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Autore: Giulsing    31/03/2013    4 recensioni
Lo guardo con gli occhi fuori dalle orbite, più allibita che mai. "Scusa?! Potresti ripetere?!"
Lui sbuffa. Mamma mia, manco gli avessi chiesto di andare a prendermi un caffè da starbucks!
"Mio padre e tua madre stanno assieme, quindi questo vuol dire che io mi trasferisco da te e ti dovrò avere in mezzo ai coglioni per il resto della mia esistenza. Chiaro il concetto?"
Mi si mozza il respiro, vorrei seriamente prendere un aereo e trasferirmi in Pakistan.
"Vaffanculo, se ti ritrovo a spogliarti in camera mia giuro che ti castro."
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Secondo capitolo.

-Stolen Kiss.


 
Quando, alle 6.30 del mattino la sveglia comincia a suonare, mi rendo conto di quanta poca voglia ho di alzarmi dal letto e affrontare un'altra noiosissima giornata. Potrei benissimo inventarmi una scusa con mia madre, dirle che mi è venuta un influenza improvvisa, ma il fatto è che sono troppo buona e per una volta che la vedo felice, non vorrei deluderla. Mi tiro su e rimango a fissare la brandina vuota accanto al mio letto… mi viene in mente quando ieri sera ho aiutato mia madre a montarla per quello che tra qualche mese sarà il mio fratellastro.
A proposito.. dov’è finito?
Sento l’acqua della doccia aprirsi e non ci metto molto a fare due più due per capire in quale punto della casa sia. Mi precipito fuori dalla camera urlando uno “Zayn!” stridulo. Arrivo davanti alla porta e noto che l’ha chiusa a chiave.
Volete vedere come questo cretino mi fa arrivare tardi a scuola?
“Zayn! Esci immediatamente dal bagno!” sbraito sbattendo la mano sulla porta “Arriverò tardi a scuola!”
“Ti attacchi al cazzo, Ariana!” urla da sotto la doccia.
Ringrazio che abbia chiuso la porta a chiave, altrimenti a quest’ora era già spiaccicato al suolo. “Sicuramente non mi attacco al tuo, dato che non ce l’hai” sogghigno, soddisfatta della mia battuta pungente. Sento chiudere l’acqua della doccia e sbuffare.
Apre la porta e tutto ciò che i miei occhi riescono a vedere sono dei pettorali ben definiti, un asciugamano legato in vita che sta quasi quasi per cadere e delle goccioline scendere lentamente sul suo viso. Se non fossi in ritardo e incazzata più di una iena, forse la bava comincerebbe a colarmi dalla bocca, ma sono abbastanza lucida per contenermi.
“Vuoi controllare da sola se ce l’ho o no?” dice con un ghigno in viso.
Faccio un sorriso ironico e mi avvicino al suo orecchio, leccando leggermente il lobo. “Vuoi sapere una cosa?” sussurro.
Lo sento trattenere il fiato. “Dimmi..”
“Vaffanculo” lo lascio in uno stato di trance che mi fa sorridere e scendo le scale, decisa a non farmi la doccia e vestirmi semplicemente. Decido di mettermi dei jeans chiari, una maglia bianca semplice e le converse. Afferro lo zaino e il giubbotto ed esco di casa di corsa,  intenta ad arrivare a scuola in tempo per la prima ora.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Alla fine sono riuscita ad arrivare davanti a scuola addirittura in anticipo e, dopo aver ripreso fiato, riesco a vedere da lontano la solita testa riccia che appena nota la mia presenza, sventola una mano in aria per salutarmi.
Lo raggiungo e gli schiocco un bacio sulla guancia. “Ehilà Haz”
Vedo il suo volto preoccupato e inizio ad incupirmi. Cosa c’è che non va? “Harry, va tutto bene?” chiedo.
Lui sembra tornare con la testa sulla terra e riesce a rispondermi. “Eh? …ah si, tutto okay stai tranquilla”
“Lo sai che non me la dai a bere. Sputa il rospo, avanti” cerco di convincerlo, non tanto per sapere i cazzi suoi, ma piuttosto perché lui c’è sempre stato per me, mi ha sempre aiutato e voglio fare lo stesso anche io in questo momento.
Prende un respiro profondo. “Okay… ho bisogno di fare una cosa, adesso. E ho bisogno che tu me la lasci fare.”
Oddio, così mi spavento. Quando vuole sa incutere un certo terrore, quel ragazzo. “Okay, va bene…”
“Prometti che non ti arrabbierai?”
“Promesso.”
Non faccio in tempo a prepararmi psicologicamente alla sua rivelazione che due labbra calde e soffici si posano sulle mie, assaporandone il sapore. Ma che cosa… non è possibile, cosa sta succedendo? Non è possibile che sia quello che penso, io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto stretto, ma non fino questo a questo punto. Il problema è…dopo questo bacio cosa succederà? Io non sto ricambiando, sono completamente immobile e non so se lui sta fraintendendo o se è dispiaciuto dalla mia reazione.
Improvvisamente si stacca e mi guarda in preda al panico. “Oh cazzo” sussurra.
“Harry, che cosa succede? Perché l’hai fatto?”
Nemmeno fosse il primo d’aprile, la campanella suona e lui si precipita dentro all’istituto lasciandomi imbambolata con la bocca aperta.
Com’è possibile? Perché Harry mi  ha baciata? Mi ha sempre assicurato che non provasse niente per me, che non avrebbe mai pensato a me come ragazza, che ero solo un amica, la più importante, ma comunque un amica e nulla di più. Eppure adesso mi ritrovo con il cervello spappolato dai continui pensieri.
“Ma brava, Grande” dice una voce alle mie spalle, che riconosco immediatamente e mi riporta al viso antipatico e strafottente di Zayn. “Scappi di casa per limonarti i ragazzi davanti a scuola? Complimenti”
Mi trattengo dalla voglia di prenderlo a pugni e entro dal cancello bianco, bestemmiando in aramaico per l’odiosa mattinata che è appena iniziata.
 
