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Autore: Mercury_3_2_93_    03/04/2013    2 recensioni
L’amore tra fratelli può essere forte, può anche non esistere.
Avvolte si pensa che tra fratelli o sorelle esista solo odio, rancore avvolte non ci si sopporta, magari ci si vuole bene ma non lo si dimostra, ma l’amore che lega queste due gemelle è forte, quasi possessivo.
Rachel e Cassidy conoscono molto bene questo loro sentimento.
Attenzione : Non voglio descrivere una relazione erotica ecc.. non sono pratica di certe cose ma mi piace molto scrivere e voglio provare anche questa tematica, vorrei solo che se per caso, sto violando il regolamento su questo contesto, qualcuno mi faccia notare l’errore in tal modo che io possa eliminare la storia, grazie e buona lettura ! Vi prego di non aspettarsi molto dalla loro vita comune.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Cap 3 : Quando eravamo piccole ! 

 

Cassidy guardò terrorizzata l’angolo rimasto vuoto dove prima vi era sua sorella, si sentiva in colpa per la cazzata che aveva detto, ma ormai era troppo tardi.

<< Tesoro, va da lei >>

La spronò il padre.

<< Perché ? Non ho fatto niente >>

Rispose Cassidy stringendo un lembo della propria felpa, la strinse talmente forte da farla raggrinzire. 

<< Ma tu sai quanto me che vorresti andare da lei ora >>.

Forse suo padre aveva ragione, era inutile negarlo voleva correre da sua sorella e abbracciarla forte, chiederle scusa.

Cassidy smise di torturare la felpa e con un salto scese dal letto, corse nell’unico posto dov’era certa di trovare sua sorella : La cantina che si trovava fuori nel giardino di casa.

La giovane appena si trovò di fronte la porticina di legno della cantina, fece per aprirla ma qualcosa glielo impediva, questa infatti era chiusa a chiave.

Cassidy sbuffò.

<< Sorellina ? Apri la porta, so che sei li dentro >>.

Silenzio, allora la gemella optò per la seconda via d’uscita, prese dall’interno della maglia una collana, ma questa non era un ciondolo qualunque era a forma di chiave, se la tolse quindi dal collo e inserì la chiave alla porticina che si aprì dopo aver fatto lo scatto.

<< Sto venendo >>

Disse Cassidy sospirando per l’ennesima volta, quando scese le scale del sotterraneo, ovvero la cantina dove mettevano tutte le loro cose, tra album vecchi giocattoli e roba varia, Cassidy trovò la gemella seduta a terra dietro ad una grossa scatola.

<< Come hai fatto ad entrare ? >>

Chiese Rachel fissando sua sorella, le fece spazio per permetterle di sedersi affianco.

<< Ti ricordo che entrambe abbiamo la stessa chiave >>.

Rispose sorridendole e mostrandole per l’appunto lo strumento colpevole.

Rachel allora sorrise sfilandosi dal collo la sua di chiave, identica a quella della sorella.

<< E’ da molto che non veniamo qui sotto >>.

Disse con voce tremante Rachel, già quella cantina era il loro posto segreto, dove potevano stare sole o dove potevano parlare di tutto quello che desideravano senza che occhi e orecchie indiscrete le spiava ( Il padre era fin troppo geloso delle sue figlie ).

<< Ricordi ? Quando eravamo piccole una volta ti sei chiusa qua dentro perché io avevo iniziato a piangere, perché papà mi aveva sgridata e tu non volevi sentirmi >>

<< Certo ch mi ricordo Cassy >>.

L’altra s’inginocchiò di fronte alla sorella e le sorrise, le sfiorò la fronte con le labbra.

<< Scusa per prima, quelle cose io non le penso…. Mi spiace aver detto quelle cose, ma non voglio perderti e… Lo ammetto sono gelosa che qualcuno possa portarti via da me >>.

Ormai le lacrime avevano preso balia del suo viso, quando le sottili dita di Rachel avevano iniziato ad asciugarle con dolcezza Cassidy comprese che era stata una stupida a pensare che sua sorella l’avrebbe esclusa dal suo mondo . Sapeva che niente e nessuno gliela avrebbe portata via.

