(*Fate finta che ci sia un banner figo)
"Summertime Sadness" I think I'll love you forever Like the stars miss the sun in the morning skies Late is better than never Even if you're gone I'm gonna drive, drive
Lo guardai con un leggero, ma evidente, divertimento negli occhi, non pensavo avrebbe avuto il coraggio di presentarsi. "Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Aggiunse vedendo che non avevo alcuna intenzione di rispondere. E fu proprio in quel momento che decisi che mi avrebbe dovuto conquistare. "Rifacciamo tutto da capo allora..." Detto così corse fuori dal bar e con nonchalance rientrò qualche secondo dopo. Con un gesto della mano salutò nuovamente il barista, che molto evidentemente non aveva capito bene cosa stesse succedendo, e si tornò a sedere di fianco a me. "Ciao, il mio nome è Harry... Con chi ho l'onore di parlare?" Questa volta non mi porse la mano ma mi diede una pacca sulla spalla. "Sono cazzi miei!" Sorrisi, scandendo accuratamente ogni singola parola. A differenza di ciò che mi aspettavo, anche sul suo volto si dipinse un sorriso umoristico. "Fammi capire...'Cazzi' è il cognome o il nome?" Con un brusco movimento della mano mi feci notare dal barista che con "molta calma" si diresse verso di me ed 'Harry'. "Potrei avere il conto?" Chiesi tamburellando le dita sul freddo bancone di marmo. "Oh no... Offro io!" Si intromise Harry facendomi indietreggiare di qualche passo. Con la coda dell'occhio vidi formarsi sulla faccia del barista un sorriso divertito. "Allora grazie...Harry!" Sospirai avviandomi verso l'uscita. "Ti aspetto domani 'Cazzi'!" Esultò facendo voltare una vecchietta simile a "Robin Williams" in Mrs. Doubtfire. Sentii solo che mormorò "i ragazzi di oggi..." dopodiché lasciai definitivamente il locale.
"Se non ti conoscessi abbastanza bene penserei che tu stia imitando un scimmia che sbuccia le banane!" Gridò ridendo. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che un ragazzo così di buona famiglia potesse essere un emerito scemo! Ruotai gli occhi al cielo. "Comunque ho capito che tu eri gay a causa del cuoricino rosa che avevi sulla tasca dei jeans..." Sgranai gli occhi alla sua affermazione "cuoricino rosa?" Con la testa Harry annuii "c'era scritto 'love sex, love boy!'" Continuavo a non capire, ero sicuro di non avere dei pantaloni 'simili' a quelli che mi stava descrivendo. "Scherzo! Veramente non ero nemmeno sicuro che tu fossi gay però... Ci ho provato ugualmente!" Mi scappò una lieve risata alla sua dichiarazione... Dovevo aspettarmela! "Questa cosa mi eccita!"esclamò buttandosi letteralmente sul divano di casa mia. "Harry per favore contieniti, ho detto hai miei genitori che sei un bravo ragazzo..." Mormorai quasi supplicandolo, vendendolo infilare un dito nel naso con poca grazia. Che poi infilarsi un dito nel naso non può aver nulla di 'aggraziato' "Proverò a fare il bravo ragazzo..." Alzò le mani in segno di resa. Non ero sicuro di ciò che stavamo per fare. I miei genitori sapevano che ero omosessuale, ma non approvavano in un mio fidanzamento... Tantomeno con uno come 'lui'! "Mi devi promettere che non parlerai di cose che mi potrebbero mettere in imbarazzo..." Mormorai appoggiando le tazzine di the sul piano in marmo. "Cosa intendi con "argomenti imbarazzanti" ?" Lo vidi scrutarmi attentamente con lo sguardo. "Intendo che le uniche cose che dovrai dire sono 'ciao' ed 'è un piacere conoscervi'!" "Ma loro vorranno sapere della mia vita e poi a me piacerebbe raccontare di quando facevo l'astronauta!" Mi soffermarmi sul l'ultima parola che disse 'astronauta' "ma tu non hai mai fatto l'astronauta!" Dopodiché continuai a cercare i cucchiaini da The che mi aveva lasciato in eredità mia nonna prima di morire. "Posso sempre mentire..."