 
 
 
 
 
 
Alla quinta ora cerco di non pensare a ciò che è successo prima con il mio migliore amico e provo a concentrarmi sulla lezione di filosofia che sta per iniziare. Metto via i libri della materia precedente sotto il banco e aspetto l’arrivo del professore. Sento dire in giro da quei coglioni dei miei compagni che è molto probabile che sia assente e quasi mi viene da piangere al solo pensiero di saltare questa noiosissima lezione. Nel momento in cui sto per alzarmi decisa a tornarmene a casa, vedo entrare in classe quello stronzo del mio ex ragazzo che quando nota la mia presenza, spalanca gli occhi e la bocca contemporaneamente.
I miei compagni sogghignano, sapendo come siano andate le cose, sapendo che lui mi abbia tradito con la mia migliore amica, sapendo che io sono una di quelle ragazze che non sopporta i tradimenti. Eppure per loro è tutto un divertimento, è un motivo in più per sfottermi e per odiarmi e sinceramente sono stanca di questa storia.
“Ariana…” dice Liam avvicinandosi alla cattedra.
Cerco di mantenere la calma. “Ariana che cosa? Che cazzo vuoi ancora, Liam?”
“Vorrei spiegarti di quello che…”
“Ah, adesso vorresti spiegare?!” sbotto facendo uscire la rabbia trattenuta da troppo tempo “Adesso vuoi spiegare la cosa squallida che hai fatto? Adesso vorresti fare le tue cazzo di scuse e di spiegazioni? Davanti a trenta studenti che ti fissano mentre si mangiano i pop corn mentalmente? Vattene a fanculo, Liam, non voglio le tue fottute spiegazioni” detto questo, dopo aver cercato di trattenere le lacrime e di mostrarmi forte, recupero lo zaino ed esco dalla classe con quella poca dignità che è rimasta nel mio corpo.
 
