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Autore: lietome_    01/04/2013    11 recensioni
missing moment tra Marcus Flint e Oliver Baston.
dal testo:
"Amico.
Marcus si permise di rabbrividire un poco davanti a quella parola che non aveva mai pensato sarebbe diventata una bugia. Si permise di deglutire il veleno che era solito sputare addosso agli altri in quanto serpe, di ritrarre i canini e lasciarsi per qualche momento andare, smettere di far vibrare i sonagli della coda e di assaggiare l'aria in cerca del sapore del pericolo, del nemico."

partecipante al Contest Rimpolpante di Bellatrix29 sul forum di EFP
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Marcus Flint, Oliver Wood/Baston
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Autore: lietome_
Titolo: di pelle, d'acqua e di veleno”
Genere: Introspettivo | Sentimentale | Slice of life**
Raiting: Giallo
Pairing: Slash | Crack Paring
Avvertimenti: Missing moments |
Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4

 

a Caterina, senza la quale

io non sarei qui a scrivere

e ad Eleonora, che ha fatto le due con me

e le mie parole.

 

 

 

di pelle, d'acqua e di veleno



-Tutta la scuola dice che che stai cercando di affogarti nelle docce.-
Marcus e il suo sorriso travestito da ghigno, la maschera sempre calata di tre quarti sul viso per non scoprirsi mai troppo. Oliver e la faccia sotto il getto della doccia, il rumore dell'acqua nelle orecchie e quel sapore amaro in bocca.
-Dissennatori.- mugolò piano scivolando con la schiena contro la parete fino a sedersi per terra.
-È solo Quidditch, Oliver, solo Quidditch.-
-Il Quidditch non è mai...-
-...solo Quidditch.- concluse la frase Flint chiudendo definitivamente il getto d'acqua e nascondendo nel tono un sorriso puro, non mescolato a nessun tipo di ghigno.
Si soffermò qualche momento ad osservare, dall'alto della sua posizione, la figura dell'amico ancora accartocciata per terra.
Amico.
Marcus si permise di rabbrividire un poco davanti a quella parola che non aveva mai pensato sarebbe diventata una bugia. Si permise di deglutire il veleno che era solito sputare addosso agli altri in quanto serpe, di ritrarre i canini e lasciarsi per qualche momento andare, smettere di far vibrare i sonagli della coda e di assaggiare l'aria in cerca del sapore del pericolo, del nemico.
Lasciò scorrere languidamente lo sguardo lungo i contorni di Baston, dove la pelle tesa sulle spalle larghe poggiava contro le pareti ancora bagnate.
Scese poi seguendo il contorno dei muscoli rilassati ma sempre evidenti, gli addominali in tensione per la posizione innaturale che terminavano disegnando una perfetta V di cui non vide la fine.
-Flint!- Montague entrò velocemente nel bagno chiamando a gran voce il capitano della propria squadra e impedendogli di guardare oltre. Marcus con un gesto brusco della mano si tolse il rossore sulle guance e fece scattare nuovamente i denti.
Il compagno si era fermato poco lontano da loro e sorrideva storto. Flint ebbe un brivido che non si azzardò di associare alla paura. Lui non provava paura, lui era superiore.
-Stiamo per iniziare quella festa che ti dicevo prima in campo- iniziò l'altro senza smettere di sorridere e guardando temerariamente il proprio compagno di casa negli occhi -quindi appena hai finito con lui vieni.-
Marcus non si era azzardato a muovere un muscolo, una voce dentro la sua testa temeva che il sangue avesse smesso di circolare.
Montague non poteva davvero sapere. Nessuno sapeva.
Dietro di lui Oliver aveva alzato la testa dal petto e aveva sbarrato gli occhi, i palmi delle mani stesi sul pavimento bagnato e del sudore freddo alla base del collo.
Il ragazzo Serpeverde si rigirò quando era quasi arrivato alla porta e, lanciando uno sguardo carico di quelli che sembravano odio e pietà a Baston, tornò a rivolgersi a Flint.
-Tormentarlo ora che ha perso per via dei dissennatori- e al ricordo non si trattenne dal ridere -non è troppo cattivo persino per te?-
Qualcosa di caldo tornò a scorrere nelle vene di entrambi i ragazzi rimasti immobili fino a quel momento. -Devo dubitare del tuo veleno, Montague?-
Ennesimo sorriso storto e meschino. -Mai dubitare di me, Flint.-
-Quindi ora fuori.- sibilò infine il capitano della squadra Serpeverde al compagno. -Non ho intenzione di perderci più di due minuti, con uno come lui.- sussurrò ancora a denti stretti calandosi a fondo nel proprio personaggio. -Di' a tutti di aspettarmi per iniziare.-
Quando si apriva il sipario non rimaneva che recitare, pronunciare le battute scritte sui copioni.
Kain* fece scivolare il proprio sorriso oltre la porta e con un cenno del capo si congedò da Flint.
I due corpi rimasti rimasero in silenzio a respirarsi la stessa aria.
Marcus ancora girato di spalle, Oliver ancora nudo nel suo angolo.
Rimasero in silenzio fino a quando Baston non si avvicinò a Flint e gli poggiò le grandi mani sulle spalle, lo tirò a sé e lo fece voltare.
Gli affondò un po' negli occhi mentre continuava a stringere i denti.
-Arriverà un momento in cui non dovrai più farlo.- gli disse mentre la maschera sul volto di Flint iniziava a colare tornando a rivelare chi lui realmente fosse.
-Fare cosa?- chiese l'altro, la propria bocca vicina a quella di Baston.
-Mentire.-
La voce morì in gola al ragazzo verde-argento che spinse contro il muro quello i cui abiti, piegati con cura anche se pieni di fango, sarebbero stati rosso-oro.
Picchiò un pugno proprio sopra le loro teste, nuovamente vicine, mentre teneva contro la parete Baston. La mano sul profilo che aveva seguito poco prima. Pelle contro pelle.
Lo baciò rapido e violento, la paura di essere scoperti e il bisogno impellente di sentire nuovamente il sapore di quelle labbra. Lo baciò rapido e violento di quei baci che sono denti contro denti e che non lasciano spazio a nient'altro.
-Sai che non potremo mai smettere, Oliver. Di mentire. Mai.-
E sentì nuovamente le parole morirgli in gola quando allentò la presa sulla spalla dell'altro e lasciò scorrere in basso la propria mano.
Oliver tornò a baciarlo, combinando questa volta le loro bocche ad una sensazione che, nello stomaco, sembrava dolcezza e che sulle labbra sapeva di miele.
-Mai.- ripetè Marcus distaccandosi lievemente per poi affondare il proprio viso nel collo di Oliver, sentirne il profumo slavato dall'acqua che ancora lo bagnava.
Aveva bisogno che la pelle di Baston gli facesse da antidoto contro il proprio veleno.
Lo morse leggermente, come il più letale dei serpenti e come il migliore degli amanti.

