01/04/2013
4 recensioniLa paura di perderti.
"Hinata, tutto bene ?" La voce di Kiba mi riporta alla realtà."Eh ? Oh, sì ... ero ... persa nei miei pensieri." rispondo io timida.
"Questo mese sei sempre stata distratta, non è da te ..." ribatte lui, mentre ci dirigiamo al campo di addestramento.
Fa un sorriso malizioso e complice che mi mette i brividi e mi fa tremare di paura.
"Successo qualcosa con ... Naruto-kun, magari ?" alza un sopracciglio e si diverte nel vedermi tutta rossa e agitata.
Non sono ancora riuscita a dirglielo, nonostante sia il mio migliore amico.
Il punto è che persino per me è tutto così strano e improvviso ... quasi irreale.
"Ma che dici, Kiba !?" ribatto io, dandogli istintivamente uno schiaffo sulla testa. "Ahia, che male !" si lamenta lui.
Vado avanti, cercando di nascondere il rossore delle mie gote.
"Su, lo sai cha a me puoi dire tutto ..." insiste lui, raggiungendomi. Mi guarda dritto negli occhi e sembra serio.
Mi sento talmente imbarazzata. Non so se farlo o no.
"Prometti di non dirlo a nessuno ?" sussurro io, abbassando il capo.
"Ah, lo sapevo ! Era ora, però ... quell'idiota ce ne ha messo di tempo !" esulta lui, saltellando dalla gioia insieme al suo cagnone bianco.
"Avete già fatto anche ... quello ?" mi domanda lui, avvicinandosi, mentre tiene per le zampe Akamaru. Quello ?!
"Ma che ... NOOO !" urlo io, in mezzo alla strada. Tutti si voltano a guardarci.
Kiba sorride e fa finta di niente, ma io non sono così brava a fingere. Arrossico e abbasso il viso, guardando la strada polverosa.
Qualche volta avevo pensato a come sarebbe fare quello con Naruto ... e mi sono sorpresa dei miei stessi pensieri.
Perchè non ne ero schifata alla sola idea, ma attratta come da qualcosa di proibito che non dovresti avere ma che desideri più di tutto.
Sarebbe ... fantastico ...
Sento un brusio in lontananza e riconosco la voce di Sakura ed Ino. Non sono mai stata arrabbiata con Sakura.
Non era mica colpa sua se piaceva a Naruto. E poi, lei è ed è sempre stata interessata solo a Sasuke.
Ma spesso ho avuto paura che lei capisse quanto Naruto sia favoloso e lo guardasse con i miei occhi, fino ad innamorarsene.
Lo avrei perso, per sempre. E non avrei mai più avuto speranze.
L'amore della mia vita ... lo avrei perduto per sempre.
"Ehi, ragazzi ! Andate ad allenarvi ?" ci saluta la ragazza dai capelli rosa, seguita dall'amica che continua ad insultarla: "Fronte spaziosa, non ho ancora finito con te !"
Vorrei avere anche io una amica come Ino, ma ho solo amici maschi e non mi trovo bene con le ragazze.
Non so mai cosa dire, ho sempre paura che mi giudichino male perchè non sono bella come loro.
E brava a fare festa e ad ubriacarmi, come fanno le normali adolescenti della mia età.
Ma io non sono certo una normale adolescente.
"Bene, ragazze ... Hinata mi stava giusto dicendo che... " inizia Kiba, ma io gli tappo la bocca con la mano.
Improvviso qualcosa per scusarmi: "Stavo dicendo a Kiba che ... che è tardi, siamo in ritardo e dobbiamo sbrigarci ... altrimenti la maestra Kurenai si arrabbia !"
La mia scusa sembra averle convinte: ci salutano e continuano per la loro strada.
Sospiro, sollevata. Kiba ridacchia, divertito come non mai.
"Ma dai ..." protesto io come una bambina inutilmente. Kiba continua a ridere e si tiene la pancia dalle risate.
Per fortuna Sakura non sa nulla ... non so come potrebbe reagire.
