31/03/2013
2 recensioni-non lasciarmi.-lo supplicai.
Lanciai le braccia al suo collo,mantenendomi sulle punte dei piedi. Lo strinsi forte,così che il suo odore potesse lasciar traccia.-come faccio senza di te?-
-starai bene.-
-hai promesso che ritornerai.-dissi stringendo ancora più la presa,cercando di trattenere ancora le lacrime che offuscavano la mia vista.
-ritornerò.per te.-
-giuramelo.-
-lo farò.-
-io ti aspetto,che sia un mese o un anno.-
-avrò tue notizie,vero?-mi chiese.
-sei tu quello che sta andando via.-gli ribadii sarcastica.
Sorrise.-sto andando via da qui,non da te.-mi sussurrò in ultimo,prima di lasciare la presa insistente,liberando così il suo collo.-sei mia,Char.-mi sibilò.
Gli occhi si colmarono di lacrime,forse perché quelle sue parole suonavano come un addio.
-ti amo.-mormorò ancora.
Rimasi lì,pietrificata dal suo sguardo limpido,che mi aveva sempre ricordato il cielo,o forse dalla sua frase appena pronunciata a cui non aveva mai accennato finora. Vidi la lontananza diminuire tra i nostri due volti e prima che notassi la sua intenzione gli mormorai qualcosa anch’io: ‘ti amo Niall’. Le sue labbra sfiorarono le mie,dapprima delicatamente,e poi lo sentii bagnare il mio labbro inferiore. Posò le mani sulle mie guancie,e sentii la sua altezza intimidirmi mentre continuava a baciare le mie labbra.
-ti amerò come non ho mai amato.-continuò.
Sfiorai i suoi capelli biondi con le dita,e poi mi soffermai ad accarezzargli la mano che stringeva la mia.-non avrei mai dovuto permettere che te ne andassi così.-
-non c’entri nulla,Charlotte.-il suo tono delicato mi fece pensare che tutto sarebbe andato bene,che le sue promesse non sarebbero svanite,e che nemmeno lui lo avrebbe fatto.
-sei bellissima.-mi farfugliò.
Arrosii come d’altronde fece lui. La sua timidezza contemplava la mia,e non mi ero mai sentita stupida per aver colorato le mie guance di rosa ad un suo complimento.
-perdonami,devo andare.-
Cercai di raggiungere il suo orecchio.-io sono con te,ovunque tu sia.-
Mi sorrise e mi sentii persa quando il suo sguardo,i suoi occhi celesti,lasciarono i miei.
Osservai il suo corpo allontanarsi e in fretta rimpicciolirsi. Era andato via e l’idea di quell’attesa indeterminata,mi rendeva così fragile.
-Niall..-supplicai flebilmente tra quel silenzio che ora incombeva sull’aeroporto. Sapevo bene che nessuno mi aveva sentita,perché in fondo supplicai il suo nome soltanto a me stessa.
Mi amava e forse questo mi sarebbe bastato per il tempo in cui lui mi sarebbe stato lontano.
Pensavo ancora a quando mi aveva lasciato. Ogni giorno da quel 17 dicembre,sperai di poterlo risentire vicino e di poter toccare per la seconda volta le sue labbra.
Mi chiesi perché mi avesse confidato di amarmi,proprio quando stava andando via ma non trovai risposta.
-ciao.-disse chiudendo dietro di se la porta della mia camera.
-hei..-sussurrai poggiando una di quelle lettere sulla scrivania.
-Le stai rileggendo ancora?-mi chiese,affiancandomi.
-Mi manca, Harry.-
-Char lui ti ama.-
-Me lo ha detto prima di lasciarmi.-
-Lui non voleva abbandonarti,e non l’ha fatto. Te lo ribadisce in ogni sua lettera..-
-Ho bisogno di lui.-
-Ritornerà.-
-Tu non puoi capire.-
-Char non trattarmi così. Sono più di due settimane che mi respingi.-
-Harry non resisto più.-
-Nessuno di noi sa quando tornerà. Tu sei l’unica ad avere sue notizie.-
-Sei l’unico a sapere delle sue lettere e sai che mi dice ben poco!-
-E’ in un centro di riabilitazione,Char.Cosa dovrebbe dirti?! Quante volte ha avuto il desiderio di bere ancora? Quante volte vorrebbe chiamarti ma non puo?-Harry alzò il tono di voce involontariamente,facendomi notare quanto anche lui fosse disperato.
-Continuo a chiamare quelli dell’ospedale,ma non mi permettono di parlarci. E’ passato un anno e mezzo,quasi due. Io ho bisogno di lui.-
-Ci provo anch’io. Tutti i giorni.-replicò arreso.
-Voglio essergli vicino,so che gli manca la madre.-
-E’ il motivo per cui è rinchiuso lì dentro,deve superare da solo la sua perdita.-
-E’ assurdo,da solo non può. Ognuno di noi avrebbe bisogno di qualcuno accanto,in questi momenti.-
“Vorrei tu fossi qui. Mi manca la tua pelle,mi manca il tuo profumo,uno dei tuoi caldi abbracci. Mi sento solo,mi sento perso. Ricordi quando ti dicevo che i tuoi occhi mi ricordano quelli di mia madre?! Ecco,ora vorrei incrociare il tuo sguardo per ricordarmi che una parte di lei,è con te. Ti ho nel cuore,e se pur debole,ti proteggerò. Sempre."
Ricordai una delle sue tante lettere,uno dei suoi tanti tentativi di chieder aiuto.
Lui aveva bisogno di me,come io di lui.
-Nemmeno la mia posta gli è recapitata.-
-Devi capire che qualsiasi cosa può danneggiarlo. Un singolo ricordo,una singola parola.-
-Perché credi che lui lì dentro non ricordi?! Credi che non gli faccia male non poter ascoltare nemmeno la voce di chi ama?-
-Charlotte,devi farlo per lui.-
-Lui non vuole questo!-gli urlai contro.
-Lui deve star da solo.-mi sussurrò calmandomi.-shh.- sibilò,avvicinando il mio corpo al suo e avvolgendolo in un caldo abbraccio.-tu ci sei per lui,anche se non sei lì. Lui lo sa.-
-Voglio vederlo. Ti prego,Harry.-
-Stiamo facendo il possibile io e i ragazzi,credimi.-
-Sto crollando.-mormorai stringendolo.
-Vieni qui.-disse lasciando la presa indicandomi le sue gambe. Mi ci sedetti e portai le braccia al suo collo. Mi strinse come non faceva da un po’.-Tu non crollerai,lui non te lo permetterebbe mai.-
-Lui dov’è ora? Lui mi ha lasciata.-
-Sei solo arrabbiata.-
Restai in silenzio,e chiusi gli occhi per un po’.
Bene,eccoci.
Primo capitolo,e primo spazio autrice.
Sono emozionatissima di aver pubblicato questo capitolo,anche se non è un granchè.
Volevo precisare che è una semplice introduzione a quella che sarà poi la storia.
Ci tengo a mostrare questa parte di Niall,forse perchè lui viene sempre messo un pò da parte e questo mi spiace.
Direi che sto parlando un pò troppo per questo,bando alle ciance(?),mi dimetto.
Un solo favore,visualizzate ma soprattutto recensite con la massima sincerità; ho bisogno di qualche dritta,quindi tranquille.
Spero vi piaccia,adios.
Emme.
