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Autore: Portos    02/04/2013    1 recensioni
Dormire? Macché una notte disturbata è meglio!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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 Lo fissi.
Sai che è maleducazione, ma lo fissi lo stesso. In fondo che te ne importa?
Conosci fin troppo bene quello sguardo, ma fai lo stesso.
Sorseggi con calma la birra, senza smettere di fissarlo, stranamente quella sera non riesci a staccare lo sguardo da quello del tuo amico.
Quegli occhi.
Sono blu, di un blu cobalto come quello del mare, come un abisso
A volte cogli quella luce ingenua o quando ti fissa curioso inclinando la testa di lato o altre più raramente sembra arrabbiato, allora sembrano diventare di una sfumatura più scura.
E a volte ti chiedi quali pensieri ci corrano dietro, a volte per te è un vero mistero.
“Perché mi stai fissando?” domanda tranquillamente Castiel.
“Niente” rispondi.
“Capisco”
Adesso è Castiel che ti guarda da sopra l'orlo del bicchiere. Sospira.
Bisogna dire che è piuttosto brillo, per via della birra che si è scolato, non essendo abituato a bere.
“Aah come fate voi a bere questa roba?” dice l'angelo indicando la bottiglia di birra vuota.
“La beviamo e basta”
Ti scappa da ridere.
“Sai capisco...con la vita che facciamo, anche noi angeli non siamo molto fortunati” commenta Castiel scuotendo la testa.
“Be' si ma non bevete birra”
“Sei tu che me l'hai offerta, amico” ribatte l'angelo scuotendo la testa.
“Cas, ma non...”
“E meno male che ci sei tu, va” dice l'angelo fissandolo forse divertito.
Tu non dici niente, vedere Castiel in quello stato non è cosa di tutti giorni.
“Passamene un'altra questa sera proprio non gira...”
“Meglio di no, Cas” rispondi.
“Uff...Eddai dammene un altra!”
“No, Castiel sei ubriaco perso”
Però in fondo sai, che Castiel non ha tutti i torti (anche non si sa di quali azioni improprie potrebbe compiere) la serata vi è andata piuttosto maluccio, quindi perché non un seconda birra?
E tu ti convinci che forse va bene così, quindi prendi dal frigobar altre due birre.
“Toh, ma solo per questa volta Cas”
“Grazie”
Cas beve la birra lentamente.
“Ehi Cas ma voi angeli sapete smaltire la sbornia?”
“Il corpo di Jimmy non è abituato a bere” risponde Cas stringendosi nelle spalle.
“Be'...”
“E allora perché bevi?”
“Perché è colpa...lascia stare”
Dean scuote la testa.
“Non è vero, Castiel. Tu, le tue decisioni prendile da solo”
“Come no, come no” ribatte l'angelo con fare aggressivo.
Alla fine anche la seconda birra va.
“Ho le pile scariche...dopo quello che è successo e a me non piace affatto” sospira l'angelo.
Dean ridacchia stupefatto. La faccia di Cas racconta tutto: gli occhi cerchiati, la bocca piegata all'ingiù...ha dovuto affrontare una delle sue tante battaglie in quel suo fottuto paradiso.
Questa confessione non se l'aspettava davvero, in genere i pennuti (come li chiama lui) hanno sempre quel fottuto “orgoglio angelico”.
“Su dai, dai”
Come se avesse abbastanza, l'angelo si alza, ma visto che non ha un minimo senso di equilibrio, è costretto a poggiare le mani sul tavolo.
Santo Cielo, bastano già due birre per per mandarlo a stendere? Pensa il cacciatore quasi divertito.
Dean lo vede e vede s'alza. Lui è già piuttosto abituato alle sbronze.
Castiel si mette finalmente in piedi.
Barcolla, ma non riesce a fare un altro passo che l'angelo perde l'equilibrio...Dean lo soccorre.
“Ehi, ehi dolcezza sei ubriaco fradicio”
“Dolcezza?”
Un'espressione confusa compare sulla faccia di Cas.
“Niente”
Alla fine Dean aiuta l'amico a mettersi sul letto.
“Hai bisogno di dormire”
Negli occhi di Cas compare un moto di irritazione. Non gli è mai piaciuto dormire. Le poche esperienze di sonno che ha fatto non sono mai state piacevoli.
“Però se ci sei tu con me, allora lo faccio”