Appoggio una mano sulla fronte, rassegnata, e vado avanti a passo di marcia, seguita da Kiba e Akamaru, che ridacchiano entrambi.
*
"Per oggi è tutto, ragazzi ... ottimo lavoro." dice la maestra Kurenai al termine dell'allenamento.
Ma io so che non è abbastanza per raggiungere il livello di Naruto. Ho sempre dovuto rincorrerro.
E lo sto facendo ancora.
Ma non è mai abbastanza e la mia testa è assillata da mille dubbi e dalle immagine del suo volto.
Poi sento all'improvviso le sue labbra sulle mie e le sue mani, che entrano lentamente nella mia maglietta, sfiorandomi la pancia.
E lo vorrei ancora accanto a me, con il suo sorriso infinito ed i suoi occhi color del cielo.
Ma lui non è qui. E potrebbe benissimo non tornare mai più.
Mentre vado in camerino a cambiarmi, la maestra si avvicina a me e mi fa cenno di seguirla nel suo studio.
Che in realtà, è una piccola stanza vicina a quella di suo figlio, dove c'è spazio solo per una scrivania riciperta da documenti e due sedie, una di fornte all'altra.
Chiude la porta e mi chiede: "Hinata, sei sicura di stare bene ?
Hai un po' la testa tra le nuvole, in questo periodo...
Ho parlato con tuo padre: mi ha detto che non sa cosa ti sia preso. Ma che ne è contento, in un certo senso." Mio padre è contento di me ?!
Dopo la sceneggiata che ho fatto ?!
Guardo la maestra con gli occhi sgranati, incredula. Lei conferma, annuendo con la testa, e continua: "Dice che stai diventando più forte.
E non credo intendesse la forza fisica ...
Penso sia molto orgoglioso di te ..." Orgoglioso ?! "Ma mi piacerebbe capire che ti sta succedendo."
Non so bene come spiegarle la situazione perchè non so spiegarla nemmeno a me stessa.
Mi sembra ancora di aver solo sognato. Ma so che non è così. Che è tutto vero, dal primo all'ultimo istante passata con lui.
"Io ... sono sempre stata innamorata di lui." balbetto alla fine, pregando che i miei compagni di squadra non sentano questa conversazione.
"Con lui intendiamo Naruto, giusto ?" mi domanda lei, sedendosi dall'altra parte del tavolo.
Annuisco, rossa in viso e incapace di dire il suo nome in una frase. Lei sorride amorevole e mi invita a continuare con un gesto della mano.
Mi siedo sulla sedia libera e ricomincio: "E ... ultimamente ci siamo ... avvicinati di più.
E lui ... " Non credo di essere capace di proseguire.
"Si è innamorato anche lui di te ?" finisce per me lei. Annuisco ancora, giochicchiando nervosa con le dita.
"Non devi vergognarti di questo. Anche noi ninja proviamo dei sentimenti.
Anzi, sono proprio questi a renderci più forti di quanto non siamo. Come succede a te.
L'amore che provi ... ti da coraggio." mi dice lei, con un sorriso malinconico. E so che sta pensando al maestro Asuma.
E che sista sforzando con tutta se stessa per non piangere davanti a me.
"Ho paura di perderlo." confesso, sentendomi ridicola.
"Lo so." La maestra si alza dalla sedia e mi porta in camera di suo figlio, pregandomi di fare silenzio.
Un piccolo in una culletta da maschietto, azzurra e piena di pupazzetti. Il bambino dai capelli neri che dorme è dolcissimo.
Ha delle stupende manine chiuse a pugnetto e tiene gli occhietti chiusi, respirando pian piano anche con la bocca.
Sorridiamo dolcemente entrambe.
"Lui è il mio nuovo amore. E non lascerò che me lo portino via. Mai."sussurra al mio orecchio la maestra e mi lascia lì, chiedendomi di chiudere piano la porta.
Capisco perfettamente le parole della maestra.
Mi piacerebbe avere un bambino: magari biondo e con gli occhi azzurri ... come Naruto.
Il pensiero mi scalda il cuore.
Chiudo dolcemente la porta dietro di me e lascio che il piccolo dorma serenamente.