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Autore: micchan91    02/04/2013    10 recensioni
TakuRan angst...tremendamente angst....
Osservo i miei piedi dondolare piano fendendo l'aria, sono in mutande seduto sul lettino del medico da una ventina di minuti ormai
< Tossisci > mi dice ed io eseguo
< Ancora > e tossisco ancora, ma pochi istanti dopo un vero colpo di tosse mi scuote e mi piego leggermente in avanti.
< Mmmmh > borbotta il medico dietro di me continuando a spostare lo stetoscopio gelido sulla mia schiena
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kirino Pov

 

Osservo i miei piedi dondolare piano fendendo l'aria, sono in mutande seduto sul lettino del medico da una ventina di minuti ormai

< Tossisci > mi dice ed io eseguo

< Ancora > e tossisco ancora, ma pochi istanti dopo un vero colpo di tosse mi scuote e mi piego leggermente in avanti.

< Mmmmh > borbotta il medico dietro di me continuando a spostare lo stetoscopio gelido sulla mia schiena

< Quando è iniziata la tosse? > mi chiede

< Circa due settimane fa > dico piano, ultimamente non ho più fiato.

< Hai fatto le analisi che ti avevo dato? > mi chiede ed io annuisco indicando la mia borsa, lui le recupera e le legge. Il suo volto preoccupato mi fa agitare

< Rivestiti > mi dice ed io mi alzo piano iniziando a rimettermi i pantaloni e la maglietta mentre il dottore scosta la tendina ed esce, quando sono pronto lo raggiungo e mi siedo sulla scomoda sedia di legno vicino ai miei genitori che mi guardano preoccupati.

< Vorrei fare altri controlli. Credo che ci sia un'infezione, ma per esserne sicuro voglio che faccia queste analisi > dice scrivendo su un foglio una quantità infinita di analisi

< Ma cosa potrebbe essere? > chiede mia madre

< Non so se è il caso di parlarne davanti al ragazzo > dice il dottore

< Voglio sentire > dico, sento di stare ansimando piano solo per aver fatto pochi passi.

< Potrebbe essere solo una lieve infezione o una bronchite. Oppure...> inizia, poi prende un lungo respiro

< Oppure potrebbe essere una pneumopatia interstiziale > dice e mia madre si porta la mano sulla bocca

< Di che cosa si tratta? > chiede, io mi limito ad osservarmi le ginocchia

< Detta in parole povere sono dei disordini polmonari che prendono tutte le parti del polmone e del cuore, ma per essere sicuro voglio che faccia tutte le analisi > dice, poi ci alziamo e lo salutiamo.

Nelle settimane successive mi vengono fatti centinaia di test, analisi del sangue, controlli da svariati dottori e quando ho finito la lista torno dal mio medico. Questo ci guarda con aria truce

< Mi dispiace dovervi informare che si tratta proprio di una pneumopatia interstiziale. Questa ha poi portato ad una lieve bronchite che sta lentamente degenerando > dice

< Si può curare? > chiede subito mio padre

< La bronchite si, ma la pneumopatia va operata. L'unico problema è che dovremo prima curare l'infezione e non sarà facile > ci informa, io prendo un lungo respiro

< Potrò tornare a giocare a calcio? > chiedo piano e il dottore scuote la testa

< Il senso di affaticamento ti rimarrà per sempre > mi dice ed io mi mordo il labbro, quindi quell'ultima partita che ho giocato ormai un mese fa era proprio l'ultima. Mia madre mi accarezza piano la testa

< Intanto prendi queste e torna da me tra qualche giorno > mi dice dandomi la ricetta, io la afferro e torno a casa sconsolato. Quando racconto tutto al mio migliore amico lui scoppia in lacrime e passa ore e ore a consolarmi abbracciandomi forte, io poggio la testa sulla sua spalla lasciandomi andare alla tristezza

< Vorrà dire che diventerò il tuo tifoso numero uno > sussurro alla fine e lui mi guarda, i suoi occhi sono ancora pieni di lacrime

< Ti dedicherò ogni goal > mi dice ed io gli sorrido dolcemente. Dopo quella giornata ho iniziato a prendere i medicinali per far passare l'infezione, che a quanto pare è tremendamente difficile da mandare via. I medicinali poi sono parecchio pesanti ed hanno infinite controindicazioni, a scuola sono sempre meno concentrato, la mattina faccio una fatica tremenda per alzarmi e sto sempre peggio....

