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Autore: PrimPrime    01/04/2013    3 recensioni
“non ci riesci, vero?” mi chiese Lucas
“e certo che non ci riesco, vorrei vedere te!” gli dissi, quasi urlando.
Lui mi prese il cellulare dalle mani e cercò il numero di Andy nella rubrica.
“no! Che fai!” non volevo assolutamente che fosse lui a dirglielo, ma non riuscii a fermarlo che lo stava già chiamando. Subito Andy rispose. “ehi Andy, ho una cosa importante da dirti.. Mia al momento non può parlare, e ha chiesto a me di chiamarti”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo restai a dormire fino alle 11, poi mi alzai e mi vestii. Arrivai in salotto quando ormai mancava poco alle 12 e il pranzo era quasi pronto.
“dormito bene?” mi salutò scherzosamente Lucas.
“certo” gli risposi
Ci sedemmo a tavola tutti assieme, in attesa che mio padre ci servisse il pasto. Ci aveva preparato della frittata, con insalata e patatine fritte; solitamente sono felice di mangiarle, ma al momento avrei preferito una tazza di latte con dei cereali, quindi mi limitai ad assaggiare un po’ di frittata e a giocherellare con il resto del cibo che mi trovavo nel piatto.
“ieri come avete passato la serata?” chiesi ai miei genitori, per distogliere la loro attenzione dal mio pranzo, che avevo a mala pena assaggiato.
“bene, i vicini sono davvero delle persone squisite, la prossima volta verrete anche voi, dovete conoscerli assolutamente, vero Lorelei?” disse mio padre entusiasta
“certo, persone squisite, si” gli rispose mia madre distrattamente, mentre componeva un numero sul cellulare.
“e la vostra serata come è stata?” ci chiese mio padre
“al quanto noiosa..” rispose Lucas
“cof, Lucas ha la ragazza, cof” dissi tra un colpo di tosse e l’altro
Lui mi fulminò con lo sguardo
“oh, sono felice di saperlo, vorrei conoscerla”. Mio padre sapeva che a Lucas l’idea di presentargli la sua ragazza non sarebbe piaciuta, ma ci teneva davvero a far parte della sua vita, quindi parlò lo stesso.
“anche Mia ha il ragazzo!” mi urlò contro Lucas alzandosi in piedi
“non hai prove per dire questo!” gli urlai alzandomi anch’io e puntandogli un dito contro.
“è vero, ma prima o poi le avrò, puoi starne certa!” mi rispose guardandomi male
“basta, basta! Sto cercando di fare una telefonata!” si intromise mia madre.
Esatto, non è mai stata molto partecipe della nostra vita, sembrerebbe che l’unica cosa importante per lei sia il lavoro.
“tornate a sedervi e finite di mangiare” disse mio padre, non volendo assistere ad una litigata
Ci sedemmo e tornammo a mangiare o almeno, loro tornarono a mangiare, io tornai a fissare il mio piatto ancora pieno, senza la minima voglia di svuotarlo.
“voglio conoscere la tua ragazza e il tuo ragazzo, quindi li inviterete per cena, tutto chiaro?” ci ordinò mio padre.
“per cena? E ce lo dici ora? Magari ha da fare e non può venire” gli rispose Lucas, cercando una scusa per non far conoscere Emily ai nostri genitori
“tu la inviterai comunque e farai di tutto per farla venire” gli ordinò di nuovo mio padre
“ho 19 anni! Lasciami vivere la mia vita!” gli urlò contro alzandosi da tavola, dopodiché andò in camera sua.
Io non dissi niente, sapevo che stava per dir qualcosa anche a me, quindi attesi
“anche tu farai in modo che lui venga, capito?”
“certo..” risposi senza esitare. Già si sarebbe arrabbiato perché non volevo mangiare, figuriamoci se mi mettevo a urlargli contro; e poi non avrebbe avuto senso, Andy già lo conoscono, non sarebbe successo niente se lo invitavo a cena una volta”.
Presi il mio piatto e lo appoggiai di fianco al lavandino, poi mi buttai sul divano e presi il cellulare dalla tasca. Chiamai Andy: prima lo invitavo meglio era.
“Pronto?”
“ehi, sono Mia”
“ciao Mia! Come va?”
“benissimo.. senti.. ti andrebbe di venire a cena sta sera? I miei genitori hanno deciso di invitare la ragazza di Lucas e hanno colto l’occasione di invitare anche te.” gli spiegai
“va bene, ci vediamo sta sera”
“a dopo” riattaccai.
feci appena in tempo ad appoggiare il telefono che ricevetti un’altra chiamata: era Alis
“ehi, ma che è successo ieri sera? Non mi ricordo proprio niente”
Mi alzai e andai nella mia stanza, così che mio padre non potesse origliare quello che dicevo
“ehm.. è un po’ lunga da spiegare.. ricordi il ragazzo che ti piaceva? Ti sei ubriacata e vi siete baciati per tutto il tempo”
“cosa??” mi rispose urlando, sorpresa e un po’ arrabbiata
“e perché tu non mi hai impedito di fare tutto ciò?” continuò
“non lo sapevo! Ero in giardino con Andy..” cercai di spiegarle
“capisco.. quindi tu hai passato la serata con il rubacuori e hai lasciato noi con i suoi amici”
“più o meno è andata così.. sei arrabbiata?” le chiesi
“naah, ti va se ci vediamo oggi, io te e Mirianne, così ci racconti bene tutti i particolari?”
sembrava proprio che avesse dimenticato tutto quello che le avevo detto prima
“oki, a dopo” riattaccai
Guardai l’ora: tra una telefonata e l’altra si erano già fatte le 14, quindi lanciai il cellulare sul letto e iniziai a prepararmi per uscire.

