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Autore: Michelle92    01/04/2013    2 recensioni
"Io e Yoko siamo sempre così, a volte capitano questi episodi di “leggera litigata” e ci sfottiamo anche per ore, ma non abbiamo mai avuto bisticci pesanti …ci vogliamo un gran bene, ci veniamo sempre incontro e ci consideriamo sorelle separate alla nascita; Senza di lei sarei persa."
"Vederlo tra le braccia di un'altra mi faceva star male, era come se un pugnale mi colpisse al petto:ma perché? che sentimento stavo provando? forse la risposta mi era abbastanza chiara ma non volevo vederla"
"Pregavo con tutta me stessa, non so a chi, ma continuavo imperterrita a chiedere pietà e aiuto perché il dolore mi stava soffocando : non ero pronta a perdere il mio amico che camminava in bilico tra la vita e la morte, non poteva lasciarci così; Paul, Yoko e io ci stringemmo in un abbraccio perché il dolore ci stava sgretolando..non eravamo forti abbastanza"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonasera ragazze :)
Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia!
Un bacio <3



John e Paul si avvicinavano sempre più a noi con grandi falcate e
mentre Yoko era impegnata a ridere con quei due idioti di Mark e Jim, io cercavo di attirare la sua attenzione per fargli notare i due che si avvicinavano a noi dandogli delle gomitate, ma lei continuava a ridere e scherzare
Quando parlava, non capiva più niente…il mondo intorno a lei spariva e nemmeno una bomba l’avrebbe fatta desistere dalla conversazione
Non avendo nessun supporto morale dalla mia amica, pensai a un diversivo per tenere meglio a bada l’imbarazzo e la preoccupazione che stava crescendo in me
Non ero molto entusiasta del fatto che Paul mi avesse visto con quei due, avevo paura che si facesse un’idea sbagliata sui sentimenti che provavo per lui: certo, nessuno si era ancora dichiarato all’altro ma era ovvio che almeno l’attrazione c’era da parte di entrambi, visto quello che stava per succedere l’altro giorno sul tavolo…se solo Yoko non ci avesse interrotto
Presi in mano il mio cocktail e cominciai a sorseggiare nervosamente, poi mi voltai nuovamente per vedere quanto mancava al loro arrivo, ma erano più vicini di quanto pensassi….troppo vicini
-Ragazze! Eccovi finalmente!- La voce di John, ironica e pungente, attirò l’attenzione di Yoko che si voltò immediatamente
Era caduta dalle nuvole, per fortuna, e finalmente si concentrò sulla situazione che si stava creando
Aveva gli occhi spalancati e preoccupati perché evidentemente ora niente stava andando secondo i piani, e poi perché la faccia di John non sembrava molto felice di vederci là con quei ragazzi
Paul intanto era di fianco a John, bello come il sole, che mi fissava con occhi nervosi e con la bocca serrata…quasi mi volesse uccidere con la sua espressione; i tratti morbidi del suo viso che solitamente gli davano un’aria da ragazzo dolce e premuroso ora si erano fatti duri, rigidi e fermi mostrando tutta la parte più virile che c’era in lui
Era una bella visione, forse anche più del solito ma non prometteva nulla di buono…Avevo paura che si fosse arrabbiato con me per una stupidaggine del genere, una stupidaggine di cui io e Yoko avremo potuto fare a meno
-Ciao ragazzi…che sorpresa!- cercai di rispondere con voce ferma, ma il tentativo fallì alla grande
-Ehi, ciao!- Yoko andava peggio di me, la voce  nervosa tradì il suo stato d’animo ansioso
Jim e Mark osservavano tutta la scena confusi senza capire il motivo di tanta tensione nell’aria, e fortunatamente, per ora tenevano la bocca chiusa
-Vi abbiamo cercato da tutte le parti Yoko, che ci fate qua con questi due?- John non ammetteva repliche alle sue domande, era meglio se io e la mia amica stessimo al suo gioco per evitare altri casini
-E tu Michelle? Perché non mi hai avvisato che ti saresti spostata?- Anche Paul era partito all’attacco e ora mi guardava peggio di prima, come se avessi fatto chissà quale misfatto
