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Autore: Moody_    02/04/2013    3 recensioni
Estrassi dalla tasca interna del giubbotto la rivoltella.
Era di Harry.
Feci scorrere un dito sulla lunghezza dell'oggetto.
Finalmente Harry e io ci saremmo ricongiunti.
Con estrema calma la poggiai sul cuore.
Solo un colpo.
Non avrei potuto sbagliare.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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"Summertime Sadness"


I think I'll love you forever 
Like the stars miss the sun in the morning skies 
Late is better than never 
Even if you're gone I'm gonna drive, drive 

 

 

 

 


 

"Piacere..." Mi porse la mano "il mio nome è Harry" 
Lo guardai con un leggero, ma evidente, divertimento negli occhi, non pensavo avrebbe avuto il coraggio di presentarsi.
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?" Aggiunse vedendo che non avevo alcuna intenzione di rispondere.
E fu proprio in quel momento che decisi che mi avrebbe dovuto conquistare.
"Rifacciamo tutto da capo allora..." Detto così corse fuori dal bar e con nonchalance rientrò qualche secondo dopo.
Con un gesto della mano salutò nuovamente il barista, che molto evidentemente non aveva capito bene cosa stesse succedendo, e si tornò a sedere di fianco a me.
"Ciao, il mio nome è Harry... Con chi ho l'onore di parlare?" Questa volta non mi porse la mano ma mi diede una pacca sulla spalla.
"Sono cazzi miei!" Sorrisi, scandendo accuratamente ogni singola parola.
A differenza di ciò che mi aspettavo, anche sul suo volto si dipinse un sorriso umoristico.
"Fammi capire...'Cazzi' è il cognome o il nome?" 
Con un brusco movimento della mano mi feci notare dal barista che con "molta calma" si diresse verso di me ed 'Harry'.
"Potrei avere il conto?" Chiesi tamburellando le dita sul freddo bancone di marmo.
"Oh no... Offro io!" Si intromise Harry facendomi indietreggiare di qualche passo.
Con la coda dell'occhio vidi formarsi sulla faccia del barista un sorriso divertito.
"Allora grazie...Harry!" Sospirai avviandomi verso l'uscita.
"Ti aspetto domani 'Cazzi'!" Esultò facendo voltare una vecchietta simile a "Robin Williams" in Mrs. Doubtfire.
Sentii solo che mormorò "i ragazzi di oggi..." dopodiché lasciai definitivamente il locale.

 



I ricordi continuavano a riaffiorare nella mia mente mentre l'aria gelida di Seattle si scontrava sul mio volto.
Ero sicuro che non sarebbe dovuto andare tutto così...
Lentamente lascia cadere lo sguardo sulla parte di città che si intravedeva dal tetto dell'hotel in cui Harry e io ci eravamo dati il primo bacio.
Non avrei voluto e nemmeno dovuto ripensare a tutto ciò che avevo passato insieme a lui ma... i pensieri mi erano piombati in testa senza nemmeno che io me ne accorgessi!



 

"Come hai fatto a capire che io... Cioè che..." Cercai di farmi capire gesticolando con le mani.
"Se non ti conoscessi abbastanza bene penserei che tu stia imitando un scimmia che sbuccia le banane!" Gridò ridendo.
Non riuscivo a capacitarmi del fatto che un ragazzo così di buona famiglia potesse essere un emerito scemo!
Ruotai gli occhi al cielo.
"Comunque ho capito che tu eri gay a causa del cuoricino rosa che avevi sulla tasca dei jeans..." 
Sgranai gli occhi alla sua affermazione "cuoricino rosa?" 
Con la testa Harry annuii "c'era scritto 'love sex, love boy!'" 
Continuavo a non capire, ero sicuro di non avere dei pantaloni 'simili' a quelli che mi stava descrivendo.
"Scherzo! Veramente non ero nemmeno sicuro che tu fossi gay però... Ci ho provato ugualmente!"
Mi scappò una lieve risata alla sua dichiarazione... Dovevo aspettarmela!



"Questa cosa mi eccita!"esclamò buttandosi letteralmente sul divano di casa mia.
"Harry per favore contieniti, ho detto hai miei genitori che sei un bravo ragazzo..." Mormorai quasi supplicandolo, vendendolo infilare un dito nel naso con poca grazia.
Che poi infilarsi un dito nel naso non può aver nulla di 'aggraziato'
"Proverò a fare il bravo ragazzo..." Alzò le mani in segno di resa.
Non ero sicuro di ciò che stavamo per fare.
I miei genitori sapevano che ero omosessuale, ma non approvavano in un mio fidanzamento...
Tantomeno con uno come 'lui'!
"Mi devi promettere che non parlerai di cose che mi potrebbero mettere in imbarazzo..." Mormorai appoggiando le tazzine di the sul piano in marmo.
"Cosa intendi con "argomenti imbarazzanti" ?" Lo vidi scrutarmi attentamente con lo sguardo.
"Intendo che le uniche cose che dovrai dire sono 'ciao' ed 'è un piacere conoscervi'!" 
"Ma loro vorranno sapere della mia vita e poi a me piacerebbe raccontare di quando facevo l'astronauta!"
Mi soffermarmi sul l'ultima parola che disse 'astronauta' "ma tu non hai mai fatto l'astronauta!" Dopodiché continuai a cercare i cucchiaini da The che mi aveva lasciato in eredità mia nonna prima di morire.
"Posso sempre mentire..."

