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Autore: Kirakim    31/03/2013    2 recensioni
Jonghyun è un ragazzo povero che deve proteggere la sua famiglia.
Infatti la guerra sta distruggendo la sua vita,ma ancora non sa che sarà proprio lui ad innescare la bomba che farà scoppiare una guerra ancor più terribile.
L'amore spesso non si comanda e Jong si era innamorato della persona sbagliata.
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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- Capitolo 12

Mina si alzò dal letto e si rivestì velocemente.
"Parlerai con tuo figlio oggi stesso?" chiese Rain ancora sdraiato.
"Si..spero che vada tutto bene..sono molti anni che viviamo da soli...da quando è morto suo padre.."
"Si lo so...mi dispiace era un brav'uomo..."
"Già...per salvare il suo paese è morto.." continuò la donna con sguardo triste.
"Era un eroe!..non preoccuparti Lee pagherà per il male che ha fatto"
Rain si alzò e abbracciò Mina dandole un bacio sulla fronte.

Taemin e Minho ritornati in paese ripensavano al loro incontro/scontro con Kibum,come poteva un

ragazzo essere così arrogante?.
"Cosa diremo a Jong?" chiese il più piccolo.
"La verità..che stiamo insieme e che ci amiamo.."
"Ho paura Minho.."
"Dovremo affrontare il discorso prima o poi visto che quello scemo sarà sicuramente andato a

spifferargli tutto!"
"Giurami che non ci lasceremo"
Minho guardò negl'occhi Tae,quello sguardo magnetico,dolce e bellissimo...come poteva vivere

senza?,gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio "Mai...giuro mai...ti lascerò andare".
Il più giovane avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo,ma attorno a loro c'erano molte altre persone e

allora si limitò a sorridere.
Si separarono con l'emozione nel cuore e la paura dell'opinione di Jonghyun che gli torturava la mente.

"Jong ora devo scappare..." disse Kibum allontanandosi dall'amico.
"Dopo pranzo tornerai?" chiese l'altro.
"Non lo so...forse!"
"Allora ti aspetto!!"
"Fai come vuoi...ciao idiota!"
Il ribelle scese le scale e nascondendosi si diresse verso casa,Jong rimase li,fermo sulla soglia di casa

a pensare a quello che Kibum gli aveva appena detto.
Perchè non provava ribrezzo nel pensare che due ragazzi si potessero scambiare baci e quant'altro? e

perchè quando pensava a quel ribelle appena conoscuito gli veniva una strana voglia di abbracciarlo

forte?...era confuso,si toccò la fronte e tornò in casa.
"Tesoro!! sei in casa?" urlò Mina dal piano inferiore.
"Si mamma...sono in terrazza!"
"Scendi..ti devo parlare!"

Kibum aprì la porta di casa.
"Dove sei stato?" chiese il padre con aria infuriata.
"In giro.."
"Avevi gli allenamenti...tutti erano presenti,tu no!"
"Te lo già detto che non combatterò!" urlò il figlio.
Il Comandante in un attimo diede una sberla a Kibum facendolo cadere a terra.
"Aaahi..." esclamò toccandosi la guancia con una mano.
La rabbia pervase il ribelle,ma non poteva fare nulla,non era la prima volta che il padre gli metteva le

mani addosso...forse era per questo che si comportava freddamente con i suoi coetanei,era una difesa

per non soffrire.
"Alzati!" urlò Lee.
Kibum con le lacrime agl'occhi si alzò guardando in faccia il padre con aria di sfida.
"Non piangere! gli uomini veri non piangono! mi vergogno di averti come figlio!"
"E io di averti come padre!" disse il ribelle.
Un altro schiaffo lo fece ricadere a terra.
"Domani...verrai agli allenamenti"
"Si papà..." rispose piangendo il figlio.
Lee se ne andò in un altra stanza della casa,lasciando Kibum ancora steso sul pavimento,avrebbe

voluto fuggire,parlare con qualcuno,ma non poteva...aveva troppa paura di un padre che non era un

vero padre,ma era soltanto un padrone e lui il suo schiavo.

Mina non sapeva con quali parole dire a Jonghyun che si sarebbero trasferiti in un altra casa,pensava e

ripensava,ma nulla ,non riusciva ad iniziare il discorso.
"Mamma...mi sembri strana!" disse il figlio
"Oh..davvero? no no..non lo sono!"
"Mamma..ti conosco! che ti prende?"
"Beh...ti dovrei parlare di una cosa..." sussurrò Mina.
"Di cosa?"
La madre prese fiato e si fece forza.
"Tesoro...dobbiamo trasferirci..."
"Eeeeeh??..come?..e dove??" urlò Jong spalancando la bocca.
"Domani...da Rain.."
"Rain?..perchè?"
"Beh...come posso spiegartelo..."
"Mamma non è che per caso ti sei presa una cotta per lui?" disse il figlio strizzando l'occhio destro.
"Oh tesoro...sei davvero perspicace"
"Mamma...sinceramente lo avevo intuito da un pò...sono felice per te,mi piace Rain!"
Mina sorrise e abbracciò il figlio.

Jonghyun stava seduto sul prato ad aspettare Kibum che stranamente non era ancora arrivato.
"Strano..è in ritardo" pensò.
Aspettò per mezz'ora...un ora...due ore..
Ma il ribelle non arrivò,Jong sentì una fitta al petto,perchè non si era presentato?.
Doveva essere successo qualcosa...non poteva credere che non lo avrebbe più rivisto.
Si alzò e tornò a casa amareggiato e promettendo a se stesso che il giorno seguente sarebbe tornato

su quel prato ad aspettare il suo amico...