 
 
 
 
 
Arrivata a casa completamente in lacrime e con il viso distrutto, decido di andare in camera senza nemmeno pranzare. Si, forse sono esagerata, ma non ce la faccio.  Non riesco ad essere forte, a mostrarmi forte in una situazione del genere. Non riesco a sopportare il fatto di essere stata tradita da colui che pensavo fosse il ragazzo dei miei sogni e da colei che era la mia migliore amica.  Semplicemente mi sento umiliata, ferita nell’orgoglio, ferita in tutti i sensi. E mi sento talmente sola da voler ascoltare le canzoni depresse di Tiziano Ferro.
La verità? Vorrei non essere mai entrata in quella casa quel fottuto giorno, vorrei non essere andata in farmacia per comprare delle fottute medicine per la presunta influenza di Liam, vorrei non aver mai conosciuto Sophie e non essermi mai fidata di lei.
Soprattutto vorrei Harry qui accanto a me, che mi abbraccia, che mi dice che andrà tutto bene, che mentre mi consola mangia le sue caramelle gommose preferite. Ma come faccio a chiedergli aiuto dopo ciò che è successo stamattina? Certo, non mi sto nemmeno comportando benissimo senza nemmeno telefonargli, solo che non ho il coraggio di affrontare più niente, sono una codarda.
Non ho affrontato Sophie ignorando le sue telefonate, non ho affrontato Harry dopo il bacio di oggi, non ho affrontato Liam andandomene da scuola e.. chi mi dimentico? Ah già, non ho nemmeno affrontato Zayn e l’ho solo mandato a fanculo.
Forse la sbagliata sono io, non gli altri. Forse sono io che combino casini ventiquattro ore su ventiquattro, forse sono davvero un disastro patentato. Mi butto sul letto nascondendo il viso sotto il cuscino, con le lacrime pronte ad uscire e a inondare la trapunta rossa di Hello Kitty. Improvvisamente il cellulare sul comodino comincia a squillare.
Mi affretto a ricompormi cercando di sembrare una persona normale. “Pronto?”
“Ehi Ari” la voce roca di Harry mi inonda la testa e mi sento leggermente sollevata. Mi ha chiamata, quindi più di tanto non è successo.
“Harry… ciao”
“Come stai? Ti ho vista uscire da scuola in lacrime…” oh be’ perfetto, non si può nemmeno avere un po’ di privacy? Che poi, in realtà, glielo avrei raccontato a prescindere.
Sospiro. “No comment, non so dirti come sto… penso che una merda starebbe meglio di me” lo sento fare una risatina e solo Dio sa quanto ho avuto paura di perderlo.
“Prima di discutere su quello che ti ha fatto Liam –perché so bene che è stato lui a farti piangere– vorrei parlarti di quello che è successo stamattina… Si insomma, del bacio” dice titubante.
“Forse sarebbe meglio parlarne…” affermo, anche se tremo al solo pensiero che la nostra amicizia possa finire.
“Ecco appunto… non voglio fare tanti giri di parole, ho bisogno di dirlo a te, sei la persona di cui mi fido di più” comincia. Okay Harry, molto commovente però muovi il culo altrimenti muoio d’ansia.
“Dillo. Perché mi hai baciata?”
“Ho la netta sensazione di essere gay.”









IO NON SO SE MI ODIATE O VOLETE UCCIDERMI, IN ENTRAMBI I CASI SAPPIATE CHE LA GIULS VI AMA TANTO AHAHAHAHAHAH
sono imperdonabile.
da quanto non mi faccio sentire? FACCIO SCHIFOOOOOOOO.
NO DAVVERO SCUSATEMI non so cosa dire, mi sento in imbarazzo... ho avuto dei problemi a scuola e le idee incasinate per la storia.
POI PERO' stanotte mi è tornata l'ispirazione ma era l'una (o mezzanotte, non ricordo, sono confusa da queste ore in meno HAHAHAHA sorreh)
QUINDI OGGI HO SCRITTO. AH PROPOSITO, BUONA PASQUA A TUTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
passando al capitolo, sono abbastanza soddisfatta.... avrete capito qual'è più o meno il carattere di Ariana che caratterizzerò andando avanti con i capitoli.
L'ULTIMA PARTE LA ADORO AHAHAHAHAHAHAH CEH TROVEREMO FINALMENTE UN HARRY NON PUTTANIERE COME SUCCEDE DI SOLITO NELLE FF DELLE BM.
CON ZAYN SUCCEDERANNO COSE MOOOLTO INTERESSANTI MA NON VI DICO NULLA #trasgressiva
NIALL TORNERA' PRESTO E LOUIS SI VEDRA' NEL PROSSIMO CAPITOLO (che sto già scrivendo)
LIAM E' UN PUTTY.
BEEEENE speero che mi lasciate qualche recensione perchè ci tengo veramente tanto.
vorrei aggiornare tra una o due settimane, spero di farcela (:
un bacio, giuls.
Twitter: @shesendless (seguitemi, ricambio ewe)

 

Secondo capitolo.

