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Autore: Mini GD    03/04/2013    5 recensioni
Un panorama mozzafiato che prendeva dall'alto tutta la città che brulicava di vita. Tante macchine percorrevano le strade di quella grande metropoli, ricca di negozi grandi e piccoli, colorati e svariati che vendevano articoli l’uno diverso dall'altro. Una città grande, con tanti posti da visitare, ricca di cultura e storia ma anche di nuove generazioni che hanno tutta la vita da percorrere e segreti da svelare.
Come un grande albero che affonda le radici in secoli passati che vede i suoi rami verdi e rigogliosi puntare sempre più in alto fino a sfiorare il sole.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si distese su quel letto, anche se non era il suo, afferrando il telefono che era sul comodino alla sua sinistra; rimase immobile a fissare lo schermo, che mandava scritte e immagini mentre si accendeva.
Chiuse gli occhi lasciandosi andare a quel letto che profumava tanto di lui, aspirando a pieni polmoni quel profumo, che le era mancato così tanto da ucciderla lentamente.
Intanto in cucina, JiYong era rimasto come pietrificato, immobile e con lo sguardo perso, verso il corridoio dalla quale l’aveva vista sparire. Una mano di YoungBae si posò sulla sua spalla, come a infondere un coraggio che a lui mancava, ma quelle strane sensazioni non lo lasciarono andare, come avrebbe in realtà voluto.

Prese un grosso respiro, sistemandosi per un’ultima volta la sua giacchetta blu scuro, guardando un po’ ovunque nella sala che aveva preparato con tanta cura. La musica riempiva ogni angolo, tanto alta da coprire qualsiasi altro rumore, senza, però, essere assordante alle orecchie.
Guardandosi, nuovamente, nello specchio, si stupì per tutto quello che gli stava frullando per la mente, giocando nervosamente con gli anelli che aveva indossato, preoccupato per una possibile buca da parte di lei o anche un rifiuto. Era la prima volta che si sentiva timoroso, sperando di non essere stato troppo esagerato o di averle recato troppe pressioni.
Sentì suonare la sveglia del suo cellulare e, armatosi di coraggio e di una buona dose d’aria, uscì fuori da quella sala, puntando al luogo dove aveva dato appuntamento a Gio’. Arrivato sotto al lampione, che illuminava la strada all’uscita dal locale, intravide la figura della ragazza, che camminava a passo veloce, pur di non arrivare tardi. Si sforzava di capire cosa aveva indossato, ma alla fine decise di aspettare di averla di fronte a sé, per ammirarla meglio; non si aspettava vestiti particolari e tacchi esagerati, sapeva che non era il tipo da usare i trampoli per uscire.
“Eccomi, spero di non aver fatto tardi”  lo salutò sorridente, avvicinandosi di più a lui, sotto la luce di quel lampione, lasciandosi guardare del tutto nel suo vestito verde acqua a giromanica. Aveva portato con sé una giacchetta grigia, abbinata al pantacollant che aveva indossato, perché l’inverno era da poco andato via, lasciando spazio alla primavera, e il freddo continuava a farsi sentire nel vento. Era un comune vestito, non troppo particolare se non per l’arricciatura che andava dalla vita in giù; restò a guardarla dalla testa ai piedi, dimenticandosi tutto quello a cui  si era mentalmente preparato.
“Non hai fatto tardi, non preoccuparti”  l’abbracciò, lasciandola di stucco per il suo gesto improvvisato.
Rimasero fermi ad abbracciarsi per qualche minuto, finché lui non stacco quel contatto per fissarla dritto negli occhi.
“Cosa hai oggi, Ji?” gli chiese, sentendo che quei comportamenti erano strani, come a nascondere qualcos’altro.
“Io non lo so, o forse si… Io, ecco…Io” cominciò a imbrogliare le parole, come fanno i fili delle cuffie nelle tasche; migliaia di nodi si formarono tra i pensieri, mandandolo in confusione.
“Tu cosa?” si lasciò scoppiare una risatina divertita, non l’aveva mai visto così, di solito era lei a fare milioni di giri di parole, perdendosi nei labirinti che creava da sola.
“Io, Kwon JiYong, ti voglio come mia legittima fidanzata” annunciò, inginocchiandosi davanti a lei; non era così che aveva previsto il tutto, ma alla fine ha lasciato perdere tutti i suoi progetti, per buttarsi come gli diceva il cuore.
Sentirgli dire quelle parole l’aveva paralizzata, in un’espressione di stupore misto a incredulità; poi, si inginocchiò anche lei, arrivando alla sua altezza.
“Io, Gio’, ti voglio come mio legittimo fidanzato” gli sorrise prima di scoppiare a ridere per la tensione accumulata. Era tutta rossa in viso, per l’imbarazzo che provava in quel momento, ma continuò comunque a guardarlo dritto negli occhi, cercando di resistere al suo sguardo.
La prese per le mani e insieme si alzarono dal freddo marciapiede e, dopo aver guardato la strada, la strinse a sé, legandola in un bacio. Un bacio che stava a simboleggiare quell’amore nato con il tempo. Il primo bacio che lei donava a qualcuno, che sapeva di dolce, che cancellava tutto quello che c’era di negativo nell’anima, che lasciava cadere tutte le ingiustizie e le cattiverie subite, per lasciar spazio a un amore forte.
Sotto la luce di quel lampione si scordarono anche cosa significasse respirare, attaccati l’uno a l’altra da una forza soprannaturale; lui le cingeva i fianchi e lei allacciò le sue braccia intorno al suo collo, lasciando cadere a terra la giacchetta.
“Ti amo” le disse quando si staccarono da quel bacio, portandole una ciocca di capelli dietro le orecchie, sorridendo come non aveva mai fatto in tutta la sua vita.
“Ti amo anche io” ricambiò quella dichiarazione con altrettanta felicità, sentendo il suo cuore battere come se non ci fosse un domani. La prese per mano e la portò all’interno del locale, stringendola sua per non farla andare via, per nessuna ragione al mondo.




- Come sempre, vi ringrazio per aver letto çwç *manda cuori* sono arrivata al capitolo 13 quando io non volevo farne più di tre XD Diciamo che questo è un capitolo mini, giusto perchè mi è frullato in testa questa mattina e volevo scriverlo, in caso abbia sbagliato qualcosa sappiatelo che potete benissimamente fucilarmi, ma almeno fatemi sentire, anche un piccolissimo ciao çwç Vi adoro tutti, anche solo per essere arrivati fini qui, se lasciate anche un commento mi fate felice ancora di più ^-^
Ciaoo  
  
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