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Autore: MissArrow    19/10/2007    3 recensioni
Avete presente le favolette che si raccontanto ai bambini? E se avessero come protagonisti i personaggi della saga di harry potter? Questa è la domanda che mi sono posta anch'io per scrivere queste ff...Nella 1° Hermione impersona la famosa principessa che ha come hobby...il dormire! Adesso però..a voi la lettura Baci =)
Genere: Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dolores Umbridge, Hermione Granger, Peter Minus, Ron Weasley, Voldemort
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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HERMIONE ADDORMENTATA NEL BOSCO
Qualche tempo fa ,nella città di Little Hangleton si respirava atmosfera festosa; di li a pochi giorni la moglie del ministro della magia , David Granger (babbano di nascita) avrebbe dato alla luce un bambino. Per la precisione una bambina. L’avrebbero chiamata Hermione Jane. Hermione Jane Granger. Tre giorni dopo la nascita della creatura, il ministro organizzò un battesimo di gala, al quale invitò tutti i maghi e le streghe del mondo. Ne scelse 7, le più capaci di tutto il regno, affinché facessero da madrine alla piccola. La prima strega-madrina le portò in dono la bellezza ; la seconda le donò la grazia in tutto quello che avrebbe fatto; la terza , che era anche la più saggia (forse) le portò un sassofono fatato, con il quale avrebbe ammaliato tutti i giovani che voleva (okay, allora forse saggia c’era un tempo); la quarta il dono del canto; la quinta la capacità nella magia;la sesta la caparbietà nello studio e la settima la fortuna nella carriera. Tutto questo agli occhi della sua famiglia e del resto della gente, sembrò potesse bastare. Ma una vecchia strega, un po’ pazza, alterata e crudele, si avvicinò alla bambina e , forse per ripicca, disse : < Troppo perfetta verrebbe su la giovinetta, le porterò in dono una morte precoce,che avverrà per mano di una spina di rose >. Tutti inorridirono per quello che aveva appena sentenziato, lei, Mrs Umbridge. Il signor Granger la cacciò da palazzo e fece bruciare tutte le piante di rose, affinché non ne rimanesse neanche una. (…) Passarono 17 anni, e la ragazza cresceva più che magnificamente; era bella, sapeva cantare ed era un portento nella magia. Era perfetta. Un giorno, passeggiando per i giardini del castello, vide un uomo molto strano, e si avvicinò. Era molto pallido e aveva il naso ridotto a due fessure, simile a un serpente. Hermione chiese: < Chi è lei, e che ci fa in casa mia? > L’uomo rispose : < Ma come..non ti ricordi di me?Sono il tuo carissimo zio Voldy! Sono venuto a trovarti, l’ultima volta che ti ho visto era per il tuo battesimo >. La ragazza, a cui non era stata portata in dono l’acutezza (povera ragazza) si fidò. Cominciarono a passeggiare insieme, quando “lo zio” tirò fuori dalla sua tasca uno splendido fiore bianco, e cominciò a ghignare porgendolo alla ragazza. La ragazza sorrise, ringraziò e lo afferrò. Lì per lì non successe niente, e manco dopo, visto che Voldemort gli aveva dato un giglio. -Porca Pluffa- pensò – questi sono gli effetti di vari risuscitamenti, sto diventando rimbambito ormai- E scappò via fuori dal recinto. Hermione rimase spiazzata dal suo comportamento, però continuò ad aspettare lo zio per un altro quarto d’ora (l’ho detto che era scema), quando finalmente tornò. Aveva la fronte pelata (ma quello già da prima) sudata, gli aloni di sudore sotto le ascelle ed era ancora in groppa al suo fido destriero, Codaliscia. Si inginocchiò di fronte alla ragazza, e da dietro al schiena fece capolino un mazzo di rose (ma io dico…tutti sti chilometri per un mazzo di rose? A che serve la magia? E lui dovrebbe essere il più grande mago al mondo? Ma dove sono capitata?). La ragazza, che si era pienamente scordata della causa possibile della sua morte (io non commento) prese il mazzo con tutto l’amore che aveva in corpo, e ovviamente si punse. In quel momento la ragazza si accasciò a terra, svenuta . Ma lo “zio” , ottuso com’era (ancora io non riesco a capacitarmi che questo abbia sterminato il mondo magico, mah?) capì che era morta e scappò. Vi chiederete come mai non morì…! Ecco, è semplice. La vecchia, per quanto era vecchia e pazza, non riuscì a formulare bene l’incantesimo, che si compì solo a metà. Infatti la sorte della ragazza era forse peggiore della morte…IL SONNO ETERNO…ma solo fino a quando un ragazzo altrettanto bello non sarebbe andata a risvegliarla. Avrebbe dovuto oltrepassare mille pericoli, visto che subito dopo lo svenimento , Mrs Umbridge la materializzò nella stanza più remota della torre più remota , del castello più remoto nel paese più remoto di tutto il regno. Un giorno Ronald Weasley, un auror amico d’infanzia di Hermione, decise di affrontare la missione, per salvare colei che da sempre amava in segreto. Dopo un lunghissimo viaggio a cavallo del suo fido destriero (stavolta qualcosa di più dignitoso di Codaliscia, sulla sua Comet 260) arrivò davanti al castello dove era imprigionato l’amore della sua vita. Come primo ostacolo, tutto il confine del castello era segnato da mille platani picchiatori. Ron chiuse gli occhi, fece per farsi contro gli alberelli (chiamali alberelli…) e...magicamente si ritrovò dentro il castello…Si guardò intorno quando vide le scale che portavano alla torre. Ma un’immagine orripilante lo bloccò e lo costrinse a indietreggiare…in cima alle scale c’era una gigantesca Acromantula (per chi non lo sapesse è un ragno gigante). Sempre un pò paralizzato , Ronald si mise a scagliare maledizioni una dopo l’altra, fino a quando…un colpo di genio! < R-r-riddiculus > e il ragnetto (aridaje co sti diminuitivi) si trasformò nel fantasma che dimorava nella soffitta della tana…! Il giovane si mise a ridere, si avvicinò al fantasmino che continuò a sbattere tubi imperterrito, fino a quando non gliene lanciò uno addosso, che lo colpi sul pomo d’adamo. Ron allora si avvicinò al fantasma, gli alitò contro e quello svenì (1° i fantasmi sentono gli odori? 2° l’alito di ron era davvero così pietoso? 3° come avrebbe dovuto baciare con l’alito in quello stato?). Continuò a salire le scale, fin quando non trovò la stanza, la sua stanza… Entrò senza pensarci su due volte…si avvicinò a Hermione. La baciò, la ragazza aprì la bocca, respirò. Aveva un alito che sapeva di muffa (povera ragazza, al colpa non era sua ), Ron che si era già preparato gli alitò ancora una volta in gola, e le due puzze si annientarono a vicenda. Si diedero un bacio appassionato e decisero di fidanzarsi ufficialmente. Così Ron, Hermione e gli aliti che ormai sapevano di mentolo vissero per sempre felici e contenti!

  
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