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Autore: lulubellula    01/04/2013    5 recensioni
Callie/ Arizona
Gocce di quotidianità, disastri, piccole manie, contrattempi e momenti tragicomici da vivere insieme ad una delle coppie più amate della serie tv.
Buona lettura!
"Dall'ultimo capitolo (Una mongolfiera ripiena di gelato):
“Grazie, Arizona”.
“Di cosa?”.
“Di amare così tanto la tua mongolfiera ripiena di gelato che ti renderà madre”.
“Sempre”.
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Una fredda e nebbiosa giornata di pioggia

Le vie di Seattle sono deserte, le luci dei lampioni sembrano fioche, quasi spente di fronte allapioggia e alla nebbia di un freddo e noioso giorno di novembre, una di quelle giornate in cui si vorrebbe poter restare rintanati in casa, sul divano, sotto una coperta, abbracciati alla persona amata a guardare un vecchio film insieme.

Calliope se ne sta rintanata in casa, ha la febbre, gli occhi lucidi e arrossati, le mani fresche, la fronte piuttosto calda.

Si trova in salotto, sul divano, proprio non ce l’ha fatta a rimanere per più di una manciata di minuti nel suo letto, perciò, verso le nove di mattina, dopo una decina di tentativi falliti ed essere  caduta sul pavimento, si è decisa a farsi aiutare da Mark, che è corso in suo aiuto, dopo aver lasciato Sofia nel suo appartamento per non esporla troppo al contagio e cercare di evitare che si ammalasse anche lei.

Ora sta facendo zapping e bevendo contro la sua volontà un misero brodino di pollo e dello sciroppo per la tosse, che, unita alla febbre, la stava facendo impazzire, letteralmente.

Il resto della mattinata e il pomeriggio le sembrano interminabili, non riesce a trovare la posizione giusta per dormire un po’ e nemmeno un programma interessante che la riesca a distrarre, anzi, a dirla tutta, persino i suoi film preferiti ora le sembrano una vera e propria schifezza.

Attende ancora qualche ora, confortata da Mark che, di tanto in tanto, le porta una tazza di tè, un cuscino più morbido, un sorriso per rischiararle la giornata.

Poi, verso le cinque, comincia a trattenere il respiro, confortata dal fatto che Arizona le ha promesso che avrebbe fatto qualunque cosa pur di rincasare al più presto quella sera.

Aspetta con impazienza una manciata di minuti, poi sente dei rumori provenire dalla porta e vede sua moglie varcare la soglia.

La donna le sorride e appoggia la giacca e la borsa su una sedia, poi si avvicina a lei.

“Ti senti meglio?” le chiede apprensiva, con una nota di senso di colpa nella voce.

Senso di colpa per averla lasciata lì, da sola, ammalata, proprio come quella volta, un paio d'anni prima, in cui aveva finto di non essersi mai presa la varicella e l’aveva osservata per ore, a separarle un vetro, prima di sciogliersi dall’emozione e dalla gelosia e stare stretta a lei, su un letto d’ospedale.

Callie annuisce debolmente soffocando un colpo di tosse e sfregandosi gli occhi con una leggera punta di stizza.

Arizona si avvicina a lei e nota uno strano segno all’altezza della fronte, proprio sopra l’occhio destro.

“Che cosa ti è successo, Callie? Che cos’è questo segno?”.

“Niente”.

“Callie, non prendermi in giro! Questo è qualcosa, non un ‘niente’ come dici tu!”.

Callie si morde il labbro e ribatte: “Non posso dirtelo!”.

Arizona si porta le braccia all’altezza dei fianchi e la guarda con aria accigliata.

“Cos’è, una specie di segreto? Qualcosa di così losco e inconfessabile da non potermi rendere partecipe? Devo iniziare a preoccuparmi, Calliope?”.

Callie sorride all’idea di sua moglie, preoccupata per lei, per un piccolo e insignificante bernoccolo sulla fronte e allora decide di raccontarle tutto.

“Sono caduta dal letto, Arizona. Quando ho sentito che stavi per rientrare in casa per la seconda volta, dopo esserti scordata di nuovo le chiavi di scorta, ho provato ad alzarmi, anche se mi sentivo debole e ti avevo promesso che me ne sarei rimasta buona sotto le coperte sino al tuo ritorno. Sono caduta, ho sbattuto la fronte contro il pavimento e anche la nuca contro il comodino quando ho provato a rialzarmi, è per questo che non ti ho voluto dire nulla, sapevo che ti saresti arrabbiata con me!”.

Lo sguardo di Arizona si scioglie di fronte alle parole innocenti e disarmanti di sua moglie.

“Come hai fatto ad arrivare sin qui? Ti prego, dimmi che non sei venuta strisciando o peggio che ti sei rialzata in piedi, quando in casa non c’era nessuno e saresti potuta rimanere distesa per terra per diverse ore”.

“Mark, non mi sono rialzata da sola, ho afferrato il cellulare che tengo sul comodino e l’ho chiamato. Lui è venuto qui all’istante, mi ha aiutata a rialzarmi e mi ha accompagnata in salotto, sul divano, poi mi ha fatto tenere la borsa del ghiaccio, anzi due borse del ghiaccio, una sulla fronte e una sulla nuca, per un po’. Inoltre mi ha fatto visita altre volte, per  vedere se avessi bisogno di qualcosa, cibo, coperte, conforto… “.

“Conforto?”.

“Non quel tipo di conforto!”.

“Lo spero bene, Calliope, perché sai che potrei ucciderlo questa volta”.

“Arizona, calmati, ti ho promesso di esserti fedele e di amarti tutti i giorni della mia vita, ricordi? E tu mi hai promesso di starmi vicino, in salute e in malattia, perciò ora ti tocca prenderti cura di questa tua povera e imbranata mogliettina con la testa quasi rotta!”.

Arizona ride a queste parole e la bacia lievemente sulla guancia.

“D’accordo, mia povera mogliettina malandata, cosa ti preparo questa sera, brodino di verdure, semolino, pastina?”.

Callie scuote la testa e propone: “Pizza?”.

“Direi di no, almeno per i prossimi giorni dovrai restare a dieta, per non affaticare troppo il tuo organismo”.

“Uffa! Non bastano la tosse e la febbre, ora devo persino digiunare”.

“Non arrabbiarti, Calliope, ascolta, ora ci guardiamo un vecchio film, visto che piove troppo per fare qualsiasi altra cosa e che tu sei ammalata e non puoi alzarti dal divano”.

“E film sia!” ribatte sarcasticamente la donna.

E ad osservarle da lontano, loro due, accoccolate vicine sul divano di casa, sembra di vedere il fotogramma della coppia perfetta, del vero amore, una stretta all’altra a guardare un vecchio film, mentre Callie si addormenta a causa della febbre a dieci minuti dall’inizio e Arizona la osserva sino a tardi, come se lo spettacolo più bello della sua vita non fosse nient’altro che lei.
 
NdA:
Ringrazio tutti coloro che seguono la storia e soprattutto chi mi ha suggerito nuovi prompt per altre storie: arizona giggia lane, _Trixie_ ed _Elizabeth_.
Questa storia è nata a partire da uno degli shot suggeritomi da _Trixie_, che spero abbia gradito il risultato.
A presto
lulubellula
   
 
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