"Che hai fatto alla faccia?" chiese Onew incrociando Kibum sulla porta di casa.
"Nulla...che ci fai qui?"
"Stavo tornando a casa..."
"Bene...ora devo rientrare.." disse il leader con un filo di voce.
"Kibum!...perchè non ti ribelli?"
"Non posso Onew...lo sai" Kibum rientrò in casa lasciando l'amico da solo a pensare.
Onew era davvero preoccupato,la faccia del leader era arrossata con un ematoma viola sullo zigomo

sinistro,non era la prima volta che vedeva sfregi sul corpo di Kibum ma ogni volta ci stava male.

La sera calò su Seoul e Minho decise di andare da Jonghyun,per parlare di quello che probabilmente il

ribelle gli aveva detto.
"Permesso?.."
"Oh..Minho!! Jong è in terrazza!" disse Mina gentilmente.
"Lo raggiungo..grazie" rispose il moro.
"Certo vai pure!"
Salì le scale,il cuore gli batteva forte e le mani gli sudavano.
Vide l'amico seduto nel solito posto e gli si avvicinò.
"Ciao..."
"Hey ciao Minho!!...che ci fai qui?"
"Jong io...sono venuto per parlarti di una cosa...anche se credo tu sappia già tutto"
Jonghyun lo guardò e sorrise.
"Di te e Tae dici?..si Kibum mi ha detto tutto"
Minho si poggiò con la schiena al muro afflitto,non sapeva cosa dire e se guardare o meno in faccia

l'amico.
"Minho!...hey non fare così! sono felice per voi!!"
"C...cosa?? sul serio?...non ti facciamo ribrezzo?" urlò il più grande sbalordito.
"No!!...ma sei pazzo? perchè dovrei provare ribrezzo?"
"Perchè siamo due ragazzi...e ci amiamo!"
"Dov'è il problema?...l'amore è amore anche tra uomo e uomo,tra donna e donna..non solo tra maschio

e femmina,quando c'è l'amore...le differenze non esistono più!" disse Jonghyun guardando negli occhi

l'amico.
Minho sorrise "Sei una persona stupenda Jong...ero sicuro che avresti capito.."
"Siamo amici..e lo saremo sempre,ti capirò e ti appoggerò in ogni cosa"
I due ragazzi si abbracciarono,il più grande pianse di gioia e dopo lo sfogo sorrise mostrando i denti

bianchissimi.
"Dovrei chiederti una cosa..." continuò Jong
"Si dimmi!"
"Come ti sei accorto di amare Tae?"
"...Perchè questa domanda Jong..?" chiese Minho guardando l'amico abbassare lo sguardo come se si

fosse intimidito.
"Non lo so...forse..."
"Jong..non dirmi che credi di provare qualcosa per il porcospino!!!" urlò il moro.
"Non lo so Minho...forse si...forse no.."
Rimasero tutta la sera a parlare dei loro sentimenti ,su quella terrazza sotto la luce della luna.

La mattina dopo Mina era intenta a fare i bagagli,anche se i vestiti che possedeva erano davvero pochi.
"Mamma...già sveglia?" chiese il figlio sbadigliando.
"Si,la tua valigia è già pronta!"
"Oh..ok.."
Presero le valige e si diressero verso la casa di Rain.
Il Governatore era già sulla porta ad aspettarli e appena li vide si avvicinò.
"Datemi le valige...ci penso io" disse Rain.
"Grazie.." risposero in coro madre e figlio.
"Entrate...Jong ti mostro la tua stanza.."
Il Comandante accompagnò il giovane al secondo piano della sua grande abitazione ed aprì una porta

in legno.
"Wooow" esclamò Jong vedendo la sua nuova cameretta.
Nel centro della stanza c'era un grande letto con lenzuola bianche e nuove,a destra un armadio

marrone chiaro e a sinistra una lunga scrivania.
"Allora ti piace?" chiese Rain.
"Si molto!...grazie"
Finito di sistemare le loro cose nelle rispettive camere,madre e figlio si sedettero a tavola e pranzarono

felicemente insieme a quell'uomo che in poco tempo aveva reso Mina felice dopo tanti anni.
"Mamma..io scappo..ci vediamo dopo!"
"Hey..ma dove corri?" urlò la donna.
"Lascialo andare...non preoccuparti" riprese Rain accarezzando Mina sulla testa.

Jonghyun era quasi arrivato al prato,quando da lontano vide una sagoma già seduta sull'erba.
"Kibum!" pensò,si avvicinò e vide che il ribelle lo stava aspettando.
"Ciao...non ci speravo..ieri non sei..." smise di parlare vedendo il viso del ribelle.
"Ciao idiota..."
"Kibum...ma cosa ti è successo?" chiese Jong inginocchiandosi davanti all'amico.
"Nulla...non sono affari tuoi!" rispose l'altro voltando il viso e nascondendo i lividi con i capelli.
"Perchè non me ne parli...io ci tengo a te! è per questo che ieri non sei venuto?"
Il ribelle guardò negli occhi quel ragazzo che era evidentemente preoccupato per lui,fissò quello

sguardo  e vide una lacrima scendere.
Il suo cuore sussultò..come poteva quel ragazzino tenere tanto a lui?...a lui che fino ad allora lo aveva

chiamato "Idiota"?...a lui che era figlio del Comandante Lee.
Naturalmente Jonghyun non lo sapeva..e tantomeno sapeva che proprio Lee pochi anni prima aveva

ucciso suo padre.

Commentate,spero vi piaccia bye
  
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