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Autore: PrimPrime    30/03/2013    1 recensioni
“non ci riesci, vero?” mi chiese Lucas
“e certo che non ci riesco, vorrei vedere te!” gli dissi, quasi urlando.
Lui mi prese il cellulare dalle mani e cercò il numero di Andy nella rubrica.
“no! Che fai!” non volevo assolutamente che fosse lui a dirglielo, ma non riuscii a fermarlo che lo stava già chiamando. Subito Andy rispose. “ehi Andy, ho una cosa importante da dirti.. Mia al momento non può parlare, e ha chiesto a me di chiamarti”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo mi svegliai presto anche se era sabato e non c’era scuola.
Andai in cucina a fare colazione e ci trovai Lucas, mezzo addormentato, con la testa appoggiata sul tavolo.
Preparai del caffè per tutti e due, poi gli appoggiai la sua tazza davanti e iniziai a scrollarlo un po’, per svegliarlo. Lui alzò la testa pian piano e mi guardò con un occhio chiuso e l’altro aperto, penso perché la luce del giorno lo accecava. “buon giorno” gli dissi, e iniziai a bere il mio caffè
Lui mi guardò ancora per un istante e poi riappoggiò la testa sul tavolo, senza rispondere.
“eddai, ti ho fatto il caffè, bevilo così ti svegli un po’!”
Lucas afferrò la tazza e ne bevve un sorso. “non ho dormito sta notte” mi disse, continuando a guardare la sua tazza. “ah, mi dispiace.. come mai?” gli chiesi. In realtà non mi interessava sapere perché, avevo solo voglia di parlare e lui era lì. “non so” rispose.
“ok.. che fai oggi?” gli chiesi, ripensando alla discussione di ieri sera a tavola.
“esco con una mia amica”. Dalla sua voce sembrava che fosse ancora mezzo addormentato, e che non avesse piena coscienza di ciò che diceva, quindi colsi l’occasione per fargli un po’ di domande, a cui avrebbe per forza risposto in modo sincero: “uh, la tua ragazza?”
Lucas mi sorrise e tornò ad appoggiare la testa sul tavolo.
“lo prendo per un si..”
“no.. ma cosa stai dicendo” si degnò di rispondermi “è una tipa che ho conosciuto in giro”.
Poi alzò la testa e bevve tutto d’un fiato il caffè rimasto nella sua tazza.
“e com’è? È carina?”
“si è carina” mi rispose “ok, ignora quello che ti ho appena detto”
Ora sembrava che non fosse più mezzo addormentato, si alzò in piedi e mi disse: “vieni con me a prendere una brioche?”
“certo!” mi alzai anche io e presi la giacca. Penso che lo abbia detto solo per cambiare discorso, ma una brioche non si rifiuta mai.
“bene, anche tu ti sei fatto degli amici” gli dissi
“si, ma io mi faccio sempre degli amici” mi sorrise come per prendermi in giro, e io gli feci una linguaccia.
Dopo aver preso le nostre brioche, camminammo in giro guardando le vetrine dei negozi.
“guarda questo vestito, penso che ti starebbe bene” mi disse. Strano che mio fratello mi parlasse di vestiti.
Bè, devo dire che era un vestito davvero bello: nero, corto, con le spalline.
“carino.. ma costa un po’ troppo” gli risposi scoraggiata, dopo aver visto il prezzo.
“entriamo, voglio farti un regalo”. Ok, oggi non è proprio normale.. non so perché fa così, ma potrei anche abituar mici.
Dopo mezz’ora tornammo a casa, e i nostri genitori non si erano ancora svegliati; si alzarono alle 11.
Perché so che erano le undici? Perché vidi mio padre che, ancora in pigiama, correva in cucina urlando: “sono le 11! È tardi! Devo cucinare!”
Alle 16 loro uscirono per andare dai vicini, così io e Lucas rimanemmo di nuovo soli a casa. Morivo dalla voglia di fargli domande sulla sua nuova “amica” ma non gliele feci, non trovai il tempo:
suonò il campanello, alla porta c’era una ragazza che cercava mio fratello. “Lucas!” lo chiamai.
Lui venne subito alla porta. “Mia, lei è Emily; Emily, lei è mia sorella Mia” ci presentò.
La ragazza aveva i capelli lunghi, mossi e biondi, indossava una gonna a pieghe bianca, corta e una maglietta rosa chiaro. Insomma, sembrava una brava ragazza.
Lucas la fece entrare e si sedettero insieme sul divano. Lei gli stava molto attaccata, sembrava proprio che fosse la sua ragazza. Andai un attimo in camera mia a prendere il cellulare e mentre tornavo li vidi scambiarsi un bacio. Penso che non si fossero accorti di me, sennò non lo avrebbero mai fatto.
Ero contenta per lui, anche se lei non sembrava proprio il suo tipo: Lei sembrava una ragazza timida, gentile, che cura molto l’aspetto, lui invece non si interessava del suo aspetto, infatti indossava sempre la prima cosa che capitava, aveva i capelli lunghi fino alle spalle(ma non li pettinava mai), lisci e marroni chiaro, era un ragazzo che dice le cose in faccia senza pensare alle conseguenze, e non si preoccupa di rispondere gentilmente. Ma forse con lei era diverso.
 Arrivai pian piano, fingendo di non aver visto niente, mi sedetti sul divano accanto a quello dove erano seduti loro e iniziai a cazzeggiare con il telefono, così, tanto per fare qualcosa; poi, quando il mio sguardo e quello di Lucas si incrociarono, gli feci un grosso sorriso e lui arrossì. È già Lucas, vi ho visti.
   
 
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