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Autore: RosaDraco    31/03/2013    2 recensioni
Chi l'avrebbe mai detto che c'è stato un tempo in cui Erza ha avuto un'allieva? Entrambe erano inseparabili ma che cos'è accaduto a questa giovane maga?
Questa è la prima fic che pubblico, ma è anche quella che mi ha dato il coraggio di iscrivermi su EFP, spero vi piaccia!
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Natsu, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Fairy Tail'
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2c La maga con l’armatura
Quando Lyra giunse nel regno di Fiore era di pessimo umore e non solo a causa del lungo viaggio. Detestava l’idea di essere lì e detestava l’idea di essere stata costretta ad entrare in una gilda di maghi.
Tutta quella storia era una farsa.
Suo padre le aveva detto che per il suo bene era meglio che cominciasse ad addestrarsi seriamente nelle arti magiche ma lei sapeva fin dall’inizio che non era necessario. Conosceva bene i suoi poteri, sapeva manipolarli alla perfezione e non aveva bisogno che nessuno le insegnasse un bel niente. Quella era solo una scusa per spedirla fuori dal regno ed impedirle di intralciare il suo lavoro. Era così occupato che non poteva neanche dedicare un briciolo d’attenzione a sua figlia! Che squallido. Se proprio desiderava che si addestrasse nell’utilizzo della magia che bisogno c’era di spedirla in un altro regno e in una lurida gilda di periferia? Poteva pagarle tutti i precettori privati che desiderava. Quell’uomo la mandava davvero in bestia ma era pur sempre il Primo Ministro e neanche lei poteva opporsi ai suoi ordini.
- Allora cosa devo firmare? - Lyra incrociò le braccia con aria seccata.
- Non devi firmare niente. -
La gilda che era stata scelta per lei portava il suggestivo nome di Fairy Tail ma in quel posto non c’era proprio nulla di fatato. Il piano di sotto era pieno di gente che beveva e c’era così tanta confusione che sembrava di essere in una taverna. La sola idea che una gilda potesse essere così caotica le faceva accapponare la pelle e come se non bastasse sin da quando aveva varcato la soglia, Lyra non aveva fatto altro che incontrare maghi da strapazzo. Lo stesso Master, il capo ufficiale, sembrava appena saltato fuori dal copione di una commedia. Era un vecchio nano stempiato e con un nome esotico del tipo di Makarow. Lyra non riusciva a spiegarsi come faceva un tizio del genere ad occupare una pozione di quel calibro e ad essere annoverato allo stesso tempo tra dici maghi più potenti di Fiore.
- I componenti della nostra gilda portano scritta la loro adesione sulla pelle. - Makarow la fece accomodare su una sedia accanto alla scrivania, prese posto dalla parte opposta e cominciò a frugare tra i cassetti.
- Tutti hanno lo stesso simbolo tatuato sul corpo come un marchio di riconoscimento. -
- E va bene. - La ragazza scostò i capelli - Se proprio devo portare quel marchio tatuato lo voglio qui: dietro la nuca, dove non è visibile. -
- Come desideri. - Il vecchio sollevò il suo stampo e la colpì sul punto desiderato. Bastò un secondo.
 - Ecco fatto. -
La ragazza lasciò andare i capelli con un sospiro: almeno non era stato doloroso.
- E adesso … - Lyra era sul punto di chiedere quale sarebbe stato il suo compito nella gilda quando un fracasso infernale la interruppe di colpo riecheggiando dal piano di sotto fino quello superiore e facendo vibrare praticamente tutto l’edificio.
- Che cosa sta succedendo? -
- Ahaha! - Ridacchiò Makarow - Mi sa che la tua insegnate è appena arrivata. Andiamo a vedere forza! -
Il vecchio saltò giù dal suo scranno e le aprì la porta, indicandole di seguirlo ma Lyra lo imitò con una certa riluttanza. La sua insegnate? Che razza di mostro faceva tanto rumore quando entrava in un edificio?
