Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: White_owl    01/04/2013    3 recensioni
la mia vita è un mistero, un segreto di mia madre che lei non vuole rivelare a nessuno! Che vita incasinata! Almeno non pensavo che potesse essere peggio, ma come mi sbagliavo!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’altro giorno è venuto un omone gigante a casa, io l’ho visto solo da dietro e sono subito filata in camera mia. Lui e la mamma hanno parlato per molto tempo. Mentre stavo facendo i compiti, da schifo, mi è venuta fame e sono andata in cucina per farmi un panino. Cosa ne sapevo che si erano spostati in cucina per parlare!? Quando, sentendo le loro voci avvicinarsi, mi sono girata a guardare in faccia quel uomo per poco non sono svenuta. - Kat! Kat! Non devi spaventarti! È un amico!- sono rimasta senza parole: mia madre chiamava quella… quella cosa un amico?! Quando mi fui calmata mi sedetti su una sedia e come un esaminatore malvagio (un’imitazione dei miei prof.) chiesi: -Ora mi dovete spiegare cosa succede.- La mamma iniziò a spiegare: -Sai chi sono i tuoi nonni?- -No! Non hai voluto che li conoscessi!- esclamai arrabbiata, interrompendola. -Allora iniziamo da capo, lui è Tyson, il fratello di tuo padre.- rimasi scioccata, un… ciclope era mio zio? Guardai mia madre sempre più arrabbiata, in cerca di spiegazioni. –Ti ricordi la gita che abbiamo fatto al museo di storia greca? E che tu riuscivi a leggere le scritte?- -Certo- Stufo Tyson sbottò: -I tuoi nonni due umani e due dei sono!- -Cosa?! Mi state prendendo in giro, vero?! -No tesoro- poi rivolgendosi a Tyson – bravo! Un modo più delicato per dirglielo no?!- dopo mi disse –è la pura verità, io sono una semidea e tuo padre un semidio.- -E allora ho una nonna dea e uno umano poi un nonno dio e di nuovo una nonna umana?- -Si vedo che hai capito in fretta.- -Ma chi sono?- -Atena e Poseidone, Kat.- Ora capivo tutto, anzi non proprio tutto. -Ma se mia nonna è Atena, perché non riesco ad imparare niente e sono iperattiva?- -Sono così anche io, sono queste le “qualità” che ti salvano la vita in battaglia, mentre sei dislessica perché il tuo vocabolario interno è fissato sul greco antico.- Ora devo fare un mini riassunto nella mia testa: 1. Ho una nonna dea, Atena 2. Ho un nonno dio, Poseidone 3. Le mie qualità migliori sono la dislessia e l’iperattività 4. Ho uno zio ciclope 5. Sono una “semi-semidea”. Ma c’è un’ultima cosa che voglio sapere: -Perché mi hai tenuta lontana dall’acqua’- -In quanto semi-semidea ai i poteri di tutti e due questi dei. Un potere immenso… Potresti arrabbiarti sollevare un’onda/tsunami e fare dei disastri irreparabili… non volevo correre rischi.- Poi Tyson disse a mia mamma: -Devi portarla al campo, Percy- e a sentire questo nome stranamente familiare mia mamma abbassò gli occhi –è stato rapito da Nico Di Angelo! È in pericolo, di sicuro voglio arrivare a lei, ha un’aura semi-divina potentissima, e poi se scoprono che è anche tua figlia accade il finimondo!- Ah però, credono che io sia sorda? I n due secondi ero in macchina con mia mamma e lo zio (mi ci devo ancora abituare a chiamarlo così), durante il viaggio vidi solo una cartello “Servizio Fragole di Delfi 20 miles”. Arrivammo su una collina con scritto, su un cartello, “Campo Mezzosangue”. La scritta era in greco antico ma l’avevo decifrata in mezzo secondo, meglio di come leggo l’inglese! Passammo sotto l’arco dove c’era appeso il cartello ed entrammo nel campo. -Wow!- -Lo so’, è da un bel pezzo che non vengo.- Subito dopo arrivò un centauro , per poco non svenni! Chirone, quello che sembra essere il nome del centauro, mi accompagnò in una capanna, quella di Ermes, l’ho letto dalla scritta sul tetto, dove c’erano un bel po’ di ragazzi di circa la mia età oppure poco più vecchi. Poco dopo iniziai a fare conoscenza, erano tutti molto simpatici, e per la prima volta nella mia vita mi sentivo quasi al mio posto. Feci amicizia con una ragazza, ovviamente figlia di Ermes, che si chiamava Mary Frind. Dai! Sono stata bravissima, mi sono trovata un’amica, se ne trovo un’altra batto il mio record personale! Arrivata l’ora di cena andai con loro, la casa di Ermes, a mangiare. Chiesi a Mary: -Ma come si fa ad andare con le altre case?- lei mi rispose: -Devi essere riconosciuta da tuo padre o tua madre, mio padre mi ha riconosciuto all’inizio dell’anno, è il dio dei ladri e anche il messaggero degli dei; sono contenta che sia lui mio padre! Ora devi andare a fare un’offerta, vediamo se ti riconosce, tanto prima o poi lo faranno, li ha costretti Percy Jackson, quando ha sconfitto Crono. Sai, dalle foto che ho visto, tu hai gli occhi del suo stesso colore.- Andammo a offrire del cibo e io pregai di essere riconosciuta, anche se sapevo già chi ero. Poco dopo, quando mi sedetti tutti si voltarono verso di me con un grande “0h!” di sottofondo. Era appena comparso sopra la mia testa una specie di ologramma: era una specie di moneta con, da una parte un tridente e dall’altra un gufo. Dopo qualche minuto (o forse secondo) scomparve e tutti cominciarono a bisbigliare indicando mi con un dito. Chirone mi prese da parte e mi disse: -Atena mi ha consigliato di metterti nella capanna di Poseidone perché nella sua non c’è così tanto spazio libero, è molto più affollata, ma mi ha detto di lasciarti comunque scegliere.- -Mio padre ha abitato in quella di Poseidone?- -sì- -Allora mi sistemerò lì- Salutai Mary e mi trasferii nella capanna di Poseidone, che era sul bordo del laghetto della canoe (c’era una foto di questo laghetto nel soggiorno di casa mia). In confronto alla capanna di Ermes questa era vuota. C’erano solo tre stanze, ho scoperto che aumentano ogni volta che arriva un nuovo abitante; i miei due coinquilini erano un maschio e una femmina: Valentina Partes e Peter Deen. Parlai un po’ con Valentina e mi spiegò che c’erano sempre state pochissime persone in questa casa, anzi era sempre stata vuota prima che arrivasse Percy Jackson. Ancora quel nome.. mi sembra di averlo già sentito… Con il rumore delle onde del laghetto mi addormentai facilmente. Feci dei sogni molto confusi: mi svegliavo, ma ero una neonata, e vedevo un ragazzo sui 18 anni che mi prendeva in braccio e mi cullava, aveva gli occhi uguali ai miei e accanto a lui c’era un ragazzo, scuro di pelle, con i capelli ricci dai quali spuntavano due piccole corna. Quando mi riappoggiarono nella culla scoprii che l’altro ragazzo aveva, al posto delle gambe, della zampe da capra; era un satiro! Poi tutti e due se ne andarono lasciandomi sola e, quello che penso fosse mio padre, mi salutò con un sorriso, anche se i suoi occhi erano tristi e spenti. Mi svegliai di soprassalto, ed ero tutta sudata. Era appena l’alba. Pochi minuti dopo si svegliarono anche Valentina e Peter.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: White_owl