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Autore: LarryBeliever    02/04/2013    2 recensioni
È se avessi immaginato quello che provava Harry al suo primo provino ad XFactor?
Buona lettura.
LarryBeliever.
Genere: Generale, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Harry, piccolo, alzati o farai tardi.- 
Aprii lentamente gli occhi e il panico prese il sopravvento su di me: era il fatidico giorno, il motivo per cui avevo passato intere notti insonni, quello da cui sarebbe dipeso anche il mio futuro.
Rimasi a fissare il soffitto giallognolo della mia camera da letto ancora per alcuni istanti, poi mi misi a sedere sul letto.
Avevo la mente completamente offuscata da mille pensieri, mille punti interrogativi.
Il cuore a mille ed era solo l'inizio.
Scesi in cucina e trovai mia madre, Anne, seduta al tavolo.
-Tesoro...- esordì cercando di tranquillizzarmi non appena mi vide sotto l'uscio della porta.
Le sorrisi tentando, forse, di sembrare sicuro di me.
Mi sedetti e presi a fissare il vuoto.
Avevo paura, terribilmente.
-Mangia qualcosa, sarai più in forze...- mi sorrise comprensiva.
Annuii piano e versai del succo di arancia nella tazza.
Afferrai quest'ultima, ma la mia mano  iniziò a tremare gettandone così, metà del contenuto sulla tovaglia immacolata.
-F...Faccio io, mamma.- presi uno strofinaccio facendo cadere la zuccheriera.
-Ehi, Harry, respira. Andrà tutto bene.-  mi rassicurò lei prendendomi dolcemente la pezza dalla mano. 
Annuii nuovamente.
-E poi anche se non fosse, non sarebbe la fine del mondo, no? Insomma potresti fare tanti altri lavori oltre che il cantante, ci saranno sicuramente altre possibilità.- continuò, ma vedendomi ancora incerto, chiarì -Avanti, Harry, sei un ragazzo in gamba! Non puoi farti buttare giù così da un provino!- 
Sentii la rabbia ribollire, quella donna non mi capiva -Mamma la musica è la mia vita, il mio tutto, e non riesco ad immaginarmi a fare altro in un futuro prossimo!- 
-Allora è questa la tua strada, è questo il tuo destino, e non devi permettere a niente o a nessuno di ostacolarti!- sorrise, ma io non ero ancora convinto. 
Salii in camera mia e chiusi la porta sbattendola.
Le parole di mia madre mi rimbombarono nella mente.
Un sorriso amaro mi si disegnò sulle labbra.
Perché io dovrei essere speciale? Perché io dovrei potercela fare?
Tanti sono caduti, perché io dovrei riuscire ad oltrepassare l'ostacolo?
Mentre questi pensieri mi tormentavano, andai a fare una doccia. 
Ne uscii poco dopo, ed indossai i vestiti puliti.
Scesi di nuovo e presi il foglietto con il luogo dove si sarebbero tenuti i provini.
Salutai mia madre che mi avrebbe raggiunto più tardi, ed uscii chiudendomi la porta alle spalle.
Presi un respiro profondo e mi avviai verso l'indirizzo indicato.
Man mano che mi avvicinavo, il mio cuore cominciava a battere più velocemente.
Arrivai davanti ad un enorme edificio tinto di un celeste chiaro.
Entrai e richiesi allo sportello il numero con il quale avrei partecipato: 165998.
Mi sedetti sulle scale all'esterno ad aspettare il mio turno.
Dov'era mamma? 
Aveva detto che mi avrebbe raggiunto, ma non la vedevo da nessuna parte...
Le ore passarono lentamente mentre  le mie insicurezze rimasero per tutto il tempo, anzi aumentarono.
-Styles...Harry!- chiamò a gran voce un addetto. 
-Sono...Sono io!- risposi a bassa voce, improvvisamente pentito di essermi iscritto tempo prima, e il ragazzo non mi sentì.
-Styles Harry, questa è la tua ultima opportunità!- 
Mi sentì mancare.
E se non mi fossi presentato?
Se non avessi risposto?
Forse, però, ne sarebbe valsa la pena di fare il provino, mi risposi.
Mi alzai, questa volta più determinato, e gridai -Sono io! Styles Harry, Harry Styles, sono io!- 
Il ragazzo annuì annoiato e mi fece strada.
Presi a torturarmi le labbra mordendole per l'agitazione.
Arrivammo davanti ad una piccola scaletta che portava sul palcoscenico.
Il ragazzo mi avvisò -Ora che finisce questo provino c'è un altro ragazzo e poi ci sei tu.- 
Feci cenno di aver capito col capo, ma ero troppo stordito.
L'addetto alzò le spalle disinteressato e se ne andò.
Chiusi gli occhi e mi dissi che ce la potevo fare.
Lo dovevo fare per mamma, per Gemma, mia sorella, e per far vedere a mio padre cosa ero riuscito a diventare anche senza una figura paterna sempre presente come era stato lui.
Presi un altro respiro.
Il ragazzo prima di me salì sul palco ed iniziò a cantare.
Era davvero bravo, ma a quanto pareva i giudici non la pensavano come me dato che ricevette due no e un si. 
Toccava a me.
-Il prossimo!- mi chiamò Simon Cowell.
Scossi i capelli con un gesto veloce della mano e mi girai.
C'era mia madre che sorrideva.
Da quanto era lì? E c'era anche Gemma!
-Vai piccolo, io credo in te.- mi sussurrò mandandomi un veloce bacio sulla fronte.
Le sorrisi di rimando e mi avviai verso il palcoscenico.
I fari mi accecarono e chiusi gli occhi.
Li riaprii.
Ero in uno stato confusionale e il pubblico applaudiva.
Simon chiese qualcosa ma non capii cosa quindi mi rivolsi ai giudici con un sorriso incerto -Salve.- 
-Piacere di conoscerti, tu sei?- domandò più chiaramente Simon.
-Sono Harry Styles.-
Il pubblico applaudì e io mi feci coraggio.
-Ok Harry, quanti anni hai?- continuò.
-Sedici.- risposi prontamente.
-Bene, parlaci un po' di te.- 
Iniziai a parlare della scuola, del mio lavoro alla panetteria, e quando parlai di quest'ultimo, mi si stampò un sorriso sul volto per via di Jasmine, una ragazza che lavorava con me per cui avevo da sempre una cotta.
Continuai parlando del mio futuro e di cosa avrei voluto studiare. 
-Perfetto.- disse Simon una volta finito di presentarmi -Cosa ci canti?- 
-Isn't she lovely, Stevie Wonder.- 
Inizia a cantare e man mano che le parole uscivano dalla mia bocca, acquisivo più sicurezza.
 
