Ehi,
Klav.
Questa
è la… terza? Quarta lettera? Che ti scrivo da quando sono dietro le sbarre. Heh, sto iniziando a sembrare ossessivo, vero? Diciamo però
che qua dentro non ho molto da fare, così come non ne avrò per i prossimi
venti/trent'anni (non voglio neanche pensarci, l'idea di invecchiare qui mi fa
salire una depressione tale che non puoi capire). Senza contare poi che non mi
fido dei secondini, qua dentro. Magari dicono di spedire la lettera, ma per
quel che ne so potrebbero anche tenersela, buttarla o
farne un areoplanino. Bastardi, spero che leggano
anche questa, così leggono anche a caratteri cubitali
che sono DEGLI STRONZI e che è il mio completo diritto di spedire e di
ricevere lettere!!!
Riceverle,
sì, perché per quel che ne so puoi anche avermi
risposto, ma io non ho mai ricevuto nulla. Almeno non da parte tua, eh… l'altro
giorno mi sono venuti a trovare alcuni membri della
band, e qualcun altro mi ha spedito un paio di lettere. Tu però non c'eri, né
tra di loro, né tra i nomi sulle buste: immagino che tu sia pieno di lavoro!
Come al solito, d'altronde, quando non eri sul palco a
cantare eri sommerso di scartoffie e di casi da risolvere. Senza il
sottoscritto a riordinarti minuziosamente i documenti ci impiegherai il
quadruplo del tempo, eh? Comunque, non ho fretta. Appena hai un po' di tempo vienimi a trovare, tanto io di qui non mi muovo (ma
dai).
In
realtà, però, a volte non posso fare a meno di pensare che non sia colpa dei
secondini se non ricevo mai nessuna risposta da parte tua, e nemmeno dei tuoi
impegni. Mi sdraio sul mio letto, fisso il soffitto sopra di me, e penso che magari non vuoi proprio rispondermi, non vuoi venirmi a
trovare. Che ricevi le mie lettere e le infili nel tritadocumenti in cui buttavi anche tutti i testi
che scrivevi e ti facevano schifo, magari senza aprirle neppure.
…
a dirla tutta, non ti biasimo neppure. Anche io sarei
incazzato con me- no, aspetta, io SONO incazzato con me. Sono terribilmente
incazzato con me.
Perché
mi sono comportato da cretino.
Big
news, huh?
Tutto,
a partire dal contrabbando di quel cazzo di bozzolo borginiano, fino all'omicidio di quel povero Cristo, è
stata un'enorme, gigantesca, spropositata cazzata.
E
dire che le mie intenzioni all'inizio erano pure buone, eh! Io… volevo davvero
aiutare il figlio del Capo della Corte Suprema! Cristo santo, e chi non
vorrebbe?! Sono- anzi no, scherzavo, ERO un fottuto detective, io volevo fare il bene degli altri! Fottesega se è reato internazionale, cosa cazzo sarà stato un bozzolino di seta in
confronto alla morte di un ragazzo?!
Ma
poi apparentemente ho smesso di pensare. Il mio cervello si è ridotto alla
stessa grandezza di quello schifoso bozzo, anzi, mi sa che è pure diventato più
piccolo.
Ti
ricordi quello che dicevamo sugli speculatori? Che sono degli infami bastardi
senza scrupoli, dei demoni mandati sulla Terra per far leva sul dolore degli
altri? "Devono tutti marcire in prigione!" e sì, lo penso ancora. Mi
domando però come mai io abbia smesso di pensarci quando ho iniziato a fare
quelle proposte al Capo, ad alzare il prezzo del prodotto fino a prezzi esorbitanti, tutto per quel cazzo di bozzolo che
tanto poi è finito in FIAMME. E forse è meglio così, è meglio che sia stato
divorato dal fuoco! Anche se mi dispiace un casino per la tua chitarra. Sul
serio, mi dispiace (senza contare che avevo il terrore che ti
sarebbe successo qualcosa di male mentre eri lì sul palco, con
quell'aggeggio infuocato in mano. Se ci fossi finito di mezzo
pure tu non me lo sarei mai perdonato… mi sarei puntato la magnum alla testa e
tanti saluti).
E
tra le tante cose la paura di essere stato beccato è stata quella che forse mi
ha rimbecillito più di tutte. È stato quando quel tipo si è svelato come agente
dell'Interpol che mi è presa veramente a male, che ho
capito che razza di imbecille io fossi stato a far
prendere quello SCHIFOSO BOZZOLO!!! per portarlo qui in
America. Sarei finito in galera di sicuro, cazzo, ma non potevo permettermelo!
Non volevo che gli altri mi vedessero come un criminale, non volevo che TU
mi vedessi come un fottuto criminale. Dovevo nascondere ciò che avevo fatto, e
l'unica cosa che mi è venuta in mente è stata quella di sparare al tizio.
Sempre
perché sono un cretino.
È
stranissimo uccidere una persona. Non avevo mai ucciso prima, neanche sul
lavoro, neanche durante i folli inseguimenti che intraprendevo per acchiappare
la feccia della città mi è mai successo di usare la mia pistola per uccidere.
