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Autore: Yasha 26    02/04/2013    12 recensioni
- I-io non capisco ma… come puoi essere Inu-chan? Eri un cane! Eri morto! E ora sei un ragazzo con delle strane orecchie e… sei vivo! - esclamò sconcertata.
- Veramente non sono né un ragazzo, in quanto il mio corpo non è umano, né vivo, in quanto sono morto! Quello che vedi è un corpo creato dalla mia anima. E per favore, chiamami InuYasha e non Inu-chan. Grazie! - precisò il ragazzo.
- Ma allora… cosa sei Inu-chan? -
- Non chiamarmi cagnolino ti ho detto, stupida femmina umana! – latrò infuriato il ragazzo.
- Stupida a chi? Come osi? - rispose Kagome inviperita e dimenticando quasi completamente lo scenario macabro alle sue spalle.
- Oso eccome, se non vuoi fare la fine di quella lì! - ribatté InuYasha, indicando la donna decapitata dietro di loro.
Quando la ragazza ritornò in sé, guardando quel corpo mutilato, la domanda fatta precedentemente al suo strambo interlocutore le rimbombò forte più che mai nella testa.
- InuYasha, mi dici cosa sei? - chiese ancora una volta con sguardo turbato.
- Io sono un Inugami, Kagome. E da oggi sarò il “tuo’’ Inugami e tu la mia Inugami-mochi, padrona! –
STORIA IN REVISIONE
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Natale finalmente era arrivato. E con esso la migliore amica  di Kagome…Sango.
La ragazza si sarebbe fermata a dormire nella casa di Kagome per tutto il periodo delle sue vacanze.
Kagome era davvero felice per la visita della sua amica. Non la vedeva spesso da quando si era trasferita tre anni prima per il lavoro dei suoi genitori.
Nel frattempo InuYasha seguiva passo passo la sua padrona, in veste di cane, di umano o  di inugami invisibile a tutti.
La seguiva perfino quando la ragazza doveva fare il bagno…ma con l’obbligo di restare bendato.
Per fortuna però dopo quel giorno più nessuno aveva spiato la ragazza.
Kagome più tranquilla, decise di godersi meglio la visita dell’amica.
Era la vigilia, e Kagome, Sango ed InuYasha, umano, si trovavano in giro per negozi per fare compere..
-Kagome ma sei sicura che quel bel pezzo di ragazzo sia solo tuo amico? Lo guardi in uno strano modo...-     domandò Sango approfittando del fatto che il ragazzo in questione fosse andato a prendere da bere per le due amiche
-Ma…ma Sango! Che domande fai? Te lo avrei detto altrimenti! Tu piuttosto, dimmi…hai trovato qualche bel ragazzo nella tua scuola?-          rispose lei cercando di sviare il discorso
-No Kagome! Non mi piace nessuno! E poi credo di non essere adatta ad avere un ragazzo..-       disse triste
-E perchè mai?-
-Lo sai perché…per via del mio brutto caratteraccio!-
-Non è piuttosto che il vero motivo è che a te piace qualcun altro? E io credo anche di sapere chi!-       disse Kagome con fare malizioso
-Ma…ma che dici Kagome? E poi chi mai potrebbe piacermi?-   
-Mmmmh….vediamo…..ad esempio….mio zio Miroku!-            affermò sicura
-Mm…ma nn…ma non è vero che dici Kagome-chan? Non dirlo nemmeno per scherzo!-      balbettò la ragazza, rossa in viso
-Ma io non scherzavo! Ho visto come lo guardi quando ci prova con altre ragazze! Diventi furiosa! Il motivo è uno solo…lui ti piace! Ti è sempre piaciuto da quando eravamo piccole ammettilo!-
-Uffa e va bene è vero mi piace Miroku contenta? Ma io per lui sono invisibile!-
-Non direi visto come ti guarda e tocca sempre il sedere!-    intervenne InuYasha appena tornato con le bibite in mano
-Aaaah hai sentito quello che ho detto? Che vergogna!-      disse la ragazza del tutto imbarazzata e portandosi le mani a nascondersi il viso
-Non avevo certo bisogno di sentirlo…si vede da un chilometro di distanza che ti piace quel bonzo maniaco!-
-InuYasha non chiamarlo così! Comunque sia Sango…non devi vergognarti, non c’è nulla di male ad essere innamorati!-      la confortò Kagome
-Il male c’è se quello di cui ti innamori è un depravato!-      
-InuYasha insomma la vuoi finire?-
-Ma perché scusa ho detto la verità!-
-Ma non capisci che così la ferisci?-
-Non mi sembra un tipo così delicato data la cinquina che ha stampato stamani in faccia a tuo zio!-
-Ma questi non sono affari tuoi InuYasha! Smetti di fare lo stupido!-
-Chi hai chiamato stupido..dannata?-
-Te! Stupido!-
-Cretina!-
-Idiota!-
-Imbranata!-
-Imbecille!-
-Scusate….se avete finito di litigare io vorrei tornare a casa…sono quasi le 19-       si intromise Sango stanca di ascoltarli
-Ah già è vero! Su andiamo o si farà tardi per la cena! InuYasha le prendi tu le buste coi regali per favore?-     disse Kagome  tranquillamente, come se niente fosse successo
-Certo! Altrimenti perché sarei venuto ad annoiarmi con voi in giro per negozi?-       rispose altrettanto tranquillamente il ragazzo,  lasciando una Sango molto perplessa
-Ma siete sicuri che non siete fidanzati voi due? Sembrate due innamoratini!-      gli fece notare Sango 
-Cheeeeee? Io innamorato di questa brutta pazza bisbetica? Assolutamente no! Sarebbe  l’ultima ragazza che guarderei al mondo!-     urlò tutto d’un fiato l’inugami alla ragazza che aveva posto quella domanda stupida
InuYasha credeva che Kagome lo avrebbe picchiato dopo quell’affermazione ma… lei invece non proferì parola. Si limitò a voltargli le spalle a ad incamminarsi verso la via casa.
InuYasha non capiva perché la sua padrona non avesse reagito come le altre volte in cui la offendeva, finché al suo naso non arrivò un odore pungente e fastidioso, era…odore di lacrime?
Lacrime di Kagome? Perché mai la sua padrona avrebbe dovuto piangere?
-Ka..Kagome?-     chiamò InuYasha, ma la ragazza non si voltò
-Ehi Kagome ti vuoi fermare!-      disse l’inugami raggiungendola e voltandola
Ora erano faccia a faccia e lui poté notare il bel viso della giovane rigato dalle lacrime
-Kagome ma perché piangi?-
-Lasciami stare InuYasha…-
-No… prima mi dici perché stai piangendo!-
-E’ questo che pensi di me? Che sono una pazza bisbetica vero?-     domandò triste la ragazza
-Ma…io veramente…-
-Lascia stare andiamo a casa…si è fatto tardi!-      asserì con voce atona e superando i due amici dietro di lei lasciandoli lì impalati
-Ma…che ho detto di tanto sbagliato?-     chiese confuso il ragazzo
-E te lo chiedi anche stupido zuccone? L’hai offesa dicendo che sarebbe l’unica ragazza sulla terra di cui non ti innamoreresti mai!-      spiegò Sango accigliata per l’ottusità del giovane
-E perché mai se l’è presa scusa?-      domandò l’inugami
-No ma dico io….ehiiiiiii sveglia! C’è nessuno in casa? Tu a Kagome piaci,  anche se ancora lo nega a se stessa! Possibile che non hai mai notato come ti guarda?-      rivelò all’inugami…rimasto scioccato da simili affermazioni
-Cosa? Io…piaccio….a…Kagome?-      ripeté lui come in trance
-Già…e se hai finito di sillabare la frase possiamo anche raggiungere Kagome!-      disse Sango lasciandolo come un baccalà, e affiancando l’amica
“”Io..piaccio alla mia padrona? No, non è possibile! Io non sono un essere umano! Lei non può…non deve! Io…anche se volessi….non potrei mai! No!””    si ripeteva sconcertato InuYasha pensando alle parole dell’amica di Kagome.
“”Possibile non me ne sia mai accorto? E perché saperlo mi da questa sensazione come…non so….di felicità?”
 
