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Autore: ehidepp    31/03/2013    4 recensioni
Dopo la Guerra, Draco decide di separarsi dalla madre e andare a vivere per conto suo, così prende casa a Londra. Sa che dovrà condividere la casa con un altro ragazzo, ma chi l'avrebbe mai detto che questi non è nientepopò di meno che il suo ex compagno di scuola?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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saaalve c: questa è la mia prima FF, quindi non sono sicura di come possa venire, però spero che voi tutti siate clementi con me AHAHAH.
comunque mi presento un po'. io mi chiamo Giada e ho 15 anni. amo con tutta me stessa Harry Potter, l'Inter e Johnny Depp sdfgh.
non posso dirvi con sicurezza ogni quanto aggiungo capitoli, ma non credo che ci sia un tempo molto lungo da un capitolo all'altro. c:
se volete potete trovarmi su twitter: @ehichrjstopher e su ask: http://ask.fm/proudslytherinx.

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Osservava il panorama dalla finestra. I raggi del sole battevano delicatamente sul suo volto ben curato e gli uccellini cinguettavano tranquilli sopra il tetto. Aveva sempre amato Londra, per questo aveva deciso di andare ad abitare lì, anche se c'era voluto un bel po' prima di riuscire a trovare una casa.
Prese il pacchetto di Chesterfield dalla tasca dei jeans, tirò fuori una sigaretta e l'accese. Mentre fumava tranquillo 
pensava a quello che avrebbe dovuto fare in giornata. Era da poco in quella casa, non era pratico delle strade e tanto meno non sapeva come arrivare in centro.
'E così tu saresti il nuovo arrivato?'.
Draco voltò la testa verso la casa alla sua destra e notò un ragazzo alto ma grassoccio, biondo e occhi scuri appoggiato alla ringhiera del terrazzo intento ad osservarlo.
'Già'.
'Da quanto sei qua?'
'Un giorno e mezzo'
'Capito... Come ti chiami?'
'Draco. Tu?'
'Dudley'
'Piacere'.
'Papà, papà! Vieni un attimo!'. Una voce squillante di una bambina arrivò da dentro casa di Dudley.'
'Arrivo piccola! Bè, è stato un piacere conoscere il nuovo vicino di casa'. Dudley rivolse un piccolo sorriso a Draco ed entrò.

Draco osservava ancora il terrazzo del vicino pensieroso. Quel nome l'aveva già sentito, ma non gli veniva in mente dove. Alzò le spalle e decise di rientrare per prepararsi per uscire.
Dopo 15 minuti uscì di casa e si fermò davanti alla fontana in giardino. Osservò i due pesciolini rossi che nuotavano tranquilli ma senza in realtà vederli.
Come avrebbe fatto ora? Non conosceva niente di quel posto, non sapeva neanche se sarebbe riuscito tornare a casa... Certo, avrebbe potuto usare la magia, ma era un po' difficile in mezzo a tutti quei babbani.
'Quanto sono stupido. Non potevo scegliere quartiere migliore. In mezzo a tutti i babbani...'
'Babbano? Cos'è un babbano?'
Draco trasalì. Si voltò e vide una bimba attaccata al recinto di legno che lo osservava attraverso i buchi.
'Oh, niente...'
'Petunia, lascialo andare, andrà di fretta'.
Draco alzò lo sguardo e vide Dudley.
'Oh, niente fretta. Stavo solo andando a fare una passeggiata'
'Papà, papà, cos'è un babbano?'.
Draco all'improvviso senti un rossore alle orecchie. Non aveva il coraggio di ricambiare lo sguardo di Dudley che si sentiva addosso. Aveva paura che magari pensasse che aveva insegnato a sua figlia una brutta paroloccia. Ma... Quante paranoie si stava facendo? Dopotutto non suonava così male la parola 'babbano'!. Ma se Dudley invece la pensava così?
'Oh Draco, smettila di farti tutte queste seghe mentali!' la voce di Pansy ruotava nella sua testa.

'Babbano? Da chi l'hai sentito?' Draco sentì la voce di Dudley rivolto alla figlia.