 



Un sorriso quasi infantile comparve sul mio volto mentre ripensavo a tutte le volte in cui Harry mi aveva cercato di convincere che lui era stato un 'astronauta'.
Gli era sempre piaciuto fantasticare sui possibili, ma improbabili, lavori che avrebbe potuto fare, anche se alla fine si era sempre ritrovato a studiare in un università, per diventare avvocato, proprio come desiderava suo padre.



 

"Ti assicuro che non sto mentendo!" Continuò, tendendo un passo veloce per riuscire a starmi dietro.
Era circa la ventesima volta che mi ripeteva quella 'storiella' e per farlo stare zitto, sarei stato anche disposto a credergli!
"È accaduto tutto ieri notte... Mentre tu eri in ufficio" 
"Stavo stendendo le mutande e..." Con un bosco movimento delle mani interruppi il suo 'racconto' 
"Perché stendevi le mutande in piena notte?" Rallentai di poco il passo.
"Questo non ti interessa, il seme della questione è che..." 
"Si dice 'il nocciolo della questione'" lo corressi, sentendomi per un momento come il padre di Harry.
"Fatto sta che... Sono stato rapito dagli alieni!" Passai bruscamente una mano sul mio volto.
Non potevo veramente essermi innamorato di un tipo 'così'.
"Mi hanno ispezionato tutto il corpo ed infine mi hanno morso sul collo..." Aggiunse, indicando un livido che si trovava all'incavo del suo collo.
Cosa centrava un morso sul collo con gli alieni?
Sapevo che Edward Cullen era un vampiro ma non che era anche un 'alieno'...
Solo poi capii.
"Harry..." Lo richiamai mentre con la coda dell'occhio si ispezionava ancora lo strano segno.
"Ti ho detto tante volte di non guardare Mistero e dopo leggere la saga di 'Twilight'" 
Era ormai diventata una sua abitudine, ma non tutte le abitudini erano giuste!
"Ma... Ma... Enrico Ruggeri ha detto che in caso di rapimento alieno bisognava chiamare la redazione di..."
"Ma tu non sei stato rapito dagli alieni!"

 



Constatai che non avevo mai avuto discussioni accese con Harry.
Non credo che nessuno si sarebbe mai potuto arrabbiare con una persona del genere.
Anche se rimango e rimarrò sempre dell'idea che Harry aveva tanti difetti ma un pregio che li superava tutti: riusciva sempre a farti tornare il sorriso!
In questo momento avrei tanto avuto bisogno di lui qui al mi fianco...
Un'altra folata di aria gelida colpì il mio viso.

 

 

 

"Sei pronto?" Mi risvegliò lui.
"Devo solo più mettere le camicie in valigia..." Gridai facendo scorrere sotto i miei occhi ogni singolo indumento che si trovava nell'armadio.
"Ricordati di portare quel completino sexy..." Al sentir pronunciare quelle parole, le mie guance arrossarono.
"Harry..." Lo intimai di smettere.
"Stavi così bene con quel..." Riattaccai bruscamente la chiamata.
Come si faceva a ricordare sempre tutto? 
Il cellulare iniziò a squillare.
"Pronto..." 
"Stavo scherzando!" Sentii ridere dall'altro capo del telefono.
Ogni volta che sentivo la sua celestiale risata, il mio cuore faceva dei balzi di gioia.
"Sto uscendo di casa ora, tra venti minuti dovrei essere da te!" Mi avvertì Harry e per la prima volta dopo molto tempo sentii nella sua voce della serietà.
"Ehy Liam, ricorda una cosa... Ti amo!"
Per quante persone fantastiche ci potessero essere al mondo, avrei sempre scelto senza dubbio Harry.

 

 


Spostai il mio sguardo su un viale particolarmente illuminato.
Quante volte mi ero pentito non don aver risposto dicendo "ti amo anche io!" 
Però ora era troppo tardi per avere dei rimorsi...
Lui era il mio mondo.
Rimarrò sempre dell'idea che eravamo nati per amarci e che io senza di lui non ero più niente.
Come alla luna mancano le stelle, a me manca Harry.