Mentre continuava a crogiolarsi in quei pensieri, InuYasha non si accorse che erano arrivati al tempio.
Salutata l’amica di Kagome e fatti gli auguri di Natale alla mamma della sua padrona…InuYasha finse di andar via, per poi ricomparire come cane agli occhi della nuova arrivata e della famiglia di Kagome.
La serata passò allegra per tutti, tranne che per Kagome…tra Miroku che palpava Sango con la scusa che non la vedeva da tanto e lei che lo picchiva, il nonno che giocava col nipote, sua mamma indaffaratissima a servire la cena…tutti si divertivano tranne lei.
Quelle parole dette dal suo inugami la ferirono moltissimo.
“”Per lui sono solo una brutta pazza bisbetica…l’unica a cui lui non potrebbe mai interessarsi. Perché mai InuYasha? Pensavo fossimo amici! Aspetta un momento…ho detto amici non fidanzati! Io e lui siamo solo amici…perché me la prendo? Mi basta essergli amica in fin dei conti…..o no? Perché? Perché più penso quelle maledettissime parole più mi sento il cuore esplodere dal dolore? In fondo a me che diavolo importa? A meno che….no no no no! Non posso pensarlo nemmeno per scherzo! E’ ridicolo dai! Non può piacermi, un..un..un inugami! E’ pazzesco! No! Il mio è solo affetto! Sì, solo un semplice affetto! Ma dai…era un cane prima, che si lavava le parti intime leccandosi e che si grattava con la zampa posteriore per togliersi le pulci! Devo essere proprio ammattita! Certo c’è da dire però che adesso non è più un cane! Di Inu-chan non c’è più traccia in quel ragazzo dagli strani capelli argentati. Solo la sua anima è rimasta. Anima che potrebbe appartenere anche ad un essere umano se rinascesse. Lui si trasforma in cane perché glielo chiedo io…ooooohhh….accidenti che confusione!””
 
