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Autore: Ilecurlys    30/03/2013    2 recensioni
tratto dal capitolo:
" Quando Harry incontrò, forse per la prima volta, gli occhi di Louis capì subito che c'era qualcosa che non andava, in quel suo blu così profondo, c'era una richiesta di aiuto, era come se Harry avesse letto qualcosa negli occhi di Louis, che fosse qualcosa di premonitore? Un segno che solo lui potesse leggere? "
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"quando Louis troverà il suo Harry,
tutto potrà finire o
tutto potrà iniziare."
FF larry, se non vi interessa, non entrate.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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From the moment i met you everything changed.

[prologo]

                                                    

 

"quando Louis troverà il suo Harry,
 tutto potrà finire o
tutto potrà iniziare."

 

 

Giorno 1

Louis era con in mano le valigie, aspettava solo la chiamata del suo volo, voleva trovare pace, perchè dopo tutto quello successo ne aveva proprio bisogno e proprio mentre aspettava, fece alcune promesse con se stesso:
si promise di non fidarsi più di nessuno.
si promise di non essere mai più se stesso con gli altri.
si promise di non fare più casini.
si promise di non amare più nessuno, perchè nessuno lo merita.
si promise di fare solo il mio lavoro e tralasciare tutto.

Furono queste le promesse che si diede.
 Finalmente sentì la voce metallica e andò verso il suo aereo, estraendo il biglietto per farlo vedere all'hostess. Fece il percorso indicato e poi si trovò dentro l'aereo, posò l'unica valigia che gli era rimasta, sopra di lui, nell'apposito spazio, e infine si sedette.
"preghiamo i signori passeggeri ad allacciarsi le cinture di sicurezza, l'aereo sta per decollare. Grazie e buon viaggio."
Louis non esitò e si mise subito la cintura, era da solo, nel posto accanto non c'era nessuno e tra se e se si disse che forse era meglio così, ma a interrompere il discorso fu una litigata che si sentiva nel sottofondo.
"ma cosa sta dicendo?! questo è il mio posto, guardi il biglietto." Louis sentiva quelle voci, ma non sapendo che fare continuò ad ascoltare.
"questo è il mio posto vuole capirlo?" a Louis sembrò che parlasse un ragazzo, anche se lo vedeva solo di schiena e senza neanche accorgesene continuava a fissarla, senza un valido motivo.
"mi faccia vedere il biglietto allora." tuonò il vecchio signore al ragazzo dalla schiena d'oro, Louis pensava avesse una schiena perfetta, ma subito dopo questi strani pensieri scosse la testa, come per levare queste allusioni.
"lo vede? qui c'è scritto che il suo posto è il 4B non il 2B, adesso che è tutto risolto si alzi e vada a sedersi nel posto giusto." il vecchio finì il suo discorso, mentre il ragazzo ancora un po’ perplesso si alzò e cominciò a cercare il suo posto.
Quando Louis alzò lo sguardo si ritrovò due occhi smeraldini che lo fissavano.
"ehm scusa, questo è il posto 4B?" il ragazzo chiese a Louis.
"credo di sì, il mio è il 5B, quindi..."Louis rispose, ma non si accorse che stava fissando quegli occhi come incantato, come se non avesse mai visto degli occhi così trasparenti e limpidi. Vide il ragazzo sedersi accanto a lui e subito dopo cominciò a parlare.
"sai, è meglio stare qui che con quella che puzzava di caciocavallo." a Louis scappò un piccolo sorriso.
"comunque io sono Harry, piacere." fu lì che Louis si sentì mancare, come poteva stare così bene un nome ad una persona? come poteva pronunciarlo così perfettamente bene? come può farsi certe domande senza neanche sapere chi sia?
"ah si, io sono Louis piacere mio." cercò in tutti i modi di rispondere in modo normale, ma qualcosa gli diceva che le sue guance si tinsero leggermente di rosa.

