai picchiala” Così lei fece … mi gettò a terra e mi picchiò ripetutamente quasi facendomi svenire.
Arrivò mio padre che mi trovò in un fosso in fin di vita.
Io non mi lamentai perché pensavo di piacergli davvero ma lui voleva solo sesso.
Volevo davvero morire, quando arrivai a casa bevvi della candeggina. Mi uccise dentro e pensai che stessi per morire per davvero.
Arrivò l’ambulanza che mi portò all’ospedale e lì mi ripulirono.
Quando tornai a casa guardai facebook e c’erano delle foto di fossi e candeggina…c’erano solo commenti negativi speravano che io fossi morta.
Mi trasferii lontano da mia madre,  non volevo esporre denuncia perché volevo dimenticare. Perché mi è capitato questo? Mi sono incasinata ma perché continuare a tormentarmi?
Ho lasciato la città e continuo a piangere ora…Ogni giorno penso : perché sono ancora qui? La mia ansia è orribile ora non sono ancora uscita quest’estate…tutto per il  mio passato, non migliora mai.
Sono davvero depressa, sono sotto anti depressivi ora e andavo dallo psicologo.
Sono stata in ospedale per overdose  non ho nessuno ho bisogno di qualcuno…
il mio nome è Amanda Todd.