<< Lo stesso vale per me, da quando siamo rimaste sole senza la mamma io… Ho visto te non solo come una sorella ma anche come la mia unica migliore amica, la mia mamma… >>.

L’altra gemella non poté far almeno di ridere, poi le mostrò la mano e aspettò che Rachel l’unisse alla sua, come facevano da piccole.

<< Io non sono la mamma, io non ti abbonderò mai, per me sei l’essenziale >>.

Era vero che i gemelli erano uniti da qualcosa di molto forte, capace da far sentire in loro le stesse emozioni, le stesse paure, e così era per Rachel e Cassidy.

Quando le loro mani si unirono, Cassidy si andò a sedere accanto alla sorella, questa mise la testa sul seno della gemella.

<< Ricordi, quando eravamo piccole e mamma chiese il divorzio a papà ? >>

<< Si, avevamo cinque anni, lei ci portò via, lontanissima da papino, con un altro uomo, che tutte le sere si ubriacava e picchiava la mamma… >>

Rachel strofinò il viso sul petto della sorella, poi le sorrise.

Le venne in mente il giorno che quel viscido aveva provato a picchiarla, avevano dieci anni circa e Cassidy si era messa in  mezzo a lei e lo schiaffo che le stava arrivando, quella sera stessa aveva chiamato al suo papà, il quale si precipitò a quella roulotte che la loro mamma osava chiamare casa, aveva trovato Rachel che piangeva disperata e sua sorella ch perdeva sangue dalla bocca, avevano raccontato che quell’uomo aveva messo incinta la loro madre e che l’aveva fatta abortire dopo che le aveva dato un calcio allo stomaco, l’uomo aveva preso quella stessa sera le sue figlie e se l’era portate a casa con sé, aveva denunciato la cosa e ora il verme si trova ancora in carcere, mentre la loro mamma aveva perso tutti i diritti sulle figlie, avvolte le chiama e manda regali miseri, perché vive in povertà.

Avvolte prova a convincere il padre a tornare insieme, anche se l’uomo l’ama ancora però non  tornerà più insieme.

Se non fosse stato per il coraggio,forza e la furbizia di Cassidy non sarebbero mai uscite da quell’inferno.

Rachel senza accorgersene aveva iniziato ad accarezzare il ventre piatto di sua sorella, mentre Cassidy le aveva posato una mano sul fianco e aveva fatto risalire la mano fino al collo per poi soffermarsi a giocare con le labbra della gemella, questa sorrise sotto al tocco gentile della sorella.

<< Che fai ? >>

<< Quello che fai tu >>

Rispose Cassidy ridendo, Rachel le aveva iniziato ad accarezzare anche lei il viso.

<< Ricordi, quando eravamo bambine tu ti addormentavi solo se ti facevo le coccole >>

<< Si, ma solo se avevo paura dei tuoni >>.

Rispose Rachel mettendosi seduta più composta affianco alla sorella.

<< Ti voglio bene piccola mia >>.

<< Anch’io Cassy, non ci lasceremo mai. Gli amori vanno e vengono, ma noi due ci saremo per sempre >>.

Le gemelle si sorrisero, poi la voce del padre che le cercava le fece tornare alla realtà.

<< Bimbe dove siete ? Venite a tavola >>.

Le due sorelle risero all’affermazione ‘’ Bimbe ‘’, poi prima che il padre iniziasse a chiamare a chi l’ha visto, corsero dal genitore per abbracciarlo e iniziare a cenare.

 

 

Nel prossimo episodio :

<< Come ? Mamma vuole tornare a casa e ci sta riprovando con papà ? >>

<< Si, ma lui non vuole a quanto ho capito >>.

La gemella iniziò a spiare dalla fessura della porta semi aperta, mentre Rachel saliva sulle spalle di questa.

<< Fammi spiare anche a me >>.

Disse mentre le gambe della gemella iniziavano a cedere con il peso dell’altra.

      

                                             DAL TITOLO : Ritorni dal passato 

 

Cap 4 : Ritorni dal passato

  
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