 
Quando Harry incontrò, forse per la prima volta, gli occhi di Louis capì subito che c'era qualcosa che non andava, in quel suo blu così profondo, c'era una richiesta di aiuto, era come se Harry avesse letto qualcosa negli occhi di Louis, che fosse qualcosa di premonitore? Un segno che solo lui potesse leggere?
mentre si faceva tutte queste domande, continuò a fissare gli occhi del ragazzo con la maglia a righe, cercando di capire, di leggere un qualcosa che forse l'avrebbe aiutato, ma tutto fu inutile perchè il moro interruppe il silenzio creatosi tra loro.
"Ehmm, come mai vai a londra?"
Sulle labbra di Harry spuntò un piccolo sorriso, poi rispose, come se si fossero conosciuti da sempre.
Quando Harry sentiva la voce di Louis il mondo si bloccava e forse non solo il mondo, tutto quello che un essere umano ha dentro, in quel momento, si bloccava, non seppe per niente per quale motivo provava delle cose simili, forse chiamate emozioni.
Sì perchè Harry non provava mai quelle cose, quelle emozioni che tutti i normali adolescenti provavano, lui aveva solo sedici anni, era un adolescente, come un altro, ma qualcuno, una volta, gli disse che non era un bambino normale, proprio per niente, Harry non ricordava che solo quelle parole, da una vecchia signora che incontrò per strada, mentre raccoglieva il pallone da terra, quando aveva solo la tenera età di otto anni. Da quell’incontro la vita di Harry non fu più la stessa.

 "preghiamo i signori passeggeri di allacciarsi le cinture di sicurezza, l'aereo sta per atterrare. Grazie per aver viaggiato con Airone, arrivederci."
di nuovo quella voce metallica, i due ragazzi si resero conto che il tempo era volato e dopo quel fatale incontro, i due si scambiarono i numeri, promettendosi di rivedersi al più presto.
Ed Harry aveva come la sensazione che rincontrerà quel ragazzo dai pantaloni rosso fuoco col risvolto e dagli occhi blu oceano, che emanavano aiuto.
Harry era sicuro che lo avrebbe rivisto, non sapeva in quale modo, ma sapeva che lo avrebbe anche solo immaginato o sognato.
Louis fu il primo ad uscire dall’aeroporto, prese un taxi e si diresse verso il meccanico che doveva noleggiargli la macchina, Louis non doveva stare a londra, doveva andare a Holmes Chapel, una piccola cittadina.
Quando arrivò dal meccanico, egli gli rassicurò di non fare manovre brusche perché comunque la macchina è usata, Louis annuì semplicemente e si diresse verso l’autostrada.
“Holmes Chapel sto arrivando!” esclamò Louis, mettendo il piede sull’acceleratore.
Non si rese neanche conto di quello che stava facendo, continuò a schiacciare quel pedale, come preso da una forza sovraumana, non era né ubriaco né fatto, voleva solo scappare e andare nella sua nuova casa a Holmes Chapel.
Arrivò poi quella curva fatale, fu una manovra sbagliata, l’aveva avvertito il meccanico, gli aveva detto che era pericoloso se avesse fatto qualche manovra strana e lui la fece.
La macchina perse il controllo e Louis non riuscì a fare niente, cadde in un burrone e poi vide il buio.

Buio totale.
Forse Harry aveva ragione, forse quel ragazzo dai capelli alzati e gli occhi ammaliatori aveva bisogno d’aiuto, ma purtroppo il destino decise per loro o forse no?

 

 

 

 

 

 

 

 

SALVE.

Ciao a tutti, questa è la mia prima ff larry che scrivo.
Devo dirvi che solo per scrivere questo capitolo ci ho messo l’anima e spero che il contenuto sia almeno passabile.
Il finale può sembrare un vero e proprio finale, ma NON è così in quanto è una ff a capitoli, questo capitolo non dice praticamente niente, a parte qualcosina su Harry (che poi si scoprirà più in là) esi Louis già al primo capitolo fa un incidente, è tutto calcolato perché questa non è una delle solite ff. Ma basta non voglio dirvi più niente.
Vi dico solo che mi sono ispirata molto al film “se solo fosse vero”, non sarà uguale ma comunque ho preso qualche spunto e il finale (purtroppo per voi) non sarà per niente lo stesso.
Va beh, fatemi sapere cosa ne pensate, vi prego.
Un besos, Ile,

  
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