- Titania Erza Scarlet. - Makarow le lesse praticamente i pensieri scandendo attentamente quel nome
- O meglio il Mago in Armatura, la donna più potente di tutta la gilda. -
Il vecchio le sorrise per poi saltare sul bordo della balconata - Ohi, Scarlet! Quante volte ti devo dire che non puoi trascinare qui dentro delle cose più grandi delle dimensioni della porta d’ingresso? -
- A me sembra ci sia passato perfettamente. -
- Ci è passato solo perché hai sfondato l’architrave! -
Lyra si affiancò al Master: di sotto in mezzo alla sala c’era davvero una donna. Indossava una splendida armatura lucente ed al fianco teneva una grossa spada fissata al fodero. I suoi capelli erano rossi e le ricadevano lisci  fin sotto le scapole ed i suoi occhi marroni avevano qualcosa di straordinariamente penetrante, ma la cosa più sorprendente era lo stranissimo oggetto che stava sollevando con la forza di un solo braccio. Era un’enorme, anzi, mastodontica zanna acuminata. Lyra non aveva mai visto nulla del genere e non aveva la più pallida idea della creatura a cui poteva appartenere.
- La gente che ho aiutato ha deciso di donarmi una zanna del mostro come ringraziamento, sarebbe stato scortese non accettare. - La maga depositò l’oggetto a terra con un tonfo tale da far vibrare nuovamente l’edificio - Guarda Vecchio! Hanno scolpito su un fianco lo stemma della gilda. Va bene se lo poso qui? -
- Ormai lo hai già posato lì e se vogliamo portarlo fuori ci tocca fare un buco nella parete. - Makarow lanciò un sospiro e l’altra di sotto rispose con una risata.
- Comunque sia Scarlet, sei ritornata proprio nel momento giusto. Ho un nuovo incarico da affidarti. -
- Di che si tratta? -
- Devi prendere un’apprendista. - Makarow indicò la ragazza con la punta del suo bastone - Lei è Lyra. E’ appena arrivata qui da Valeria ed ha bisogno di qualcuno che le insegni come funzionano le cose a Fairy Tail. -
- Stai scherzando? - La donna aggrottò un sopracciglio - Qui alla gilda nessuno ha mai preso degli apprendisti e neanche io ne ho mai avuto uno. C’è gente che ha provato a supplicarmi in ginocchio ma io non ho accettato e non ho intenzione di farlo adesso. -
Che bella presunzione! L’avevano pregata in ginocchio? Ma chi credeva di essere! Lei non avrebbe mai fatto niente del genere - Se è così allora io vado. - Lyra incrociò le braccia e si girò di spalle ma Makarow agitò il bastone come per chiederle di fermarsi - Lyra! Scarlet! E dai Scarlet! Tu sei l’unica che può fare questo lavoro per me. Lo sai benissimo che sei la sola qui dentro che può farlo. -  Scandì il vecchio - Sarà divertente! Te ne vai sempre in missione da sola, un po’ di compagnia non fa mai male! -
Un po’ di compagnia non fa mai male? La considerava forse un cane? Lyra si era già allontanata di qualche passo quando ....
- E va bene accetto. -
- CHE COSAAA??? - L’intera gilda venne scossa da un urlo unanime e la ragazza fu costretta a girasi di scatto. Come mai aveva cambiato idea tanto rapidamente?
- Sbrigati e vai a preparati. Dobbiamo ripartire: ho un impegno nella città di Rose. E’ a un giorno di cammino da qui. -
- Così in fretta? - Lyra era stata colta alla sprovvista da quel cambio d’atteggiamento ma la sua nuova insegnate sembrava mortalmente seria - Fatti dare degli stivali e dei vestiti decenti. -
- Che cosa significa tutto questo? Perché mai devo rinunciare ai miei abiti? -
- Quando starai camminando nel bel mezzo degli alberi e dovrai incespicare sul terreno sarà troppo tardi per pentirti. Io aspetto qui. Hai mezz’ora di tempo - La donna la fissò per un lungo istante e poi si diresse verso il bancone del bar. La ragazza invece serrò i pugni. Non solo era stata costretta ad entrare in quella gilda ma era stata anche affidata ad una strega dispotica e che aveva deciso di prenderla come apprendista solo per il gusto di farle la carità.