'Da lui' la piccolina indicò Malfoy che all'improvviso sentì anche le guance bollenti.
'E così abbiamo un mago come vicino. Chi l'avrebbe mai detto!'.
Draco alzò lo sguardo confuso verso Dudley.
'No, io non lo sono, ma so tutto di voi e della magia'. Draco lo guardava ancora più confuso. Non riusciva a capire.
'Lei lo è. Penso abbia preso da mio cugino. Non da me sicuramente, nè da mia madre o mio padre'.
Il biondo stava lì, imbambolato ad osservarlo. Chi avrebbe mai pensato di ritrovarsi una persona che conosceva il suo mondo come vicino di casa?
'E di un po'... di che Casa sei?'
'Serpeverde'. Malfoy si riprese subito e rispose fiero. Dopotutto nominare la sua Casa di appartenenza lo rendeva orgoglioso.
'Papà, e zio in che Casa era?'
'Ehm...' Dudley sembrava un po' in imbarazzo 'ora non ricordo...' sorrise appena alla piccola e poi si rivolse di nuovo a Draco. 'Se hai voglia di leggere qualche libro di magia io ho la casa piena. Un'amica di mio cugino viene qui per insegnare a Petunia a controllare la magia, cosa non facile a dire il vero, ma da come ho capito è uscita con il massimo dei voti da scuola e a quanto pare è in grado di tenere a bada questa piccola birbantella' e diede un bacio alla figlia.
'Bè, chissà, magari più tardi verrò a farti visita. Ho dovuto lasciare tutti i miei libri nell'altra casa e non ho nulla da fare qui, perciò...'
 
'Sei il benvenuto quando vuoi' Dudley sorrise.
Draco ricambiò. 'Ora è meglio che vada, devo abituarmi a queste strade...'
'Puoi sempre andare dietro casa e smaterializzarti. Qui dietro il quartiere è chiuso, nessuno ti vedrebbe. Smaterializzati al Pub di Frank. E' un pub di maghi ed è in centro'.
'Oh, grazie...' Draco si diresse verso il retro della casa, poi si voltò verso Dudley 'Bè, allora ci si vede' e riprese a camminare. Dudley osservò il ragazzo e poi rientrò in casa sua.
Draco intanto arrivò nel retro e da lì si smaterializzò pensando al Pub. Dopo pochi secondi riaprì gli occhi e si ritrovò in una sala piena di tavoli dove c'era seduta gente per metà anziana, vestita con lunghi abiti verdi o viola. In un tavolo più lontano vide due ragazzi: ci mise un po' per realizzare veramente chi erano. Ma lei non stava con...?
'Draco! Come mai qua?' si voltò, e vide il suo ex compagno di scuola.
'Theodore.'
'Cosa ti porta da queste parti?'
'Mi sono trasferito a Londra, e non sapendo come arrivare in centro mi hanno consigliato di smaterializzarmi qui al Pub'
'Sì bè, da qui puoi andare ovunque visto che i negozi sono tutti qui vicini. I babbani vedono solo una vecchia palazzina che sta per cadere a pezzi, quindi non si avvicinano per paura che un pezzo di mattone gli cada in testa'. Theodore rise della sua battuta. 'Che ne dici di aggiungerti a noi per un drink?' e indicò il tavolo che stava ossservando prima Draco.
'Vorrei, ma sono di fretta. E di un po'... Da quando frequenti gente come la Piattola e Thomas?'
'Da quando sono insieme a Daphne. Lei e Ginny hanno legato molto dopo la Guerra, anche se devo ancora capire perché'
'Ginny?'
'Bè, quando cerchi di mantenere un clima pacifico inizi a chiamare tutti per nome o almeno per cognome, e non per nomignoli'. Draco fece una smorfia. 'Ma non stava con Potter?'
'Si sono lasciati'.
Il biondo non chiese altro, anche perché sinceramente a lui non importava, però la curiosità lo invadeva. Erano così legati quei due...
'Theo, io ti lascio, ho un mucchio di cose da fare. Magari ci vediamo un altro giorno eh?'