< Kirino? > mi sento chiamare, alzo la testa dal gabinetto e guardo Shindou sulla soglia

< Ciao > lo saluto, lui mi guarda preoccupato ed io so che è perchè sono praticamente un cadavere, ho perso peso a furia di rigettare tutto ciò che mangio e siccome non riesco a dormire ho delle occhiaie spaventose.

< Come stai? > mi chiede avvicinandosi

< Bene > mento e lui mi accarezza la testa

< Tua madre mi ha detto che domani hai la visita > sussurra ed io annuisco

< Si, spero che l'infezione se ne sia andata così potranno operarmi > borbotto e lui mi stringe la mano

< Non mi abbandonare ok? > mi dice

< Non lo farò mai > gli rispondo convinto, ma quando il giorno seguente il medico mi dice che l'infezione ancora non è scomparsa cado seriamente nello sconforto più totale, dovrò continuare a prendere queste medicine per altre due settimane.

< Vado a trovare Shindou agli allenamenti > dico a mia madre quando usciamo dallo studio

< Vuoi che ti accompagno? > mi chiede ed io scuoto la testa

< No tranquilla ce la faccio > le dico e inizio a camminare lentamente verso il campetto vicino al fiume. A metà strada però inizio a sentire un dolore sordo al petto, ci strofino sopra la mano e cerco di fare dei respiri profondi, rallento il passo fino a fermarmi quando sento di non riuscire più a respirare con regolarità. Immediatamente prendo il cellualare

< Ran? > mio padre mi risponde praticamente subito

< Papà, sono sulla strada per andare al fiume, vieni subito > sussurro

< Sto arrivando! Che cosa hai? > mi chiede, ma il cellulare mi cade di mano e chiudo gli occhi cadendo a mia volta sull'asfalto, non appena sento il dolore alla spalla per la caduta tutto si fa buio.

 

Shindou pov

 

< Non lo so, vederlo in quelle condizioni ieri mi ha distrutto > dico a Tenma che mi sorride dolcemente

< Andrà tutto bene vedrai > mi dice prendendomi la mano mentre io mi lascio sfuggire uno sbuffo esasperato, sono preoccupato per ciò che gli dirà il dottore. Pochi istanti dopo mi squilla il cellulare, riconosco subito il numero del padre di Kirino

< Pronto? > rispondo, prego solo che mi dica che Kirino può operarsi!

< Takuto...> è sua madre

< Come sta Kirino? > chiedo e lei singhiozza piano

< Takuto...i polmoni di Ran hanno collassato > mi dice ed io aggrotto la fronte

< Che vuol dire? > chiedo

< Vieni in ospedale, lui non ci sarà ancora per molto > mi dice e sento il cuore esplodermi nel petto, "lui non ci sarà ancora per molto...."

< C-che cosa vuol dire? > chiedo e la sento sospirare

< Takuto, Ran non si può più operare > mi sussurra ed io mi porto una mano alla bocca mentre le prime lacrime mi rigano le guance, i miei compagni mi guardano terrorizzati mentre io scoppio in un pianto quasi isterico

< Arrivo > piagnucolo prima di attaccare, Tenma mi abbraccia e mi stringe forte

< Shindou senpai cos'è successo? > mi chiede, ma io non riesco a parlare, sono troppo sconvolto

