Sono solo una diciassettenne, trascorro le giornate ad ascoltare musica e a farmi migliaia di complessi, di qualsiasi tipo, a cercare di studiare senza risultati, a provarmi gli shorts per vedere se sono dimagrita o ingrassata rispetto all’estate passata, a litigare con mio fratello e a fingere di essere felice, e anche se non sembra, è un lavoro molto impegnativo. E un’altra cosa: sono totalmente dipendente da riviste come TeenVogue e Seventeen Magazine, che sono in grado di abbassare la mia autostima in pochi secondi. Il mio nome è Avery e sono complicata, tutte le persone che entrano a far parte della mia vita se lo devono mettere in testa.
Vivere per diciassette anni nello stesso posso mi rende lunatica, a volte sono triste perché non ci sono mai novità e non accade mai, e sottolineo MAI, nulla di interessante qui, ma a volte sono davvero felice perché mi sento sicura, mi sento sola, e questo mi rende più forte. Sono nata in questa casa, in questa città, in questo mondo, e sono, o meglio ero, in una bolla indistruttibile che si può rompere solo dall’interno.
Quel giorno, senza volerlo, ho rotto quella bolla: tutti i miei pensieri, le mie emozioni e i miei desideri l’hanno fatta esplodere, era tutto troppo grande, troppo pesante, troppo difficile, troppo e basta, e una diciottenne di cinquanta chili non può reggere tutto, almeno non da sola.
Forse questo era ciò di cui avevo bisogno, una specie di rivoluzione, un cambiamento nella mia vita.
Desideravo nuovi stimoli, nuove idee, nuovi sorrisi, nuove persone, avevo bisogno di una vita meno noiosa.
Ogni giorno, a scuola, vedendo le ragazze più popolari sempre circondate dalla squadra di basket, riuscivo solo a pensare a cose come: ‘Perché la mia vita non può essere eccitante come la loro?’ oppure ‘Forse sono io ad essere noiosa, ecco perché nessun ragazzo mi chiede di uscire’. Era triste. Davvero triste. Ora, però, è tutto cambiato.
Questa è la storia di come la mia vita si è trasformata, da un momento all’altro. Ci è voluto davvero poco tempo per cambiare la mia esistenza. Sembra un sogno. O forse un incubo, ma so solo che non sembra reale.
 
In quel momento mi sono sentita viva, me stessa, diversa, quella sensazione mi ha ripagato per tutti i pianti, le giornate passate a deprimermi, gli urli contro i miei, mi ha ripagata finalmente, ora ho anche io qualcosa che mi fa sentire viva, che mi dà la forza di andare avanti e vivere.
Molte persone penseranno che sia una sciocchezza, è una persona, in realtà, che mi ha cambiata, ma questa è la mia vita, sono io a disegnare tutti i tratti che alla fine mostreranno la vera me, e faranno vedere chi sono in realtà; sono io ad avere il comando sulla mia vita, e questo è un potere enorme che a volte mi spaventa davvero tanto.