Ho sempre cercato di colpire gli altri in punti non vitali, ma a posteriori mi
sa tanto che il proiettile di una .45 magnum non sia
esattamente uno scherzo. Non pensavo che l'avrei ammazzato, o meglio, sì,
l'intenzione era quella di ammazzarlo, però allo
stesso tempo non volevo, e…
…
niente, tanto alla fine è morto. È inutile dire che non volevo o che
l'intenzione c'era o chissà cosa, è morto. Kaputt. E
va bene così, mi va bene che abbiano riconosciuto che
è colpa mia. Che è colpa mia se quel bozzolo è arrivato qui,
che è colpa mia se quel ragazzino è rimasto invischiato, che è colpa mia se LeTouse è morto.
E
mi va bene anche scontare questi anni qua dietro le sbarre, eh. Anche se non mi
andasse, comunque, non credo proprio di poter far nulla per cambiare le cose:
qui sono e qui rimango, magari se mi comporto un po' meglio
riesco a farmi dare qualche anno in meno o qualche permesso per la detenzione
domiciliare. Non sarebbe male, cambiare aria sarebbe una cosa decisamente piacevole (sono qui da meno di due mesi e già ho
scoperto le insidie della vita in galera. Lo sai che quello che dicono relativamente alle saponette nelle docce è tutto vero?! Ho
passato i trenta secondi peggiori della mia vita. Menomale che ho le gambe
veloci…)… ma anche ammuffire qui mi andrebbe bene se
solo sapessi che tu, almeno tu mi hai perdonato.
Mi
stai mancando da morire, Klav. Mi manca prenderti per
il culo per la tua abbronzatura alla Snooki (ti ricordi quel programma imbecille, vero? Nella tv
del carcere hanno una marea di VHS con quella robaccia, non so come mai. Ma soprattutto, chi usa ancora i VHS?), mi manca scrivere
canzoni insieme, mi mancano i tuoi attentati ai miei capelli (che non posso più
permettermi di curare, accidenti alla galera), mi manca stringerti la mano di
nascosto prima dei concerti, mi manca poterti baciare, cazzo. Potrei continuare
all'infinito e riempire venti fogli se dovessi stare ad
elencare tutto ciò che mi manca di te, ma direi che è meglio se mi fermo qui.
Continuerei volentieri, però, se sapessi che facendolo ti convincerei a venirmi
a trovare. Gesù santo, non m'importa se nel frattempo ti sei trovato un'altra gnocca da sbatterti un giorno sì e uno no, anche solo
vedere la tua faccia mi aiuterebbe a sopportare anche solo minimamente questo
dannatissimo senso di colpa che mi sta divorando le budella (poi se la gnocca non te la sei trovato è
anche meglio, mi fa piacere). Mica ti chiedo di usufruire dei tuoi
personalissimi privilegi di procuratore eh (va là che paroloni) e di fare
un'apparizione divina nella mia cella, eh… mi basta che mi venga a trovare
durante l'orario per le visite, così almeno faccia a faccia
possiamo parlare. Non potrò sfiorare le tue dita, non potrò avere le tue labbra
sulle mie, ma almeno potrò sentire la tua voce, potrò farti capire quanto
eh
fanculo, ora mi viene da piangere
quanto mi dispiace di averti deluso. So che le
lacrime di coccodrillo non hanno mai resuscitato nessuno, ma è così. Mi
dispiace, Klavier. Ho sbagliato, ho commesso degli
errori gravissimi, ma ho letteralmente bisogno di te. Quindi vedi di farti vedere, ok?
Ti
amo ancora, sempre di più ogni giorno che passa.
Tuo,
anche dietro le sbarre,
-
Daryan Crescend
Ps: ti scoccia di portarmi una stecca di sigarette e una bottiglia di gel? Grazie.
Ahhh, maledetta quinta superiore.
Vorrei
poter avere più tempo per scrivere, la mente più lucida e più rilassata. Non
voglio abbandonare le fanfic che ho lasciato a metà, non se lo meritano… sigh.
Anyway, back to the fic. Spaziando un po’ fuori
da YGO (senza mai
allontanarsi del tutto, sia chiaro, il mio cuore batte sempre con quello delle
carte)(Rea cosa stai dicendo), mi sto riavvicinando recentemente
sempre di più a tutto ciò che riguarda la meravigliosa serie di Ace Attorney, riprendendo in mano episodi, casi e ship che magari prima non avevo considerato più di tanto. E
tra tutti questi dettagli riscoperti rientra anche la KlavDar, ship che è riuscita a
guadagnarsi un posto di tutto rispetto nella classifica delle mie OTP.
Avendo
giocato ad Apollo Justice MOLTO tempo fa (e non troppo approfonditamente, visto
e considerato che avevo messo su una politica di quasi
completo rifiuto nei confronti di questo episodio della saga) non ricordo
benissimo tutti i dettagli relativi al caso a cui ho accennato in questa lettera-fic, quindi eventualmente perdonate sfondoni sparsi
(se ci sono spero non siano troppo gravi, comunque).
Grazie
in anticipo a tutti quelli che recensiranno, favoriteranno
o anche solo useranno cinque minuti del loro tempo per leggere questa
brevissima cosa che ho fatto per non atrofizzare le mie già limitate capacità
di scrittura ~ alla prossima!