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Autore: Nayuki911    02/04/2013    1 recensioni
La storia è ambientata nei 17 mesi in cui Ichigo ha perso i poteri.
Sia Ichigo che Rukia non hanno più un contatto oramai da tempo (o forse sì?)
I fatti raccontati riprendono parte del manga, ma quello che accade in quei mesi è del tutto inventato.
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ishida Uryuu, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Kurosaki Isshin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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04. Dreaming

Una figura dai capelli corvini era di spalle, davanti a lui. Non si voltava, restava immobile e silenziosa.
Il ragazzo le si avvicinò, e la chiamò. Niente.
La figura misteriosa era vestita di bianco e da quel che poteva percepire da dietro, aveva le braccia incrociate.
«Rukia? Rukia.. sei tu!?» ma la ragazza non rispose. Si limitò a voltarsi e si diresse verso di lui.
«Rukia.. come.. ehi, ma mi senti?» la fanciulla oltrepassò il suo corpo, come fosse quello di un fantasma.
«Ma che diavolo..? Rukia!»
«Non può sentirti, né vederti. Lei ha perso i poteri.. » una voce profonda tuonò all’improvviso, ma non c’era nessun altro, eccetto loro due.
«Cosa? Chi parla? E che significa che ha.. Ehi!» non appena vide che si allontanava, Il ragazzo allungò di getto la mano, in modo da prenderla per la veste, e magari trattenerla… ma tutto ciò che afferrò fu il vuoto.
 «Rukia!»


Ichigo si svegliò di colpo. Gli occhi spalancati e la mano ancora tesa in avanti, con sua grande sorpresa. Si mise a sedere e notò che era tutto sudato e con i brividi di freddo, quindi si recò in bagno per sciacquarsi il viso.
Quando tornò in camera, si accorse che la finestra era spalancata, ma la cosa lo lasciò indifferente.
Quell’idiota di Kon.. Domani lo aspetta una bella ramanzina! Sarà andato in giro, come suo solito.. bah, purché non usi il mio corpo, può fare quel che vuole.
Quando si sdraiò, tentò di ricordare il sogno. Ma più ci pensava, e più i ricordi si facevano meno lucidi.. così decise di tornare a dormire.




«Kon, eccoti qui! Brutto bastardo!» Ichigo lanciò il piccolo pupazzetto contro l’armadio.
«Ehi! Che ti prende Ichigo?? È forse modo di trattare il tuo migliore amico? E non è il caso di fare baccano a quest’ora del mattino!» Kon era perplesso e ora si massaggiava l’orecchio dolorante.
«Migliore amico un corno! Almeno quando esci la sera, degnati di chiudere la finestra! Ieri notte stavo per morire congelato!» Tuonò Ichigo, mentre si vestiva, con la voce che incalzava un tono sempre più alto.
«Eh!? Ma che dici!? Ieri.. sì ok, sono andato ad ammirare qualche bella pollastrella per la città, ma.. non ho  lasciato la finestra aperta!»
«Come se ti credessi! Al diavolo… stai attento la prossima volta! Se morirò di ipotermia, ti tormenterò da fantasma!» se ne andò sbattendo la porta, e lasciò Kon da solo.
«Ma che gli prende..?»

«OHAYOOOOOOOOOOO, ICHIGOOO!»
«Taci, accidenti!» con un calcio, Ichigo scaraventò suo padre dalle scale e scese in cucina. Vi trovò Yuzu che come suo solito preparava la colazione, e Karin intenta a guardare un programma alla tv.
«Come mai sveglio così presto Onii-chan?» Yuzu lo accolse con un sorriso smagliante, e gli porse una ciotola di riso.
«Presto? Che intendi dire?»
«Oggi è Domenica. Non dirmi che ti sei preparato per andare a scuola.» commentò Karin dal divano. «Ma a quanto pare sì..» aggiunse, dando un’occhiata e notando che il fratello indossava la divisa.
Merda… «Sono solo un po’ assonnato.. oggi non ho dormito bene.» tagliò corto. Prese il riso e cominciò a ingurgitarlo, tanto che nell’arco di due minuti aveva già finito.
«Grazie per la colazione. Beh, mentre che ci sono, uscirò a fare quattro passi. A dopo!» si chiuse la porta alle spalle, ignorando i tentativi vari del padre di trattenerlo per una “riunione di famiglia”.
Camminò a lungo, fino a quando si fermò in riva al fiume.
Guardò il punto in cui sua madre aveva perso la vita.. strinse i pugni e si rannicchiò con la testa serrata alle ginocchia.
Ad un tratto si voltò.
«C’è qualcuno? Ohi, c’è qualcuno? OHIII»
Ma nessuno rispose.
Avrei giurato…
«Ehi, Kurosaki. Che hai da strillare?» Ishida se ne stava lì, ad alcuni metri di distanza. La mano sinistra aggiustava gli occhiali, mentre la destra reggeva una busta di plastica con su scritto “Ago e filo”.
«Ancora il club del cucito, eh? Comunque.. che ci fai da queste parti? Eri tu poco fa a spiarmi?» Ichigo si sedette composto, un po’ più rilassato.
Ishida fece un gesto eloquente «Non è evidente cosa io stia facendo nei dintorni?»  e fece un cenno che indicava la busta. Poi proseguì «E comunque non ti stavo spiando. Sono appena passato di qui, ti ho sentito strillare da lì sotto.»
«Capisco. Mi sentivo osservato, ma sarà stata la mia immaginazione. Beh, buon ricamo!»
«Scherza poco. Era da me che venivi per aggiustare il tuo prezioso peluche.»
«Già. Beh, sì.. giusto.»
«Kurosaki.. c’è una cosa che vorrei chiederti da un po’.»
Ichigo si preparò al peggio «Che c’è, Ishida?»
«Beh, non vorrei essere invadente ma…»
«Fa’ pure.»
«Che diamine ci fai con la divisa scolastica?»

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Non è niente di speciale questo capitolo.. ma.. chi lo sa, magari qualcuno dalla mente geniale potrebbe cogliere qualcosa! :P
Spero che tutti voi abbiate passato delle splendide vacanze di pasqua! ** Io ho un uovo kinder che mi aspetta <3 A presto <3
   
 
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