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Autore: Give_me_only_kiss    03/04/2013    3 recensioni
Lui non era niente. Era nero. Questo pensava un piccolo Scorpius di appena undici anni, fissando le gocce di pioggia che bagnavano il vetro della finestra di camera sua. Si alzò sbuffando e si mise davanti allo specchio, scompigliandosi i capelli con la mano destra.
Tutto quello che vide fu la luce più assoluta: capelli biondi, quasi bianchi, da angelo e carnagione lattea, labbra sottili e lineamenti taglienti, occhi azzurro lucente eppure slavato, con picchiettature grigie.
Assomigliava ad un angelo.
Scorpius ghignò, ricordandosi un detto che aveva letto in un libro babbano.
L’apparenza inganna.
Perché per quanto Scorpius fosse bello fuori, dentro era marcio. Nero.
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 6



Rose era preoccupata. Oh diavolo. Rose era preoccupata. E se Rose –ovvero la persona di solito più calma e posata di loro dopo Victoire - era preoccupata allora c’era da allarmarsi.

Questo pensava James Potter mentre guardava la cugina mordersi le mani e camminare avanti e indietro per la stanza. Era preoccupata, tanto che aveva convocato un’ A.A.W. in estremis per la sera della partita, poco dopo il risveglio di Albus.

Ecco. Albus. James e il fratello minore non erano mai andati molto d’accordo, ma questa volta James sapeva di aver esagerato, anche se non lo aveva fatto volontariamente. Al massimo credeva che Albus si sarebbe rotto un braccio e non il collo. Merlino, grazie per le donne come Madama Chips…

-Ci siamo tutti? – chiese Rose per l’ennesima volta quando vide entrare quella ritardataria di Domenique.

-No. Manca Roxanne – notò il fratello di quest’ultima. Rose ringhiò qualcosa e lanciò un’imprecazione contro le mutande di quel povero straccione di Merlino.
Finalmente, la riccia dai capelli neri e gli occhi scuri fece il suo ingresso nell’aula vuota dove la figlia della strega più brillante della sua generazione aveva convocato i suoi cugini.

-Roxy! – sbottò la rossa – ma si può sapere dov’eri finita?! – la sua migliore amica arrossì e fece un gesto vago con la mano, andando a sedersi in braccio a James. Rose si morse il labbro, riflettendo sull’approfondire o no la questione.

Rose, concentrati, si disse, pensa ad Al.

-Bene ragazzi, vi starete chiedendo perché ho convocato la nostra Assemblea Aiuto Weasley all’ultimo minuto e soprattutto in un’ora così tarda – alcuni annuirono e Rose continuò – la risposta è semplice.    Albus Severus Potter. O meglio, quel cretino di mio cugino che si è lasciato abbindolare dalle chiacchiere di quel lurido figlio di Mangiamorte che è Malfoy – Luis alzò timidamente la mano per chiedere la parola e Rose gli diede il consenso con un gesto del mento.

-Pensavo fossimo qui per discutere dell’incidente di Al – confessò il bel moro. Rose scosse la testa.

-No. È passato e quindi non c’è più bisogno di parlarne – ed ecco sfoderata la più grande qualità di Rose. che consisteva nel prendere tutto alla leggera. Tuo cugino si è spezzato il collo ma si è ripreso? Allora cosa ti tormenti a fare? Quello era il suo modo di pensare.

-Siamo qui per affrontare un problema diverso. E cioè, l’amicizia di Al con Scorpius Malfoy. Dobbiamo allontanarli prima che Malfoy influenzi il nostro Al con le sue idee strampalate sul sangue o altre cose..

-Secondo me lo state mal giudicando – intervenne Domenique con il suo solito tono di voce pacato ed elegante – se avesse avuto veramente le strampalate idee di suo padre sul sangue puro non avrebbe nemmeno toccato Albus – osservò, scostandosi una ciocca di capelli biondi – biondissimi – dal viso e mettendosela dietro l’orecchio.

Rose le rivolse uno sguardo di sufficienza, nonostante sapesse che la cugina che detestava profondamente aveva ragione. Perché detestava Domenique? Perché era tutto ciò che lei non era: pacata, bella, intelligente e seducente. Lei invece cos’era? Un maschiaccio, combina guai che usava l’intelligenza per architettare stupidi scherzi infantili. Fred invece chiese ingenuo:

-Perché scusa? – Domenique alzò gli occhi al cielo e fece un cenno al fratello, chiedendogli di rispondere al posto suo:

-Perché – fece Luis in tono saccente da perfetto Corvonero qual era – zio Harry è un Mezzosangue e di conseguenza lo è anche Albus. Se Malfoy avesse gli stessi pregiudizi di suo padre, non lo avrebbe nemmeno guardato o considerato – Rose abbassò lo sguardo.

