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Autore: RealMocking    02/04/2013    1 recensioni
《Oddio, Gwendolyn, guarda!》 Disse Gideon.
Mi girai. La mano era ancora all'interno del cronografo.
Poi il lampo rosso, il mio solito lampo rosso rubino.
Mi ritrovai nella mia camera di diciotto anni prima, spaesata.
E con il cronografo in mano.
Ho voluto aggiungere un continuo alla storia, cambiando qualcosa.
E inserendo un problema apparentemente irrisolvibile.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Adesso quando vedevo Millhouse riuscivo appena a reprimere una risata. In me si ripresentava il ricordo di quanto seppe spaventarmi la prima volta che lo vidi, quando Lucy e Paul erano ancora i nemici e Gideon andava in giro allegramente con una pistola carica in tasca. Adesso mi sembrava solo un maggiordomo che, sebbene avesse una stazza molto piú voluminosa del normale, mi ricordava ironicamente mr. Bernhard. Ci condusse all' interno della casa, dove trovammo Lady Tilney seduta sul divano.

《Vi diró, ragazzi miei, siete stati fortunati, ma sono davvero molto felice che ce l'abbiate fatta!》, e cosí dicendo ci venne incontro per baciarci, cosa che ci sorprese non poco ma che non infastidí neppure Gideon, forse perché la mia antenata gli aveva dato senza proteste una provetta del suo sangue durante la prima guerra mondiale, ma soprattutto perché avevamo scoperto che aveva sempre agito in buona fede. Quando ci separammo da lei notammo due figure sulla soglia della porta, una sorridente e una commossa. La seconda corse immediatamente verso di me.

《Dio, Gwendolyn - disse - ho avuto cosí tanta paura ieri quando Gideon ha bevuto la polverina. Ho avuto il terrore che niente piú sarebbe andato secondo i piani. Sei qui! Sono cosí felice!》 E con la voce rotta dal pianto si abbandonó ad un lungo abbraccio che io ricambiai in pieno. Mia madre, si, adesso lo sentivo davvero.

《Ok, piccolo, ecco il fontana time - sentii pronunciare poco distante da noi - sentiti pure libero di partecipare anche tu al diluvio. Lontano da me e dalla mia maglietta, ovvio》 e cosí dicendo Paul si avvicinó a noi e bació sulla testa prima me, poi Lucy.

《É finita, principesse. É andata bene.》

 

I miei genitori (sebbene faticassi ancora a considerarli tali) vollero sapere nei minimi dettagli cosa fosse successo la settimana prima, per loro appena il giorno prima. Raccontai loro del mio incontro con il conte e della mia morte apparente, e gli altri mi spiegarono quanto era paranoica Lucy, quanto era isterico Paul, quanto era titubante Gideon durante la missione ufficiale per i guardiani, quando la pietra filosofale era stata sciolta in un bicchiere della vetrina di Lady Tilney. 《Giuro che stavo per farlo cadere - disse - allora si che sarebbe stato un disastro!》 e tutti scoppiammo a ridere, immaginando come sarebbe andata se la polverina si fosse dispersa tra i fili del tappeto. 

《Spero che allora verrete a trovarci piú spesso, ragazzi》disse Lucy. Devo ammettere che provai compassioelne per lei. Aveva rischiato tutto solo per me, e andarla a trovare era il minimo che potessi fare. Sia chiaro, lo avrei fatto anche senza sentirne il dovere: era fantastica la comoditá con cui si poteva viaggiare, e non avrei sopportato di stare troppo tempo lontano dai miei genitori, ormai, soprattutto perché avevano deciso di non tornare a rivivere gli avvenimenti confusi del presente.

《Basta che peró ci porti una tv ,Gwen, le passeggiate avranno il loro fascino ma non potranno occuparci la vita, vero principessa? - Lucy rise - davvero, torna con o senza tv. Ti voglio bene》. Pensai che avrei avuto tempo per costruire un bellissimo rapporto con Paul, perché sapevo che c'era un minimo di imbarazzo nelle sue parole.

《L'unico rimpianto che ho é di non aver potuto salutare il nonno. Quanto gli voglio bene, ora che so che é morto non riesco nemmeno a pensarci. Vorrei solo dargli un ultimo abbraccio, ringraziarlo per tutto ció che ha fatto》.

《Lo so, é terribile. Pensare che ho potuto conoscerlo per due lati completamente diversi, e ora... beh... Lucy, se andassi io a portare il tuo messaggio al nonno?》

Lucy rimase zitta per un attimo. poi, con voce implorante, probabilmente dopo aver considerato i pro e i contro, sotto uno sguardo non proprio di approvazione da parte di Gideon e Paul, parló.

《Lo faresti?》

《É chiaro! Dimmi solo cosa dire.》

 

I saluti erano durati molto tempo, ed eravamo arrivati giá con la solita sensazione nello stomaco. un'ora dopo eravamo nella sala del cronografo, io per recarmi da mio nonno, Gideon diretto al solito divano verde per raggiungere le quattro ore quotidiane. Alla fine avevo scelto il 1993, l'anno piú vicino al momento in cui il nonno non avrebbe piú visto Lucy. Avevo la testa piena delle sue raccomandazioni, e dubitavo del fatto che in un' ora sarei riuscita a raccontargli tutto. Com'ero felice! Dopo che avevo ricevuto Anna Karienina, non avrei mai immaginato di poter rivedere Lucas. 

Con una mano posata sul cronografo, infilai il dito nella fessurina... e tutto accadde in un attimo.

《Oddio, Gwendolyn, guarda!》 Disse Gideon. 

Mi girai. La mano era ancora all'interno del cronografo.

Poi il lampo rosso, il mio solito lampo rosso rubino. 

Mi ritrovai nella mia camera di diciotto anni prima, spaesata.

E con il cronografo in mano.

  
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