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Autore: The_Storm    02/04/2013    1 recensioni
Lei:una biondina che dice tutto ciò che le passa per la testa.Bella,sarcastica,intelligente e amante dei bambini. Odia le persone presuntuose ed è cintura nera di Judo, Taiquando,Karate,Jujizu e ha fatto box per due anni e se la cava anche con la spada.
Lui:moro,misterioso,ricco,viziato,egocentrico,presuntuoso,tratta tutti come zerbini e non se ne preoccupa minimamente.
Cosa succederà?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Gli ospiti speciali sono arrivati. Blake si trova nella stanza in cui fa giocare sempre i bambini per mettere un po’ d’ordine,anche se sa bene che fra nemmeno un paio d’ore sarà peggio di prima. –Ciao!- la voce che aveva pronunciato queste parole era così fievole,che Blake credette di essersela immaginata,ma,voltandosi,notò tre bambine che dovevano avere sui 6-7 anni e un bambino sui 10. Fece uno dei suoi migliori sorrisi e si presentò,invitando i piccoli a fare lo stesso. –Io sono Jessy,lei è mia sorella gemella Daisy e loro sono mia cugina Julie e suo fratello Jake.- disse timidamente una delle due gemelle. Blake sorrise e aprì le braccia come a volere un abbraccio per fargli capire che potevano parlare timidamente con lei e loro sembrarono capirlo visto che ricambiarono il sorriso e le saltarono addosso. Blake scoppiò a ridere cadendo con tutti e quattro i bambini sopra di lei. –Allora-disse sempre sorridendo –a cosa volete giocare?- A rispondere fu Jake –Noi non conosciamo tanti giochi,perché non ce ne insegni tu uno nuovo?- propose. Blake ci pensò un po’ su,poi disse –Conoscete il gioco di “Bastian contrario”?- i bambini si guardarono confusi. Poi Daisy rispose –No,come si gioca?- Blake sorrise e cominciò a spiegare le regole. -Praticamente,si sistema qualcuno al centro di un cerchio che faremo noi con un oggetto a piacere in mano ed esegue dei movimenti. Quelli che fanno parte del cerchio,devono fare l’esatto contrario. Per esempio:se quello al centro si siede,tutti gli altri devono alzarsi. Capito?- i bambini sorrisero e annuirono,poi formarono un cerchio, costrinsero Blake a mettersi al centro e cominciarono a giocare. Si divertirono così tanto,che quando Blake controllò l’orologio per vedere che ore fossero,si sorpresero nel constatare che era quasi ora di pranzo e,anche se di malavoglia, scesero in sala da pranzo. Arrivati davanti alla porta della sala,Blake si separò da loro,dicendogli che doveva cambiarsi e aiutare con gli ultimi preparativi per il pranzo. I bambini,anche se un po’ tristi, annuirono e Blake andò nelle cucine per cambiarsi. Quando il pranzo fu pronto lo servì nel più assoluto silenzio e in fretta. Non voleva che le scappasse qualche battutina poco gentile. Arrivati al dessert,chiese quale preferissero tra i due proposti per quel giorno e notò che le ordinazioni erano solo 8 e,guardando la faccia intristita ma allo stesso tempo rassegnata dei 4 bambini, capì che a loro non spettava il dolce. Provò un po’ di rabbia,ma cercò di nasconderla e mise da parte 4 mousse al cioccolato. Quando dopo pranzo andò a riprendere i bambini per continuare a giocare con loro, notò che erano ancora un po’ tristi così gli sorrise e gli strizzò l’occhio. I bambini parvero confusi,ma ricambiarono il sorriso. Tutto questo non sfuggì al fratello maggiore delle due gemelle, che si chiese come fosse possibile che avessero stretto amicizia così presto. Blake portò i 4 nella stanza dei giochi e lì,assicurandosi che la porta fosse chiusa a chiave, gli diede i dolci che aveva nascosto in precedenza nel mini frigo che c’era lì. I ragazzi parvero riaccendersi e saltarono al collo della ragazza,ringraziandola. Per Blake non era una novità;capitava spesso che i genitori non dessero il dolce ai figli per paura che potessero fargli fare una brutta figura sporcandosi, allora interveniva Blake, conservando i