-Ma resta il fatto che è figlio di un ex Mangiamorte, perciò non può essere nemmeno uno stinco di santo – replicò James. Luis si zittì e Rose mandò un sguardo di ringraziamento al suo cugino preferito, sperando che cogliesse la grande gratitudine per il suo intervento nei suoi occhi.

-Per me vi state facendo influenzare dai pregiudizi! – sbottò Domenique, alzandosi e dirigendosi alla porta – vieni Luis. Se non volete ascoltarmi, io me ne tiro fuori – detto così la Veela sparì nel buio del corridoio, seguita dal fratello minore.

Rose sospirò. Sapeva che nelle parole di Domenique c’era del vero, eppure non riusciva a capacitarsi del fatto che Malfoy fosse anche lontanamente un bravo ragazzo e che non c’era da preoccuparsi per suo cugino. Suo padre le aveva ripetuto all’infinito che i Malfoy erano snob e arroganti e poi c’erano anche i racconti di zio George sulla morta di zio Fred, per mano di un Mangiamorte.

Rose riflettè a lungo, mentre un pesante silenzio si impossessava dell’aula. Il silenzio venne rotto da un rumore di passi provenienti dal corridoio.

-Ehi ragazzi – li salutò allegramente Albus. Rose rimase senza parole. Il cugino pareva sempre lo stesso, nonostante il collare al collo e il volto più pallido del solito. Eppure, anche se per poco non aveva tirato le cuoia a causa della caduta dalla scopa, sorrideva.

-Al! Ma si può sapere cosa ci fai qui??? Non dovresti essere in infermeria?? – lo rimproverò Rose, agitando il dito e mettendo la mano sinistra sul fianco, in stile Molly Weasley Senior.

-Rosy, calmati – la rassicurò Albus, con il suo solito tono leggermente arrogante che faceva di lui il Serpeverde perfetto – stavo solo cercando Scorp, quando mi sono imbattuto in Luis e Dome, che mi hanno detto che eravate tutti qui – le spiegò. Rose inarcò un sopracciglio.

-Come sarebbe? Malfoy non era in infermeria con te? – Albus divenne serio e annuì.

-Sì, fino ad una ora fa. Ma è praticamente allergico a quel posto. Probabilmente è andato a farsi un giro, ma Madama Chips sta per tornare e non penso che sarebbe felice di trovarlo fuori dal letto.

-Ma tu come fai a sapere che Madama Chips sta tornando? – chiese James. Anche Rose lo trovava strano: sia il Mantello dell’Invisibilità che la Mappa del Malandrino erano in possesso di James.
Albus non rispose, limitando la sua risposta a un vago cenno del mento. Rose fece passare anche quello, ma tornò all’attacco, dopo aver rivolto uno sguardo di intesa ai suoi cugini.

-Senti Al, noi volevamo dirti una cosa su Malfoy… - iniziò Rose, ma Albus la interruppe.

-So cosa volete dirmi. Che Scorp è una compagnia sbagliata, che devo stare lontano da lui. Ma vi dirò una cosa. Non me ne frega un fico secco che il padre di Scorp fosse un Mangiamorte, che non mi importa che suo nonno fosse il braccio destro di Voldemort – pronunciò il nome del Signore Oscuro con estrema disinvoltura, come se si trattasse di un suo vecchio amico e questo fece rabbrividire Rose – Scorp è fantastico ed è mio amico. Il mio miglior amico. Sentito Scorp? – quest’ultima esclamazione di Albus fece voltare tutti i ragazzi presenti verso la porta, dove stava appoggiata una figura angelica dai capelli biondi.

-Ho sentito – rispose Malfoy con un ghigno divertito che aleggiava sulle labbra sottili e perfette – ma si può sapere come fai? – chiese. Albus si mise un dito sulle labbra.
-It’s a secret – disse quello, facendo sbuffare sonoramente il biondo.

-E va bene – concesse – ma adesso andiamo, prima che Madama Chips ci scopra fuori dal letto.

-E va bene, mamma – lo canzonò Albus, poi si voltò verso i suoi cugini – ‘notte ragazzi – Malfoy invece li salutò con un cenno della mano, ma prima che scomparisse nel buio oltre la porta, rivolse a Rose un sorriso.