Erano le 15; io, Alis e Mirianne stavamo passeggiando per la città guardando le vetrine dei negozi.
“allora, cosa è successo ieri?” mi richiese Alis
“ma come.. te l’ho già detto al telefono” le risposi, non capendo cosa volesse dire
“no, non quello: cosa è successo con Andy!”
“bè.. niente di che.. siamo stati insieme.. ci siamo baciati..” risposi
“hehe” mi fece Mirianne
“ma ‘hehe’ cosa??” le dissi ridendo.
Tra un racconto e l’altro, ridendo e scherzando, si fece tardi e io tornai a casa.
Quando arrivai, cercai qualcosa di carino da mettermi e poi bussai alla porta della stanza di Lucas, per vedere se anche lui era pronto.
“entra pure” mi urlò da dietro la porta
io entrai e rimasi meravigliata per quello che vedevo: la stanza era pulita, non c’erano vestiti in giro, il letto era rifatto e ogni cosa era al suo posto.
“che c’è?” mi disse, accorgendosi del mio stupore
“niente niente.. hai sistemato la tua stanza, eh?” dissi, continuando a guardare in giro meravigliata
“si” la sua risposta secca “nel caso in cui dovessi, ehm.. insomma.. portare qui Emily per.. qualche motivo” continuò, abbastanza imbarazzato
“ok” gli dissi “sei pronto?”
“ma si”. Indossava una maglietta a maniche corte marrone chiaro e dei Jeans blu; era vestito come sempre.
Andammo in salotto dove mio padre stava finendo di cucinare e mia madre apparecchiava, tenendo con una mano il cellulare all’orecchio.
Poco dopo suonò il campanello, era arrivata Emily. Lucas aprì e la presentò ai nostri genitori, che furono entusiasti nel vedere che sembrava proprio una brava ragazza. Conoscendo Lucas e i suoi soliti amici, non avrebbero mai pensato di trovare una ragazza del genere a casa nostra quella sera.
Dopo di lei arrivò anche Andy e mio padre fu meravigliato che il mio ragazzo fosse proprio l’amico che aveva da poco conosciuto.

Durante la cena i miei genitori fecero un sacco di domande ai nostri ospiti, e ogni tanto Lucas si intrometteva facendo una delle sue solite osservazioni poco simpatiche; io mi limitai a stare in silenzio, a meno che non mi venisse chiesto di parlare
“c’eri anche tu alla festa di ieri sera?” chiese mia madre ad Andy
In quel momento un boccone mi andò di traverso, e io iniziai a tossire.
“a dire il vero la festa era a casa mia” rispose gentilmente.
Ecco, questo a loro non lo avevo detto per paura che non mi avrebbero lasciato uscire, quindi al momento ero abbastanza preoccupata delle altre domande che avrebbero potuto fargli sulla festa.
Sentita la sua risposta, mia madre mi guardò come per dire ‘dovevi dirmelo’.
Andy si accorse della sua reazione: “ma non si preoccupi, è stata una festa tranquilla”
mia madre tornò a fissarlo e io tirai un sospiro di sollievo
“oh bene.. e cosa avete fatto durante questa ‘festa tranquilla’?” chiese, facendo risaltare le parole ‘festa tranquilla’
“niente di che, abbiamo parlato, ascoltato musica.. le solite cose, giusto per stare un po’ in compagnia”
Mia madre sembrava soddisfatta della risposta, così si zittì e lasciò spazio a mio padre, che iniziò a fare un sacco di domande a Emily. Andy mi aveva proprio salvato il culo.
A fine serata Emily fu la prima ad andare, dicendo che il giorno dopo si sarebbe dovuta alzare presto per uscire con la famiglia, e quindi aveva bisogno di andare a dormire.
Così Lucas, dopo averla accompagnata fuori, si sedette pigramente su un divano e sbuffò, annoiato.
Io e Andy ci sedemmo di fianco a Lucas.
“bella serata?” chiesi a Andy
“insomma” mi rispose Lucas, mettendomi una mano sulla spalla
“guarda che non chiedevo a te” gli dissi ridendo
“sentivo comunque il bisogno di rispondere” continuò
Lo ignorai e provai di nuovo a parlare con Andy: “grazie di aver mentito sulla festa di ieri sera..” gli dissi sotto voce, per non farmi sentire da mio padre
“ah, vi siete dati alla pazza gioia alla festa.. ci avrei scommesso!” si intromise di nuovo Lucas
“non ti puoi fare i fatti tuoi?” gli dissi, sempre sottovoce
“ecco! Ho ragione allora! Hehe furbacchioni, non potete mentire al vecchio Lucas”
mi venne da ridere, ma non aggiunsi nient’altro, o la discussione sarebbe durata secoli.
   
 
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