CAPITOLO 1

Erano le 6 di mattina e mia madre corse in camera mia urlando:” BRIGITTE ALZATI O FARAI TARDI A SCUOLA!”.

Mi alzai ancora frastornata dalla sua voce stridula. Andai verso il bagno per lavarmi e truccarmi e poi andai a vestirmi. Ero certa che dopo le urla di mia madre,quella

giornata,fosse iniziata con il piede sbagliato.

Una volta pronta,presi il mio cellulare e le chiavi della mia bellissima range rover rossa e andai verso casa della mia migliore amica. Lei è Vicki. Siamo migliori amiche

da quando eravamo all’asilo. Siamo inseparabili! Si,è vero,spesso litighiamo,ma con un abbraccio superiamo tutto! E’ single anche lei come me! Meno male che mi

tiene compagnia.

Una volta arrivata sotto casa sua scesi per suonare il campanello di casa sua per farla uscire di casa,ma fortunatamente non servì. Era già fuori ad aspettarmi.

Salì in macchina e andammo verso scuola.

Ovviamente,come tutte le mattine,durante il tragitto in auto cantavamo come delle pazze scatenate le nostre canzoni preferite.

Arrivate a scuola,notammo subito la presenza di 5 ragazzi,in posizione da gradassi,posizionati davanti alla porta d’entrata. Ma subito non ci fecero ne caldo ne freddo e

continuammo ad andare avanti.

Entrammo a scuola,finchè non ci accorgemmo che quei 5 ci seguivano. Ci fermammo,ci girammo e un ricciolino venne da me,mi prese per mano e mi portò con lui.

Non sapevo dove mi stesse portano,ma io continuai a seguirlo. Intanto,non avevo la minima idea di dove fosse Vicki..

Siamo arrivati nel punto in cui voleva portarmi il ricciolino. Una specie di magazzino,pieno di fiori. Mi guardò e mi disse “Ti ha dato fastidio il fatto che io ti abbia presa

senza dirti nulla?” ero un po spaventata,devo ammetterlo. Ma gli risposi: “N-n-n-o,cioè si,cioè no! Va bene così!” Lui mi accarezzò la faccia e mi disse:” Tranquilla. Ora

siamo assieme,tutto il resto non conta!”

Rimasi scioccata. Era veramente dolcissimo. Non me lo aspettavo.

Lui era bellissimo. I suoi occhi verdi,i suoi capelli ricci,le sue mani che reggevano le mie,ma soprattutto,le sue labbra,così perfette. Suonò la campanella,lo guardai negli

occhi e gli dissi: “Tornerai?”e lui rispose “Certo che tornerò,ormai sei mia.”.

Mi avvicinai e lo baciai sulla guancia. Era troppo presto per un bacio a stampo.

Andai in classe e c’era li Vicki ad aspettarmi.

Le raccontai tutto e lei mi raccontò cosa era invece successo a lei.

Iniziò con il dirmi: “Hai presente lì,il tipo con i capelli corti rasati sui lati?”

“Mmmh,si!”

“Ecco! Si chiama Liam,mi ha chiesto di uscire!”

“Ti ha chiesto che cosaaaaaaaaaaaa?”

“Hai capito,di uscire.”

“E tu? Cioè lui? No,cioè tu cosa gli hai detto? Di si o di no?”

… Continua …