< Kirino > continuo a ripetere

< Cosa? > mi chiede Sangoku,

< Non può operarsi > dico stringendo forte la divisa del mio compagno

< Cosa? Perchè? > mi chiede Tenma

< I suoi polmoni hanno collassato > dico e riprendo a piangere disperato

< Ma è vivo? > mi chiede Kariya con le lacrime agli occhi

< Hanno detto che non ci sarà ancora per molto > urlo disperato

< Andiamo all'ospedale > mi dice Tsurugi prendendomi per un polso e iniziamo a camminare velocemente verso il grande ospedale. Per strada io mi affido totalmente alla guida di Tsurugi visto che gli occhi pieni di lacrime non mi permettono di vedere dove sto andando, in più mi gira da morire la testa siccome sto respirando troppo velocemente. Arriviamo all'ospedale, io mi fermo e osservo Sangoku andare verso un'infermiera alla reception

< Scusi Kirino Ranmaru? > chiede

< Terzo piano, stanza centodue > gli risponde e ci fiondiamo sulle scale. Io cerco di degluttire ripetendomi che succederà un miracolo e il mio migliore amico si salverà, che si sono semplicemente sbagliati. Quando però arriviamo nel corridoio vedo sua madre seduta su una delle sedie che piange disperata, immediatamente mi blocco ed inizio a scuotere forte la testa

< No > dico a bassa voce e faccio un passo indietro incontrando il petto di Tsurugi che mi afferra le braccia e me le stringe forte

< No, no, no, no > continuo a ripetere come un disco rotto, i miei compagni mi guardano preoccupati mentre il mio tono di voce si alza sempre di più. Dopo un po' dalla stanza di Kirino esce suo padre che ci nota ed inizia a venire verso di noi

< Takuto > mi dice allungando una mano verso di me, ma io stringo le mie mani sul petto e scuoto la testa

< No! > urlo

< Vieni a dirgli addio > mi sussurra ed io mi blocco smettendo anche di respirare

< Non voglio > mi lagno

< Takuto, lui sta aspettando te > mi dice stringendo la mia mano allontanandola dal mio petto, io riprendo a singhiozzare forte e cerco di prendere un lungo respiro

< Venite anche voi> dice ai miei compagni e ci avviamo lentamente verso la sua stanza, io stringo forte la mano di quello che considero un secondo padre. Quando mi affaccio alla stanza credo di essere morto, il mio cuore ha smesso di battere rompendosi in mille piccoli frammenti. Kirino è sul letto con un respiratore attaccato ad un macchina, osservo il suo viso rilassato, sembra che stia solo dormendo

< Ran...> sussurro avvicinandomi al suo letto

< Avevi promesso che non mi avresti lasciato solo > piagnucolo cercando di asciugarmi le lacrime, il mio migliore amico rimane immobile nel letto anche mentre lo scuoto forte

< Non puoi andartene! Dovevamo stare per sempre insieme ricordi? > gli urlo, suo padre mi abbraccia forte da dietro e voltandomi verso la porta noto un dottore con due infermiere che ci guardano tristi

< Che devono fare? > urlo isterico

< Devono staccare il respiratore > mi dice piano il padre di Kirino

< Cosa? NO! Lui si riprenderà! > urlo, sembro un pazzo, ma non mi importa. Nessuno si avvicinerà al mio migliore amico!

< Takuto, lui non c'è già più > mi dice con le lacrime agli occhi ed io mi blocco

< Digli addio e lascialo andare > aggiunge accarezzandomi la testa

< Addio Kirino, rimarrai per sempre nei nostri cuori > dice Sangoku con le lacrime agli occhi ed io lo osservo sconvolto, poi riprendo a piengere disperato

< Kirino....Kirino....> lo chiamo più volte allungando una mano verso il suo corpo

< Mi scusi, non possiamo più aspettare oltre > dice il dottore avvicinandosi a Kirino, io mi dimeno tra le braccia di suo padre che mi tiene forte, sua madre sul ciglio della porta piange disperata e invoca a sua volta il nome del figlio. Osservo il dottore avvicinarsi alla macchina e spegnerla, il cuore di Ran continua a battere per un po' dandomi la falsa speranza che non sta morendo, ma poco dopo inizia a farsi sempre più lento ed irregolare, io riesco a liberarmi dalla presa e gli corro vicino

