Il Ritratto di... Ronald Bilius Weasley

In bilico tra una realtà voluta, ed una desiderata.
Rimasto incastrato tra le luci della ribalta, e il buio delle quinte.
In mezzo. In bilico: precario.
Deluso per una mano tesa mai ricevuta.
Infondo ne avresti avuto ogni merito.
Arrabbiato con il proprio padre, per aver marchiato l’intera famiglia.
Il disprezzo che ricevi a volte, è quasi disgustoso come il marchio nero, su chi ha tutto dalla vita.
L’invidia a volte placca il tuo grande cuore rosso oro.
Ma non riesci a farci niente.
L’eroe di molti, e il traditori dei pochi.
Nei tuoi sogni più intimi sogni il prestigio che tutti ti negheranno.
Ma sorridi, perché sei buono d’animo.
Ma la verità in te, non è malcelata.
Non sei intelligente come lei.
Non sei il prescelto come lui.
Sei la giusta via di mezzo.
La linea di confine tra lo ying e lo yang.
Sai che sei il collante che lega le preziose perle di una collana.
Nel buio dei tuoi pensieri, immagini a volte di dividerli.
Di sparire. Di disonorare il tuo nome.
Sussurri al vento l’addio che nessuno riceverà
Perché stufo di fare sempre quello che tutti si aspettano.
Stufo di essere etichettato prevedibile.
Non sei come il maggiore: asociale e insulso.
Non domi i Draghi, ne hai il terrore folle.
Non Inventi cose geniali e divertenti.
Non ti godi la vita come la tua piccola gemma da proteggere.
Tu sei quello normale.
E quanto pesa questa normalità?
E quanto vorresti cedere il tuo posto con quell’ dell’eterno eroe?
Per una notte, un giorno, un ora e un minuto.
Ti senti trascinato dagli eventi.
Credi di far parte di un qualcosa più grande di te.
Ma quanto è il tuo desiderio di farne parte e quanto è la verità?
Tu vali. Ma quanta fatica devi fare per dimostrarlo.
Una lotta ad armi impari.
E se ti stancassi di lottare?
Non te lo perdoneresti mai.
E non sarebbe neanche la tua vita, senza lotta.
Perché ti senti vivo.
Perché magari un giorno, voltandoti indietro te ne fregherai di strette di mani ignorate, o insulti gratuiti.
Forse nel silenzio di sogni infranti, sai di valere.
E credi in te stesso, e in quello che fai.
Non corri via. Non sei codardo.
Non menti. Non vuoi diventare un bugiardo.
Hai paura. Ma l’affronti.
Allora perché. Hai quel senso d’insoddisfazione di chi non riesce a rompere le sbarre della propria gabbia?
Hai le ali intorpidite da troppi pregiudizi.
Forse il tuo carceriere sei te stesso.
Forse se liberi la mente, riesci a volare.
Al massimo cadi. Ma poi sai benissimo che ti rialzerai.
Basta che cominci a credere in te stesso. E non negli altri.