Era circa la ventesima volta che mi ripeteva quella 'storiella' e per farlo stare zitto, sarei stato anche disposto a credergli! "È accaduto tutto ieri notte... Mentre tu eri in ufficio" "Stavo stendendo le mutande e..." Con un bosco movimento delle mani interruppi il suo 'racconto' "Perché stendevi le mutande in piena notte?" Rallentai di poco il passo. "Questo non ti interessa, il seme della questione è che..." "Si dice 'il nocciolo della questione'" lo corressi, sentendomi per un momento come il padre di Harry. "Fatto sta che... Sono stato rapito dagli alieni!" Passai bruscamente una mano sul mio volto. Non potevo veramente essermi innamorato di un tipo 'così'. "Mi hanno ispezionato tutto il corpo ed infine mi hanno morso sul collo..." Aggiunse, indicando un livido che si trovava all'incavo del suo collo. Cosa centrava un morso sul collo con gli alieni? Sapevo che Edward Cullen era un vampiro ma non che era anche un 'alieno'... Solo poi capii. "Harry..." Lo richiamai mentre con la coda dell'occhio si ispezionava ancora lo strano segno. "Ti ho detto tante volte di non guardare Mistero e dopo leggere la saga di 'Twilight'" Era ormai diventata una sua abitudine, ma non tutte le abitudini erano giuste! "Ma... Ma... Enrico Ruggeri ha detto che in caso di rapimento alieno bisognava chiamare la redazione di..." "Ma tu non sei stato rapito dagli alieni!"
"Sei pronto?" Mi risvegliò lui. "Devo solo più mettere le camicie in valigia..." Gridai facendo scorrere sotto i miei occhi ogni singolo indumento che si trovava nell'armadio. "Ricordati di portare quel completino sexy..." Al sentir pronunciare quelle parole, le mie guance arrossarono. "Harry..." Lo intimai di smettere. "Stavi così bene con quel..." Riattaccai bruscamente la chiamata. Come si faceva a ricordare sempre tutto? Il cellulare iniziò a squillare. "Pronto..." "Stavo scherzando!" Sentii ridere dall'altro capo del telefono. Ogni volta che sentivo la sua celestiale risata, il mio cuore faceva dei balzi di gioia. "Sto uscendo di casa ora, tra venti minuti dovrei essere da te!" Mi avvertì Harry e per la prima volta dopo molto tempo sentii nella sua voce della serietà. "Ehy Liam, ricorda una cosa... Ti amo!" Per quante persone fantastiche ci potessero essere al mondo, avrei sempre scelto senza dubbio Harry.
I think I'll love you forever Like the stars miss the sun in the morning skies Late is better than never Even if you're gone I'm gonna drive, drive Non riuscivo proprio a spiegarmi il perché Harry fosse in ritardo di bene quaranta minuti. Era sempre stato un ragazzo più che puntuale! Provai a ricomporre il numero "risponde la segreteria telefonica di..." Lasciai scivolare il telefono sul letto e con un rumoroso tonfo mi lasciai scivolare anche io. Il sole fuori splendeva, era proprio il giorno giusto per partire... Non era da me 'preoccuparmi' ma avevo provato a chiamarlo più di trenta volte e nessuno mi aveva mai risposto. Dopo qualche secondo decisi di infilare le scarpe e raggiungere la casa di Harry. Non distava molto da casa mia e a piedi ci sarei arrivato velocemente! Presi le chiavi e il cellulare, in caso mi avesse richiamato, e senza nemmeno controllare se avessi chiuse bene la porta d'entrata, mi fiondai fuori dall'edificio. Stranamente una delle due corsie stradali era vuota "staranno ricostruendo le tubature, come sempre!" Pensai, lasciando che un sorriso si dipingesse sul mio volto. Che Harry fosse stato fermato dal proprietario di casa? Dopotutto accadeva molto sovente! Spostai lo sguardo su un gruppo di persone che affollava in mezzo strada, prima che la mia attenzione fosse catturata dal rumore dell'ambulanza. Arrivava in tutta fretta, senza nemmeno far conto delle numerose persone che avrebbe potuto investire. Sentii un lontano "era un ragazzo così giovane...". Al sentir pronunciare quelle parole, quasi senza nemmeno rendermene conto, le mie gambe iniziarono a correre verso il presunto posto dell'incidente. Ero fuori di me, speravo che il mio sesto senso si sbagliasse...
Non avevo avuto il coraggio di avvicinarmi alla sua lapide. Da lontano continuavo a sorvegliarla. La foto su di essa lo ritraeva sorridente, come sempre, con i suoi occhi verdognoli alluminati dalla felicità. Nessuna frase rendeva la sua lapide diversa dalle altre, se non il nome. 'Harry Edward Styles' I suoi genitori non avevano nemmeno partecipato alla messa di addio. Troppo impegnati con il loro 'stupido lavoro' Come poteva essere più importante di un figlio? Un ragazzo così giovane strappato alla vita... Gli occhi bruciavano, non avrebbe voluto che piangessi ma era l'unica cosa che mi restava da fare. La mia vita ormai non aveva più un senso. Eravamo nati per amarci.
I think I'll love you forever Like the stars miss the sun in the morning skies Late is better than never Even if you're gone I'm gonna drive, drive
|