Lo show era cominciato da circa una decina di minuti. Ero tesissima. Continuavo a fissare il monitor nel camerino, riuscivo a stento a muovermi. Tutti guardavano con un’espressione normale, forse indifferente, mentre io ero attenta a ogni particolare. Ogni secondo che passava era un secondo in meno che mi portava alla mia esibizione.
Ma forse la tensione non era solo per quello. In un’esibizione ballavo con gli SHINee, e con Jonghyun. Dopo quello che era successo quel pomeriggio, non credo che mi avrebbe più parlato. Forse dovevo comprenderlo, o forse dovevo fregarmene come aveva detto Taemin.
Ma io non ero convinta di riuscire a fregarmene, non ero convinta di riuscire a lasciarlo lì da solo e andare per la mia strada…
 
Le esibizioni passavano, ed era arrivato il momento degli EXO-K. Io mi ero seduta, avevo distolto la mia attenzione dal monitor e giocavo con il cellulare. Tutti improvvisamente mi fissarono, e non ne capii il motivo.
Ovviamente guardai lo schermo e ci arrivai.
“Che avete da fissare?” dissi scazzata. E si girarono. Se c’era una cosa che detestavo era avere gli occhi addosso. La gente che ti fissa e ti giudica. Ma non come in un’esibizione: in una performance sei solo tu e il palco, e la musica.
In un caso del genere tutti ti fissano pensando a chissà cosa, e mi stizza troppo.
Guardai lo schermo disinvolta, ascoltai la performance e tornai a concentrarmi sul telefono.
Le urla delle fans erano fortissime, nonostante abbassate dai registi. Potevo ancora ricordare il caos che aveva fatto quella gente all’aeroporto.
Aeroporto…
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“Ragazzi, è ora di prepararsi” un membro dello staff attirò la nostra attenzione. Era il momento.
Posai il cellulare e l’ansia salì alle stesse, come se già fosse poca. Ci sistemammo vicino all’entrata, stando bene attenti a  ciò che avrebbero detto i presentatori e ai segnali dei registi.
Sentii che qualcuno mi bloccò il braccio mentre mi dirigevo all’uscita. “Fany, andrà tutto bene”.
Kai.
Annuii e mi liberai dalla sua presa, andando per la mia strada.
Era una questione di attimi, e sarei saluta sul palco.  Gli SHINee erano dall’altra parte del corridoio, guardavano fissi avanti, quasi fossero ipnotizzati. Jonghyun era di fianco a me, ma feci finta di non guardarlo. Lui fece lo stesso.
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1
LET’S GO!
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Andammo a sistemarci sul palco, mentre la telecamera inquadrava i presentatori. Il silenzio regnava, rotto dalle parole dei fans. Tensione sul palco. Tensione tra noi.
La canzone iniziò, e con essa la coreografia. Cercai di essere il più naturale possibile. Gli SHINee cantavano, e noi cantavamo.
Era difficile. Non ballare, a quello ero abituata. E nemmeno alle persone, perché quando sei sul palco non ci fai caso.
Era difficile concentrarsi, con la voce di Jonghyun che ti rimbomba in testa. La sua dannatissima voce.
Mi beai di quel suono e ballai ancora meglio, sorridente, felice.
La sua voce mi rendeva felice. Il sorriso che mandava alle fan mi rendeva felice. La sua presenza mi rendeva felice.
Senza che nemmeno me ne accorgessi, l’esibizione finì. Tutti rientrammo nel retro, dopo aver ricevuto un clamoroso applauso dal pubblico.
Corsi nel camerino per cambiarmi. Sarebbe passata almeno un’ora dall’altra esibizione, ma meglio prepararsi prima no?
Ma avrei sicuramente perso una manciata di secondi, prima di potermi definitivamente cambiare.
“Sei stata bravissima!” disse Jongin, venendomi vicino e abbracciandomi, forte. Rimasi un attimo spaesata, non mi aspettavo fossì lì. Lo abbracciai e sorrisi.
“Grazie”
“Fany c’è qualcosa che non va?” chiese preoccupato dalla mia espressione vuota.
“No…Sto bene” risposi sorridendo.
“Va bene…Cambiati, ti raggiungo dopo” e, schioccandomi un bacio sulla guancia, se ne andò.
Rimasi lì, immobile. La mia mente viaggiò non so dove, ma non riuscivo a muovermi.
Mi ripresi da quel sonno, e presi il nuovo vestito.
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Mi ero cambiata, ed avevo passato l’ultima mezz’ora a fissare sullo schermo lo show, come prima.
C’era solo un problema.
Non solo anche gli SHINee erano nel camerino dei ballerini, quindi stavamo tutti insieme appassionatamente, ma avevo gli occhi di tutti addosso.
O meglio, di Jonghyun.
Perché mai?
“Senti, la prossima esibizione la facciamo insieme. Ti faccio compagnia fino ad allora” disse con una strana luce negli occhi (?)
“No tranquillo…Non c’è n’è bisogno Kai, sto bene non mi annoio”
“Ma io voglio stare con te”
Ed eccoci lì, abbracciati sul divanetto, a guardare lo schermo. Ero tesissima e imbarazzata. Jonghyun stava bevendo un… Non so cosa sia, qualche bevanda coreana strana, fissandoci con occhi pieni di odio. Penso di non averlo mai visto così arrabbiato. Sembrava che potesse prendere improvvisamente un coltello e uccidere tutti.
Calmati Jonghyun, ti prego.
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Kai si mosse lievemente, girandosi verso di me. Jonghyun, che era seduto sulla sedia dove stavo io prima, si alzò di scatto, fissandoci, chissà a cosa stava pensando.