-Questi due a chi?- Jim si era alzato in piedi guardando fisso i nostri amici rimasti stupiti dalla sua reazione
Pensavo che la situazione, con tutti questi stati d’animo agitati, potesse precipitare da un momento all’altro
-Chi ti credi di essere? Non permetterti di parlarmi in questo modo, hai capito? Ti dovrei rompere il naso solo perché stavi seduto di fronte alle nostre ragazze- John era furioso, non l’avevo mai visto così arrabbiato…ma la cosa che più mi aveva stupito è che ci aveva chiamato “le nostre ragazze”
-Tu non hai sentito?  se non togli subito via le tua manacce dalla mia ragazza farai la fine che farà il tuo amico se non smette di fare il gallo- A quelle parole, in mezzo alla confusione, mi sentii felice…”la sua ragazza”, la dolcezza e la rabbia con cui l’aveva detto mi faceva impazzire
Ma senza che me ne fossi accorta, Mark teneva una mano poggiata sulla mia coscia e Paul dunque, alludeva proprio a questo
Io ero pietrificata, non ero in grado di muovere un dito
-Che m’importa se è la tua ragazza? A me  lei piace e faccio quello che voglio- Mark rispose con aria spavalda e di sfida
A quelle parole io scacciai subito via la sua mano dalle mie gambe, e allo stesso momento Paul si avvinghiò contro Mark lanciandogli un pugno sul mento
La situazione era ormai andata a rotoli: John andò in soccorso dell’amico, Jim si aggiunse alla rissa e io e Yoko cercavamo di dividere i quattro che rischiavano di farsi male seriamente
Non riuscimmo a fare nulla, era impossibile fermare quei pugni e quegli schiaffi
Stupido locale senza sicurezza! Nessuna guardia del corpo, niente di niente si avvicinò
Se non un mare di gente che  stava tutto intorno senza muovere un dito a guardare quello stupido spettacolo che avevamo causato io e Yoko
-Mi sento una cretina, è tutta colpa nostra…Anche se Paul e John però, potevano evitare quella scenata inutile no?-
-Questo non lo so Michelle! Ma se fossimo restate a casa tutto ciò non sarebbe successo…La prossima volta mi guarderò bene dalle tue stupide idee-
-Ehi, guarda che non ti ci ho portato con la forza!-
-Zitta Michelle!-
In lontananza vidi Ringo e George così mi precipitai verso di loro per chiedere aiuto
-Geo, Ringo aiuto c’è un casino, io e Yoko non…-
George mi prese per le mani che gesticolavano freneticamente
-Michelle, calma! Che succede?-
-John e Paul, se le stanno dando di santa ragione con dei ragazzi-
Ringo guardò George e cominciò a scuotere la testa
-Ecco, se non si cacciano nei pasticci almeno una volta al giorno non stanno bene, su andiamo Geo!-
-Io sono sinceramente stufo, non ne posso più…-
Presi per mano i due e li portai dagli amici
-Oh cristo!- Dette queste parole, dopo aver visto che piega aveva preso la rissa, Ringo si lanciò in mezzo a quel trambusto seguito a ruota da George
Io e Yoko ci guardavamo spaventate e nervose…
Io ero preoccupata sinceramente per Paul, non avrei accettato se si fosse ferito…e pensare che fosse a causa mia mi faceva ancora più male…Speravo con tutta me stessa che ne uscisse illeso, non me lo sarei mai perdonato
-Michelle, perché piangi?-
-…Paul- i miei occhi si persero in un punto lontano, ma in realtà non guardavo niente…speravo solo che lui non fosse ferito
-Lo so, ti capisco…sapere che sono io la causa delle ferite di John mi fa star male-
Dopo pochi secondi inaspettatamente aggiunse con voce sollevata…
-Guarda, Ringo e George son riusciti a separarli!!!-
Le persone che assistevano alla rissa si dileguarono in un batter d’occhio  lasciandoci tutto il campo visivo libero
E la scena che vidi non mi rincuorò affatto: Paul era seduto in un divanetto con del sangue che gli colava dal naso e gli rigava il viso fino al mento, John vicino a lui con un labbro spaccato sporco di sangue e uno zigomo viola
Jim e Mark invece si stavano allontanando altrettanto feriti, ma chi se ne fregava di loro!
