~Le ali maledette del Destino~
«Kakashi alle tue spalle!!»
Il sensei fu avvertito appena
in tempo. In volo, deviò all'ultimo attimo un kunai, spuntato all'improvviso da
un cespuglio veloce come una saetta, che gli avrebbe sicuramente centrato la
spalla.
«Dobbiamo intervenire!!» tuonò Naruto dal nascondiglio, alzandosi in
piedi e pronto a scattare.
Sasuke lo bloccò per una spalla «Stai fermo!!
Dobbiamo solo obbedire»
Sakura osservava il violento scontro con occhi
sgranati. Quale aiuto avrebbero potuto dare, loro?
«Siamo inutili, Naruto,
fattene una ragione»
Gli occhi della ragazza si volsero alla sua maestra.
Oltre ad agire da sola, riusciva anche ad aiutare il suo compagno.
«Ma
Arnei-sensei è stata ferita! Lei...» «...se la caverà da sola» zittì il giovane
dai capelli castani.
Gelil fissò confusa il ragazzo castano alla sua destra.
Non riusciva a capirlo, sembrava del tutto disinteressato a ciò che i due
maestri stavano rischiando...
La battaglia di fronte a loro infuriava. I due
jonin stavano impiegando tutte le loro forze contro quei cinque ninja che
sembrava non avessero la minima intenzione di arrendersi.
I due si muovevano
con agilità felina e possedevano entrambi abilità sorprendenti. Eppure, loro
erano preoccupati...
Con un ultimo colpo Kakashi si sbarazzò anche del
penultimo ninja. Ne mancava uno, quello contro cui stava combattendo
Arnei.
La donna sembrava in difficoltà, sia per la stanchezza della ronda,
che per le precedenti battaglie.
Kakashi guardò i suoi movimenti, notando che
erano molto meno fluidi del solito. Decise di intervenire.
Con un kunai
lanciato a tradimento Arnei ferì il suo avversario alla gamba, ma questo
riusciva ancora a muoversi. Optò allora per un attacco ravvicinato, che sarebbe
riuscito a colpirlo in pieno.
Si nascose dietro un albero; trasformò in
fretta un tronchetto nella sua copia lignea e l'abbandonò.
Il ninja la scovò
e con un feroce attacco disintegrò la figura, accorgendosi poi troppo tardi che
si trattava solo di una copia.
Arnei gli arrivò alle spalle senza farsi
sentire. Sorrise soddisfatta, mentre sovrapponeva le mani oblique verticalmente
e inquadrava il suo bersaglio nella fessura creata tra gli indici e i
medi.
«Tecnica degli aghi incandescenti!!»
Da ogni fessura formata tra le
sue dita partirono sottili raggi luminosi, che coprirono uno spazio dimensionale
pari a un cono dell'apertura di quaranta gradi.
Il nemico venne trafitto da
tanti raggi che gli passarono da parte a parte nella carne, procurandogli
numerosi sottilissimi fori da cui strariparono fiotti di sangue. Cadde
pesantemente a terra.
Kakashi, tranquillizzato, le andò incontro, fiero del
fatto che la compagna di battaglia se la fosse cavata benissimo anche da sola.
Ma non fece in tempo a congratularsi con lei che questa, appena toccata terra,
si gettò sulle ginocchia e fu colpita da un violento eccesso di tosse, unito a
gemiti e lamenti affannosi.
L'uomo si precipitò da lei, credendo fosse ferita
«Arnei!!»
Avvicinandosi notò la chiazza rossa e densa che la donna aveva
sotto di sè. "Ha tossito sangue"
Si chinò su di lei, mentre i sei ragazzi
uscivano dal nascondiglio accorrendo dai due maestri.
«Kakashi-sensei!
Cosa...»
L'uomo stava tenendo la donna per il torace, aiutandola a rimanere
con il busto parallelo al suolo.
Il viso di Arnei era sofferente, ma quel
dolore non sembrava essere stato causato dal combattimento.
Dopo qualche
altra goccia di sangue, si rialzò. «Sto bene»
«Dobbiamo tornare a Konoha»
disse Kakashi in tono fermo, «chiederemo un cambio»
«Ma maestro, noi possiamo
ancora...» provò a ribattere Naruto, subito fermato da Flost che gli diede una
gomitata al petto. Il biondino tossicchiò.
Kakashi tentò di aiutare Arnei, ma
lei, riluttante, rifiutò insistentemente il suo soccorso. «Non c'è bisogno di
tornare a Konoha. Sto bene» ripetè in tono piatto.
