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Autore: Nane_Scrive    01/04/2013    4 recensioni
Questa OS è nata grazie al contest di @Sara_Scrive che ha aperto sulla sua pagina di facebook.
Sarebbe un continuo della sua OS. "Ciao Louis. Sono Lottie. Tua sorella"
Leggete e fatemi sapere che ne pensate..
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa volta, la visita di mia sorella mi ha fatto davvero male.
Tantissime volte, avrei voluto rispondere ad una delle sue domande, una di quelle che fa quando mi viene a trovare la domenica.
Oggi, l’unica cosa che sono riuscito a fare, qual è stata?
Apparire in una sua allucinazione.
Ho bisogno di lei.
Ho bisogno della mia piccola Wendy.
Ho bisogno della mia piccola sorellina.
Essere al suo fianco e vederla soffrire senza poter fare nulla, fa davvero male.
Sono dentro la macchina, con lei, sta andando in spiaggia, come ogni domenica del resto.
Ormai è come un’abitudine.
La domenica si alza, fa colazione, si veste, viene a trovarmi al cimitero, si sfoga con la lettera, poi se n’è va e va al mare, piange si sfoga e ritorna a casa chiudendosi in camera sua.
È qui, vicino a me, che piange. Mi spezza il cuore vederla piangere ogni volta.
Ha un anno che sono sempre dietro a lei, non è cambiata di una virgola, è sempre la stessa.
Alta, bionda, occhi azzurri, ormai sono spenti e ogni tanto si può notare un filo di tristezza e rabbia. Non sono più come erano un anno fa’, sempre allegri e vivaci.
È appena scesa dalla macchina, si sta andando a sedere vicino  mare.
Com’è bella…
Ma perché quello ha dovuto investire la mia macchina, perché?
Lei prima di andare alla festa me l’aveva detto,  “Nonfare l’idiota. Non ubriacarti e guida sicuro”.
Io, non avevo bevuto quella sera, eppure il destino ha voluto la mia fine.
Mi avvicino a lei, anche se non può vedermi voglio stargli accanto.
 
«Ehi tu che mi stai guardando da lassù, perché ti sei dovuto prendere proprio lui?» esclama Lottie guardando il cielo.
«Sai, lui era la mia vita, tu togliendomi lui mi hai tolto tutto» continua ancora piangendo più forte.
Non so che fare voglio dargli un segnale, voglio fargli capire che io sono qui con lei…  
Ma cosa devo fare?!
Scrivere una cosa sulla sabbia? Vediamo se funziona.
Mi alzo, vado di fronte a lei, vedo se riesco scrivere qualcosa sulla sabbia.
Eccolo vedo la piccola linea che ho fatto, adesso posso dare un segno a mia sorella.
 
< Ciao Lottie, sono io… il tuo Peter Pan > scrivo, nel frattempo però la sento gridare.
«Louis?»urla spaventata.
< Si mia Wendy, sono io. Sono sempre stato al tuo fianco, da momento che è successo l’incidente fino ora >
«Mamma mia, adesso mi immagino pure che mio fratello mi scrive sulla sabbia. Forse è ora che vada a casa.»
< Fermati Lottie, sono davvero io Lou. >
Ma niente da fare Lottie ormai era già dentro la macchina.
Certo che mia sorella per testardaggine non è cambiata minimamente.
Mi dirigo verso casa svolazzando fra la città.
Arrivo, la vedo scendere ed entrare in casa sbattendo la porta di casa.
Entro in casa anch’io.
«Lottie. Si può sapere che hai?»la ferma mia madre.
«Mamma non te lo dico, mi prenderai per pazza se te lo raccontassi» esclama di rimando la mia piccola, salendo le scale, entrando nella sua stanza e sbattendo la porta alle sue spalle.
In che altro modo posso farci capire che sono qui, con lei?
Ecco, si sono… gli scriverò una lettera.
Vado nella mia camera, era tutto come lo avevo lasciato la sera dell’incidente, tutto in disordine c’era una puzza di chiuso.
 
 
 
Daisy, mia sorella, aveva deciso che dovevano lasciare tutto così, nemmeno loro hanno accettato subito la mia morte, ma pian piano con il tempo hanno fatto l’abitudine, tutti, all’infuri di Charlotte.
 
Mi siedo sulla sedia della scrivania prendo un foglio e una penna che erano su di essa.
Inizio a scrivere.
 