Io e Yoko raggiungemmo subito i due seduti nei divanetti
-Paul, come stai? E tu John?- li guardavo con occhi preoccupati ma Paul mi sorrise
-Tutto bene Mich, tranquilla-
-Certo che gli abbiamo fatti neri a quei due, vero Paul?-
-Sei il solito sbruffone John, ma guarda te come sei ridotto! E poi non sono la tua ragazza cretino-
-E io non sono la tua!- aggiunsi alle parole di Yoko guardando  Paul con aria pungente e un  po’ divertita, perché infondo mi era piaciuto il modo in cui era diventato geloso prima
-Noi andiamo a prendere del ghiaccio…- Ringo e George si dileguarono e sparirono in mezzo alla folla che danzava e consumava drink
-L’abbiamo fatto per il vostro bene, quei due volevano solo approfittare di voi…-
-Cosa Paul? Noi sappiamo badare benissimo a noi stesse…che motivo del cavolo per ridurvi così! –
-Voi non conoscete Liverpool bambole, Paul ha detto bene..l’abbiamo fatto esclusivamente per la vostra incolumità!-
-Vi hanno massacrato…-
-Ehi Yoko…non abbiamo niente, è solo un po’ di sangue!-
-Si John, solo un po’ di sangue….Lasciamo perdere!-
Intanto che Yoko e John battibeccavano io cercavo dei fazzoletti in borsa per pulire dal sangue il viso di Paul
-Adesso stai fermo!- Poggiai una mano sulla sua guancia e con l’altra cominciai a tamponare quel sangue vivido che gli sporcava il viso
Il contatto con la sua pelle mi faceva venire i brividi, era così morbida, così vellutata che faceva venire voglia di baciarla
Guardai per un attimo i suoi occhi verde scuro contornati da una moltitudine di ciglia che gli rendevano ancora più dolci, mi catturarono e restammo a fissarci per non so quanto tempo; per ogni attimo che passava lui si avvicinava sempre di più al mio viso facendomi martellare il cuore e sudare freddo, le sue labbra ora sfioravano le mie e…
-Ecco qua il ghiaccio!- Ringo ci guardava divertito e un po’ imbarazzato consapevole di aver interrotto quello che sarebbe stato un bacio mentre George cercava di tirarlo per la giacca e portarlo via
John e Yoko invece non si staccarono, continuarono a baciarsi come se intorno a loro non ci fosse niente e nessuno, erano dolcissimi…John se la teneva stretta e le accarezzava il viso mentre Yoko giocava con i ciuffi dei capelli di Lennon
-Dai, dammi quel ghiaccio Ringo!-
-Paul noi andiamo a bere qualcosa….e quando torniamo a casa vogliamo una valida spiegazione a tutto questo casino!-
-Si Geo, sarà validissima! -Rispose Paul beffardo- ci vediamo dopo!-
-Fate i bravi!- aggiunsi, si i guai per oggi erano stati anche troppi
-Agli ordini signora!- George fece finta di mettersi sull’attenti e poi sparì con Ringo verso il bancone
-Dove ti fa male?- Tenevo lo strofinaccio pieno di ghiaccio in mano e scrutavo Paul per capire la parte più lesa sul quale poggiarlo
-Qui, proprio qui!- indicò l’angolo delle sue labbra, così io ingenuamente mi avvicinai per poggiarglielo ma in un attimo mi strappò il ghiaccio dalla mano e affondò le sue labbra sulle mie
Impreparata a quella sua mossa mi lasciai andare all’istinto e ricambiai il bacio con altrettanta foga e frenesia, assaporavo la sua bocca intrecciando freneticamente la mia lingua con la sua… Era un bacio dolce ma anche malizioso, tutto quello che avevo desiderato da quando l’avevo visto
Avrei voluto che quel bacio durasse all’infinito ma ci dovemmo staccare per prendere aria
Così mi  accarezzò il viso e mi prese per mano intrecciando le sue dita con le mie
-Mi concede questo ballo principessa?-
Ricevere tutte queste attenzioni da Paul mi stava dando alla testa, era come se fossi dentro ad una favola e come se lui fosse il mio principe azzurro
