From the moment i met you everything changed.
[prologo]
"quando
Louis
troverà il suo Harry,
tutto
potrà finire o
tutto potrà
iniziare."
Giorno
1
Louis
era con in mano le valigie, aspettava solo la chiamata del suo
volo, voleva trovare pace, perchè dopo tutto quello successo
ne aveva proprio
bisogno e proprio mentre aspettava, fece alcune promesse con se stesso:
si
promise di non fidarsi più di nessuno.
si promise di non essere mai più se stesso con gli altri.
si promise di non fare più casini.
si promise di non amare più nessuno, perchè
nessuno lo merita.
si promise di fare solo il mio lavoro e tralasciare tutto.
Furono
queste le promesse che si diede.
Finalmente
sentì la voce metallica e andò verso il suo
aereo,
estraendo il biglietto per farlo vedere all'hostess. Fece il percorso
indicato
e poi si trovò dentro l'aereo, posò l'unica
valigia che gli era rimasta, sopra
di lui, nell'apposito spazio, e infine si sedette.
"preghiamo i signori passeggeri ad allacciarsi le cinture di
sicurezza, l'aereo sta per decollare. Grazie e buon viaggio."
Louis non esitò e si mise subito la cintura, era da solo,
nel posto
accanto non c'era nessuno e tra se e se si disse che forse era meglio
così, ma
a interrompere il discorso fu una litigata che si sentiva nel
sottofondo.
"ma cosa sta dicendo?! questo è il mio posto, guardi il
biglietto." Louis sentiva quelle voci, ma non sapendo che fare
continuò ad
ascoltare.
"questo è il mio posto vuole capirlo?" a Louis
sembrò che
parlasse un ragazzo, anche se lo vedeva solo di schiena e senza neanche
accorgesene continuava a fissarla, senza un valido motivo.
"mi faccia vedere il biglietto allora." tuonò il vecchio
signore al ragazzo dalla schiena d'oro, Louis pensava avesse una
schiena
perfetta, ma subito dopo questi strani pensieri scosse la testa, come
per
levare queste allusioni.
"lo vede? qui c'è scritto che il suo posto è il
4B non il 2B,
adesso che è tutto risolto si alzi e vada a sedersi nel
posto giusto." il
vecchio finì il suo discorso, mentre il ragazzo ancora un
po’ perplesso si alzò
e cominciò a cercare il suo posto.
Quando Louis alzò lo sguardo si ritrovò due occhi
smeraldini che lo
fissavano.
"ehm scusa, questo è il posto 4B?" il ragazzo chiese a Louis.
"credo di sì, il mio è il 5B, quindi..."Louis
rispose, ma
non si accorse che stava fissando quegli occhi come incantato, come se
non
avesse mai visto degli occhi così trasparenti e limpidi.
Vide il ragazzo
sedersi accanto a lui e subito dopo cominciò a parlare.
"sai, è meglio stare qui che con quella che puzzava di
caciocavallo." a Louis scappò un piccolo sorriso.
"comunque io sono Harry, piacere." fu lì che Louis si
sentì
mancare, come poteva stare così bene un nome ad una persona?
come poteva
pronunciarlo così perfettamente bene? come può
farsi certe domande senza
neanche sapere chi sia?
"ah si, io sono Louis piacere mio." cercò in tutti i modi di
rispondere in modo normale, ma qualcosa gli diceva che le sue guance si
tinsero
leggermente di rosa.
Quando Harry incontrò, forse per la prima volta, gli occhi
di Louis
capì subito che c'era qualcosa che non andava, in quel suo
blu così profondo,
c'era una richiesta di aiuto, era come se Harry avesse letto qualcosa
negli
occhi di Louis, che fosse qualcosa di premonitore? Un segno che solo
lui
potesse leggere?
mentre si faceva tutte queste domande, continuò a fissare
gli occhi
del ragazzo con la maglia a righe, cercando di capire, di leggere un
qualcosa
che forse l'avrebbe aiutato, ma tutto fu inutile perchè il
moro interruppe il
silenzio creatosi tra loro.