Isn't she lovely,?
Isn't she wonderful?
Isn't she precious? 
Less than one minute old
And i never thought through love we'd be making one as lovely as she.
But isn't she lovely made from love.
 
Una volta finito, i dubbi iniziarono ad assalirmi nuovamente.
E se fosse stato troppo breve come pezzo? 
Forse avevo stonato e non me ne ero nemmeno accorto.
-Sono molto contenta che tu abbia cantato a cappella, siamo riusciti a sentire la tua splendida voce!- affermò Nicole. 
-Grazie.- le sorrisi sincero.
-Si, ma penso che tu sia troppo giovane, non hai abbastanza sicurezza.- chiarì Louis.
Ecco, era tutto finito, il mio sogno caduto in pezzi lentamente. 
-Non conta l'età se sei bravo.- lo contraddisse Simon e un barlume di speranza si riaccese in me e non si spense più.
Lo ringraziai.
Iniziai a mordicchiarmi l'interno della guancia come ero solito fare quando ero nervoso. 
-Ok Harry, per ottime ragioni ti dico di no.- iniziò Louis e il pubblico cominciò a fischiare in disapprovazione.
-Harry, mi piaci. Per me è sì!- esclamò Nicole e il mio cuore perse un battito.
Passarono degli istanti che a me sembrarono ore, fino a quando Simon disse a gran voce -Sono felice di dirti che sono d'accordo con Nicole!- 
Sentii gli occhi inumidirsi, non potevo crederci!
-Oh Dio, grazie!-
Scesi dal palco correndo e andai ad abbracciare mia madre.
-Oh Harry sono così fiera di te!- mi sussurrò all'orecchio.
-Oh mamma! Sono così contento!- 
Mi staccai da lei e corsi ad abbracciare Gemma.
-Ti voglio bene, Gem.- 
Lei rise e mi rispose stritolandomi -Solo in questi momenti!- 
Ero felice come non mai e non sapevo che mi avrebbero accompagnato altri quattro ragazzi in questo viaggio infinito nel mondo della musica.
Era soltanto l'inizio.
 
 
 
 
•angolo autrice•
Ciao a tutti :)
questa OS si è praticamente scritta da sola AHAHAHAH ma ci tenevo a precisare che la storia è molto romanzata, non ho idea se esista una Jasmine che lavorava con Harry però mi sembrava carino aggiungerlo lol
Spero vi piaccia.
A presto.
LarryBeliever.
 
  
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