«Ciao Lottie. Sono Louis. Tuo Fratello.
Con questa frase ti viene in mente niente? A me si, sai cosa!
Ogni volta che vai al cimitero, ogni volta che vai sulla mia lapide, sempre con lo stesso foglio, con scritto solamente “Ciao Louis. Sono Lottie. Tua sorella.” Ti sembra che non me ne accorgo?
Piccola, io sono sempre al tuo fianco 24 ore  su 24.
So che ogni domenica, non leggi da quel foglio, ma ti sfoghi ogni volta raccontandomi dei tuoi episodi.
Sono il tuo angelo custode.
Mi fa male vederti piangere senza poter fare niente, ti prego se mi vuoi bene, non piangere più!
Poco fa, in spiaggia, ero io che ti scrivevo, non volevo allarmarti.
Oggi, al cimitero, non è stata una tua allucinazione, ma era tutto vero, oggi ti sono comparso davanti per abbracciarti perché avevo bisogno di te.
Ho bisogno di te.
Volevo lasciarci una lettera anche a mamma, ma non voglio allarmarla, non voglio spaventarla.
Appunto per questo non farci leggere la lettera a lei
Piccola Wendy, prenditi cura di tutta la famiglia, devi sorridere sempre.
Digli a tutti che gli vorrò bene per sempre, e che te l’ho detto questa notte in un sogno.
So che la tua vita senza di me, non è più la stessa, perdonami.
Ti adoro mia piccola stella.
Sei la mia sorellina adorata.
Tuo fratello
Louis
Ps.  Digli a quel Matthew che se solamente ti farà soffrire, se la vedrà con la mia anima.
Non scherzo!
 
Ti adoro bocciolo. Mi raccomando sorridi sempre.
Adesso vado, ti verrò a trovare al più presto in qualche tuo sogno. »
 


Finita la lettera la piego e vado nella stanza di Lottie.
La vedo distesa sul letto a pancia in giù, che pensava.
Gli poggio la lettera sul comodino, lei si gira la vede e la prende.
La gira tra le mani per un po’ , la apre e inizia a leggere.
La vedo che si guarda intorno in cerca di qualcosa, o meglio dire di qualcuno.
Delle lacrime ci rigano  la sua bellissima gote, mi avvicino a lei e gliela asciugo.

«Grazie Lou. Ti ho sentito la mano sfiorarmi, mi mancava quel contatto.
Grazie per la lettera, non piangerò più. Ti prego non abbandonarmi mai.
Stai sempre al mio fianco. Ti voglio bene fratellone. Ti prego scrivimi che starai sempre qui con me.» prendendo un altro foglietto di carta e una penna.
«Lottie» sussurrò, ormai lei può sentirmi perché ci sono apparso di nuovo.
«Lou, abbracciami.» non me lo faccio ripetere due volte che già mi butto fra le sue braccia.
«Lottie scusami, ma adesso il mio compito qui è finito» 
«In che senso non ti capisco!» 
 «Sono rimasto qui, perché tu non potevi accettare la mia morte. Ma adesso devo andare lassù piccola.»
 « Mi lascerai da sola un’altra volta?»
« No piccola, verrò ogni sera in un tuo sogno, ma non sarà un semplice sogno. Perché tu in quel caso puoi abbracciarmi e raccontarmi tutto ciò che fai nella giornata».
« Promettimelo? »
« Promesso, adesso devo andare. Ti voglio bene Lottie, Questo non è un addio ricordatelo» abbracciandola.
« Ciao Lou, ti voglio bene anch’io. Ti aspetto questa sera» sciogliendo l’abbraccio.
 
 
POV’S LOTTIE

 
Ormai sono passati sette anni dalla morte di mio fratello Louis.
Ha rispettato la sua promessa, ogni sera mi viene a trovare e passiamo tanto tempo insieme a parlare del più e del meno.
Ogni domenica come consuetudine vado a trovare la sua lapide, gli porto un fiore, gli ricordo un nostro inedito della nostra infanzia e ritorno a casa.
Ormai mi sono ripresa, da dopo quella lettera ho capito che lui è, ancora, vivo dentro di me, questo mi basta.
Ogni volta il giorno del mio compleanno, trovo sulla mia scrivania una sua lettera e due rose rosse, le mie preferite, questo mi basta per star felice.
Mio fratello non è morto, LUI VIVE DENTRO DI ME.




My Space:
Ciaoo Bellissime...

Come ho appena accennato nell'introduzione questa storia è nata grazie al Contest fatto da Sara_Scrive.  

Siccome mi era piacciuta questa OS "Ciao Louis. Sono Lottie. Tua Sorella" ho voluto dare un mio continuo spero che vi piaccia, fatemi sapere.



Buona Pasqua..


Vale




 

  
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