"Ehmm, come mai vai a londra?"
Sulle labbra di Harry spuntò un piccolo sorriso, poi
rispose, come se
si fossero conosciuti da sempre.
Quando Harry sentiva la voce di Louis il mondo si bloccava e forse non
solo il mondo, tutto quello che un essere umano ha dentro, in quel
momento, si
bloccava, non seppe per niente per quale motivo provava delle cose
simili,
forse chiamate emozioni.
Sì perchè Harry non provava mai quelle cose,
quelle emozioni che tutti
i normali adolescenti provavano, lui aveva solo sedici anni, era un
adolescente, come un altro, ma qualcuno, una volta, gli disse che non
era un
bambino normale, proprio per niente, Harry non ricordava che solo
quelle parole,
da una vecchia signora che incontrò per strada, mentre
raccoglieva il pallone
da terra, quando aveva solo la tenera età di otto anni. Da
quell’incontro la
vita di Harry non fu più la stessa.
di nuovo quella voce metallica, i due ragazzi si resero conto che il
tempo era volato e dopo quel fatale incontro, i due si scambiarono i
numeri,
promettendosi di rivedersi al più presto.
Ed Harry aveva come la sensazione che rincontrerà quel
ragazzo dai
pantaloni rosso fuoco col risvolto e dagli occhi blu oceano, che
emanavano
aiuto.
Harry era sicuro che lo avrebbe rivisto, non sapeva in quale modo, ma
sapeva che lo avrebbe anche solo immaginato o sognato.
Louis fu il primo ad uscire dall’aeroporto, prese un taxi e
si diresse
verso il meccanico che doveva noleggiargli la macchina, Louis non
doveva stare
a londra, doveva andare a Holmes Chapel, una piccola cittadina.
Quando arrivò dal meccanico, egli gli rassicurò
di non fare manovre
brusche perché comunque la macchina è usata,
Louis annuì semplicemente e si
diresse verso l’autostrada.
“Holmes Chapel sto arrivando!” esclamò
Louis, mettendo il piede
sull’acceleratore.
Non si rese neanche conto di quello che stava facendo,
continuò a
schiacciare quel pedale, come preso da una forza sovraumana, non era
né ubriaco
né fatto, voleva solo scappare e andare nella sua nuova casa
a Holmes Chapel.
Arrivò poi quella curva fatale, fu una manovra sbagliata,
l’aveva
avvertito il meccanico, gli aveva detto che era pericoloso se avesse
fatto
qualche manovra strana e lui la fece.
La macchina perse il controllo e Louis non riuscì a fare
niente, cadde
in un burrone e poi vide il buio.
Buio
totale.
Forse
Harry aveva ragione, forse quel ragazzo dai capelli alzati e gli
occhi ammaliatori aveva bisogno d’aiuto, ma purtroppo il
destino decise per
loro o forse no?
SALVE.
Ciao
a tutti, questa è la mia prima
ff larry che scrivo.
Devo dirvi che solo per scrivere
questo capitolo ci ho messo l’anima e spero che il contenuto
sia almeno
passabile.
Il finale può sembrare un vero e
proprio finale, ma NON è così in quanto
è una ff a capitoli, questo capitolo
non dice praticamente niente, a parte qualcosina su Harry (che poi si
scoprirà
più in là) esi Louis già al primo
capitolo fa un incidente, è tutto calcolato
perché questa non è una delle solite ff. Ma basta
non voglio dirvi più niente.
Vi dico solo che mi sono ispirata
molto al film “se solo fosse vero”, non
sarà uguale ma comunque ho preso
qualche spunto e il finale (purtroppo per voi) non sarà per
niente lo stesso.
Va beh, fatemi sapere cosa ne
pensate, vi prego.
Un besos, Ile,