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Autore: callmemavy    01/04/2013    4 recensioni
[Hotel Transylvania]La festa di compleanno di Mavis è appena finita, ma i problemi della coppia appena nata iniziano solo ora: il sangue di Jonathan risveglierà gli istinti da predatrice della vampira, il passato nascosto di Dracula verrà a galla e l'attacco di un uomo misterioso metterà in pericolo la vita della coppia oltre a rischiare una guerra fra umani e mostri.
Questa storia è un'avvincente susseguirsi di romanticismo, angoscia ed avventura, che aggiunge molto sentimento a questo splendido film.
Prometto a tutti i lettori che questa storia non rimarrà incompiuta!
Questa sembra essere l'unica fanfiction su Hotel transylvania in italiano al mondo, che tristezza, mi sento tanto solo... RETTIFICO, non è più la sola, ora è solo la prima, che bello!
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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Dedico questa fanfiction alla mia fidanzata ed a tutti quelli che mi seguono. Un saluto ad _ Angel _ che ha scritto la seconda fanfiction su Hotel Transylvania in italiano ed a DjAmuStar che ha appena iniziato a seguirmi.


CAPITOLO 10 – Corsa contro il tempo

Purtroppo la freccia d'argento indeboliva Mavis e le impediva di usare i suoi poteri, perciò non potendo volare oltre il lago dovette fare la via più tortuosa intorno ad esso per arrivare al ponte, ma non aveva tempo.

Sentiva il calore del sangue di Jonathan su di se e quell'odore inebriante le dava alla testa, un istinto animale cresceva in lei, non solo lo voleva, ma ne sentiva il bisogno, aveva perso troppe energie nel combattimento ed il suo spirito di sopravvivenza le urlava di divorare quel ragazzo.

Correva e piangeva disperata, questi pensieri li sentiva come un cappio alla gola, ma il tempo non era dalla sua parte e non poteva permettersi distrazioni.

La vampira stremata cadde a terra a peso morto, vedeva il ponte, tanto vicino quanto irraggiungibile.

Non riusciva a muoversi, si sentiva stanca e senza energie, avrebbe voluto solo rimanere sdraiata per terra a riposare in pace, ma sapeva che assieme a lei se ne sarebbe andato anche Jonathan che le era sdraiato di fronte. Lo guardò un momento, strisciò a fatica e lo raggiunse per abbracciarlo, voleva solo passare questi ultimi momenti con lui fino alla fine, come un fiocco di neve che si unisce ad una goccia di rugiada per poi dissolversi assieme nel tiepido Sole del mattino.

Mavis era ormai rassegnata, le lacrime scendevano lungo le guance e si mescolavano al sangue sul petto di Jonathan dove la ragazza poggiava il capo.

Jonny bisbigliò qualcosa:

-Lo so che sto morendo... e so anche che hai fatto tutto il possibile... Coff, Coff, Coff...- Il ragazzo tossì forte sputando sangue.

-Ma dimmi... di cosa discutevi con tuo padre, dopo la festa?- Continuò dopo essersi ripreso.

Mavis aprì gli occhi sorpresa e smise di piangere, alzò a fatica il torace facendo forza sulle braccia per guardare Jonathan in volto e rispose:

-Allora ci hai sentiti? Stavamo parlando del tuo futuro con me, avrei dovuto chiederti se volevi diventare un vampiro per vivere in eterno con me, ma non ho avuto il coraggio. Avevo paura di un tuo rifiuto e di dovermi rassegnare a vederti invecchiare e morire...- Le lacrime ormai nuovamente incontenibili le scivolarono lungo il nasino e caddero sulla guancia di Jonathan, che mormorò:

-Mordimi...-

-Non posso... ho promesso a mio padre che non lo avrei fatto io in nessun caso, me lo ha fatto promettere dicendo che sarebbe stato pericoloso, probabilmente letale per tutti e due, ma non ha voluto dirmi altro... mi dispiace...- Rispose Mavis singhiozzando, poi avvicinò le labbra a quelle del ragazzo e lo baciò dolcemente, fu un bacio dal sapore amaro, quello del sangue.

Alla vampira bastò quel poco per sentirsi rinvigorire e sentì di nuovo quella maledetta voce dentro di se:

*Divoralo o morirai...*

-No!-

*Divoralo o morirai...*

-Basta!-

*Divoralo o morirai...*

-Sta zitta!- Mavis si morse un labbro dalla rabbia con così tanta forza da tagliarselo, il sapore del sangue di vampiro, il sangue di un uomo morto, era ripugnante molto più dello stesso odore che aveva fino ad ora sotto al naso, tanto che sovrastò anche quello di Jonathan.

