Lo scalpitio frenetico,il rumore di metallo e fuoco,quel sapore aspro e pungente che ti entra in bocca e sembra perforarti il cervello,le grida di sgomento e paura circondano due figure rette,una di fronte all’altra…

I loro occhi presagivano l’inizio incombente di una lotta che per tutti i presenti avrebbe cambiato il loro destino,una lotta che forse si sarebbe potuta evitare se anni addietro le parole fossero state pronunciate nel momento giusto,se le azione non fossero sembrate meschine e ingannevoli,se e solo se…

I due piegarono leggermente le ginocchia e si misero entrambi in posizione di guardia,un soffio di vento passò tra i loro capelli finché uno dei due non disse:

-“Sei pronto?”-

-“Si,sono pronto…Ino…”-

Per comprendere la vicenda bisogna fare un piccolo salto indietro,precisamente a dieci anni fa…

La pace era tornata,sembrava un sogno eppure era così!

L’Akatsuki era stata sconfitta,Orochimaru era stato sconfitto,nessuno sembrava poter distruggere quel mondo che da soli dei ragazzi erano riusciti a ricreare,un mondo di pace e armonia,un mondo dove le future generazione avrebbero continuato a proteggere,non con guerre o stragi,ma con pace e amicizia…un mondo che un anziana kunoichi della sabbia aveva già riposto nelle mani di un giovane ninja della foglia,un mondo che era riuscito a ricreare grazie alla sua determinazione,alla sua testardaggine e soprattutto…grazie ai suoi compagni…

Ma ogni guerra ha purtroppo le sue vittime,vittime che rimangono nei nostri cuori e aleggiano come fantasmi,senza che tu li possa vedere ma solo percepire…

Però la vita è fatta così,e per ogni vita che si spegne ce n’è sempre una nuova che viene al mondo e fu proprio da una finestra di un ospedale che il pianto di un bambino interruppe il piacevole cinguettare degli uccellini

-“Ah,che caratterino!”- Disse sorridendo un ragazzo dai capelli castani dalla corporatura abbastanza robusta,era accanto al letto dove vi era una donna dai capelli neri corvini che stringeva al petto un piccolo fagottino blu che da quel che sembrava voleva far sapere a tutto il mondo che era lì…

-“Davvero…gli somiglia molto…”- Rispose un ragazzo dai capelli neri raccolti in una coda di cavallo. Guardava quel bambino con un sorriso dipinto sulle labbra,che però celava un velo di tristezza che voleva,almeno per quel giorno,dimenticare…

-“E’ davvero un bellissimo bambino,non credi anche tu?”- Aggiunse una ragazza dai capelli biondi raccolti in quattro codini riferendosi a un ragazzo dai capelli castani che era appoggiato alla porta della stanza. Con sguardo dubbioso annuì e voltò la testa,era abbastanza evidente che non vedeva di buon occhio i bambini…

-“Oh,insomma Kankuro!Dì qualcosa razza di maleducato!”- Urlò la ragazza,Kankuro indietreggiò di qualche centimetro per evitare la furia della sorella,ma a quel punto la donna,con un sorriso e un enorme gocciolone in testa,disse…

-“Suvvia Temari-chan,non ce n’è bisogno…E poi se urli si agiterà di più…”-

-“A me sembra divertito,il bambino dico…”- Disse il ragazzo dai capelli neri,effettivamente il piccolo,che fino a quel momento stava piangendo come una fontana,cominciò a ridere,forse divertito da quella scena di “amore” tra fratelli…

-“Non difenderlo,Shikamaru!”- Sbraitò nuovamente la ragazza,Shikamaru si limitò a sbuffare e a non replicare ai rimproveri che Temari gli stava tirando contro…Lui si avvicinò al bambino e con un dito gli accarezzò la manina,quella piccola manina così innocente e morbida. Il bambino lo guardò e strinse la sua mano intorno al dito di Shikamaru che,un po’sorpreso,gli sorrise…

-“Guarda,gli sei già grave; simpatico…ricordati della promessa che mi hai fatto sulla sua tomba…Shikamaru…”- Disse sorridendo la donna,lui,con gli occhi lucidi,rispose con un flebile “Si,Kurenai-sensei”,quasi impercettibile ma che conteneva più risoluzione di qualunque altro grido forte e vigoroso.

