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Autore: _maliksblazer    31/03/2013    0 recensioni
L’amore non sempre ti si para davanti all’improvviso e non resta quanto vuoi tu. A volte è come una comparsa: entra nella tua vita ma senza parlare. In tutti i sensi. Come è capitato a me, Liam James Payne. E adesso se vi mettete comodi, vi racconto questa incredibile storia.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho deciso di raccontare una storia d’amore. No, ma cosa avete capito! Non è una storia qualunque, di quelle dove due ragazzi si scontrano, si innamorano, scopano e vivono per sempre felici e contenti. Cosa hanno di speciale queste storie? Nella vita non sempre tutto va come deve andare. L’amore non ti si para davanti all’improvviso e non resta quanto vuoi tu. A volte è come una comparsa: entra nella tua vita ma senza parlare. In tutti i sensi. Come è capitato a me, Liam James Payne. E adesso se vi mettete comodi, ve la racconto.
 
Avevo compiuto da un mese venti anni. Era una mattina di metà settembre  e mi trovavo in ospedale per trovare mia madre che all’epoca aveva un tumore al seno. Ah, mia madre, pace all’anima sua. Lei si che era una donna. Determinata e piena di salute, fino a qualche mese prima ovviamente. Me ne stavo lì seduto su quelle sedie di plastica tipiche delle sale d’attesa. Mancava mezz’ora all’orario delle visite ma decisi comunque di aspettare. Ormai passavo di lì quasi tutti i giorni per andare a trovare mia madre che aveva solo me al mondo. Sfortunatamente avevo già letto tutte le riviste disposte sul basso tavolino nella sala e mi stavo annoiando. Poi sentii dei passi, ma non camminavano. Correvano e il rumore rimbombava sulle pareti dell’ospedale. Si facevano sempre più vicini. Intanto mi ero alzato per prendere un caffè dal distributore e anche per avere una visuale migliore di ciò che stava accadendo. Improvvisamente la porta del reparto si spalancò, facendo entrare una ragazza. Saranno passati pure sessanta anni ma me lo ricordo come se fosse ieri. Aveva i capelli rossi, anzi arancioni, se vogliamo essere precisi. La carnagione era molto pallida, quasi cadaverica. Notai con grande stupore che quando quella ragazza si fermò per un istante, mi guardò e si diresse verso di me, questa volta camminando. Mi venne molto vicino e potei notare la cosa che tutt’ora, prima di addormentarmi, vedo: due occhi grandi e un po’ allungati, color cielo. Aveva anche delle leggere lentiggini che le percorrevano le guance passando per il naso. Non disse niente. Mi studiò attentamente con lo sguardo. Poi mi prese una mano e cominciò ad accarezzarla. Io ero come paralizzato.

-Eccola, l’ho trovata!- esclamò una voce dal fondo della stanza.

La rossa mi guardò preoccupata e le rivolsi uno sguardo dolce anche se un po’ spaesato. Quando un uomo in camice bianco, probabilmente un dottore, si avvicinò a me, lei si rintanò dietro la mia schiena, stringendomi delicatamente un braccio e sbirciando oltre la mia spalla.

-Skyler, ho visto che sei lì. Forza torna di là e non disturbare questo ragazzo- disse l’uomo.

Ma la ragazza invece di uscire allo scoperto, si nascose ancora di più. Il dottore era visibilmente arrabbiato.

-Non ti farà male, sentirai un lieve pizzicotto ma poi ti passerà-

Conoscevo quel discorso sulle siringhe che ‘non ti facevano male’ e di solito si usava con i bambini di cinque anni quando lì portavi a fare un vaccino contro la varicella. Ma Skyler non mi sembrava una bambina. O semplicemente non aveva mai visto una siringa in vita sua.
Il dottore era spazientito, così intervenii.

-Ci penso io-

Mi girai e la guardai dritta negli occhi, cercando di essere il più rassicurante possibile. Misi le mani su entrambe le sue braccia. Stava tremando, ma al mio tocco sembrò calmarsi.

-Tranquilla, non ti accadrà nulla-

E, come se ipnotizzata dalle mie parole, andò dal dottore che la prese sotto braccio e con lo sguardo mi ringraziò. Mentre entrambi si dirigevano verso l’uscita, Skyler si girò e i nostri sguardi si incrociarono di nuovo. E quella volta mi sembrò che un debole sorriso si fosse fatto spazio sul suo pallido viso.


ciao, allora io avevo intenzione di trasformare questa OS in una fanfiction. diciamo che questa è una specie di anteprima del primo capitolo. però ho un problema: sto già continuando altre due ff, quindi la pubblicherò più avanti (moolto più avanti). ho solo bisogno del consenso di voi lettrici per continuare. basta una piccola recensione per farmi sapere :) grazie se seguirete la storia, un bacio, darcy x
   
 
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