-Stolen Kiss.

 
 
Quando, alle 6.30 del mattino la sveglia comincia a suonare, mi rendo conto di quanta poca voglia ho di alzarmi dal letto e affrontare un'altra noiosissima giornata. Potrei benissimo inventarmi una scusa con mia madre, dirle che mi è venuta un influenza improvvisa, ma il fatto è che sono troppo buona e per una volta che la vedo felice, non vorrei deluderla. Mi tiro su e rimango a fissare la brandina vuota accanto al mio letto… mi viene in mente quando ieri sera ho aiutato mia madre a montarla per quello che tra qualche mese sarà il mio fratellastro.
A proposito.. dov’è finito?
Sento l’acqua della doccia aprirsi e non ci metto molto a fare due più due per capire in quale punto della casa sia. Mi precipito fuori dalla camera urlando uno “Zayn!” stridulo. Arrivo davanti alla porta e noto che l’ha chiusa a chiave.
Volete vedere come questo cretino mi fa arrivare tardi a scuola?
“Zayn! Esci immediatamente dal bagno!” sbraito sbattendo la mano sulla porta “Arriverò tardi a scuola!”
“Ti attacchi al cazzo, Ariana!” urla da sotto la doccia.
Ringrazio che abbia chiuso la porta a chiave, altrimenti a quest’ora era già spiaccicato al suolo. “Sicuramente non mi attacco al tuo, dato che non ce l’hai” sogghigno, soddisfatta della mia battuta pungente. Sento chiudere l’acqua della doccia e sbuffare.
Apre la porta e tutto ciò che i miei occhi riescono a vedere sono dei pettorali ben definiti, un asciugamano legato in vita che sta quasi quasi per cadere e delle goccioline scendere lentamente sul suo viso. Se non fossi in ritardo e incazzata più di una iena, forse la bava comincerebbe a colarmi dalla bocca, ma sono abbastanza lucida per contenermi.
“Vuoi controllare da sola se ce l’ho o no?” dice con un ghigno in viso.
Faccio un sorriso ironico e mi avvicino al suo orecchio, leccando leggermente il lobo. “Vuoi sapere una cosa?” sussurro.
Lo sento trattenere il fiato. “Dimmi..”
“Vaffanculo” lo lascio in uno stato di trance che mi fa sorridere e scendo le scale, decisa a non farmi la doccia e vestirmi semplicemente. Decido di mettermi dei jeans chiari, una maglia bianca semplice e le converse. Afferro lo zaino e il giubbotto ed esco di casa di corsa,  intenta ad arrivare a scuola in tempo per la prima ora.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Alla fine sono riuscita ad arrivare davanti a scuola addirittura in anticipo e, dopo aver ripreso fiato, riesco a vedere da lontano la solita testa riccia che appena nota la mia presenza, sventola una mano in aria per salutarmi.
Lo raggiungo e gli schiocco un bacio sulla guancia. “Ehilà Haz”
Vedo il suo volto preoccupato e inizio ad incupirmi. Cosa c’è che non va? “Harry, va tutto bene?” chiedo.
Lui sembra tornare con la testa sulla terra e riesce a rispondermi. “Eh? …ah si, tutto okay stai tranquilla”
“Lo sai che non me la dai a bere. Sputa il rospo, avanti” cerco di convincerlo, non tanto per sapere i cazzi suoi, ma piuttosto perché lui c’è sempre stato per me, mi ha sempre aiutato e voglio fare lo stesso anche io in questo momento.
Prende un respiro profondo. “Okay… ho bisogno di fare una cosa, adesso. E ho bisogno che tu me la lasci fare.”
Oddio, così mi spavento. Quando vuole sa incutere un certo terrore, quel ragazzo. “Okay, va bene…”
“Prometti che non ti arrabbierai?”
“Promesso.”
Non faccio in tempo a prepararmi psicologicamente alla sua rivelazione che due labbra calde e soffici si posano sulle mie, assaporandone il sapore. Ma che cosa… non è possibile, cosa sta succedendo? Non è possibile che sia quello che penso, io e lui abbiamo sempre avuto un rapporto stretto, ma non fino questo a questo punto. Il problema è…dopo questo bacio cosa succederà? Io non sto ricambiando, sono completamente immobile e non so se lui sta fraintendendo o se è dispiaciuto dalla mia reazione.
Improvvisamente si stacca e mi guarda in preda al panico. “Oh cazzo” sussurra.
“Harry, che cosa succede? Perché l’hai fatto?”
Nemmeno fosse il primo d’aprile, la campanella suona e lui si precipita dentro all’istituto lasciandomi imbambolata con la bocca aperta.
Com’è possibile? Perché Harry mi  ha baciata? Mi ha sempre assicurato che non provasse niente per me, che non avrebbe mai pensato a me come ragazza, che ero solo un amica, la più importante, ma comunque un amica e nulla di più. Eppure adesso mi ritrovo con il cervello spappolato dai continui pensieri.
“Ma brava, Grande” dice una voce alle mie spalle, che riconosco immediatamente e mi riporta al viso antipatico e strafottente di Zayn. “Scappi di casa per limonarti i ragazzi davanti a scuola? Complimenti”
Mi trattengo dalla voglia di prenderlo a pugni e entro dal cancello bianco, bestemmiando in aramaico per l’odiosa mattinata che è appena iniziata.
 