-“Ehi Shikamaru,dici che Ino ci metterà ancora molto?”- Chiese improvvisamente il ragazzo dai capelli castani.

-“Non credo,Chouji...Mi ha detto che appena finito in negozio sarebbe venuta a portare dei fiori…”-

-“Non vedo l’ora…voglio che tenga in braccio Koasuma,me l’ha promesso non è vero piccolo?”- Disse la donna sorridendo al bambino che aveva lasciato la presa e ora accarezza sorridendo il volto della sua mamma,era una scena commovente quanto bella,ma forse non per tutti…

In fondo al corridoio della stanza una ragazza,dai capelli biondi,era appoggiata al muro e tremava come una foglia…Stringeva in mano un mazzo di fiori e continuava a tremare senza sosta,delle lacrime cominciarono a farsi largo tra i suoi occhi azzurri,rigandogli le guance e bagnando,come rugiada del mattino,i petali di quei fiori…

-“No…Non ce la faccio…”- Sussurrò la ragazza e si voltò in cerca dell’uscita quando andò a sbattere con qualcosa,o meglio qualcuno.

Un ragazzo moro dai capelli a caschetto l’aveva afferrata prima che potesse cadere a terra e rovinare gli splendidi fiori che portava con sé…

-“Sa…Sai-kun…”- Bisbigliò a mezza voce mentre lui la fissava sorridendo

-“Ciao Miss Splendore,tutto bene?”- Disse il ragazzo,la ragazza si staccò dall’abbraccio del giovane e a testa bassa annuì,se c’era Sai allora nei paraggi dovevano esserci anche Naruto…e Sakura,e lei non poteva permettersi di farsi vedere in quello stato da loro…

-“Sai!Smettila di dar fastidio a Ino!”- Una ragazza dai capelli rosa sbucò da dietro l’angolo e urlò al giovane che dubbioso domandò…

-“Ma in un libro ho letto che bisogna sempre gentili con le donni che ti cadono tra le braccia…”-

-“Falla finita,tu e quei maledetti libri sei peggio del maestro Kakashi!”- Disse un ragazzo biondo anche lui appena uscito da quell’angolo,insieme a lui ve ne entrò un altro dai capelli sempre mori ma più lunghi rispetto a Sai,che si limitò a sospirare…Ino si strofinò gli occhi e tirò tutta la sua forza per cercare di fare un sorriso quanto meno convincente per non fargli fare troppe domande…

-“Ragazzi,siete qui per vedere il figlio della sensei Kurenai?”- Disse la ragazza rivolta ai tre,al che Sakura gli sorrise e disse…

-“Si non vedo l’ora,chissà che carino!”-

-“Io non stò più nella pelle,io adoro i bambini!”- Aggiunse Naruto,era talmente emozionato che non riusciva a frenare l’entusiasmo,neanche fosse suo il figlio al che Ino,fece l’ennesimo finto sorriso e diede in mano a Naruto il mazzo di fiori che teneva in mano e disse,abbassando un po’ la testa…

-“Allora fatemi un piacere,portategli questi da parte mia…ero venuta fin qui ma poi mi sono ricordata che ho un impegno urgente,perciò scusatemi da parte mia con la sensei…”- Voleva scappare,voleva evitare i loro sguardi che si domandavano quale sarà mai questo impegno per impedirgli di vedere il figlio del suo defunto sensei…ma era proprio quello il motivo,era il figlio di quel sensei che non aveva potuto salvare,era il figlio di quella vedova che aveva fatto piangere da sola in una stanza pensando a suo marito…non avrebbe mai retto a quello scontro diretto,così camminò lentamente,senza fretta per non destare troppi sospetti,cercando di evitare nuovamente i loro sguardi…

-“Qualcosa non và?”- Disse il ragazzo dai capelli lunghi e neri,lei rimase come pietrificata,dando le spalle ai quattro,ma poi si voltò di scatto e con un sorriso disse…

-“Tutto ok,Sasuke-kun!Sono solo un po’ delusa di non potere vedere il piccolo Koasuma ma appena finito verrò sicuramente!”-

E detto questo si allontanò,nel suo cuore si aprì di nuovo quella cicatrice che credeva che con la nascita del piccolo sarebbe scomparsa…

Invece la nuova nascita non aveva fatto altro che far riaffiorare una vecchia tristezza…

TO BE CONTINUED…