'Con piacere. Scrivimi, così ci mettiamo d'accordo. Magari chiamiamo anche Blaise e Pansy'
'Sì, non male come idea'
'Allora ci si vede'
'Ciao Theo'. Il biondo uscì dal Pub.
Si guardò intorno e vide solo negozi. Da dove poteva cominciare? Sì tastò le tasche e si ricordò dei soldi. Non si ricordava se aveva fatto cambiare 
qualche galeone con soldi Babbani... Mise la mano nella tasca dei jeans e trovò qualche sterlina. Sospirò di sollievo. Si incamminò ed entrò nel primo negozio di alimentari che vide. Dopo una mezz'oretta uscì, con in mano un solo pacco di patatine e una bibita chiamata 'coca cola' in mano.
Aveva cercato qualcosa che era in grado di cucinare, ma non aveva trovato niente. Tornò verso il Pub, entrò, andò verso i bagni per poi smaterializzarsi di nuovo a casa. Qualche secondo dopo riaprì gli occhi e si ritrovò davanti il retro di casa.
'Bè, almeno sono riuscito a tornare a casa'. Sbuffò, pensando che quel giorno avrebbe mangiato poco e niente. Si diresse verso il giardino, per stare sdraiato ad assoporare quella strana bibita che non sembrava niente male.
'Già di ritorno?'
Draco si voltò. 'Già'.
'Che ne diresti di venire a pranzo da me? Così per farti conoscere qualche altro mago' Dudley sorrise.
'Bè, non mi dispiacerebbe a dire il vero...'
'Allora dai, vieni è quasi pronto'. Draco si alzò, uscì dal proprio cancello per poi entrare in quello del vicino. Dudley lo aspettò all'uscio della porta, lo fece entrare e poi entrò a sua volta chiudendosi la porta alle spalle.
'Fa come se fossi a casa tua'.
'Grazie.' La casa era quasi simile alla sua. Un lungo corridoio portava alla cucina, al salotto e al bagno del piano terra. In fondo c'erano delle scalette che sicuramente portavano alle camere da letto.
'Gira pure a destra, mangiamo in salotto di solito'. Draco voltò a destra, dove vide un enorme divano blu ad angolo, un tavolo rotondo al centro e un mobile che ricopriva tutta la parete. Nello spazio più grande del mobile c'era una tv dove in questo momento davano uno strano programma dove c'erano delle piccole creature blu: le guardò stranito.
Poco dopo si sentì appoggiare una mano sulla gamba, si voltò 
e ancora una volta il volto della piccola Petunia lo guardava sorridendo.
'Dì un po' Petunia... Quanti anni hai?'
'4'.
Draco sorrise e la prese in braccio.

'E cos'è quel programma che stai guardando?'
'E' un cartone. Si chiama 'I puffi' e sono delle piccole creature blu che vivono in delle case a forma di fungo. Però c'è anche il cattivo che cerca sempre di catturarli per poi mangiarli'.
Draco rise.
'E' pronto! Tutti a tavola!' la voce di Dudley arrivò dalla cucina. Malfoy si sedette e poco dopo lo raggiunse anche Petunia che però ora aveva un'aria triste.
'Che succede?' chiese il biondo.
'Mione non è ancora arrivata...' rispose Petunia.
'Chi?' chiese Draco mentre si serviva un po' d'acqua che Dudley aveva appena portato.
'Mione'.
Draco cercò di capire che diamine di nome era 'Mione' mentre Dudley rideva. 'Non è ancora capace di dire per intero Hermione'.
Draco quasi si strozzò con l'acqua. Iniziò a tossire.
'Va tutto bene?' chiese Dudley preoccupato 'sisi, tranquillo' rispose l'altro.
'Mio cugino dovrebbe arrivare insieme a lei tra poco...'
'Quindi è questa Hermione che aiuta Petunia a controllare la magia?'
'Sì esatto'
Mentre Draco pensava perché doveva avere tutta quella sfortuna che gli girava intorno, suonò il campanello.
'Oh eccoli.' Dudley si precipitò ad aprire.
'Ciao Dudley!'