 
 
 
 
 
 
Alla quinta ora cerco di non pensare a ciò che è successo prima con il mio migliore amico e provo a concentrarmi sulla lezione di filosofia che sta per iniziare. Metto via i libri della materia precedente sotto il banco e aspetto l’arrivo del professore. Sento dire in giro da quei coglioni dei miei compagni che è molto probabile che sia assente e quasi mi viene da piangere al solo pensiero di saltare questa noiosissima lezione. Nel momento in cui sto per alzarmi decisa a tornarmene a casa, vedo entrare in classe quello stronzo del mio ex ragazzo che quando nota la mia presenza, spalanca gli occhi e la bocca contemporaneamente.
I miei compagni sogghignano, sapendo come siano andate le cose, sapendo che lui mi abbia tradito con la mia migliore amica, sapendo che io sono una di quelle ragazze che non sopporta i tradimenti. Eppure per loro è tutto un divertimento, è un motivo in più per sfottermi e per odiarmi e sinceramente sono stanca di questa storia.
“Ariana…” dice Liam avvicinandosi alla cattedra.
Cerco di mantenere la calma. “Ariana che cosa? Che cazzo vuoi ancora, Liam?”
“Vorrei spiegarti di quello che…”
“Ah, adesso vorresti spiegare?!” sbotto facendo uscire la rabbia trattenuta da troppo tempo “Adesso vuoi spiegare la cosa squallida che hai fatto? Adesso vorresti fare le tue cazzo di scuse e di spiegazioni? Davanti a trenta studenti che ti fissano mentre si mangiano i pop corn mentalmente? Vattene a fanculo, Liam, non voglio le tue fottute spiegazioni” detto questo, dopo aver cercato di trattenere le lacrime e di mostrarmi forte, recupero lo zaino ed esco dalla classe con quella poca dignità che è rimasta nel mio corpo.
 
 
 
 
 