Dopo quest'ultimo sfogo si rialzò in piedi e riprese in braccio il ragazzo.

-Mavis... qualsiasi cosa accada... sappi che ti amo, quello che è successo non è colpa tua...- Jonathan alzò una mano per accarezzarle i capelli dolcemente, ma scivolò subito facendo precipitare con se anche il fiore di ninfea insanguinato che cadde a terra.

Jonathan era incosciente così Mavis capì che non poteva perdere altro tempo e riprese a correre, sorretta da una forza misteriosa che le permetteva di andare avanti anche quando il suo corpo sarebbe dovuto crollare.

Arrivò all'altura sopra al ponte, ma non poteva allungare ancora la strada per raggiungere il passaggio segreto nel bosco, quindi si gettò nel vuoto.

L'atterraggio fu pessimo, usò il proprio corpo per fare scudo a Jonathan ma così facendo la botta le fece entrare la freccia ancora più in profondità nella carne. La vampira strinse i denti per resistere al dolore, sollevò il ragazzo e continuò a barcollare lungo il ponte, che sembrava infinito, fino alla porta rotante dell' Hotel che superò a fatica per poi cadere in ginocchio all'ingresso della hall.

Intorno a lei lo sguardo sbigottito degli ospiti che si accorsero della ragazza fecero voltare anche gli altri, poi l'urlo tremolante della vampira finì per spezzare il silenzio:

-PAPA'!-

Dracula drizzò le orecchie, era sul pianerottolo delle scale della hall che discuteva con gli amici di come organizzare la festa di "bentornata" per farsi perdonare da Mavis. Si voltò verso l'entrata e vide la figlia e Jonathan grondanti di sangue e prima che il calice di Similsan scivolatogli dalle mani si frantumasse per terra, il vampiro balzò ai piedi dei due ragazzi con così tanta velocità da far crepare le mattonelle sotto i suoi piedi e sbriciolare i vetri della porta d'ingresso.

-Che cosa è successo?!- Gridò disperato a Mavis che aveva la testa bassa e per un attimo non rispose.

-E questa...- continuò con un tono di voce più basso, ma sempre agitato, riferendosi alla freccia conficcata nel fianco della figlia che toccò cautamente, ma ritirò la mano di scatto dopo essersela bruciata:

-Auch! Una freccia d'argento... Dottor Jekyll!- Gridò.

-CHI E' STATO?- Scandì bene la frase.

-Ci ha attaccati...- Rispose Mavis con un filo di voce.

-Ha colpito prima Jonathan per errore, poi abbiamo iniziato una furiosa lotta e mi ha ferita gravemente...- Continuò la ragazza sempre senza sollevare lo sguardo.

Dracula prese Jonathan fra le braccia.

-Jonathan... no...- Bisbigliò disperato, poi vedendo gocciolare sangue dalla punta del naso della ragazza le prese dolcemente il mento e le sollevò la testa, per Dracula fu un colpo al cuore vedere lo sfregio e l'occhio nero:

-Artigliuccia, il tuo bel visino...- Continuò Dracula con i lacrimoni.

Finalmente arrivò il Dr. Jekyll, un nobiluomo di mezza età in camice bianco accompagnato da quattro mumminfermiere che portavano due barelle dove distesero i due.

Dracula fermò il Dr. Jekyll poggiandogli la mano sulla spalla:

-Rimetti in sesto mia figlia e... per il ragazzo ci penseremo dopo... le ferite sono state inflitte con armi d'argento, fai il possibile.-

-Frecce d'argento? Che barbarie.- Rispose il dottore con uno spiccato accento britannico.

-Papà... ti prego... salva Jonny...- La voce di Mavis affogava nei singhiozzi.

Dracula non sapeva cosa risponderle, sapeva che lei non avrebbe mai potuto sopportare un dolore del genere, ma non poteva nascondere la verità, non questa volta.

-Mavis, pipistrellina mia... mi dispiace, ma non c'è nulla che possiamo fare per lui...-


:-O

No comment, ma voi commentate pure!


Il prossimo capitolo è, secondo me, il migliore che abbia mai scritto, spero piaccia anche a voi. PESCE D’APRILE!
  
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