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Autore: Anna Lee    02/04/2013    1 recensioni
Questa è una storia che per quanto possa essere piccola in quelle righe c'è tutto quello che voglio trasmettere a tutti voi. Il suo tema principale è il bullismo, e le conseguenze che questo può comportare, come i disturbi alimentari. Ormai sappiamo tutti che cosa sono... e sappiamo tutti quante morti hanno causato. Per chi è ancora ignorante, i disturbi alimentari sono una malattia. Non è una fissazione. Non è una cosa stupida da sottovalutare. Così come le parole, che peggio di un'arma, possono far del male.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella era una giornata come le altre. Una di quelle tristi e noiose che la piccola Rose abitualmente passava.
Se ne stava lì tutta sola seduta su una panchina in un parchetto vicino casa, era pieno di bambini che saltavano da una parte all’altra e si divertivano insieme, giocando a nascondino o a palla.. oppure a rincorrersi tra di loro senza un motivo ben preciso.

‘’Ahh che bello chissà come si staranno divertendo’’ pensò la bimba incantata nel fissarli..
‘’Forse se vado da loro mi faranno giocare’’ si disse.

Dopo qualche esitazione Rose si alzò dalla panchina su cui era seduta da quasi 2 ore e si avvicinò ad un gruppetto di bambini intenti a raccogliere delle pietroline.


‘’Ciao! Che state facendo di bello?’’ chiese gentilmente con un sorriso a 32 denti.
‘’Ma non vedi? Raccogliamo delle pietre’’ rispose scorbutico uno di loro.
‘’Uhm.. e cosa ci dovete fare?’’ sorrise ancora di più.
‘’Non sono affari tuoi. E adesso sparisci! Cicciona!’’

Gli altri bambini che fino a quel momento si davano da fare a raccogliere da terra gli ultimi sassolini, la fissarono, per poi scoppiare tutti quanti in una risata che a Rose parve un urlo infernale.

‘’Ma cosa vi ho fatto! Volevo solo giocare con voi!’’ disse lei tra le lacrime.
‘’Ma vai via! Sparisci! Guardati sembri un elefante!’’

E ricominciarono a ridere.. nei loro occhi si poteva leggere benissimo la cattiveria che avevano dentro..ignari del fatto che quelle offese per Rose erano delle pugnalate.

‘’Smettetela di ridere vi prego!’’

La bambina prese il suo zainetto e si mise a correre, più che poteva.
Stava scappando dai pregiudizi e dalle sue insicurezze, scappava perché sapeva di non essere abbastanza, di non essere come gli altri vorrebbero che lei fosse. Scappava perché aveva paura. Scappava perché la sua paura era se stessa.


‘’Rose aveva 10 anni quando mise per l’ultima volta piede in quel parco'', raccontò la madre. ‘’Non era la prima volta che la deridevano per il suo aspetto. Lei aveva sempre cercato di andar d’accordo con tutti, ma gli altri bambini la respingevano, sempre per lo stesso motivo." Ho provato a convincerla a mangiare, l’ho portata anche da un medico, ma è stato tutto inutile. Da quel giorno in poi incominciò a mangiare sempre di meno … finché … la mia bambina mi ha abbandonata all’età di soli 12 anni.’’
  
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