Così io annuì subito sorridendo e arrossendo violentemente
-Aspetta, avviso John-
-No, dai lasciali in pace! Li cerchiamo dopo, non vedi come son teneri?-
-Già, ormai John è andato- Paul mi strinse la mano e ci buttammo nella mischia
Ballavamo a ritmo di rock and roll, per fortuna riuscì a lasciarmi andare quasi subito alla musica e mi scatenai con Paul
Era meraviglioso stare accanto a lui e vederlo ballare
La cosa che più mi disturbava era il fatto che alcune ragazze se lo mangiavano con gli occhi, e questo proprio non lo sopportavo
Anche se lui sembrava non dare importanza alle oche che lo fissavano io ero gelosa, lo volevo tutto per me…non lo avrei mai condiviso con nessuna
Come se il caso avesse voluto aiutarmi, la musica frenetica e veloce si trasformò in un lento da ballare ovviamente in coppia, avendo finalmente l’opportunità di avvicinarmi ancor di più a lui
Fortunatamente Paul, come al solito, prese l’iniziativa e mi cinse dolcemente i fianchi con le sue mani, io mi avvinghiai a lui e poggiai le mie braccia sulle sue spalle avvolgendogli il collo
-Che coincidenza oggi, io qui e tu pure…- cominciò ad ondeggiare trasportando anche me in quel movimento
“Se solo sapesse la verità!” Mi sentivo una perfetta idiota mentre pensavo al motivo per cui io mi trovavo al Cavern, per spiarlo…spiare uno che si era immischiato in una rissa per me
-Ehi, tutto bene? Non sei felice di stare qua… con me?- Paul mi sorrise teneramente e sfiorò il mio naso con il suo
-Non saprei- allungai la mano verso i suoi capelli e cominciai a giocherellare con delle ciocche
-Potrei farti cambiare il forse in un si, se volessi- mi strinse ancor di più per i fianchi facendo congiungere completamente il mio corpo con il suo
Potevo sentire il suo odore invadere le mie narici, le sue mani che mi accarezzavano dolcemente i fianchi e il suo respiro sul mio viso…
-Sei bellissima sta sera, questo vestito ti sta d’incanto-
Poggiò delicatamente le sue dita sul mio viso e mi accarezzò prima una guancia che ormai doveva essere arrossita, poi raggiunse le labbra e cominciò a delinearne i contorni
-Sai, son le labbra più belle che abbia mai visto..-
Avvicinò il suo viso ancora più al mio finché le nostre labbra non si incrociarono e cominciarono a muoversi in sincrono
Ogni suo bacio era unico, ogni volta perdevo il fiato, e ogni volta volevo che durasse per sempre
-Paul, anche tu…-
-Anche io cosa?- spostò una ciocca di capelli che ricadeva sul mio viso e mi guardò incuriosito
-Sei bello…-
-Mai quanto te…-
Continuavamo ad ondeggiare e a scambiarci carezze e baci, come in un sogno…era tutto così speciale che mi fece dimenticare il fatto che Paul, a dire di John, fosse un casanova…magari con me sarebbe stato diverso
-Guarda là…- mi indicò un punto alla nostra destra e vidi John e Yoko che ballavano abbracciati come noi…
-Finalmente John è riuscito a spuntarla con Yoko, quanto l’ha fatta aspettare!-
-Anche la tua amica gli ha dato del filo da torcere…-
-Diciamo che hanno fatto entrambi i preziosi-
-Già, io invece non ho saputo resisterti Mich- e dopo pochi secondi continuò –senti, vorrei chiederti una cosa…-
-Certo, dimmi pure- mi avvicinai alla sua guancia e ci stampai un bacio sopra
La sua espressione era agitata, tesa e insicura…non l’avevo mai visto così, lui che teneva sempre le redini della situazione; non parlava più, non diceva più nulla…iniziavo a preoccuparmi; fortunatamente dopo alcuni minuti interruppe il silenzio con delle parole che mai avrei immaginato di sentirmi dire da Paul
-Vuoi essere la mia ragazza?-
 

 
  
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