- Tutto questo è! - Lyra le avrebbe rivolto chissà quale insulto se una delle ragazze che era in sala non si fosse precipitata verso di lei e l’avesse afferrata per un braccio.
- Vieni con me. Di sicuro ho da parte qualcosa della tua taglia. -



Anche se di mala voglia, alla fine Lyra fece esattamente come le era stato chiesto, indossò quei ridicoli abiti da civile, si legò gli stivali ai piedi e si mise in cammino insieme alla maga. Se non lo avesse fatto sarebbe stata lasciata sicuramente dietro e restare indietro equivaleva a farsi cacciare dalla gilda e a dover ritornare così a palazzo. Anche se odiava l’idea di essere lì, Lyra odiava anche l’idea di dover fronteggiare nuovamente suo padre. Dopo il loro ultimo scambio non intendeva rivolgergli mai più la parola.
La ragazza si chiuse in silenzio e lasciò che la sua insegnante guidasse il cammino attraverso la città di Magnolia e la campagna circostante. A sera erano ancora bloccate sul sentiero in mezzo alla foresta.
- Passeremo la notte all’aperto. - Quando ormai era troppo buio per camminare la donna aveva scelto un punto in cui accendere il fuoco e si era andata a sedere in mezzo all’erba.
- Mi rifiuto. - Lyra non poteva sopportare l’idea di dormire in un posto  come quello. Era semplicemente troppo. Era stata ignorata, trascinata chissà dove, costretta a camminare per ore e adesso …
- C’è il fuoco e hai questa per coprirti. - La donna aveva continuato a disfare l’equipaggiamento come se nulla fosse e le aveva tirato un vecchio pezzo di stoffa logoro.
- Mi rifiuto di dormire sull’erba! E’ disgustoso! E’ sporco! -
- Che male potrebbe mai farti un poco d’erba? -
Lyra digrignò i denti - E’ pieno di insetti! -
- Quindi? Sei davvero così fragile da soccombere a causa di un paio di formiche ed una coppia di ragni? -
Si stava prendendo gioco di lei? Lyra scagliò via la coperta - Hai la minima idea di chi sono io? -
- No. - La donna la fulminò col suo sguardo - Stai camminando in silenzio da oggi e non ti sei nemmeno presentata. Chiunque tu sia non importa adesso. Io sono la tua insegnate e quindi qui sono io quella che fa le regole. - Lyra avrebbe voluto ribattere ma quello sguardo la trapassò da parte a parte come una lama e la zittì impedendole di aggiungere altro.
- Ora va a dormire e datti una calmata. - La donna in armatura non aggiunse altro, si girò di spalle e si tirò la coperta addosso.
- Dannata strega. - Lyra invece serrò i pugni, andò a raccogliere il suo pezzo di stoffa e si costrinse anche lei ad appallottolarsi in un angolo. Avevano del lavoro a Rose? Voleva proprio vedere cos’era in grado di fare quella presuntuosa! La zanna del mostro doveva essere un trucco, non c’era nessuno in grado di abbattere qualcosa del genere. Ci sarebbe stato di sicuro da divertirsi.


Angolo dell'autrice: Adesso che avete terminato la lettura del primo capitolo voglio confessarvi una cosa: per l'aspetto del personaggio di Lyra mi sono ispirata ad un gioco online sul quale trascorro un po' del mio tempo libero, forse ne avete già sentito parlare, si tratta di Castle Age. Mi sono ispirata a Castle Age anche per i nomi delle armi di Erza e per qualcuno dei personaggi destinati ad apparire nella saga (cioè Vincent ed Agamemnon).
  
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