'Ciao Herm'
'Mione!!'
La voce di Petunia mentre correva alla porta sovrastò la seconda persona che stava entrando dopo la Granger.
'Ehi Tunia!'. La riccia prese in braccio la piccola e si diresse verso il salotto. Stava per entrare quando si bloccò sull'entrata a bocca aperta.
Draco si voltò a sua volta, un po' meravigliato, ma sempre con quel modo freddo che aveva fin dai tempi della scuola.
'Malfoy?!'
'Granger.'
'E così vi conoscete già?' arrivò anche Dudley.
'Purtroppo sì' rispose freddamente Draco. Hermione fece una smorfia.
'Cosa ti porta da queste parti?'
'Questo non penso sia affar tuo Granger. Comunque ho affittato casa qui e ho incontrato Dudley che mi ha offerto gentilmente di venire a pranzare qui da voi visto che siamo vicini di casa'.
A Hermione cadde quasi la bocca per terra da quanto era stupita. Mise a terra la piccola e andò a sedersi.
'E da quanto sei qua?'
'Un giorno e mezzo'
'Malfoy che viene ad abitare in un quartiere di babbani... Questa mi è nuova'
'Bè, non mi sembrate tutti babbani'. Hermione non fece in tempo a ribattere che una nuova voce si intromise.
'Herm, hai visto le mie scarp-' ma la voce si interruppe di colpo. Draco quasi si strozzò con la sua stessa saliva. Non poteva essere...
'Malfoy?!'
Il biondo si voltò di colpo e quasi rimase paralizzato. Un ragazzo alto, moro, occhi verdi se ne stava lì, imbabolato a sua volta a fissare gli occhi grigi di Draco che quasi si era dimenticato di dov'era.
Una voce che sembrava quasi provenire dall'oltretomba glielo fece ricordare subito.
'Immagino che anche voi vi conosciate già..' Dudley sorrise.
'Chi non muore si rivede' disse Draco senza badare Dudley.
'Potrei dire lo stesso' rispose Harry, ancora un po' scosso da quella vista.
'Io direi che potremmo anche iniziare a mangiare, che ne dite?' si intromise nuovamente Dud 'vado a prendere il necessario...'
'Vengo con te'. Hermione si alzò quasi come una molla. 'Tunia, vieni?' e porse la mano alla piccola che subito la prese. Si diressero tutti e tre verso la cucina.
Draco voltò lo sguardo verso la finestra: non gli sembrava affatto il caso di star lì ad osservare Potter come un demente. Iniziò a pensare e ora riusciva a capire dove aveva già sentito il nome 'Dudley': da lui, Potter. A scuola, probabilmente.
Nel frattempo Harry si era avvicinato a Draco per prendere il telecomando per cambiar canale.
'Allora Malfoy. Come mai qui?'
'Pensavo che mi buttassi fuori a suon di Cruciatus'
'Non ne avrei motivo' Draco non rispose. In quel momento arrivarono gli altri tre con piatti, forchette e pentole e servirono il tutto. Dopo 10 minuti di silenzio, Harry riparlò.
'Come mai qui?' ripetè a Draco.
'Ho affittato casa qui'
'Qui? Qui dove?'
'Là'. Draco indicò casa sua e Harry seguì con lo sguardo il dito di Draco che indicava fuori dalla finestra la casa attaccata a quella di suo cugino. Il moro rimase imbambolato a fissarla,e così anche Hermione.
'Quindi abiti lì?' chiese lei un po' nervosa. 'Direi di sì Granger' rispose lui spazientito. 'Dovrei condividerla con un altro ragazzo... Santo Salazar!' esclamò 
il biondo guardando l'orologio. 'Io dovrei tornare a casa. Dovrebbe arrivare tra mezz'ora e io dovrei sistemare un po' la casa visto che è tutta sottosopra'. Si alzò di scatto.
'è stato un piacere ma devo proprio andare'. Stava per incamminarsi quando Harry lo richiamò. Quando Draco si voltò, notò un sorriso nel volto del moro.
'Malfoy, sistema per bene. Io odio il disordine'. 
  
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