< Addio, rimarrai per sempre il mio migliore amico ed io ti amerò fino alla fine dei miei giorni. Ricordatelo Ranmaru! > urlo pochi istanti prima che il fischio prolungato riempia la stanza carica di sofferenza. Stringo forte il suo corpo ormai privo di vita e urlo tutto il mio dolore

< Dobbiamo portarlo via > ci dice il dottore ed io vengo alzato a forza da lui, immediatamente mi premo le mani sulle tempie sentendo la testa esplodermi. Poi corro fuori dalla stanza ripercorrendo i corridoi, faccio i gradini a due a due rischiando di cadere e mi fiondo fuori dall'ospedale seguito dai miei compagni, supero l'enorme cancello e mi ritrovo in strada

< Shindou attento! > mi urla Tenma, ma è troppo tardi. Mi volto giusto in tempo per vedere l'enorme cammion venirmi addosso e il dolore dura solo una frazione di secondo....

 

 

 

< Shindou? > qualcuno mi scuote per una spalla

< Eih dormiglione? > apro lentamente gli occhi e il viso ridente del mio migliore amico entra nella mia visuale

< Kirino!? > urlo alzandomi in piedi di scatto

< Certo! Chi ti aspettavi? > ridacchia lui

< Ma tu sei...morto..> sussurro e lui mi guarda divertito

< No, sono quì vivo e vegeto! > ridacchia per poi accarezzarmi una guancia

< Devi aver fatto proprio un brutto sogno, hai una faccia > mi dice dolcemente ed io scoppio in lacrime abbracciandolo, lui mi stringe forte

< Andiamo a casa? > mi sussurra ed io annuisco contro il suo petto

< Comunque non ti preoccupare, io e te staremo per sempre insieme > mi dice prendendomi la mano ed usciamo dalla classe per tornare verso la nostra casa....

 

 

 

Decine di persone sono riunite in una piccola chiesetta nella periferia della città, sono tutte vestite di nero e stanno piangendo piano.

< Eih Kirino...sai una cosa buffa? Io ti ho sempre amato...ma adesso tu sei con Shindou e ci rimarrai per sempre..eravate sempre così inseparabili e siete riusciti a rimanere uniti anche nella morte...> singhiozza un ragazzo dai capelli azzurri poggiando un mazzo di fiori tra le due bare per poi iniziare a singhiozzare piano

< Addio Shindou senpai, Kirino senpai, grazie di avermi insegnato così tanto > sussurra Tenma disperato osservando la foto dei due migliori amici abbracciati e sorridenti

< Vi ho voluto bene > sussurra Sangoku asciugandosi le lacrime con la manica

< Addio amici miei > sussurra Tsurugi con gli occhi lucidi e uno alla volta tutti mandano il loro saluto ai due ragazzi che in questo momento, lontani, in un altra dimensione fatta solo di pace stanno dormendo stretti l'uno all'altro.

 

Angolino dell'autrice

(sbuca da un angolino con le lacrime agli occhi e il naso rosso dato dal troppo sfregare del fazzoletto) S-salve....io mi ero ripromessa di non farlo, di non finire questa fan fiction... l'avevo iniziata per il concorso "regalami una lacrima", ma lasciata stare perchè non volevo assolutamente far morire questi due...e invece.....il mio cervello continuava a dirmi che all'ispirazione non si sfugge così l'ho finita e me ne sono pentita tre secondi dopo....i pianti...l'ho finita alle 2 di notte e sono stata tutta la notte a singhiozzare...maledetta me! ç_ç

vb, se volete uccidermi fatelo pure e ponete fine alle mie sofferenze....

bacio <3

 

Ps. come per l'altra fan fiction mi scuso se ci sono errori, ma non sono riuscita a rileggerla più volte....

  
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