dolci per i bambini che non lo avevano ricevuto nel mini frigo che aveva fatto mettere lì appositamente e se qualche genitore gli chiedeva a cosa servisse lei rispondeva che lo usava per metterci il latte o i succhi di frutta o qualsiasi altra cosa che serviva per fare merenda. Dopo aver divorato il dolce, i bambini volevano giocare ancora e Blake propose di colorare e disegnare per un po’, visto che i loro genitori volevano riposare e non potevano fare chiasso. Verso le 16:00, lo zio delle gemelle la avvisò che era ora del riposino e li portò tutti in camera loro. Visto che le pulizie erano già state fatte ed era troppo presto per preparare la cena, Blake decise di riordinare la stanza dei giochi. Quando finì erano appena le 16:20 e i bambini si sarebbero svegliati solo alle 17:30, così decise di leggere un po’. Lei amava leggere. In camera sua aveva un’intera libreria piena di romanzi di tutti i generi. I suoi preferiti erano quelli di Agatha Christie e stava leggendo proprio uno dei suoi libri seduta sul davanzale della finestra della camera dei giochi, quando qualcuno entrò silenziosamente nella stanza. Blake era così presa dal libro,che non si accorse di nulla, quindi,quando quel qualcuno le appoggiò una mano sulla spalla,sobbalzò e,d’istinto, tirò un pugno contro la figura misteriosa ma il suo polso venne prontamente bloccato in una presa ferrea. Accortasi dell’errore,Blake, ritirò la mano e si scusò con il ragazzo che aveva visto insieme agli ospiti che erano arrivati oggi. –Dovresti stare più attenta a chi colpisci,bambolina- le disse con arroganza. Blake cominciò ad innervosirsi. –Le ho già chiesto scusa,non volevo, è stata una reazione impulsiva,ma la prego di non chiamarmi più bambolina.- disse cercando di mantenere la calma e di non tirargli un altro pugno. Quel tipo le stava già antipatico. Si credeva chissà chi e questo Blake lo aveva già capito quando varcò la soglia dell’hotel,per questo si era ripromessa di stargli alla larga in queste due settimane,ma,evidentemente,lui non era dello stesso avviso. –Faresti bene a scusarti come si deve,bambolina- le disse con aria da superiore lui. –E come? Inginocchiandomi e chiedendo pietà? E la smetta di chiamarmi bambolina- questa volta non aveva saputo trattenersi e si era lasciata scappare una delle sue battute. Il ragazzo sembrò innervosirsi,ma Blake non aveva paura. Era già successo con altre persone anche più importanti e ricche di lui e se l’era sempre cavata. –Non fare la spiritosa con me bambolina,non ti conviene- le disse minaccioso. “Eh no bello mio!” pensò Blake “Sarò pure una cameriera,ma non hai il diritto di parlarmi così. Non sei nessuno per farlo”. –Conosco bene cosa mi conviene e cosa no. E le ho già detto di smetterla di chiamarmi in quel modo- tra i due cominciò una gara di sguardi che finì dopo 3 minuti buoni con la vittoria della ragazza. –Non finisce qui- aveva sibilato il ragazzo e se n’era andato sbattendo la porta.”In che guaio mi sono cacciata sta volta?” pensò e,sospirando tornò alla sua lettura. Alle 17:30 quei quattro angeli tornarono e giocarono con lei fino all’ora di cena. Mentre giocavano,lo sguardo di Blake si soffermò parecchie volte sulle gemelle “come fanno a sopportare il fratello?” continuava a chiedersi. Mentre serviva la cena,si accorse dello sguardo del ragazzo fisso su di lei,ma fece finta di nulla, sia per non farsi scappare un’altra delle sue battute,sia per non creare qualche scandalo. Quella sera nel suo letto cercò di pensare a qualche altro gioco con cui far divertire i suoi angeli,piuttosto che a quel pallone gonfiato. ANGOLO AUTRICE Ciao! Allora questa è la mia prima storia e mi dispiace se è un pò scadente ma cercherò di migliorare. Mi dispiace di non aver parlato nel primo capitolo ma avevo da fare. Grazie a tutti quelli che continueranno a seguire questa storia. Ciaooo
  
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