-Kagome tutto bene? Non hai una bella cera!-       le chiese la sua amica vedendola tanto assorta
-Sì Sango tutto bene!-
-E’ per quello che ti ha detto prima InuYasha vero?-
-No no Sango ma che dici…ho solo un po’ di mal di testa tutto qui!-     cercò di convincerla
-Ma non hai appena detto di stare bene?-
-Beh mi è venuto adesso…anzi….scusatemi ma io vado a letto. Non mi sento molto bene. Buona notte a tutti e ancora buon Natale-           così dicendo si dileguò in fretta dalla famiglia fiondandosi in camera sua.
Era triste…e continuava a chiedersi il perché di quella tristezza. Si buttò sul letto abbracciando il suo cuscino, le veniva nuovamente da piangere.
-Kagome…-      sentì del buio della stanza, e una mano che le carezzava dolcemente la testa
-InuYasha va via!-     rispose lei sprofondando la testa nel cuscino per bloccare le lacrime
-Kagome perdonami…non volevo offenderti scusa! Non pensavo te la saresti presa tanto!-       si scusò triste l’inugami
-Ah no? Cosa volevi farmi allora? Un complimento dicendomi quelle cose? Eh? Che ti aspettavi? Un applauso forse per la bella battuta? Mi hai ferita!-          singhiozzò lei, che non riuscì più a fermare le lacrime
-Perdonami padrona!-
-Smettila di chiamarmi padrona! Non voglio essere la tua padrona accidenti, non lo capisci?-    urlò la ragazza mettendosi seduta, faccia a faccia col ragazzo.
Malgrado il buio, la luce della luna che filtrava dalla finestra si rifletteva nelle loro iridi, lasciando intravedere perfettamente la vicinanza dei loro visi.
-No Kagome, non lo capisco! Spiegamelo tu!-     chiese l’inugami,  già sapendo la risposta purtroppo
-InuYasha io…ecco…io vedi..-         balbettava lei  in cerca delle parole
-Kagome rispondi ad una semplice domanda….ti sei innamorata di me?-         domandò sbrigativo
-Io….-
-Kagome…sì o no?-      sollecitò il giovane
-Credo di sì….-      sussurrò debolmente Kagome, quasi colpevole
Ci fu un lungo momento di silenzio…poi fu InuYasha ad interromperlo alzandosi brusco dal letto, inveendo contro la ragazza
-Per tutti i  Kami Kagome ma sei impazzita? Come puoi aver fatto una cosa tanto sciocca? Io sono un inugami lo capisci? Non sono un essere umano, sono solo uno spirito, malvagio per giunta! Ti rendi conto della gravità della cosa?-     spiegò adirato alla sua padrona. Questo non doveva succedere!
-Sarai anche uno spirito ma hai un corpo, e provi sentimenti! Che differenza c’è tra noi InuYasha?-
-La prima differenza è che io posso uccidere anche col solo pensiero! Io ho poteri pericoli da tenere a freno! E poi c’è una legge di mezzo! Non sono un essere umano lo capisci o no?-
-Quello che capisco è che tu non provi nulla per me InuYasha! Tanto mi basta! Ora ti prego lasciami sola e fa finta che questa conversazione non sia mai avvenuta, ti prego!-      disse infine mettendosi sotto le coperte e dandogli le spalle.
-Va bene… come vuoi Kagome-            così dicendo uscì dalla stanza lasciandola sola come aveva chiesto
 