 
Arrivata a casa completamente in lacrime e con il viso distrutto, decido di andare in camera senza nemmeno pranzare. Si, forse sono esagerata, ma non ce la faccio.  Non riesco ad essere forte, a mostrarmi forte in una situazione del genere. Non riesco a sopportare il fatto di essere stata tradita da colui che pensavo fosse il ragazzo dei miei sogni e da colei che era la mia migliore amica.  Semplicemente mi sento umiliata, ferita nell’orgoglio, ferita in tutti i sensi. E mi sento talmente sola da voler ascoltare le canzoni depresse di Tiziano Ferro.
La verità? Vorrei non essere mai entrata in quella casa quel fottuto giorno, vorrei non essere andata in farmacia per comprare delle fottute medicine per la presunta influenza di Liam, vorrei non aver mai conosciuto Sophie e non essermi mai fidata di lei.
Soprattutto vorrei Harry qui accanto a me, che mi abbraccia, che mi dice che andrà tutto bene, che mentre mi consola mangia le sue caramelle gommose preferite. Ma come faccio a chiedergli aiuto dopo ciò che è successo stamattina? Certo, non mi sto nemmeno comportando benissimo senza nemmeno telefonargli, solo che non ho il coraggio di affrontare più niente, sono una codarda.
Non ho affrontato Sophie ignorando le sue telefonate, non ho affrontato Harry dopo il bacio di oggi, non ho affrontato Liam andandomene da scuola e.. chi mi dimentico? Ah già, non ho nemmeno affrontato Zayn e l’ho solo mandato a fanculo.
Forse la sbagliata sono io, non gli altri. Forse sono io che combino casini ventiquattro ore su ventiquattro, forse sono davvero un disastro patentato. Mi butto sul letto nascondendo il viso sotto il cuscino, con le lacrime pronte ad uscire e a inondare la trapunta rossa di Hello Kitty. Improvvisamente il cellulare sul comodino comincia a squillare.
Mi affretto a ricompormi cercando di sembrare una persona normale. “Pronto?”
“Ehi Ari” la voce roca di Harry mi inonda la testa e mi sento leggermente sollevata. Mi ha chiamata, quindi più di tanto non è successo.
“Harry… ciao”
“Come stai? Ti ho vista uscire da scuola in lacrime…” oh be’ perfetto, non si può nemmeno avere un po’ di privacy? Che poi, in realtà, glielo avrei raccontato a prescindere.
Sospiro. “No comment, non so dirti come sto… penso che una merda starebbe meglio di me” lo sento fare una risatina e solo Dio sa quanto ho avuto paura di perderlo.
“Prima di discutere su quello che ti ha fatto Liam –perché so bene che è stato lui a farti piangere– vorrei parlarti di quello che è successo stamattina… Si insomma, del bacio” dice titubante.
“Forse sarebbe meglio parlarne…” affermo, anche se tremo al solo pensiero che la nostra amicizia possa finire.
“Ecco appunto… non voglio fare tanti giri di parole, ho bisogno di dirlo a te, sei la persona di cui mi fido di più” comincia. Okay Harry, molto commovente però muovi il culoaltrimenti muoio d’ansia.
“Dillo. Perché mi hai baciata?”
“Ho la netta sensazione di essere gay.”









IO NON SO SE MI ODIATE O VOLETE UCCIDERMI, IN ENTRAMBI I CASI SAPPIATE CHE LA GIULS VI AMA TANTO AHAHAHAHAHAH
sono imperdonabile. 
da quanto non mi faccio sentire? FACCIO SCHIFOOOOOOOO.
NO DAVVERO SCUSATEMI non so cosa dire, mi sento in imbarazzo... ho avuto dei problemi a scuola e le idee incasinate per la storia.
POI PERO' stanotte mi è tornata l'ispirazione ma era l'una (o mezzanotte, non ricordo, sono confusa da queste ore in meno HAHAHAHA sorreh)
QUINDI OGGI HO SCRITTO. AH PROPOSITO, BUONA PASQUA A TUTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
passando al capitolo, sono abbastanza soddisfatta.... avrete capito qual'è più o meno il carattere di Ariana che caratterizzerò andando avanti con i capitoli.
L'ULTIMA PARTE LA ADORO AHAHAHAHAHAHAH CEH TROVEREMO FINALMENTE UN HARRY NON PUTTANIERE COME SUCCEDE DI SOLITO NELLE FF DELLE BM.
CON ZAYN SUCCEDERANNO COSE MOOOLTO INTERESSANTI MA NON VI DICO NULLA #trasgressiva
NIALL TORNERA' PRESTO E LOUIS SI VEDRA' NEL PROSSIMO CAPITOLO (che sto già scrivendo)
LIAM E' UN PUTTY. 
BEEEENE speero che mi lasciate qualche recensione perchè ci tengo veramente tanto.
vorrei aggiornare tra una o due settimane, spero di farcela (:
un bacio, giuls.
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