La rossa rimase senza fiato. Era uno dei sorrisi più… non avrebbe saputo come definirlo. Non c’era tratta di arroganza nelle sue labbra, né di presa in giro. E non era nemmeno un sorriso allegro.
Era un po’ come se avesse del cioccolato amaro in bocca e non riuscisse a mandarlo giù.

Insomma, era un sorriso colmo d’amarezza e di sofferenza. Era un sorriso, eppure non lo era. Era una muta richiesta d’aiuto. Rose rabbrividì. Quel ragazzo le stava praticamente urlando in silenzio di aiutarlo a tirarsi fuori da un baratro.

No, si disse, scuotendo la testa, è solo una mia impressione.

-Non posso non dire che questa scena mi abbia lasciata perplessa – disse, rivolta ai suoi cugini – ma questo non cambia la mia opinione su Malfoy. Per ora non faremo niente, ma appena noteremo anche il più piccolo cambiamento del carattere di Al, metteremo Malfoy con le spalle al muro.

Detto questo, corse via il più velocemente possibile e si diresse sul campo da Quidditch.

Quel luogo avrebbe potuto apparire inappropriato per una situazione del genere- Rose era super confusa – ma non per la rossa.

Quello era il luogo a cui aveva consacrato la sua vita, quel luogo la faceva sentire bene. Era la sua casa. Era l’unico luogo in cui si sentiva veramente sé stessa, libera dalle aspettative di sua madre e dai rimproveri di suo padre. Libera di poter fare ciò che voleva, senza i continui paragoni che la gente faceva tra lei e Domenique, o tra lei e sua madre.
Si sedette al centro del campo, tirandosi le ginocchia al petto e affondando la testa tra di esse, pensando a quante cose nella sua vita erano sbagliate.

Il divorzio dei suoi, prima di tutto. Il fatto che sua madre non accettasse che sua figlia aveva consacrato la sua vita alla Pluffa. O il fatto che a scuola tutti si aspettassero grandi cose da lei, mentre Rose prendeva a malapena voti accettabili.

E infine, quel sorriso. Uno stramaledetto sorriso  che le aveva stravolto la giornata.
Che diavolo significava? Cosa voleva da lei quel bambino angelico?

Rose arrossì quando lo definì angelico, ma non potette farne a meno. Quel ragazzino – è pur sempre il figlio di un Mangiamorte, Rosy, ricordalo – era semplicemente bellissimo. I capelli sembravano filamenti d’oro puro e la carnagione pallida, ma non eccessivamente, che gli conferiva un’aria eterea, come se fosse un essere al di fuori della norma, un essere che nessun comune normale poteva sperare di eguagliare.

Ma poi due cose spezzavano l’armonia di quel viso angelico: gli occhi grigi-azzurri, color tempesta e la sua aria perennemente tormentata. Gli occhi di un animo rabbioso, che aspetta solo di esplodere e l’aria di chi ha perduto ogni speranza per sé stesso.

Rose si riscosse. Ma cosa vado a pensare?
Cercò di pensare a qualcos’altro, ma il sorriso rivoltele da Malfoy le tornava sempre in mente, in un modo o nell’altro, senza lasciarle via di scampo.

Cercò ancora di distrarsi, dondolando un po’ la testa. Fu allora che uno strano luccichio attirò la sua attenzione. Proveniva dalla parte di campo leggermente rovinata dal tifone misterioso di quel pomeriggio. Si avvicinò carponi e rimase spiazzata.

In mezzo all’erba mal tagliata c’era una piccola catenella con un ciondolo di cristallo, una piccolo goccia che pulsava di luce propria.

Rose la prese tra le mani, meravigliandosi di tanta perfezione e tanta bellezza. Se la mise al collo con delicatezza, per paura di romperla.
Poi sorrise e si sistemò il ciondolo sotto il maglioncino che indossava sotto la divisa.

Si alzò, rincuorata dal piacevole tepore sprigionato dal pulsare del ciondolo, proprio all’altezza del suo cuore.

Eccomi qui! allora, in primis, vi avverto che i miei capitoli rallenteranno un po’, perché ho altre due long, facciamo tre, in corso. Sono scema? Sì, lo sono, ma cosa posso farci?
Comunque, seguendo il consiglio di UraniaSloanus, ho lasciato questo capitolo sotto la giurisdizione di Rose, che appare molto confusa dal comportamento inaspettato del giovane Malfoy.
Vi consiglio di puntare gli occhi su Albus e sulle sue capacità segrete (It’s a secret eheh) e sul ciondolo di Rose, perché entrambi avranno un ruolo chiave nella storia.
Alla prossima,
un bacio,
Selenakilla89 

 
  
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