 

 

 

I think I'll love you forever 
Like the stars miss the sun in the morning skies 
Late is better than never 
Even if you're gone I'm gonna drive, drive 



Non riuscivo proprio a spiegarmi il perché Harry fosse in ritardo di bene quaranta minuti.
Era sempre stato un ragazzo più che puntuale!
Provai a ricomporre il numero "risponde la segreteria telefonica di..." 
Lasciai scivolare il telefono sul letto e con un rumoroso tonfo mi lasciai scivolare anche io.
Il sole fuori splendeva, era proprio il giorno giusto per partire...
Non era da me 'preoccuparmi' ma avevo provato a chiamarlo più di trenta volte e nessuno mi aveva mai risposto.
Dopo qualche secondo decisi di infilare le scarpe e raggiungere la casa di Harry.
Non distava molto da casa mia e a piedi ci sarei arrivato velocemente!
Presi le chiavi e il cellulare, in caso mi avesse richiamato, e senza nemmeno controllare se avessi chiuse bene la porta d'entrata, mi fiondai fuori dall'edificio.
Stranamente una delle due corsie stradali era vuota "staranno ricostruendo le tubature, come sempre!" Pensai, lasciando che un sorriso si dipingesse sul mio volto.
Che Harry fosse stato fermato dal proprietario di casa?
Dopotutto accadeva molto sovente!
Spostai lo sguardo su un gruppo di persone che affollava in mezzo strada, prima che la mia attenzione fosse catturata dal rumore dell'ambulanza.
Arrivava in tutta fretta, senza nemmeno far conto delle numerose persone che avrebbe potuto investire.
Sentii un lontano "era un ragazzo così giovane...".
Al sentir pronunciare quelle parole, quasi senza nemmeno rendermene conto, le mie gambe iniziarono a correre verso il presunto posto dell'incidente.
Ero fuori di me, speravo che il mio sesto senso si sbagliasse...

 

 


Ma non era così, avevo ragione...
Purtroppo questa volta anche se con molto ritardo, ci avevo visto lungo!
Se solo fossimo partiti qualche ora prima o in un altro giorno, in un altro mese... Se avessi abitato in un'altra strada, in un altro quartiere o città...
Tu ora, saresti ancora qui, vicino a me.
Stringeresti la mia mano nella tua e sorrideresti nel vedere il rossore sul mio volto.
La tua chioma mora non riuscirebbe a stare ferma al contatto con questo vento gelido.

 

 

 

Non avevo avuto il coraggio di avvicinarmi alla sua lapide.
Da lontano continuavo a sorvegliarla.
La foto su di essa lo ritraeva sorridente, come sempre, con i suoi occhi verdognoli alluminati dalla felicità.
Nessuna frase rendeva la sua lapide diversa dalle altre, se non il nome.
'Harry Edward Styles' 
I suoi genitori non avevano nemmeno partecipato alla messa di addio.
Troppo impegnati con il loro 'stupido lavoro'
Come poteva essere più importante di un figlio?
Un ragazzo così giovane strappato alla vita...
Gli occhi bruciavano, non avrebbe voluto che piangessi ma era l'unica cosa che mi restava da fare.
La mia vita ormai non aveva più un senso.
Eravamo nati per amarci.

 

 


"Caro Harry, se tu ora mi stai guardando sappi che... ti amo!" con dei passi molto lenti mi avvicinai sempre di più alla ringhiera del balcone.
"La mia esistenza senza di te non ha più senso..." 
Ero sicuro che avrei trovato un modo per riscattarmi da ciò che avevo passato.
Che avrei riniziato a vivere.
Ma l'unica verità era che non ero abbastanza forte per fare tutto ciò.
Non ne avevo più le forze.
Non avrei mai avuto le forze.
Era impossibile dimenticare Harry.
Il suo sorriso.
Le sue fossette che facevano venir voglia di baciarlo.
I suoi occhi, sempre pieni di felicità.
La sua voglia di vivere.
La vita con lui era stata ingiusta.
Il fiato iniziò a mancarmi quando mi resi conto dell'altezza che separava me dalla terra.
Estrassi dalla tasca interna del giubbotto la rivoltella.
Era di Harry.
Feci scorrere un dito sulla lunghezza dell'oggetto.
Finalmente Harry e io ci saremmo ricongiunti.
Con estrema calma la poggiai sul cuore.
Solo un colpo.
Non avrei potuto sbagliare.
Sospirai e premetti il grilletto.

 

 

 

I think I'll love you forever 
Like the stars miss the sun in the morning skies 
Late is better than never 
Even if you're gone I'm gonna drive, drive 

 

































Shuez!
Ciao a tutte... Credo che in questo momento la maggior parte di voi mi stia odiando.
Francamente nemmeno a me piace molto come trama solo che... Nella vita non sono tutte rose e fiori!
Ho preso spunto dalla canzone 'Summertime Sadness' di Lana Del Rey
Lei ha scritto quella canzone in onore della sua migliore amica che è morta in un incidente stradale mentre la stava andando a prendere.
Trovo che sia una cosa stupenda e quindi ho voluto proporre questa One-Shot.
Inoltre da come avrete notato ho messo una coppia omosessuale (Harry/Liam) anche se non credo in una loro reale storia d'amore.
Li ho solo usati come cavie!

Questa è la mia prima One-Shot quindi mi farebbe piacere un vostro parere, accetto critiche...
Ne approfitto anche per augurarvi Felice Pasqua & Pasquetta (anche se in ritardo!) 
Ora mi dileguo...
Un bacione.
Francesca

   
 
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