 

 

 

 

 

NdA:

okay, mmmh, ciao :3
è la primissimissima shot che scrivo sul mondo di Harry Potter & Co ed è anche il primissimissimo concorso a cui partecipo, ma alla fine posso ritenermi soddisfatta.
Fino a due giorni fa non avevo le parole per scrivere questo missing moment che mi rimbalzava in testa, ma poi ieri sera, ore 23.57 eccole, sono arrivate.
E ho tirato dritto fino alle due fino a quando il risultato non mi convinceva.
Spero vi sia piaciuta, o almeno spero non vi abbia fatto schifo, e in ogni caso spero che voi mi diciate quello che ne pensate. I want to migliorare (viva il mio inglese, yep).
Passiamo alle noticine (che mi fanno sentire una persona importantissima!):

*O Grahaam, o Craig, a seconda della traduzione che più vi piaccia. Insomma, lui.
** Faccio davvero schifo ad inquadrare le mie storie in un genere preciso, perciò se siete più bravi di me, aiutatemi. Pls.

E basta, credo davvero di aver parlato abbastanza.
Uh, no, un ultima cosa! Nella mia testa avevo ben presente i bagni di Hogwarts, ma alla fine finivo sempre per scrivere dei bagni degli spogliatoi di Glee. Avete presente?
Ho limato fino a quando la mia idea originaria e quella che continuavo a disegnare non sono più o meno combaciate, spero non si noti troppo.
Un ultimo grazie a Bellatrix29 che, con il suo contest, mi ha dato quel calcio nel c--, insomma, mi ha dato la forza necessaria a scrivere in questo nuovo fandom.

xx

ps: mi scuso per l'edit non fantastico, ma non ho più NvU nel sul computer e quindi mi sono dovuta accontentare dell'editor offerto da efp.

  
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