“Castiel non sei un marmocchio! E poi due uomini non dormono insieme...specialmente se sono amici”
“Ma tu e Sam...”
“Lui è mio fratello e non lo faccio più da tanto tempo”
A proposito dove diavolo è finito, Sam? Sono più di due ore che manca...
Dean prende il telefono.
“Non ricordi che Sam aveva detto che faceva tardi...dai vieni?”
L'altro pare irremovibile sulla decisione. Anzi lo ignora, si limita a frugare nel borsone e a tirargli un pigiama pulito.
“Per...favore, si dice così?” insiste un po' supplichevole l'angelo con la testa inclinata di lato e gli occhi febbricitanti. Castiel sorride. Un ciuffo di capelli neri gli finisce a coprire gli occhi.
Quel sorriso.
A Dean fa un effetto strano quel sorriso da dolce angelo ubriaco che è appena apparso sulle labbra di Cas, il suo cuore comincia battere più forte del solito. E non sa come spiegarselo.
“No, dormo da un'altra parte”
Dean prende il cuscino.
Il divano è scomodo, sembra un asse di legno, ma per lo meno può stare lontano da quell'uccellaccio piumato.
“'Notte Cas”
“Buonanotte Dean”
Le lancette segnano le undici e un quarto, non appena Morfeo fa loro visita: Dean scivola nel sonno quasi subito, anche per l'effetto dell'alcool, Castiel si stringe le lenzuola addosso, sveglio.
Non passa neanche un quarto d'ora che Castiel comincia ad avere gli incubi: immagini si parano dietro alle sue palpebre chiuse di visi mai dimenticati, di sangue e battaglie.
Il respiro si fa corto, le mani artigliano le coperte.
Un gorgoglio gli sfugge dalle labbra.
Dean si sveglia di soprassalto, tanto è leggero il suo sonno.
“Cazzo!”
“Dean, Dean, Dean” lo chiama l'angelo, sembra quasi un campanello d'allarme.
Il cacciatore si alza dal divano e raggiunge il letto. Si sente come un principe idiota che deve andare a salvare una principessa alquanto ammaccata.
Accende la piccola abat-jour.
Gli occhi di Cas sono due laghi di paura, paiono ancora più scuri del solito.
“Possibile che tu debba soffrire attacchi di panico?”
Si siede sul letto accanto a Cas. Lo prende per le braccia e lo scuote gentilmente.
Lentamente l'angelo prende coscienza di sé.
Batte le palpebre.
Si rassicura scoprendo di essere nella solita camera, con il solito cacciatore.
“Dean...?”
“Sì, a salvarti principessa Cassie” risponde Dean in tono ironico.
Dean prende cuscino e si sistema accanto a Cas che lo guarda aria soddisfatta (?).
“Solo per questa notte”
“Dean...”
“Castiel dormi”
“Grazie” sussurra l'angelo voltandosi verso il cacciatore.
“Dormi” sussurra Dean in tono stanco. E con un gesto gentile sposta gli capelli dalla fronte.
Che buon profumo ha, pensi. Qualcosa di vagamente famigliare, forse che sa di casa o qualcosa che si avvicina molto e quasi avresti voglia di affondarci la faccia nell'incavo del collo.
Sono vicini, quasi a sfiorarsi.
E quasi senza accorgersene, Dean Winchester sprofonda alle lusinghe di Morfeo per la seconda volta.


Sam rientra verso mezzanotte passata.
Si è attardato un po' troppo con le ricerche...se non fosse stato per un paio di occhioni castani e una boccuccia zuccherosa.
Strano che le luci siano spente, in genere il suo fratellino sta sempre sveglio a guardarsi qualche film di dubbio gusto.
Con cautela e passo felpato, si cambia di abito.
“Sam...sei tu?” mugugna Dean nel dormiveglia.
“See e chi vuoi che sia?”
Poco dopo, Sam si infila sotto le coperte, pensando che per una notte vada bene ma per una volta, anche se è imbarazzante condividere il letto, specialmente se quello è matrimoniale?
Specialmente se c'è anche un terzo inquilino...di cui il cacciatore non si è accorto...la notte è ancora lunga!


Nota autore: altro exp scemo, stupido e spastico...be' non rec nemmeno per favore! Ci vediamo a pr. con Take Care from me...
Qualcuno conosce l'espressione dormire a fiume?

 
  
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