La notte passò insonne per entrambi…e il giorno dopo fu molto pesante.
I due quasi non si rivolgevano la parola.
La cosa continuò per diversi giorni, finchè..
-Sai Sango, un mio vecchio compagno delle medie, Hojo, mi ha chiamata ieri. Ha detto che verrà al tempio per pregare per un sereno anno nuovo. Mi ha chiesto se voglio uscire con lui dopo, e passare il primo dell’anno insieme-             spiegò lei
-E tu che hai risposto?-
-Di sì..-       disse Kagome spenta
-Ehi quanto entusiasmo cavolo! Sicura di volerci andare?-
-Sì, ho bisogno di distrarmi un po’. Dato che tu e mio zio passerete la giornata fuori non ho voglia di stare da sola chiusa in casa!-
-Ok se ti va allora fallo! Magari ti dimentichi InuYasha!-           
-Chi ti dice che lo faccio per lui scusa?-
-Amica mia non sono nata ieri, e poi ti conosco troppo bene!-
-E’ vero!-
Lì vicino, qualcuno aveva ascoltato la conversazione delle ragazze.
Sentì il sangue ribollirgli nelle vene.
Kagome, la sua Kagome usciva con un ragazzo! E di sicuro lui non li avrebbe potuti seguire col suo consenso. La cosa faceva innervosire InuYasha, ma lui stesso non se ne seppe spiegare il motivo.
 
Appena Hojo arrivò, abbracciò subito Kagome…felice di rivederla dopo tanto.
-Higurashi da quanto! Ti ricordavo una bella ragazza, ma adesso sei incantevole! Sei cresciuta molto!-
-Grazie Hojo, lo stesso vale per te..-
InuYasha, in forma canina, osservava quel citrullo che riempiva di moine la sua padrona…quanto avrebbe voluto azzannarlo!
-Oh ma che bel cane che hai Higurashi! Non sapevo che lo avessi!-     disse Hojo avvicinandosi al cane per accarezzarlo, ma InuYasha non fu molto d’accordo, cominciando a ringhiare mostrando i denti aguzzi.
Con uno slancio tentò di mordergli la mano, ma il ragazzo riuscì a tirarla via in tempo.
-Inu-chan che diavolo fai? Vai a cuccia.. subito!-     urlò Kagome arrabbiata
Ma il cane non accennava a smettere di abbaiare al nuovo ospite…così Kagome fu costretta a tirarlo via di peso portandolo in camera sua.
-Mi spieghi che accidenti ti è preso InuYasha? Perché ti sei comportato così con Hojo?-      vociò Kagome furente
-Non mi piace quel tizio! Ti sta troppo attaccato!-       replicò l’inugami
-E a te che diavolo importa?-
-Io…ecco, non abbiamo ancora scoperto chi è il tizio che ti spiava, e quel “Mojio” può essere pericoloso!-
-Il suo nome è Hojo! E poi sbaglio o lui è un semplice essere umano? Non avevi detto che chi era entrato in camera mia non era umano?-
- Sì ma..-
-Niente ma! Non fare mai più una cosa del genere con lui è chiaro?-
-Ma… perché… hai intenzione di rivederlo?-
-Chi lo sa! Ma a te che importa comunque? Non è che sei geloso?-        ipotizzò la ragazza
-Io geloso? Ma non dire scemenze! Figurati se posso essere geloso di una come te!-
-Bene allora non rompere e comportati da cane ben educato!-
-Io non sono un cane!-
-In questo momento lo sei!-
-Va bene fa come ti pare ed esci con chi vuoi! Ma se ti attaccano non è colpa mia! Tzs!-
-Grazie…correrò il rischio!-     disse Kagome uscendo dalla stanza e sbattendo la porta, per poi uscire con Hojo dopo aver salutato la madre.
 
