Due capitoli in un giorno, cattiva Aleja.
Non poteva allontanarsi troppo, o Kor se ne sarebbe accorto. O lei si sarebbe sentiva tanto male da dover tornare immediatamente. Sentiva come un collare attorno al collo e non poteva evitarlo. Doveva anche scoprire se quel sentimento lo sentivano tutti o se Kor aveva qualcosa di particolare. Un’altra cosa che doveva capire era perchè era riuscita a scappare la prima volta mentre adesso ad ogni passo che faceva lontana da Kor si sentiva una morsa allo stomaco che non riusciva a comprendere. Unia cercò di apparire naturale agli occhi degli altri esseri che camminavano per la piazzetta, in coppia. Un punto a favore per la prima teoria. Ogni essere ha qualcuno e quel qualcuno deve stargli accanto. Teneva in tasca la foto con Kor e la ragazza che sorrideva, umana e felice. Più passava il tempo, più diventavano stanchi e sfibrati. Anche Kor lo stava diventando. Unia doveva portargli pezzi di carne in camera, e usciva di rado. Unia lo immaginò nel letto, affamato e impossibilitato a muoversi. Lo immaginò chiamare il suo nome e nessuno che accorreva. Lo immaginò morire …