“Hai fame?” disse teneramente Jongin.
Annuii. Mi diede un bacio a stampo e rispose “Okay, vado a prenderti qualcosa”. Notai che alzò lo sguardo verso Jonghyun, quasi con aria da vincitore.
Vidi Jong alzarsi e uscire, con lui, alquanto incazzato. Cercai di non farci caso, e tornai a guardare la TV.
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Kai si era diretto al distributore, intento a comprare qualcosa.. Stava osservando tutti i cibi, indeciso su quale comprare.
Alla fine cambiò idea, e si diresse al bar. Osservò per bene la vetrina, anche lì indeciso. C’era di tutti, dai dolcetti alle pietanze salate.
“Le piace la pizza” Kai si girò di scatto. Jonghyun.
“Uh?”
“A Fany piace molto la pizza, ha adorato quella che gli comprò Taemin” disse Jonghyun.
“Jonghyun, sono in grado di scegliere da solo cosa comprare alla mia ragazza” rispose l’altro dando le spalle.
“E da quando sarebbe la tua ragazza?”
“Da quando ci siamo baciati, e lei mi ha ricambiato. Da quando ci hai sorpreso nel camerino insieme, e nessuno dei due aveva la maglia.” Disse.
Jonghyun strinse i pugni e si avvicinò a lui. Lo girò verso di sé e tirò la sua maglietta. Era leggermente più alto, così lo abbassò.
“Ascoltami bene brutto bastardo, se provi a farla soffrire ti spezzo in due, siamo intesi?” ringhiò.
“Jonghyun mi stai minacciando?” disse l’altro liberandosi.
“Ti sto avvertendo. Una sola lacrima, e te la vedrai con me”
“Penso che sia in grado di difendersi da sola. E poi, da quanto ho sentito sei tu quella che la fa piangere, non io”
“E chi te lo avrebbe detto? Ti sto semplicemente avvertendo, fai ciò che senti, e avrai ciò che meriti.” E se ne andò, lasciando Kai senza parole.
“E’ venuta da me, Jonghyun, rassegnati. Ti conosce solo da poche settimane”
Jonghyun si fermò, e corse verso di lui. Gli diede un pugno in faccia, non troppo forte.
“Falla soffrire, e io te la farò pagare” ripeté e se ne andò.
Jongin aveva il naso leggermente sanguinante, se lo ripulì, compre un trancio di pizza e torno su.
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Intanto, io ero rimasta a parlare con Key, a ridere e scherzare. Quando Kai rientrò dalla porta con un vassoio, gli corsi incontro “Ehi, guarda che non sono mica un esercito!” dissi baciandolo sulla guancia.
“Ho abbondato un po’…” rise. Insieme a lui rientò anche Jonghyun, incazzato come prima, si sedette nuovamente al suo posto, bevendo una lattina di aranciata.
Jongin e io ci sedemmo sul divano e iniziammo a mangiare.
“Ti piece la pizza?”
“La adoro!” dissi sorridente.
“Ti sei sporcata di salsa” disse, pulendomi con un dito. Jonghyun ci stava ancora fissando. Kai si avvicinò a me e mi baciò, facendomi da fazzoletto umano. Notai che non si volle limitare ad un semplice bacio; lo lasciai fare. Portai le mie mani ai suoi capelli e lo spinsi verso di me. Il vassoio rendeva difficile i movimenti, quindi ci dovemmo accontentare.
Jonghyun alzò gli occhi al cielo, cambiando direzione dello sguardo.
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Finimmo di mangiare. Era il momento dello Special Stage, insieme a Kai e gli altri. Ero ancora più eccitata. Insomma, ballavo con tante persone, e temevo di sbagliare.
Ma andò tutto liscio, come prima. Forse le urla del pubblico, ma riuscii ad avere la giusta scarica di energia che mi aiutò a fare una splendida esibizione.
Tornai nel camerino esausta, e finii di guardare lo show. Mancava poco alla fine, e a breve sarei dovuta tornare a casa.
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Dopo circa un’altra ora, il bus dei ballerini di riaccompagnò tutti al dormitorio. Scaraventai subito le borse e tutto a terra,e mi gettai sul divano.
Mi serviva un attimo di tregua. Che fatica! Non è così facile come sembra!!
Stavo per andare a letto, quando qualcuno bussò alla porta. Andai controvoglia ad aprire, sperando che fosse davvero qualcosa di importante.
“J-Jonghyun…C-cosa c’è?” dissi pietrificata.
“Hai…Dimenticato questa in autobus” sospirò.
“O-okay” presi  tremante quella borsa, e lo ringraziai. Rimanemmo un paio di minuti così, a fissarci.
“Jonghyun, è tardi…Devo andare a letto” dissi, chiudendo la porta. Non gli avevo dato nemmeno il tempo di rispondere e mi sentivo tremendamente in colpa.
Ma avevo bisogno di pensare, e melo lo vedevo, meglio era. Sembò essere rimasto deluso da quel gesto, ma poi tornò silenzioso, nella sua casa.
Mi gettai sul letto e, dopo poco, mi addormentai.

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Note: Eccomi!!! Scusate, mi sono anticipata perché lunedì non sarei riuscita a postare >.< Quindi, l'ho scritto di fretta, e chiedo scusa perché è davvero arronzato e fa schifo, soprattutto la fine +.+
E poi sono stata piena di compiti in queste 'vacanze', e tra poco vomito Pascoli e D'Annunzio +.+
Comunque, spero che dopo questo schifo non mi abbandonerete *piange*
Ringrazio tutti per le recensioni, per seguirla, per averla messa nei preferiti e il resto... xD
Alla prossima ♪