02/04/2013
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Guardò con occhi teneri e labbra strette in un’imitazione poco probabile di un pesce il suo primogenito di un anno e tre mesi, ma lui ricambiò il suo sguardo con una smorfia e un versetto di lamento.
“Dai, Hiro-chan!”
Trasformò gli occhi da cucciolo in occhi da cucciolo bastonato per tentare di fargli pena, ammesso che Hiro potesse provarne, alla sua età, anche se sperava vivamente di no, e il bambino gli sorrise.
Certo di aver vinto, riafferrò le bacchette dalla ciotola fumante di ramen e avvicinò i pezzetti di noodle che aveva accuratamente spezzato alla sua bocca. Hiro li inghiottì, li tenne in bocca per qualche secondo convincendolo di avercela fatta e li sputò sulla bavetta con un lamento.
“Forse è troppo caldo.” tentò di giustificarsi da solo, e Hinata lo fissò con un sorriso di rassicurazione.
“Oppure ho esagerato con le spezie nel brodo, forse è troppo sapido.” disse adagiandosi per bene il bambino tra le braccia per cullarlo, dato che lo sentiva nervoso.
“No, è impossibile. Il tuo ramen è perfetto!” si infervorò Naruto scuotendo le mani. Hinata mormorò: “Grazie.” e gli sorrise ancora per tranquillizzarlo, ma lo shinobi la guardò come se avesse scoperto il segreto più terribile del mondo.
“Hinata, non è che non gli piace il ramen?”
La kunoichi proruppe in una risata che non lo indispettì affatto, anzi lo consolò un poco. “E’ impossibile!” replicò in tono ufficiale “Il figlio dell’attuale Hokage del villaggio della Foglia, nonché miglior cliente di Ichiraku, non può odiare il ramen!”
Naruto la fissò, pensieroso.
“Se ci penso, hai dimenticato anche di aggiungere che il figlio della splendida erede del clan Hyuga, la donna più eccezionale e intelligente di tutta Konoha, non può essere stupido come suo padre e non apprezzare il ramen!” esclamò poi in una grande risata, posandole una mano sulla sua improvvisamente rinfrancato. Hinata cercò di rifiutare quel complimento, ma Naruto glielo ripeté ancora e ancora, aggiungendo sempre nuove qualità alle sue parole e facendola arrossire come aveva fatto per molto tempo anni prima.
“E poi, hai mangiato anche ramen durante la gravidanza una volta!” le ricordò facendole l’occhiolino, cercando di convincerla. “Quindi Hiro non può odiare il ramen!”
“Pare di no.”
“Avevi ragione come al solito! Che dici, riproviamo?”
Hinata sorrise, sfiorando lentamente la bocca di Hiro con un dito.
“Certo.”
Naruto, troppo concentrato su quel gesto che, fatto da lei, appariva così intimo e naturale, non riuscì neppure a sentirla. Emozionato e certo di essere la persona più fortunata del mondo, si chinò sul bambino e gli sfiorò una guancia con un dito, poi alzò nuovamente la testa e arrivò alle labbra di sua moglie.
Note di una autrice impazzita:
Una flash nata qualche ora fa senza motivo, forse soltanto per convogliare tutta la pucciosità NaruHina respirata in questi giorni. Ho sempre desiderato scrivere di una loro eventuale famiglia, ed eccomi qui. *___* Di solito I suck at fluff, ma spero che questa fic non faccia poi così schifo, perché mi sono divertita un mondo ad immaginarli tutti insieme. Sarebbero adorabili. *___*
Perdonatemi anche questa e, se vi va, ditemi cosa ne pensate! ^^
Alla prossima!