InuYasha era rimasto in camera di Kagome per tutto il giorno.
Era quasi notte ma la ragazza non era ancora tornata dall’appuntamento con quel damerino.
L’inugami cominciava ad essere preoccupato che le fosse davvero successo qualcosa.
“”Kagome accidenti dove sei? Sono le due di notte e tu sei ancora in giro con quel Mojio o come diavolo si chiama! E se ti avesse attaccato qualcuno? O se quell’imbecille ti avesse messo le mani addosso? Io lo uccido e lo faccio in mille pezzetti!!””    pensò lui scrocchiandosi le ossa delle dita
“”Forse è meglio che vada a cercarla!””
Proprio mentre InuYasha stava per uscire dalla finestra per cercare la padrona…Kagome entrò nella sua camera.
-InuYasha sei ancora sveglio!-     disse la ragazza sedendosi sul letto e togliendosi le scarpe
-Dannata ti sembra questo l’orario di rientrare a casa? Sono le due del mattino!-     ringhiò furioso l’inugami
-Da quando sei diventato mio padre scusa? Mia mamma sapeva che avrei fatto tardi…non vedo perché dovresti essere tu a farmi la paternale!-           rispose lei risentita per il rimprovero
-Potevi avvisare anche me che avresti fatto tardi stupida!-     replico lui
-Mi dici perché avrei dovuto farlo scusa?-
-Ecco perché….-
-Vai a dormire InuYasha, che è meglio! Buona notte!-     ribatté infine scocciata dalle pretese assurde del giovane
-Stupida mocciosa insolente!-      disse prima di uscire dalla camera
 
Era furioso! Furioso più che mai! Avrebbe tanto voluto spaccare tutto dalla rabbia che aveva dentro!
Perché era tornata così tardi? Cosa avevano fatto fino a quell’ora?
Un orribile pensiero balenò nella sua mente….che Kagome e quel tizio avessero….
Il sangue cominciò a ribollirgli nelle vene!
“”No! Non può averlo fatto davvero! Non lei! Non con quel demente!””
Il pensiero di Kagome tra le braccia di Hojo gli fece perdere il controllo, scagliando un potente pugno contro un albero lì vicino.
L’albero al tocco dell’inugami si incenerì all’istante senza nemmeno infuocarsi prima…lasciando al suo posto una volatile cenere nera.
InuYasha guardava stupito, prima l’albero, poi la sua mano, che aveva cambiato aspetto.
Gli artigli erano molto più lunghi e irrobustiti. Il polso ricoperto di un candido pelo bianco luminoso.
Toccandosi i denti con la lingua si accorse che i canini erano più affusolati e taglienti che mai.
All’improvviso sentì uno strano movimento all’interno dei suoi pantaloni…ma cos’era?
Provò a toccarsi dietro, e dentro vi trovò…..
“”Una coda? Ma che diavolo….””    pensò osservandola
Era una lunghissima e setosa coda bianca...che alla luce della luna scintillava come se fosse stata lucidata con cura. Il pelo era liscio e soffice, ma molto resistente allo stesso tempo.
L’inugami era confuso….cosa era successo? Si stava trasformando….in cane?
Perché? Per la rabbia forse? Ma per quale motivo era tanto furioso da perdere il controllo?
“”Kagome! E’ per lei che mi sono trasformato?””    si domandò dubbioso
Appena distesi i nervi dei muscoli ancora contratti per la collera…il pelo, la coda, zanne e artigli tornarono al loro posto, scomparendo del tutto.
“”Mi sono trasformato perché ero arrabbiato dunque! Tutta colpa di quella stupida! Facesse quello che meglio crede! A me che accidenti importa con chi sta quella cretina! Solo che avrebbe potuto avvisarmi che faceva tardi! Maledetto damerino sdolcinato! Se solo non ci fosse stato lui…Kagome sarebbe rimasta a casa con me!””   
InuYasha si accorse dopo della linea che avevano preso i suoi pensieri…e sbarrò gli occhi stupito di se stesso.
“”Ma.. che accidenti penso? Odio lui perché l’ha tenuta lontana da me? Perché? Aspetta ma allora la mia…è gelosia! E se provo gelosia…..Accidenti a me che ho fatto?””
 
La notte di InuYasha trascorse con milioni di domande nella testa…e tutte conducevano ad un'unica risposta….
La notte di Kagome invece, passò serena. Si addormentò col sorriso sulle labbra.
La giornata passata col suo vecchio amico Hojo fu molto piacevole.
L’aveva portata all’acquario e poi al cinema a vedere il film preferito di Kagome, un film romantico e strappa lacrime che qualunque ragazzo si sarebbe rifiutato di vedere…ma non lui.
Le aveva offerto la cena in uno dei ristoranti che si trova all’interno della torre di Tokyo….da lassù il panorama era davvero mozzafiato e rimasero ad osservare la città illuminata per diverso tempo.
Si era divertita come mai prima di allora…e andò a dormire consapevole che quello non sarebbe certo stato l’unico giorno trascorso in compagnia del ragazzo….
 
 
 
 
 
 
Ho poco da dire se non che…….grazie tante per i vostri commenti che adoro leggere   *_*
Tranquilli non trascurerò Inugami mentre faccio anche Megami Tensei ^_^    come già detto la precedenza va a questa storia ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 <3 
   
 
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