L'uomo non era per nulla
convinto. Ancor meno quando notò che il corpo della donna non riportava lesioni
che avrebbero potuto provocare l'espulsione di sangue dalla bocca.
«Come
vuoi» disse senza nascondere il suo disappunto, al che Arnei annuì.
Le due
squadre ripresero la ronda.
«Cosa le avranno fatto? Io non ho visto che l'avessero
colpita» disse curioso Nosamaru, scostando dagli occhi i dorati ricci ribelli
tenuti giù dal cappellino di stoffa. «Forse l'hanno fatto talmente veloce che
non l'abbiamo visto... avete notato, quant'erano forti quei ninja» sussurrò
Naruto senza farsi sentire dai due maestri che camminavano in silenzio davanti a
loro.
«Non credo. Non è la prima volta che Arnei si sente male» obiettò
Flost, preoccupato.
«Non è la prima volta?» domandò esterrefatta Sakura. «La
Hokage lo sa?»
«Non vuole che la Hokage lo sappia» rispose pacatamente Gelil,
con gli occhi a terra.
Kakashi osservava la donna di fianco a sè di sott'ecchi,
come per captare una qualche minima emozione.
Arnei, che aveva un acuto sesto
senso, lo percepì e ricambiò lo sguardo. «Che c'è?»
«Perchè non vuoi
avvertire Tsunade?» domandò lui, severo.
«Non è il caso di scomodare la
Hokage per una bazzecola simile» ribattè lei riconcentrando la vista alla
foresta che si stagliava oscura intorno a loro. «Ho solo qualche colpo di tosse
quando mi affatico»
Kakashi la conosceva da tanti anni ormai. Era in assoluto
la persona più testarda che avesse mai incontrato nella sua vita. Con lei era
inutile parlare, quando c'era di mezzo il suo orgoglio non avrebbe guardato in
faccia nessuno.
Scosse la testa, contrariato. Si fermò e le si piazzò
davanti.
«Arnei, ti faccio presente che la tua non è una tosse normale» disse
a bassa voce, guardandola fissa negli occhi.
Arnei non parve mossa, tuttavia
scostò lo sguardo.
Kakashi le si avvicinò, prendendola per le spalle «Tu
tossisci sangue, Arnei»
«Me ne sono accorta» disse lei fredda, liberandosi
con un braccio e procedendo a camminare.
Il Jonin scosse nuovamente la
testa.
I sei giovani che seguivano i propri maestri si fermarono con loro,
cominciando a bisbigliare.
«Io credo che Arnei-sensei abbia una cotta per
Kakashi» commentò ad un certo punto Gelil, ridacchiando insieme all'amica
Sakura. «Fooorte!! Vi immaginate se si mettono insieme? Noi saremo amici per
sempre!!» intervenne Naruto dando il suo inconfondibile pizzico di
follia.
«Io credo che voi ragazze siate delle visionarie,» disse Flost, acido
«per confondere semplice preoccupazione con amore ce ne vuole»
I
cinque rifletterono. L'aspro ragazzino dai capelli castani aveva
ragione.
«Uff, ma facci sognare un po', no?» brontolò Sakura, mentre Gelil
annuiva concorde.
«In fondo, io credo che la maestra punti solo ad una cosa,
nella sua vita» puntualizzò Nosamaru, abbassando lo sguardo insieme ai suoi
dorati ricci ribelli. I suoi compagni di squadra tornarono seri.
«Ha sempre
desiderato conoscere la vera identità dei suoi genitori...»
Naruto e Sasuke
si scambiarono una rapida quanto significativa occhiata.
«Povera
Arnei-sensei...» sospirò Gelil sconsolata.
NDA: Ed ecco a
voi l'inizio di un'epopea che si caricherà di emozioni, in particolare della
rude drammaticità a me tanto cara... Spero che mi seguiate perchè ho in mente
parecchi colpi di scena...
Vi avverto: ci saranno tanti spoiler, alcuni così
tanto spoiler che stento a credere addirittura che siano veri... Comunque,
attenzione perchè sarà una storia imbottita di segreti, mistero, affetto,
avventura, amore e sensazionali rivelazioni... con un po' di Sasu\Saku, che non
fa mai male! :P
Chi è questa Arnei? Qual'è il suo rapporto con
Kakashi?
Perchè pare non essere nel pieno della forma?
Cosa combineranno i
sei mocciosi, più quelli del resto della Foglia e magari qualcuno della
Sabbia?
Per favore, lasciatemi una recensione per dirmi la vostra...
ç.ç
Un zalutone,
Niraw^^